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Autore: Werewolf1991    30/12/2011    0 recensioni
Sei lettere. Sei storie.Un nome. Una raccolta di brevi one-shot, non collegate fra loro. Dal quinto capitolo
R:Rufflet
Mentre mi stringi forte tra le tue braccia, penso che sia valsa la pena, di scoprire che era tutto un inganno. Almeno adeso sono libero, di vivere con te la mia vita…
Ti voglio bene, Mamma.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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A:
Abomasnow


Neve. Tanta neve. Fresca e candida. Qualche albero, se non sbaglio si chiamano pini. Hanno sempre un po’ di verde, il che non è male, dato che contrasta con tutto questo bianco. Mangio un po’ di questa deliziosa neve. È caduta pochi minuti fa. Ultimamente il cielo è sempre coperto di nuvole, e nevica per pochi minuti, poi smette. Poi riprende. Ed io ne approfitto.

Sento uno strano rumore. Proviene dal vicino laghetto. Chissà cos’è. Quasi quasi mi avvicino, tanto per fare qualcosa. Tanto qui non succede mai nulla d’interessante. Ed io mi annoio a stare qui, tutto solo. Oh? Quello è un umano, se non sbaglio. Chissà che ci fa qui. Non ce ne sono da queste parti. Fa troppo freddo per loro. Non per me.

Mi avvicino, cauto. Sembra che abbia bisogno di aiuto. Mah… e adesso che gli prende? Perché urla così? Sono io? Oh, già. Quasi me ne dimenticavo. Gli umani hanno paura di quelli come me. Riguarda qualcosa su uno strano mostro che infesterebbe le montagne a loro dire, un certo uomo delle nevi. Mah. Valli a capire gli umani.


Io personalmente non ho mai visto cose simili, su questa montagna. Mai. E se anche dovessi vederlo, saprei io come insegnargli a stare lontano da qui. E dagli umani. A me piacciono gli umani. Li trovo molto curiosi.
Ma perché urli? Io voglio solo aiutarti! Accidenti, sta un po’ fermo, sennò come faccio a tirarti fuori, prima che ti congeli? Ah, voi umani, siete veramente dei creduloni! Ecco, sei contento? Adesso sei tutto bagnato, e mi tocca portarti a casa mia!


Beh, adesso che fai? Ti metti a piangere? Oh, andiamo… come puoi essere convinto che io voglia farti del male? Cooosa? Credi addirittura che voglia divorarti? Ma andiamo. Non lo farei mai!
E smettila di agitarti in continuazione! Devo portarti al caldo, altrimenti congelerai. Su, su, lasciati portare. Ci pensa Abomasnow a riscaldarti. Oh, no! Non ti rimettere a piangere! E va bene, fa come vuoi. Io mi arrendo. Sei davvero impossibile. A proposito, ce l’hai un nome? A già, non capisci la mia lingua… e ora come faccio? Vabbè, troverò una soluzione quando arriveremo.

Eccoci, adesso sei al sicuro, umano. Si, lo so, casa mia non è un granché, ma è sempre meglio che stare la fuori al freddo. Ti va una delle mie bacche? Sono squisite, davvero! No? Peggio per te. Sarà il caso di metterti a letto, no? È tardi. Hai ancora paura di me? Spero di no. Si, si lo so che non mi sono comportato molto bene con te… mi perdoni? Davvero? Siiii! Come sono contento!

Adesso che hai da ridere? O, scusa, se siccome sono un po’ più robusto di te, quando ballo la terra trema! Dai, visto che sei così bravo perché non lo fai tu? Oh, si è addormentato.

È notte fonda. Mi sono svegliato senza motivo, apparentemente. Certo che oggi è stata proprio una giornata pazzesca… e dire che mi lamentavo che non succede mai niente! Sarà il caso di controllare l’umano, dato che fa più freddo… ma dov’è? Dov’è finito? Non se ne sarà andato via, con questo freddo! Devo assolutamente trovarlo! Ma guarda tu se doveva scappare via così.

E adesso dove sarà? Ah, ecco, ci sono delle impronte… sarà meglio che mi sbrighi, questo posto è veramente pericoloso di notte. Ma perché è scappato? Forse aveva ancora paura di me… ma io volevo solo aiutarlo. Già. peccato solo che non tutti gli umani sono comprensivi. Noi Abomasnow, al contrario di quello che il nostro aspetto può far credere, siamo molto buoni. Solo che siamo molto resti a dimostrarlo. A che pro mostrarci gentili, se poi la gente ha paura di noi? Spero solo che quel tipo non si sia ficcato in qualche guaio. Oltretutto si sta avvicinando una brutta tormenta. Se cominciasse a nevicare tanto forte, quel tipo potrebbe davvero morire. In queste zone quando le tormente colpiscono, non si riesce a distinguere più dove si deve andare. Soprattutto di notte. Ora che ci penso, quel tipo era veramente strano. Che ci faceva qui solo soletto? Magari non ha una famiglia, o semplicemente doveva passare di qui per qualche ragione particolare… non so, gli umani sono così complicati.
 
Oh, no! Sta cominciando! Devo sbrigarmi, altrimenti per quel poveretto sarà la fine! Soprattutto perché se continua di questo passo finirà dritto in un burrone. Devo assolutamente raggiungerlo.


Dannazione! Ormai la tormenta è cominciata. Il vento ulula furioso, facendo volar via dei rami come fossero fiocchi di neve. È un turbinio di bianco e nero, al quale il vento fa da accompagnamento, intonando una tetra melodia, che sembra essere il preludio alla tragedia. Spero solo di farcela, prima che sia troppo tardi.

Oh, eccolo lì. Maledizione! Devo assolutamente salvarlo! Sta appeso con una mano all’orlo del precipizio! Resisti, amico, sto arrivando! Oh, no, sta per cadere!

Fiuu! Preso! C’è mancato poco, eh? Già. meno male che sono arrivato in tempo! Guarda come ti sei ridotto! Stai perfino cambiando colore! Sarà meglio che mi sbrighi a riportarti a casa mia. Domattina, quando la tormenta sarà finita, ti riporterò vicino alla città, così almeno qualcuno potrà prendersi cura di te. Non mi piace molto quel posto, mi mette ansia. Ma tu hai bisogno di cure, quindi rischierò. Intanto però, devo tenerti al caldo. Ecco, ora vedi di dormire, ok? Mi hai spaventato a morte! Che non ti venga in mente di scappare di nuovo ci siamo intesi! Bene. Credo che dormirò vicino a te. almeno starai al caldo.
 
È mattina. Mi sembra che tu stia meglio. La tormenta è finita. Ora il terreno è cosparso di rametti e altre cose che il vento ha portato via con sé. Ti porterò in città, lì almeno sarai al sicuro. Sono davvero molto nervoso. Speriamo bene.
 
Eccoci arrivati. Mi sembri sorpreso. Non ti aspettavi che sapessi dove si trova la città, vero? E invece si! Sono felice di averti aiutato! Ma adesso devo proprio andarmene. Oh, ecco stanno  arrivando delle persone! Arrivederci, strano umano.

Ahi! Qualcosa mi ha colpito! Che cosa sarà? Fa male! Che strano…mi sento stanco, all’improvviso….eppure ho dormito bene stanotte… ma che succede? Che fanno gli umani?
Hey umani! Aspettate! Che dovete farci con quella corda? Io non ho fatto nulla! Aspettate, lasciatemi spiegare almeno! No, no per favore! No, non potete farlo! Ma perché non riesco a ribellarmi? E perché mi sento sempre più stanco? No, no aspettate!

No, andiamo, diglielo! Diglielo che ti ho salvato la vita!  Per favore, amico!  Non vedi cosa vogliono farmi? Perché non dici nulla? Andiamo, aiutami!
Perché non mi aiuti? Perché te ne stai lì impalato? Mi hanno legato e adesso mi stanno trascinando dentro una gabbia! E tu niente! Senti, se è perché sono stato un po’ brusco, mi dispiace, ma adesso aiutami! Credevo che mi avessi perdonato!
 
La gabbia viene chiusa con un grosso lucchetto. Sento gli umani parlottare tra di loro. Tu stai dicendo ad un tizio piuttosto corpulento che ti ho salvato la vita per ben due volte. Meno male! Pensavo che non t’importasse! Sono certo che adesso mi libereranno. L’altro umano sta dicendo qualcosa che non capisco… che vuol dire “ottimo esemplare”? e che significa “trasferimento immediato al lab”? Io non so cosa sia, ma non mi piace per niente. Intanto io sono Abomasnow, non “esemplare” qualunque cosa significhi, e poi non so cosa sia un "Lab", ma io non voglio andare da nessuna parte! Voglio tornarmene a casa! Lo strano tizio si avvicina e mi appiccica una targhetta, con su scritto qualcosa, non so cosa. Non so leggere. Ma insomma, quando mi fate uscire?
 
Sono qui da un po’, ormai. Non so quanto tempo esattamente. Sono stato caricato sopra uno di quegli aggeggi rumorosi con cui gli umani si spostano, e da allora non ho più capito nulla. Sono ancora ingabbiato. A giudicare dal rumore che si sente dev’essere scesa la notte. Ho paura. Che mi succederà? Io volevo solo aiutarti, umano. Non volevo assolutamente far del male a nessuno. Forse avrei fatto meglio a lasciarti un po’ più vicino a casa mia…già, casa… quanto vorrei tornarci… a quest’ora starei mangiando una deliziosa zuppa di neve fresca e bacche… avrei preparato il mio bel lettuccio fresco, e magari avrei giocato con qualche Snover o sarei andato a trovare la mia amica Froslass.

Ma credo che non ci tornerò mai più a casa. Addio giornate trascorse a rotolarmi nella neve, e pattinare sul lago ghiacciato. Addio alla neve fresca che mi ha sfamato. Addio al nascondino nella neve. Addio alla mia montagna. Addio anche a quel fastidioso uccellaccio che mi disturbava sempre. Addio alla mia amica Froslass. Addio a tutti.
 
Io volevo solo aiutarti, strano umano. Sai, avevo anch’io dei sogni, proprio come voi. Magari i miei sono più semplici. Già. tutto quello che avrei voluto era andarmene un po’ in giro, a scoprire quello che c’è in questo mondo, anche se credo che non ci sia posto migliore al mondo della mia montagna. Magari, poi, avrei conosciuto una bella femmina e avrei messo su famiglia. E avrei passato la vita fra le mie montagne, a casa.  Ora invece… chissà che fine farò… sai, mi spiace solo che tu non abbia capito. In fondo mi sembravi un tipo simpatico. Spero solo che la tua vita vada meglio della mia. Addio, strano umano di cui non conosco il nome. Magari adesso non t’importa, ma spero che un giorno ti ricorderai di quell’Abomasnow che ti ha salvato la vita… magari ti dispiacerà anche di quello che mi sarà successo… chissà, forse un giorno…
 
È di nuovo giorno. Devo essermi addormentato senza accorgermene. Chissà dove sarò ora! Sento un qualcosa contro il fianco. Certo che sembra familiare questo posto. Vediamo un po’… ma non è possibile! Tu sei qui? Ma allora? Sono davvero… a casa? Pare proprio di si. E tu, sei ancora lì, che dormi beatamente… certo che ho fatto davvero uno strano sogno. Oh, ti sei svegliato! Tutto bene? Sembra di si. Beh, allora che intendi fare, adesso? Vuoi andartene? Come?  A, no,  non  devi ringraziarmi. Vai da solo? Ok, come vuoi. Non preoccuparti, se la prossima volta avessi bisogno di me, ti aiuterò volentieri! Ciao!
 
Sono a casa! Era solo un sogno. Come sono felice! Accidenti, certo che sembrava così realistico… vabbè, sono contento e basta. Vado da Froslass a raccontarle quello che mi è successo. Che strano, sento uno strano dolore ad un fianco… come se qualcosa mi avesse punto… ora che ci penso… una volta sono stato punto da un Beedrill e ho avuto degli incubi la notte seguente…sarà successo lo stesso? Non importa adesso vado, Froslass saprà certamente aiutarmi. E comunque sono solo contento di essere a casa, e non m’interessa altro.      


 

Eccoci arrivati al quarto capitolo. Un immenso ringraziamento ad Akane, che continua a recensire e ad apprezzare la mia raccolta. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Sono sempre felice quando qualcuno apprezza quello che scrivo. Un ringraziamento a chi leggerà la mia fic e a chi la segue.  Un saluto e un abbraccio a tutti. 
  
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