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Autore: Morgana_D    30/12/2011    5 recensioni
Ho cercato di descrivere in questa fic i pensieri di Morten e le sue emozioni. Se non avete letto il secondo libro non leggete questa fic, eviterete brutte sorprese.
Genere: triste, malinconico, Decisamente Deprimente.
Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cuore di ghiaccio.
Morten Andersen era sempre stato un ragazzo freddo e ambizioso. Quello che la gente pensava di lui era sempre la stessa cosa: ‘ quel ragazzo ha un cuore di ghiaccio ’. In fondo non poteva dargli tutti i torti, perfino i parenti lo credevano una persona senza cuore. Si distaccava dal mondo e dal giudizio delle persone. Non lasciava mai trasparire i suoi pensieri, le persone non sarebbero riuscite a comprenderli.
Un viso perfetto e due occhi di ghiaccio sotto una cascata di capelli biondi, era sempre stato questo Morten Andersen.
 
E poi, la Scacchiera, quella maledetta Scacchiera che l’aveva trascinato chissà dove. Lì il suo cuore si era ghiacciato ancora di più; per paura, per sconforto, per non mostrare quello che era a persone di cui ancora non si fidava. E anche per colpa di quel dannato Ladro Nero e di quell’ingenuo Guerriero Rosso che l’aveva voluto portare con sé.
Per colpa dei suoi compagni di viaggio Morten si era chiuso ancora di più in se stesso.
Ryan cercava di capire cosa passava per la testa di quel freddo ragazzo danese, ma trovava solo una porta chiusa.
 
E poi Din. La città volante e il suo bellissimo Capitano. Quella bellissima ragazza dagli occhi caldi e profondi. Così determinata a salvare il suo popolo, ad aspettare il Cavaliere dell’Aria.
Nessun uomo sarebbe rimasto impassibile alla sua bellezza, tantomeno un ragazzo con gli ormoni a mille. Deria, era questo il nome della ragazza che coraggiosamente lottava contro i ragni albini per liberare il suo popolo. Forte, determinata, coraggiosa, giusta, leale e bellissima; era la volta buona che il cuore di Morten si sarebbe arreso.

Il piano di Ryan era un suicidio, ma Morten si era ripromesso di provarci, per aiutare quelle persone e soprattutto per aiutare quella ragazza dalla carnagione scura e gli occhi a mandorla.
Morten se ne era accorto, Deria lo fissava con insistente ammirazione. Lei lo guardava come lo guardavano le ragazze nel suo mondo, ma allo stesso tempo aveva un qualcosa di diverso.
Mentre Ryan si trovava al capezzale di Milla, Deria si avvicinava, bellissima come sempre, a Mort.
“Grazie per l’aiuto che ci stai dando Arciere, non dovresti.” Gli occhi scuri colmi di malinconia, forse ripensando ai tempi d’oro di Din.
L’Arciere sorrise. “Non c’è problema”. Anche lei sorrise. Un sorriso bello da far morire.
Questo era il modo giusto per sciogliere il suo cuore di ghiaccio.
Mort si era innamorato.

E dopo la battaglia contro l’Ingannatore, il momento di andarsene. Deria l’aveva portato nelle Terre Sicure da Megu e gli altri. L’aveva accompagnato fino al suo seggio per aspettare che si addormentasse. Prima di andare si scambiarono un bacio, l’unico vero bacio che il freddo Mort avesse mai scambiato con qualcuno. L’amava follemente Deria, non l’avrebbe persa per nulla al mondo.
Anche quando era dovuto tornare per salvare Milla lei era sempre lì nei suoi pensieri. Non voleva perderla, non poteva perderla. Eppure era successo.

In un attimo Deria era caduta dal suo ruhk per salvare altre persone. Il suo solito comportamento altruistico. Mort, Milla e Satsuki avevano urlato. Deria era morta sul colpo e non avrebbero potuto fare niente per lei. Deria era morta. Din era crollata. Mort era un’altra volta solo.
Questo era il modo giusto per rigelare il suo cuore di ghiaccio.
Avevano bisogno di un capo e lui avrebbe fatto di tutto per esserne degno.
Morten era tornato al suo comportamento freddo, quando c’era stata lei sembrava più affabile, più dolce e caldo, ma ora era tutto finito.

Le parole delle persone accanto a lui non facevano che farlo sentire peggio. Solo Satsuki era riuscita nel difficile intento di consolarlo. Non si piangeva addosso, non avevano bisogno di questo. Continuava ad andare caparbiamente per la sua strada come se nulla l’avesse scalfito. Eppure il suo cuore per la prima volta nella sua vita si era spezzato. Per lei. 

  
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