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Autore: Summer86    16/08/2006    3 recensioni
Quante lacrime stavano rigando i volti di tutti i presenti; tutti tranne uno. Due occhi, tinti da un colore simile al profondo blu dell’oceano, in quel momento sembravano vuoti, privi di una qualsiasi luce che potesse dimostrare l’esistenza di un’emozione; che fosse gioia, stupore, tristezza…ma forse in una situazione come quella gli unici sentimenti presenti erano la rabbia, la disperazione e l’infinito dolore per una perdita così ingiusta, così prematura...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il quarto Cohen a Orange County

Il quarto Cohen a Orange County

 

Erano trascorse due settimane da quella piovosa giornata ad Orange County ed inevitabilmente ognuno aveva ricominciato a vivere la propria vita, anche se con un vuoto in più nel cuore. Alcuni dovevano preoccuparsi del lavoro, altri della famiglia, altri ancora dell’imminente inizio del collage; tra quest’ultimi vi era Seth Cohen che, nonostante iniziasse la scuola di Design di Rhode Island a gennaio, era costretto dalla giovane Summer a riflettere su cosa mettere e, soprattutto, sul comportamento da adottare con gli amici che si sarebbe fatto in futuro.

La sera, a Newport Beach, era già calata da un’ora e seduto sopra al letto della sua stanza, con un’aria a dir poco scettica, il ragazzo osservava la giovane Roberts seduta sul parquet e intenta a fare una minuziosa selezione dei vestiti che pochi minuti prima si trovavano ordinati all’interno dell’armadio.

 

Summer…”

 

“Che c’è?!

 

“ma mancano ancora dei mesi prima che io cominci il collage…deve passare ancora tutte l’estate!”

 

e allora? Cohen devi arrivare preparato…Se te lo sei dimenticato io finita l’estate parto per la Brown… e chi ti aiuterebbe a fare la valigia? A scegliere i vestiti giusti? A non rovinare tutto come fai di solito? A…”

 

ok ok….ho capito...mi sa che se aggiungi qualcos’altro la mia autostima potrebbe risentirne seriamente!”

 

In tutta risposta Summer lanciò al proprio ragazzo un sorriso piuttosto fittizio, per poi tornare alla scelta dei vestiti e trattare un discorso che in quei giorni non tardava mai di presentarsi.

 

“Piuttosto…hai parlato con Ryan?!

 

“No…dovevo parlargli?!

 

L’improvviso sguardo di fuoco che la ragazza gli lanciò espresse fin troppo bene il fatto che quella non era decisamente il genere di domanda retorica che Summer si aspettava; quest’ultima, infatti, dopo aver gettato a terra un gilet notevolmente fuori moda, si posizionò davanti al giovane Cohen con le mani ben appoggiate sui fianchi, rendendo ancora più visibile il disegno di una palma, ben stampata sulla sua maglietta gialla.

 

Cohen!?

 

“Sì Summer…”

 

“Non c’hai parlato?!”

 

“ma cosa posso dirgli?!...ehi Ryan su non disperare…vedrai che prima o poi la rincontrerai…speriamo più poi che prima…ma comunque la rincontrerai…fidati!”

 

“Scemo!”

 

Con l’aria decisamente scoraggiata, la giovane Roberts andò a sedersi sul letto, accanto al fidanzato, portandosi con aria distratta i capelli dietro le orecchie.

 

“Ma che posso dirgli?! Già prima non era un tipo loquace…pensa adesso. E poi cosa credi…che non abbia provato ad aiutarlo?!

 

“Ah si…e come?!

 

“l’ho convinto a rivedere Hellboy…e non ha sortito alcun effetto…dico io…ti rendi conto?!”

 

Cohen…”

 

“Non c’è più speranza…”

 

Cohen…”

 

“io credo in Hellboy…e se lui non c’è riuscito……è come dire che Superman non può sconfiggere Lex Luthor

 

Cohen…“

 

“Si...”

 

“…sei un deficiente!”

 

“eh…lo so…è per questo che ti sei innamorata di me no?!

 

Proprio nell’esatto momento in cui il ragazzo dai capelli ricci cercò di avvicinarsi a Summer con delle intenzioni tutt’altro che “pure”, sempre se così si potevano definire, la ragazza si alzò fulmineamente dal letto, lasciando Seth con la bocca a dir poco asciutta.

 

“Dobbiamo aiutarlo…”

 

“Ehm….ok…come facciamo?!

 

“Andiamo a parlarci…”

 

“Adesso?!”

 

“Sì…”

 

…la vedo difficile visto che ora non è in casa…”

 

“A no…e dov’è?”

 

“è uscito con Luke…”

 

“Con Luke?!…”

 

Il tono della ragazza sembrava un misto tra incredulità e dubbio; certo oramai i tempi in cui Ryan e Luke si prendevano a scazzottate erano finiti, ma non avrebbe mai pensato che proprio l’ex di Marissa sarebbe riuscito a tirare su di morale Ryan dopo tutto quello che era successo. Già…chissà come l’avrebbe presa Coop se li avesse visti?! Sicuramente avrebbe alzato le spalle e con un aria quasi convinta avrebbe detto che non c’era nulla di strano visto che ormai lei e Ryan erano soltanto amici. A quel punto l’avrebbe guardata con il suo sguardo poco convinto e Marissa avrebbe cambiato discorso con un agilità degna di lode.

Ma Coop ora non c’era e quella chiacchierata non l’avrebbero potuta fare. Nonostante fossero passate quasi tre settimane dall’incidente, ogni volta che pensava alla sua migliore amica Summer non riusciva ancora a controllare quel pesante nodo in gola che le si formava senza il minimo preavviso. Quando sarebbe svanita quella sensazione?! quando sarebbe riuscita a parlare di Marissa senza abbandonarsi nei ricordi? …Probabilmente mai.

 

“Ehi…tutto bene?!

 

Lo sguardo e il tono di Seth trasparivano quella preoccupazione che da giorni ormai si faceva sentire ogni volta in cui Summer rimaneva silenziosa; cosa che del resto in tutto quegli anni era capitata assai raramente. Così, senza mai spostare lo sguardo dalla mora, il giovane Cohen si alzò dal letto e le si avvicinò, posando delicatamente le mani sopra a quelle spalle così sottili.

 

“Sì…tutto bene….dobbiamo pensare a Ryan…”

 

ok!”

 

quindi ci serve un piano!”

 

“un piano…mmm….tipo miracolo del Chrismukka!?

 

“Esatto…”

 

Mentre i due continuavano a riflettere sulla strategia da adottare per aiutare il giovane Atwood, l’improvviso suono del campanello obbligò Sandy e Kirsten, i quali si trovavano nell’ampia cucina della dimora Cohen, a rimandare le loro consuete effusioni.

 

mmm…lasciamolo suonare…”

 

Sandy….”

 

La donna, che indossava un paio di jeans con una maglietta a dir poco elegante, si scostò dal marito invitandolo con uno dei suoi soliti sorrisi ad andare a vedere chi fosse alla porta, come se ciò indicasse chiaramente il fatto che se l’avesse fatto le dimostrazioni d'affetto sarebbero sicuramente continuate in un’altra stanza.

 

e va bene….vado io…voi donne siete così…”

 

“affascinanti?!”

 

“A dire il vero volevo dire convincenti…ma affascinanti ci sta decisamente meglio!”

 

Dopo aver dato l’ennesimo bacio alla moglie, Sanford, come lo chiamava sempre sua madre, si diresse verso la porta d’entrata, superando i due gradini che lo dividevano dalla meta con un leggero salto.

Una volta aperto l’uscio, l’uomo non riuscì a trattenere lo stupore; davanti a lui si trovava una ragazza dai lunghi capelli castani che le arrivavano fino alle spalle, dove tendevano ad assumere un effetto leggermente più ondulato. Gli occhi erano della stessa tonalità dei capelli e la pelle metteva ancora più in rialto la loro tonalità nocciola.

 

“Ciao…zio Sandy

 

“Oh mio dio…non ci posso credere…”

 

Senza far trascorrere ulteriori secondi, Sandy abbracciò la ragazza alta si e no 1 metro e 55 e dalla corporatura sottile. Anche quest’ultima sembrava particolarmente felice di vedere l’uomo e il caloroso abbraccio ne era una chiara dimostrazione.

Dalla cucina, vedendo che il marito tardava ad arrivare, Kirsten decise di raggiungerlo e non appena ebbe riconosciuto chi si trovava tra le sue braccia non tardò ad avere la stessa reazione del consorte.

 

Kate…sei proprio tu?!

 

Sciolto l’abbraccio con il capofamiglia dei Cohen, la giovane andò incontro alla donna, scambiando anche con lei l’ennesimo abbraccio della serata.

 

“come stai?!…” affermò Kirsten, il cui tono di voce manifestava fin troppo bene la felicità per quell’inaspettata sorpresa.

 

“…è da una vita che non ti vediamo!”

 

“è vero…ma sapete com’è…a papà non piace molto Orange County!”

 

“Eh lo so….” commentò Sandy, con il suo consueto tono che appariva serio e spiritoso allo stesso tempo “…mio fratello ha preso il meglio da mia madre!”

 

“Aspetta che ti veda Seth…vado a chiamarlo…”

 

Detto ciò, Kirsten si precipitò al piano di sopra, lasciando la ragazza in compagnia di Sandy, o lo zio a seconda di come lo si voleva considerare; quest’ultimo, una volta aiutata Kate a portare le valigie dentro casa e a depositarle vicino all’entrata, le mise un braccio intorno alle spalle per poi accompagnarla in uno dei luoghi più frequentati della casa: la cucina.

 

“Allora nipote…come mai questa visita?!

 

“Ho voluto farvi una sorpresa,,,,e per darti una notizia che…”

 

“Oh mio dio…”

 

La ragazza dagli occhi castani venne improvvisamente interrotta da una voce fin troppo conosciuta e, soprattutto, fin troppo abituata a non far terminare il discorso a qualsiasi fosse l’interlocutore.

 

Seth…”

 

“cugina…”

 

Dopo aver contribuito ad aumentare il numero di abbracci verificatisi in quella serata, Seth si allontanò leggermente dalla ragazza dai capelli castani, come se da distante potesse individuare meglio i cambiamenti fisici dovuti al trascorrere del tempo.

 

“Cavolo…la somiglianza è ancora più impressionante…”

 

Seth ti prego…sono appena arrivata…risparmiami quella storia…”

 

“è vero…” si intromise il padre del ragazzo “…prima dovresti fare le presentazioni!” disse, indicando la ragazza dai capelli scuri che fino ad allora era rimasta vicino a Kirsten, aspettando che Seth si ricordasse della sua presenza.

 

“AH già…Natalie questa è…”

 

Seth … il mio nome è KateK-A-T-E!”

 

“Ah è vero…scusami…ma sai assomigli così tanto a Natalie Portman che a volte mi dimentico chi sei in realtà…”

 

In tutta risposta la cugina lanciò al ragazzo una smorfia semi-divertita, per poi fare le presentazioni a modo suo, evitando così ulteriori battute da parte del ragazzo.

 

 

“Sono Kate Cohen…la cugina di Seth!”

 

“Piacere…Summer Roberts…”

 

Non appena sentì pronunciare quel nome, il sorriso dipinto sulla faccia di Kate lasciò improvvisamente spazio a un decisamente evidente stupore.

 

“Tu sei Summer…quella Summer?!...chiese la ragazza, spostando il suo sguardo dalla mora al cugino, il quale sentiva già che avrebbe dovuto sopportare un’ulteriore degrado del suo orgoglio maschile; orgoglio?!ma quando mai se ne era preoccupato?!

 

“La stessa Summer di cui, tutte le estati in cui sono venuta qui, ho dovuto sorbirmi migliaia di storia da parte tua?!”

 

“Esatto…” rispose Seth, il quale con un’aria quasi vittoriosa, mise un braccio intorno alle spalle della fidanzata, la cui espressione sembrava alquanto scocciata, sebbene leggermente divertita dalla situazione “…ora è la mia ragazza!”

 

Per ora….” Si intromise la diretta interessata “…se non cominci a scervellarti per quella cosa….”

 

“Ah...si…la cosa….”

 

Kate…” disse improvvisamente Kirsten, che già intuiva di cosa stessero parlando Summer e il figlio, “…in teoria la casetta in piscina sarebbe occupata da Ryan…”

 

“Ah già…la nonna me ne ha parlato…è il ragazzo che da circa tre anni vive con voi, giusto?!

 

“Esatto…” si intromise Sandy “…ora non è in casa, ma domani mattina faremo delle presentazioni migliori di queste…” dopodichè indicò il figlio, il quale appena si accorse che l’attenzione era rivolta su di lui intervenne con una delle sue classiche frasi ad effetto.

 

che dire….diamo il benvenuto ufficiale alla quarta Cohen di Orange County!”

 

 

 

  
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