Era facile immaginare cosa fosse
successo prima di quella fatidica sfida sul prato. Era ovvio,era
talmente lampante che né Takao né Kei si erano preoccupati di dar spiegazioni. Infondo era bastata una veloce occhiata per comprendere il
tutto. Bastava vederli ora,sorridenti,consapevoli che
quella lunga corsa ad ostacoli era finita. Aveva messo i loro
sentimenti nero su bianco,e rimpiangevano un poco tutto quel tempo
sprecato in inutili complicazioni. Quella sera avrebbero cenato tutti insieme,da quanto non lo facevano?Nonno Jay era andato
al ristorante dei genitori del prof Kappa dicendo che avrebbe fatto tardi,nella
medesima maniera avevano fatto Hilary e Kappa. Qualcosa,come
un presentimento,aveva loro suggerito di lasciarli soli,come ai vecchi tempi.
Solo che questa volta c’era Daichi,e sarebbe stato
abbastanza difficoltoso e imbarazzante spiegargli che quella era una serata
speciale e la sua presenza risultava un poco d’impiccio,così che avevano
concordato che Daichi avrebbe cenato con loro. Rei come d’abitudine si era
messo ai fornelli,voleva preparare qualcosa di
particolare per quella sera,Max era seduto al tavolo con lo sguardo perso in
chissà quale pensiero. Takao e Daichi litigavano,in
quanto il ragazzino voleva sfidare il giapponese,ma Takao sembrava davvero
intenzionato a non cedere alle sue provocazioni. Kei, strano ma vero,era in casa. Seduto contro la parete osservava piuttosto
divertito la scenetta di Takao e Daichi.**va tutto
bene?**domandò d’improvviso il cinese a Max. Lui si risvegliò come da un sogno.
**Si,certo...**si affrettò a rispondere. **Da quando siamo tornati hai l’aria come
trasognata...**esclamò ridendo. **Il fatto è che sono
felice...per loro.**E Rei sorrise e annuì. **Proprio vero,infondo era ora che si spicciassero,
cominciavo ad essere stanco dei continui sospiri di takao**. Proprio in quella entrò il diretto
interessato. **Rei è pronto?Ho fame...**esclamò con
tono di una persona che non mangia da giorni. **Ah,ecco
il nostro fortunello...**esclamò il cinese sghignazzando. Takao apparì confuso.
**Fortunello?**.Max sospirò**Oh,ora giochi a fare
l’ingenuo...intendiamo che siamo contenti per te e Kei...**esclamò strizzando
un occhio l’americano. Takao arrossì violentemente e pronunciò un dolce
sorriso. **Beh,anch’io lo sono...**esclamò incurante
dell’ovvietà della sua risposta. Rei e Max
annuirono,quando poi l’americano esclamò. **Hai
lasciato Daichi con Kei?**. Takao sembrò rendersi conto della cosa finalmente e
fece per alzarsi e raggiungere l’amico che già immaginava serrato nella presa
di daichi che voleva sfidarlo,quando il russo comparì
sulla soglia,completamente solo. **Rei ti vogliono al
telefono...**esclamò con il cordless in mano. Il cinese si slacciò il grembiule
e prese la cornetta uscendo dalla stanza. **Come non
detto...**esclamò Max alzandosi e mescolando ciò che Rei aveva lasciato in
sospeso. **Daichi non ti ha assalito?** domandò
scherzando Takao. Kei scosse il capo. **Stava per
provarci,ma gli è bastato guardarmi per capire che non ero in vena...**esclamò
mentre andava in frigo ed estraeva delle bibite. Takao annuì,poteva
ben immaginare che tipo di sguardo avesse intimorito a tal punto Daichi da
fargli desistere dall’impresa.**A siete tutti
qui...**esclamò il ragazzino entrando nella stanza.**Ecco
qui anche daichi...**esclamò Max gioioso.**A rompere
la pace...**esclamò takao sarcastico. **Ma
sentitelo,perchè non stavate forse già parlando?**disse con altrettanto
sarcasmo. Kei sospirò,era davvero un caso perso far
andar d’accordo quei due.Poi Max prese le stoviglie
dalla credenza e le pose davanti a Takao e Daichi.**Per
calmare i vostri bollenti spiriti,perchè non
apparecchiate?**domandò sorridendo.**Maestro questo è
un colpo basso..**esclamò Daichi mentre prendeva i
piatti.**Li farà di certo cadere...**esclamò Takao
mentre osservava un bicchiere.**Se gli dai una mano
sono sicuro che non accadrà...**esclamò Kei con calma.**Ma
Kei...**esclamò deluso takao,sperava in un appoggio solidale almeno da lui.Lui gli rispose con un tiepido ma dolce sorrise. Takao
sospirò e si arrese aiutando daichi.**Sai essere
davvero persuasivo...**esclamò l’americano mentre controllava la fiamma.Kei si limitò ad uno**tsk** e uscì. Max non sapeva a che
punto era la cottura, meglio chiedere al cuoco di casa,così
andò alla ricerca di Rei. Lo trovò in giardino, ancora tutto preso a
chiacchierare. **Si,...anch’io....ora vado,si...certo
che puoi chiamarmi quando vuoi!E non dimenticarti...ti amo**. Max sgranò gli
occhi. Sentì come mancargli un sostegno e si aggrappò alla parete. Con chi
stava mai parlando Rei? **Si...ciao Mao**.Sospirò.
L’unico nome che non avrebbe mai voluto sentire lo udì,chiaro e limpido. Si
morse il labbro, che sciocco pensare ,anche solo per
un istante,che tutto sarebbe andato proprio come con Takao e Kei. **Max?**sentì quella voce alle spalle e temette di morire. **In cucina...io non so come...fai tu...**detto questo corse
via,talmente rapidamente che Rei non ebbe il tempo di ribattere. Max si sedette
di fronte al laghetto che stava in giardino. Forse era stato troppo egoistico
come sogno,troppo esclusivo. Forse era stato solamente
un sogno,frutto della sua fervida immaginazione. Aveva
solo immaginavo che Rei provasse qualcosa per lui che non fosse amicizia. Aveva
solo sognato quegli sguardi,quei sorrisi,tutto
un’illusione,tutto finto. Si sentì gli occhi umidi, ma qualcosa in lui gli
proibì di piangere,non era il momento. **Maestro?**sentì questa voce alle sue spalle. **Daichi...**esclamò asciugandosi prontamente gli occhi
rossi. **Volevo dirti che è pronto e...**si fermò. Era
palese che Max avesse qualcosa di strano. **Ottimo!Avevo
una fame, andiamo!**esclamò alzandosi e avviandosi con lui. Era stata
l’impressione di un attimo, ma non gli era sfuggita, Max sembrava che
nell’istante nel quale si era voltato avesse gli occhi di chi ha pianto. Daichi
lo osservò mentre prendeva posto e si serviva decorando ogni portata con una
quantità eccessiva di maionese. Forse era stata solo
una sua impressione.
Tutto sommato la presenza di
Daichi non era stata un fastidio, come aveva definito Takao,ma
si era rivelata davvero azzeccata e artefice di molte battute che avevano fatto
sorridere perfino Kei. Stavano mangiando il dolce quando Max fece un annuncio. **Ragazzi io parto. **.Ne seguì un piccolo silenzio, rotto
solamente dal cucchiaino di Takao che cadde rumorosamente sul piatto in
ceramica. **Come parti?**domandò allibito il
giapponese. Max annuì. **Credo che mia madre abbia
bisogno del mio aiuto al centro del PPB...quindi...**esclamò giustificandosi. **Credi?O ne sei sicuro?**domandò Kei mentre terminava la
sua porzione di dolce.
Max sussultò.**Io...io ne sono certo...**esclamò lievemente in
difficoltà. **Te l’ha chiesto lei?**domandò nuovamente
Kei. La risposta non arrivò perchè Daichi saltò in
piedi. **Maestro mi avevi promesso che avremmo fatto
un allenamento speciale per battere Takao!**esclamò con foga. **Si ma...**Max non sapeva come rispondere. **E che non ci saremmo fermati sino a quando non avremmo
ottenuto dei risultati!**continuò daichi.**Max da
quando lo sai?**domandò Rei mentre Takao tappava la bocca a Daichi. **Da...quando?Me l’ha detto oggi...**esclamò con tono
dispiaciuto. **Quando parti?**esclamò Takao
tristemente.**Non lo so...appena mia madre si
organizza,...potrebbe essere tra una settimana,o domani stesso.** Ci fu un
silenzio generale. **Beh,allora non sprechiamo il poco
tempo che abbiamo...** esclamò Takao alzandosi. **takao!**esclamò daichi
seccato.**Se le cose così non possiamo
fare nulla...**esclamò Rei cominciando a sparecchiare e andando in cucina. Takao
sospirò e andò in bagno. **Bugiardo!**esclamò Daichi
che corse via. Max aprì per parlare ma non uscì che aria. **Mi
chiedo il perchè di questa messa in scena...**esclamò Kei. Max sgranò gli
occhi. **Che intendi dire?**domandò spaventato. **Max,ti conosco da tre anni,sarebbe impossibile non capire
che tu stai mentendo,l’hanno capito tutti. Compreso Rei.
**Max deglutì pesantemente. **E
Rei cosa c’entra?**domandò cercando di riacquistare sicurezza. **Questo io non lo posso sapere,questo devi saperlo
tu...**detto questo si alzò e andò via. Max rimase solo,con
una gran voglia di piangere.
La serata continuò tortuosa,cercando di mantenersi sempre allegra,ma con pochi
risultati. Si addormentarono presto tentando di pensare a tutto fuorché alla
partenza di Max.
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Era mezzanotte quando si
alzò. Aveva il cuscino bagnato, non avrebbe mia
immaginato che fosse possibile piangere persino mentre si dorme. Takao dormiva
scomposto con le coperte dovunque tranne che al loro posto,Kei
fermo,immobile come una roccia,Rei sul fianco,e la sua espressione era seria.
Daichi era la copia in miniatura di takao e ciò non poté che far sorridere il
biondino. Lentamente senza far rumore uscì dalla stanza e raggiunse il
soggiorno dove stava il telefono a muro. Compose il numero e attese. Un trillo,due trilli,tre trilli...poi finalmente si udì risposta. **Ciao mamma,sono Max. Devo chiederti una cosa.
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Aveva ascoltato interamente
la conversazione con attenzione e finalmente quando capì
che Max stava per fare la sua richiesta prese sicurezza. Avanzò nel buio con la
sua leggerezza proverbiale e in poco gli fu accanto senza che lui se n’accorgesse. Allungò il braccio e poggiò le dita sul tasto
per interrompere le chiamate. **Pronto?Mamma?Pronto?**Solo
in quel’istante Max si accorse della figura che gli stava a fianco. **Rei!**non ebbe tempo per formulare altre frasi perchè lo
sguardo di Rei era talmente infuriato che ebbe timore. **C-che ci fai qui?**domandò impaurito. Per tutta risposta Rei lo sbatté contro la parete serrandogli
le braccia con le mani. **Rei,che diavolo?**esclamò
spaventato. **Sono io che dovrei chiederti che ci fai
qui!**esclamò con rabbia. Max non disse nulla. **Ti ho
fatto una domanda!Rispondimi!**esclamò sempre più adirato. **Nulla...**esclamò
abbassando il capo,non riusciva più a sostenere lo sguardo. **Te
lo dico io cosa stavi facendo!Stavi chiedendo a tua madre ti farti tornare a
casa,vero?Perché lei non te l’ha nemmeno proposto!**Max riprese parola. **Non è vero!**Rei chiuse gli occhi e respirò pesantemente,poi
li riaprì e domandò ad alta voce. **Dimmi
perchè!Perché vuoi andare via?Spiegamelo!**. Takao e Kei si erano alzati
davanti a quelle urla e nonostante quello stavano
fermi sulla porta ad osservare la scena,non sapevano nemmeno come comportarsi. **Te l’ho detto!Devo aiutare mia madre!**. Rei non ci vide più e gli diede un sonore schiaffo e gli lasciò le
braccia. **Bugiardo!**esclamò .A quel gesto takao
volle intervenire,ma Kei lo fermò. **Lascia che
risolvano tra loro,lasciali fare...abbi fiducia. Max si sfiorò la guancia che
ancora pulsava per il dolore. Rei gli aveva dato uno
schiaffo. **Perchè continui
a mentirmi?Perché insulti la nostra amicizia in questa maniera?**esclamò con
tono più triste che arrabbiato. Max pronunciò un piccolo sorriso. **Amicizia...forse è proprio questa la bugia. **Rei sussultò. **Che intendi
dire?**esclamò allibito. Max si alzò in piedi. **Io
non ti considero più un amico...**chissà perchè l’aveva detto. Forse perchè non
aveva più nulla da perdere ormai. **Io ti considero molto
di più...io mi sono innamorato dite...**esclamò con un timido sorriso e con gli
occhi lucidi. **Ma so bene che questo è solo un mio
sogno, quindi forse...è meglio che vada...**esclamò avviandosi. Takao aveva gli
occhi sgranati mentre Kei mostrava un piccolo sorriso compiaciuto.
Rei era
rimasto paralizzato di fronte ad una simile confessione,ma non poteva
permettere che tutto s’infrangesse in quella maniera. **Max!**
e lo afferrò per un braccio costringendolo a fermarsi.**Lo
so che sono uno stupido ad illudermi...**esclamò l’americano.Rei
lo voltò e senza sprecare nemmeno un momento lo baciò.
**Lo stupido sono io che non ho capito nulla. **Questa volta era il turno di Max ad essere paralizzato. **Max io ti amo...**esclamò con un poco d’imbarazzo Rei mentre
gli accarezzava la guancia che prima aveva violentemente colpito. Finalmente un
piccolo sorriso apparve sul volto provato di Max. **Non stai
scherzando?**domandò ancora scioccato.**Ho la faccia
di uno che scherza?**domandò il cinese sorridendo. Max per tutta risposta lo
abbracciò.
**Forse è meglio lasciargli soli...**esclamò Kei rientrando
in stanza e trascinandosi dentro un takao ancora piuttosto scosso.
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Inutile dire che Max non
partì, e che poté mantenere la promessa con Daichi. Felice
ora come era non aveva nessuna intenzione di lasciare
quella casa. Le cose procedevano talmente bene tra loro e tra Kei e Takao che
davvero avevano preso in seria considerazione di trasferirsi tutti lì. Avevano
approfondito il loro rapporto nell’intimità,come anche
Takao e Kei e fu proprio dopo la prima volta che Max fece la sua domanda a Rei.
**Rei,ma quella volta al telefono...a chi hai detto ti
amo?Io avevo sentito Mao...**esclamò arricciando un lembo della coperta. Rei rise. **Stavo dettando un testo a Mao.
Quella scema non sapeva come concludere la sua lettera d’amore...**Max era allibito. **Davvero?Io credevo che...**.Rei sorrise.
**Mao si era innamorata di uno del villaggio e voleva
qualche consiglio,non poteva certo chiedere a Lai. Si sarebbe messo in allerta 24 su 24. **Max sorrise. **Io avevo capito che...*Rei per tutta risposta lo abbracciò
da dietro. **Ti amo coniglietto...**Max si
strinse a lui. **Anch’io
Rei-chan...**