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Autore: samek    30/12/2011    5 recensioni
Spin-off di "Meet the New Boss" di Koorime: Quale genitore non ha mai perso suo figlio al centro commerciale?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Fandom: Doctor Who/Supernatural.

Pairing/Personaggi: Dean, Eleventh Doctor, OC (Original Character), sub text Castiel/Dean.

Rating: Pg.

Beta: nessuna, causa tempo tiranno /o

Genere: Introspettivo, Romantico.

Warning: Crossover, Flash-fic, subtext Slash, Spin-off.

Words: 548 (fiumidiparole).

Summary: Quale genitore non ha mai perso suo figlio al centro commerciale?

Note: Spin-off di Meet the New Boss di Koorime. Scritta sul prompt 40. Regali dell’Albero di Natale di destiel_italia.

 

DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla ù_ù


I Speak Baby


La vita di Dean era sempre stata un gran casino, non era una novità, ma per la prima volta quel giorno comprese l’ansia che provava suo padre tutte le volte che lui e Sammy sparivano dalla sua vista, quando andavano tutti insieme in qualche Walt Mart. 
Joel aveva solo un anno e lui gli aveva fatto tutte le raccomandazioni del caso, non appena erano entrati e l’aveva visto fissare affascinato le luminarie lampeggianti: «Ascoltami bene: entriamo, paghiamo due cose, e torniamo al motel. Semplice e liscio, okay? E se ti comporti bene, prendo qualcosa anche per te». 
Ma suo figlio aveva continuato a fissarlo con quegli occhioni dal colore diverso, invariabilmente brillanti, e lui aveva capito che non l’avrebbe avuta vinta nemmeno quella volta.
L’aveva ficcato nel carrello, mentre rifletteva su che regali prendere. Si era girato solo un attimo a guardare una camicia – due secondi, davvero! – e quando si era voltato di nuovo, il pulcino era sparito. E, be’, nemmeno questa, a dire il vero, era una novità, perché il suo bambino era un mezzo-angelo, e cosa potevi fare quando decideva di svolazzare via? Chiuderlo in cerchio di fuoco?
E Dean sapeva esattamente dove andare, infatti puntò con sicurezza il reparto giocattoli lì dietro, ma comunque, duhansia.
«Ali?» sentì dire da una voce sconosciuta, proprio mentre svoltava l’angolo, e in lui si accese un campanello d’allarme.
Suo figlio era lì, comodamente seduto sul bancone dei giocattoli, davanti al responsabile del reparto. Fece un versetto e quello si accigliò.
«Nah, gli angeli – quelli veri – non esistono» continuò il commesso, che indossava un imbarazzante farfallino rosso e bretelle abbinate sopra la divisa, e aveva dei capelli castani assolutamente ridicoli. «Come sarebbe a dire che uno dei tuoi papà lo è? No, che non può esserlo. In più di novecento anni di vita ho incontrato solo cose che lo sembrano» sbuffò, puntando contro Joel una strana bacchetta metallica, che ronzò, facendo rizzare i capelli sulla nuca a Dean per il terrore. «O magari no» borbottò poi, controllando qualcosa su di essa.
«Ehi!» esclamò il cacciatore «Che diavolo stai facendo a mio figlio?»
Appena lo vide marciare verso di loro, il suo bambino fece un versetto entusiasta, per nulla pentito del proprio comportamento, alzando le braccia verso di lui, ed il commesso lo imitò, esclamando: «Ecco il Papà Senza Ali!»
«Eh?» fece Dean perplesso.
«È così che ti chiama: Papà Senza Ali. È divertente. Dice che il Papà Con Le Ali è a lavoro» spiegò lo strano tizio.
«Okay, chi diavolo sei tu?» sbottò Dean accigliato, prendendo in braccio Joel.
«Il Dottore» rispose il commesso, tranquillo, indicando la targhetta sulla camicia che recitava appunto The Doctor.
«Yeah, grazie tante, intendevo cosa sei tu?» rincarò il cacciatore ed il pulcino fece qualche altro versetto, attirando l’attenzione del Dottore.
«Come sarebbe a dire un omino simpatico? Sì, be’, so di essere simpatico, ma perché omino? Non sono così basso!» s’imbronciò, e Joel ridacchiò. «Tuo zio è un gigante? Hai una strana famiglia, tu, lo sai?» continuò il Dottore divertito, indicandolo con la bacchetta.
«S-stai… stai parlando con lui?» smozzicò Dean esterrefatto.
«Sì, parlo Bambino» confermò quello.
«Bamb- tu,» sbottò, puntandogli un dito sul petto, proprio sotto quello stupido farfallino, come fosse un arma «me lo devi insegnare!» gli ingiunse, ed il Dottore fece scorrere lo sguardo dal suo indice al suo viso, con espressione terrorizzata.

 

FINE.

   
 
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