Mancava solo un’ora così che
Ginji decise di rincamminarsi sui suoi passi e raggiungere a mani vuote l’amico.
Che delusione...Beh, si sarebbe riscattato in qualche modo a Natale.Voci
confuse arrivavano da ogni parte, il centro era ancora gremito di gente, ma
d’improvviso una voce sovrastò le altre **AL LADRO!FERMATELO!AL LADRO!**urlava
un negoziante mentre correva dietro ad un giovane. Accadde tutto velocemente, la
gente che si zittiva, un ragazzo che spingeva e fuggiva, un solo ostacolo tra
lui e la fuga: Ginji. Il biondino lo fermò bruscamente, nonostante il manigoldo
tentasse di liberarsi. **Fine della corsa...**esclamò in tono serio, quel
ragazzo doveva avere la sua età o giù di lì, ma la sua arroganza gliela si
leggeva negli occhi. **Mille grazie, grazie tante**esclamò il negoziante
raggiungendolo con un poliziotto. Il furto consisteva in una macchina digitale,
nemmeno particolarmente costosa. Ginji la osservò a lungo, era un oggetto
davvero ben fatto, ma totalmente estraneo alla persona a cui doveva fare il
regalo. Dopo un leggero momento d’imbarazzo a causa di sguardi d’ammirazione e
applausi Ginji seguì il negoziante che aveva voluto la sua presenza nel suo
negozio.
**Vuole sdebitarsi?**domandò
di nuovo il biondino. **Esattamente!Detesto non ricompensare come si deve uno
dei pochi ragazzi che seguono la giustizia...come ti chiami?**domandò mentre
andava su e giù per l’ufficio. **Ginji, Amano Ginji**esclamò un poco titubante.
**Bene, bene...senti Ginji ti do la possibilità di scegliere un qualsiasi
articolo nel mio negozio, beh nei limiti ovviamente...**Ginji stava per
replicare ma non gli fu possibile **Se non accetti mi offendo...quando avrai
deciso chiama un mio assistente.**
Così che il ragazzo si
ritrovò a girare per quel negozio che vendeva apparecchi elettronici di tutti i
tipi, da computer a sbattitori elettrici,ma anche film, dischi,videogame. Era
forse quello un segno del destino?Ma cosa mai poteva...si fermò nella sezione
Cd,ve n’era un’ampia gamma, ma conoscendo i gusti dell’amico scelse la sezione
musica classica. Lo vide, era un Cd impolverato ma era quello che cercava. Un
Cd di musica classica,...suonata da un violino. Raggiante in volto lo prese
subito,temendo quasi che glielo potessero portare via. Gli fu fatto un bel
pacchetto blu con uno svolazzante nastro rosso. Così che il ragazzo se n’uscì
tutto gaio dal negozio. Non lo credeva vero!Lui, lui aveva un regalo per
Ban-chan!
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Ban, stanco di attendere
Ginji e di cercarlo nei dintorni, decise di recarsi verso l’Honky Tonk, infondo
magari Ginji era già lì, anche se questo lo dubitava fortemente. Lasciò un
bigliettino sul parabrezza della subaru **Dato che ora va così di moda...**e si
avviò verso la sua destinazione.
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Aveva fatto tardi...Era
tardi!Ginji correva tra la gente tenendo strettamente tra le mani il suo prezioso
regalo. Si fermò quando il cellulare vibrò, chi poteva mai essere?
**Gin-chan,dove sei?**era
Hevn. **Sto arrivando,...ho il regalo e...**la donna lo interruppe. **Sbrigati!Ban
sta per...**ne seguì un fracasso assordante,Ban doveva essere arrivato in quell’istante.
**Arrivo...**e riattaccò. Ginji sospirò, non poteva scoraggiarsi ora,non era
certo questo il momento.
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Questa volta Ginji aveva
avuto ragione nel dire che la festa aveva assaltato Ban. Natsumi gli era
saltata al collo facendogli gli auguri e a seguire era giunto un coretto
urlante di “Tanti auguri a te”. Ban era a dir poco allibito e mai avrebbe
potuto immaginare una simile scena. C’erano tutti, anche il garzone da circo e
quel killer patentato di Akabane. Mancava solo Ginji. **Dov’è Ginji?**domandò
appena si placò l’iniziale euforia. **Sta arrivando...Non
preoccuparti!**esclamò Hevn. **Ginji non mancherebbe mai per il tuo
compleanno...**lo assicurò Kazuki. Ban annuì...Ma allora dov’era?
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Ci sono dei giorni che
partono con il piede sbagliato sin dalla mattina,altri che sono pienamente
sotto la buona stella,altri che t’illudono tingendoti tutto di rosa e poi
invece ti riscopri bagnato fradicio,sotto un diluvio,incanalato in fiumi di
gente e con il tempo che corre troppo veloce. Ginji si trovava proprio così. Ma
si poteva essere più sfortunati?Perlomeno il cappotto proteggeva ciò a cui
teneva maggiormente,il regalo per Ban. Stanco di attendere al semaforo, s’infilò
per una scorciatoia silenziosa...e libera. Poté così correre velocemente, nonostante
il cappuccio non avesse proprio intenzione si coprirgli i capelli. Si
fermò,aveva udito qualcosa...un urlo. Si mise in ascolto **AIUTO!AIUTO!MI
LASCI!AIUTO!**Si sporse oltre il muro e notò che una macchina scura stava
portando via una ragazza. E lui...cosa doveva fare?Guardò il regalo di Ban. Chiuse
gli occhi mentre le urla inondavano la sua mente. **Perdonami
Ban-chan**.Assicurò il pacchetto vicino al muro e apparì alla luce della
ragazza come suo unico salvatore.
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Un’ora...Ginji non era ancora
giunto. Ban dava evidenti segni di nervosismo, fumava una sigaretta dopo
l’altra. Hevn stufa di quell’attesa chiamò Ginji sul cellulare. Uno squillo. Due
squilli. Tre. Quattro. Cinque. Nessuna risposta. **Che strano che non
risponde...**esclamò preoccupata. **Basta!Io vado a cercarlo!**esclamò Ban
scattando in piedi. Shido lo fermò **Sotto questa pioggia non lo troveresti in
ogni caso...si sarà rifugiato da qualche parte e appena smette sono certo che
verrà...** disse con tono sicuro. Ban era incerto sul da farsi...** Ginji ti ha
promesso che sarebbe venuto...lo conosco,arriverà...**esclamò Kazuki con calma.
**La pioggia lo avrà bloccato da qualche parte...** Tutti annuirono nonostante
l’ansia, che ormai afferrava ognuno. Ban si risedette con la testa tra le mani.
**Mi duole frantumare i vostri sogni...ma è mezz’ora che ha smesso di
piovere...quindi...** Akabane disse tutto con la sua proverbiale pacatezza. Ban
lo guardò incerto se colpirlo o ignorarlo. **Ban-san sono certa che allora
arriverà presto...**esclamò Natsumi.
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Ginji si appoggiò contro il
muro, era tutto fradicio per non parlare poi di...Quei bastardi non si erano
arresi facilmente,ma la ragazza era riuscita a fuggire subito, ma ora...Guardò
l’orologio,era in tremendo ritardo. Ma com’era conciato?Tutto sporco e pesto.
Prese con le mani tremanti il cellulare. **Hevn...rispondi...ti prego.**
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Non appena il cellulare
trillò ci fu una corsa alla risposta. **Pronto?Gin-chan!Ma dove sei?**esclamò
furiosa e preoccupata. Ban fu trattenuto perchè altrimenti avrebbe urlato come
non mai. **Hevn...sto bene,arrivo tra dieci minuti...chiedi a scusa a
Ban-chan...solo che gli ho trovato un regalo speciale...e ci ho messo un poco.
**esclamò con quanta sicurezza aveva. **Va bene,va bene...ma non credere che
questo lo farà calmare...a dopo. **Hevn mise giù e annunciò il tutto. Ban
rimase in silenzio. Kazuki sorrise infondo era felice che Ginji avesse trovato
qualcosa per l’amico. **Certo che arrivare a comprare un regalo un’ora prima
del compleanno sa di assurdo...**esclamò Himiko addentando un biscotto. Ban
sorrise. **Tipico di Ginji...**
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Ginji si era rifugiato ai
bagni pubblici, si diede una sistemata come poté e cercò di bendare quella
ferita. Si, quei malviventi gli avevano sparato alle spalle. Era superficiale, collocata
sulla spalla...ma faceva un male cane,senza contare che il sangue non accennava
a cicatrizzare. Non poteva tardare ulteriormente. Prese della carta igienica e
si bendò alla meglio per poi correre verso l’Honky Tonk con il regalo tra le
mani.
Quando fece il suo ingresso
ci furono alcuni attimi di silenzio,poi un fulmine attraversò la stanza verso
Ginji. **DANNATA TORPEDINE!MA DOV’ERI FINITA???ANCORA UN PO E CHIAMAVAMO LA
POLIZIA!** Ginji sorrise **Perdono Ban-chan...**un sorriso dolce che fece
sciogliere Ban. **Sei sempre il solito,dai vieni o finisci che non trovi più
nulla da mangiare...è tutto gratis,ti conviene farti la scorta...**disse scherzando
passandogli il braccio sulla spalla. A Ginji mancò il respiro ma lo mascherò
bene. Si levò il giubbotto e finalmente Ban iniziò a scartare i suoi pacchetti
e l’atmosfera ci fece certamente più allegra. Ginji tentava di partecipare al
meglio, non rifiutò nemmeno l’invito di Natsumi a ballare quando accesero la
musica. Alla fine ci fu il magico momento della torta. Era tutta ricoperta di
panna e numerose candeline la illuminavano. Ginji si meravigliò a vederla, peccato
che fosse sfuocata...senza farsi notare si sostenne ad una sedia,il sangue gli
percorreva il braccio...lo sentiva. Akabane lo stava osservando e lui sviò lo
sguardo,non gli piaceva quello sguardo. Uno sguardo di uno che ha capito. S’intonò
la memorabile canzoncina e Ban era in procinto si spegnere le candeline. Ginji
non vedeva più,si sentì mancare,la sedia non lo reggeva più. Il sangue aveva
macchiato anche il pavimento. “Non ora...ti prego...Ban-chan sta spegnendo le
candeline...” resistette sino a quando sentì l’applauso,poi il buio e il silenzio
lo investirono.
**Ban-chan...**
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Un tonfo fece sobbalzare
tutti i presenti. **Oddio!Ginji!**Kazuki si accorse immediatamente
dell’accaduto. **Che succede?**domandò in ansia Shido mentre Madoka si agitava.
**Gin-chan!Rispondi!Gin-chan!**a nulla servirono le parole di Hevn. Ban superò
il tavolo e gli andò a fianco. **Ginji!**. Gli occhi chiusi e poi...Come Ban
vide il sangue temette di avere un colpo. **Ginji!Ginji!Che hai
combinato?**esclamò sollevandolo. **Ma questo è sangue!**esclamò Hevn
suscitando l’ansietà in tutti i presenti. Ban gli controllò la spalla strappando
via la manica del vestito. Da una ferita scorreva copiosamente del sangue. Al
moro mancò il fiato,ma poi prese in braccio Ginji e lo sistemò su di una
poltroncina. **Pore dammi la cassetta del pronto soccorso!Muoviti!**il barista
ebbe un sobbalzo ma ubbidì prontamente. **Ginji!Ginji riprenditi!**esclamò
Eimishi dandogli delle leggere pacche sulle guance,poi una presa feroce gli
bloccò la mano,era stato Ban. **Non lo toccare...per piacere...**il tono era
estremamente serio e Akabane sorrise,ancora un poco e avrebbe usato lo Snake
Bite. Pore passò la cassetta e Hevn prese l’occorrente per medicare. **Ban ci
penso io...**disse tranquilla **No,faccio io...**esclamò mentre il tono delle a
sua voce diveniva irritata. **Non sei nelle condizioni di...**
**TACI!Ho detto che lo faccio
io!**lo sguardo fece trasalire i presenti. **Ban...** a parlare era stata
Himiko. **Sei troppo agitato,finirebbe che non lo medicheresti bene...sei
troppo agitato...**Ban rimase immobile. **Ban...**Il moro si alzò e superò
tutto uscendo dal bar,sbattendo rumorosamente la porta. Hevn sospirò, Ban
diventava un bestia se qualcuno faceva del male a Ginji.
**Non dovrebbe aver perso
troppo sangue,la ferita si era cicatrizzata per metà...direi che non è in
pericolo.** esclamò Kazuki mentre aiutava Hevn. A quella parole Shido fece per
uscire,ma una mano lo fermò:Madoka. **Stai tranquilla...non mi ucciderà...** esclamò
accarezzandole il capo. Lei annuì pensierosa. **Non temere, Ban non è una
bestia...è solo molto preoccupato...**esclamò Himiko facendola sedere. Natsumi
le verso del te**Certo.Ban-san non farebbe mai del male a Shido-san...stai
tranquilla. **Madoka annuì.
**Ecco fatto. Pore dobbiamo
portarlo di sopra...**il barista annuì e prese le chiavi. Eimishi e Kazuki
presero in braccio Ginji e lo portarono al piano di sopra. **Domani starà già
meglio...non è un tipo da essere sconfitto facilmente...**esclamò Akabane
mentre sorseggiava del te.
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**Ban...**Shido aveva
raggiunto il ragazzo che camminava nervoso accendendosi ogni cinque minuti una
sigaretta e senza fumarne nemmeno una. **Ban!**. Il moro si fermò **Che vuoi
garzone da circo?**domandò con un tono poco calmo.
**Ginji è fuori pericolo,se
stanotte non avrà problemi non sarà necessario portarlo in ospedale...**Ban non
disse nulla. **Infondo è comunque il Raitei,non è una persona comune...**esclamò
cercando di smuovere l’amico. **Sbagli... **Shido sobbalzò. **Lui non è il
Raitei, lui è solo Amano Ginji dei Get Backers...**esclamò voltandosi con un
lieve sorriso. Shido annuì sorridendo e rientrò.