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Autore: Flaqui    30/12/2011    10 recensioni
Melanie Tompson sta confabulando qualcosa con un gruppetto di spaurite ragazzine del primo anno, fra cui riconosco una che abita nel mio palazzo.
–Quelle sono le Rinaldi- sta sussurrando con aria cospiratrice alle nostre nuove reclute, arrivate da soli pochi giorni e già immerse fino al collo in questa assurda società che è la nostra scuola. –Quella più bassa è una mangiatrice di uomini ma è più pericolosa per noi grandi. Voi dovete temere di più l’altra, quella magrissima, è un’isterica, potrebbe urlarvi contro senza alcuna ragione apparente. Non guardatele mai negli occhi-
Tefi fa una smorfia, prima di scoppiare in un urletto isterico sotto gli sguardi spaventati delle bambine che evidentemente, dopo le istruzioni appena ricevute, si aspettano che io mi mangi un ragazzo e mia sorella si metta in piedi sulla panca della mensa urlando.
Cosa che in effetti è successa l’anno scorso.
Forse non dovrei screditare così Melanie, infondo. Credo che sia la verità. Ma, verità o meno, io vinco sempre.
Si, io amo vincere. Non credo che l’importante sia partecipare. L’importante è arrivare prima, alzare le mani in aria, girarsi verso i perdenti e fare loro il gesto dell’ombrello.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Marianella, Thiago
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una falla nel cielo'
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Dedicato a Federica <3


Cosa dovrei dire?


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Marianella Tallarico Rinaldi.
Detta anche Mar, bellezza, dea, dolcezza, piccola, tesoro e stronza.
Sono orgogliosa e si, mi piace vedere che dovunque vado tutti si voltino a guardarmi, proprio come ora. Io e mia sorella stiamo andando a lezione, proprio come ogni singolo giorno, e proprio come ogni singolo giorno, non posso proprio evitare di sorridere a ogni singolo ragazzo che incontriamo o a catturarne l’attenzione.
-Possiamo arrivare alla fine del corridoio senza che tu ti faccia qualcuno?- mi chiede Tefi, gli occhi cioccolata che mi fissano spalancati. Non andiamo molto d’accordo, noi due. Ma, per strani casi del destino, questa mattina siamo solo io e lei, camminando adagio.
-Ci proverò, ma non ti prometto niente-
-Pervertita-
-Stecchino-
-Squilibrata-
-Stecchino-
-Ripetitiva-
-Stecchino-
 
Melanie Tompson sta confabulando qualcosa con un gruppetto di spaurite ragazzine del primo anno, fra cui riconosco una che abita nel mio palazzo.
–Quelle sono le Rinaldi- sta sussurrando con aria cospiratrice alle nostre nuove reclute, arrivate da soli pochi giorni e già immerse fino al collo in questa assurda società che è la nostra scuola. –Quella più bassa è una mangiatrice di uomini ma è più pericolosa per noi grandi. Voi dovete temere di più l’altra, quella magrissima, è un’isterica, potrebbe urlarvi contro senza alcuna ragione apparente. Non guardatele mai negli occhi-
Tefi fa una smorfia, prima di scoppiare in un urletto isterico sotto gli sguardi spaventati delle bambine che evidentemente, dopo le istruzioni appena ricevute, si aspettano che io mi mangi un ragazzo e mia sorella si metta in piedi sulla panca della mensa urlando.
Cosa che in effetti è successa l’anno scorso.
Forse non dovrei screditare così Melanie, infondo. Credo che sia la verità. Ma, verità o meno, io vinco sempre.
Si, io amo vincere. Non credo che l’importante sia partecipare. L’importante è arrivare prima, alzare le mani in aria, girarsi verso i perdenti e fare loro il gesto dell’ombrello.
-Ciao Melanie- esclamo, atteggiando la mia voce in una sfumatura calda e dolce che di certo non mi si addice ma che basta a spaventarla, visto il suo colorito pallido. Le bambine mi fissano come se fossi una specie rara, e, in fondo, lo sono.
Sono l’unica e l’originale. Diffidate dalle imitazioni.
 
All’uscita della lezione, sulla porta ci sono Nacho e Thiago, che ci aspettano, o perlomeno il primo aspetta Tefi, il secondo non ha semplicemente nulla di meglio da fare. Mia sorella si butta nelle braccia del suo migliore amico, raccontandogli con una vocetta stridula come è stata descritta qualche minuto prima.
Lui scoppia a ridere, mettendole un braccio intorno alle spalle. –Non guardatele negli occhi?- rantola fra le risate –E cosa siete dei basilischi? E comunque, tesoro mio, mon avevano mica torto!-
Tefi gli lancia uno sguardo di fuoco e io, per evitare che la situazione degeneri intervengo prontamente, arricciando il naso a tale definizione –A me hanno detto che sono una mangia uomini-
-Hanno torto?- chiede Thiago, serio, passandosi la mano fra i capelli scuri.
-No. li faccio innamorare di me, do loro tutto quello che vogliono per quella notte, uno è persino convinto che i sposeremo- mi stringo nelle spalle, e alzo lo sguardo su di lui –Sono una persona tanto cattiva?-
-Solo egoista- afferma, stringendosi nelle spalle, poi, prima che io possa replicare, attacca discorso con Luca, il ragazzo di Tefi che l’ha appena raggiunto e che, anche lui, si sta sorbendo le proteste di mia sorella sull’accaduto che è appena avvenuto.
 
Luca e Tefi si sono appartati in qualche angolo del parco a sbaciucchiarsi e a spaventare i piccioni e i poveri bambini che giocano, nella loro beata innocenza, con la palla o con le bambole. Nacho è scomparso con una ragazzina del secondo anno molto prosperosa che ridacchiando gli ha ricordato le loro “ripetizioni”.
E Thiago mi sta accompagnando a casa. E la cosa si sta rivelando parecchio fastidiosa. Prima di tutto ho dovuto chiederglielo io, secondo ho dovuto prendere in prestito da Jaz il suo casco per la moto visto che il signorino non ha voluto prestarmi il suo e terzo mi sta completamente ignorando.
Cammina qualche passo davanti a me, non rivolgendomi la parola. Questo lo fa sempre, comunque. Le uniche volte che parla con me è quando siamo tutti in gruppo e non può evitarlo. E questo mi da fastidio. Cosa crede di essere migliore di me?
Perché, notizia bomba ragazzone, non lo sei affatto.
-Non sono egoista- lo informo. Lui continua a camminare lungo il marciapiede che ci porterà a casa mia –Potresti anche fingere di avermi ascoltata, sai!-
-Cosa dovrei dire?- siamo arrivati a casa mia. Il portone è aperto e lui ci entra, fissandomi senza mai distogliere lo sguardo. Questa è un’altra delle innumerevoli cose che mi danno fastidio di lui. Non da mai segno di essere, in qualche modo, attratto da me.
-Sono generosa, non egoista-
-Se per generosità intendi concedersi a tutti-
-Sono generosa! Li lascio credere tutto quello che vogliono-
-Li illudi facendo loro credere che ricambi i loro sentimenti-
Si sta incazzando. Lo vedo da come il suo sguardo si fa più affilato, da come serra i pugni a da come, senza nemmeno accorgersene, si è avvicinato. Tanto che la mia schiena tocca il muro.
-Sono loro gli egoisti, credono di possedermi, credono che io sia loro-
Lui si stringe nelle spalle, di nuovo. Diavolo che nervoso! Fa per allontanarsi, ma lo trattengo per il polso.
-E tu?- gli chiedo, alzando un po’ la voce. Lui mi guarda perplesso, poi, sposta il peso da un piede all’altro e mi fissa. Lui non ha uno sguardo penetrante, non ha uno di quegli sguardi che ti guardano dentro, come quelli di Tefi. Lui ti guarda e tu non pensi niente.
-Mi stai chiedendo se io abbia mai pensato che tu sia mia?- mi chiede.
Annuisco, mentre sento i nostri respiri farsi più veloci, annuisco senza aprire bocca.
Lui si stringe nelle spalle e ridacchiando chiede –Cosa dovrei dire?-
E se ne va, ritornando a camminare qualche passo più avanti a me, non rivolgendomi la parola.
 
Thiago, Thiago, Thiago…. Sarò egoista, forse. Ma tu sarai mio, che tu lo voglia o no.




ANGOLO DEL MOSTRO
Carissime!
Lo so, lo so!

Poi, so benissimo di mancare da molto, di non aver risposto alle recensioni e di non aver recensito le storie... probabilmente vi ho deluso profondamente e questo mi rammarica enormemente!
Non voglio che pensiate che non me ne importi niente, perchè non è così!
Voi siete le persone che mi fanno andare avanti, che mi date entusiasmo e energia!
Senza di voi, senza le vostre recensioni e senza le vostre storia tutto cambierebbe completamente!
E non preoccupatevi, ora che il problema che mi ha tenuta separata dal pc per così tanto è risolto mi metterò subito in pari a leggere/recensire!

Un bacione!
Fra
   
 
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