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Autore: Arcadia_Azrael    30/12/2011    1 recensioni
Lei si sentiva sola. Si sentiva male. Sapeva di dover cambiare e di dover superare questa cosa che la teneva bloccata, ferma. Sapeva che doveva sconfiggere questa cosa che la stava uccidendo da dentro. Ma non ne trovava la forza e nessuno la aiutava, mentre lei gridava in silenzio.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una fiamma che arde

Una fiamma che arde, ecco cos’è. Una fiamma nera che arde. Che brucia tutto ciò che incontra sul suo cammino: amicizie, amori, gioia e risate. È una fiamma a cui piace distruggere, sadica. Questa fiamma vive dentro di me. Vive dentro la mia anima. Si è sviluppata da poco e da quando se è sviluppata non riesco più ad avere amici, non riesco a gioire per niente perché ne vedo solo il lato negativo e non riesco più a ridere veramente. Riesco solo a provare odio e rabbia infiniti. Posso nasconderlo ma non annullarlo. Questa fiamma piange lacrime di rabbia e odio con me. Le uniche emozioni che posso e riesco a provare. Decado da dentro, mi corrompo e non riesco a fare niente se non a guardare. Guardo immobile mentre succede e mi sento gelida, ghiacciata, come se il calore non esistesse più… Come se non fosse mai esistito.

Quelli più grandi mi ascoltano per un po’, poi smettono. Non sentono ciò che voglio dire loro. Le grida mute che lancio. E intanto io cado sempre di più verso il baratro. Sono nell’orlo e aspetto che la fine arrivi, e intanto mi trascino dietro il dolore incessante che provo.

Niente mi fa stare meglio. Continuo a pensare in modo morboso come liberarmi da tutta questa pressione. Tengo tutto dentro e non ce la faccio più. Non riesco a far finta che la vita vada avanti quando per me andare avanti significa portare un peso in più aggiunto alla normale routine. I ragazzi più grandi non mi vogliono ascoltare e io non ho nessuno con cui parlare e confidarmi.

Il dolore è troppo, così la tristezza e la rabbia. Sono arrabbiata con il mondo intero, odio il mondo intero. Non credevo che questa fase arrivasse tanto presto. Speravo in un po’ di calma, ancora.

Io non sono una fedele. Quindi non ho nemmeno Dio dalla mia parte. Ed è una cosa brutta, perché, anche se immaginario e assurdamente falso, mi avrebbe aiutato a superare, almeno un po’, questa mia crisi di nervi.

Continuo a pensare di essere caduta in depressione, tento di convincermi a partire da zero ma non ci riesco. Ogni volta che ci provo finisco solo per pensare a quanto sono patetica ad affrontare questa cosa che mi sembra una missione impossibile, ma che, se ci penso a mente fredda, non è altro che un breve fosso da saltare.

  
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