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Autore: iBelieveinHoran    30/12/2011    5 recensioni
"Quello era il mio sogno più grande e non avrei mollato.
Avrei dato tutto me stesso per riuscire a realizzarlo."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo che ero a un passo così da riuscire ad entrare nel programma. Rimasi molto deluso dal mio fallimento, ma cantare era il mio sogno e non avrei mollato per nulla al mondo. Questa volta mi ero ripromesso di mettercela tutta.
Davanti ai giudici ero molto più sicuro di me e quando mi diedero il via per iniziare a cantare, diedi il meglio di me stesso. Le persone in sala cominciarono ad applaudire e ad urlare, qualcuno si alzò anche. Non potevo crederci, stavano urlando per me. Ero davvero felicissimo.
Questa volta ottenni quattro si su quattro, ne fui davvero entusista. Ringraziai tutti e corsi via ad abbracciare la mia famiglia venuta a sostenermi. Furono momenti davvero fantastici che mi diedero ancora più carica e voglia di fare. 
Il primo ostacolo era stato superato, ma c'è n'erano altri che mi aspettavano. Nella seconda fase mi ritrovai ad aspettare il mio turno in una saletta con altri ragazzi e ne riconobbi uno che il primo giorno era davanti a me. Non ci avevo mai parlato, ma avevo sentito una donna, suppongo fosse la madre, chiamarlo Harold. Indossava un cappellino grigio e sembrava un pò teso.
In realtà ero teso anch'io e avevo bisogno di fare due chiacchiere con qualcuno. Così gli rivolsi la parola.
-Ciao, tu devi essere Harold, giusto?- si girò verso di me.
-Si. Come fai a sapere il mio nome?-
-Ho sentito chiamarti così- sorrisi.
-Ah ho capito. Comunque puoi chiamarmi Harry se vuoi. Tu, qual'è il tuo nome?- sorrise anche lui e spostò un ricciolo scivolatogli sulla fronte.
-Piacere, io sono Liam- gli strinsi la mano.
Non ci fu molto tempo per fare amicizia perchè dopo qualche minuto lo chiamarono sul palco. Gli augurai buona fortuna e andò. 
Era stato davvero bravo, mi piaceva la sua voce e quando ritornò glielo dissi. Adesso, era arrivato il mio turno. Feci un respiro profondo e andai sul palco.
Prima di dirci se fossimo passati o meno, dovevano esibirsi anche gli altri ragazzi, così mi misi seduto e aspettai. Harry era sparito, ma nel frattempo arrivò mia madre e una delle mie sorelle e restai a chiacchierare con loro. 
                                                                                 ***
Eccomi di nuovo sul palco in compagnia degli altri ragazzi ad ascoltare ciò che i giudici avessero da dirci. I nomi. I nomi dei ragazzi che sarebbero passati alla fase successiva. 
Ero agitato e nello stesso tempo preoccupato del risultato. I giudici cominciarono a chiamare i ragazzi che c'è l'avevano fatta. Chiusi gli occhi e sperai di sentire il mio nome che continuavo a ripetere nella mia mente come se avesse potuto spingere i giudici a pronunciarlo. 
"Liam Payne, Liam Payne, Liam Payne"
Niente. Assolutamente niente. Riaprii gli occhi. Anche l'ultimo ragazzo era stato chiamato. Per me non c'era più posto, ero fuori.
Ritornammo nel backstage. C'era chi piangeva di felicità abbracciando i proprio parenti, che invece stava al cellulare per comunicare che il loro sogno stava continuando e chi, come me che cercava di passare questo brutto momento. Piangevo. Per la seconda volta avevo fallito. Iniziai a pensare che forse era giusto così, che non meritavo di avere una possibilità, di realizzare il mio sogno. Non mi vergogno a dirlo, ma a sedici anni piangevo e cercavo conforto in mia madre che tratteneva le lacrime, solo per darmi un pò di forza. Lei, come mio padre e le mie sorelle, credeva in me e desiderava con tutto il cuore che io realizzassi il mio sogno. 
Restai lì seduto su quella sedia per un pò a ripensare a quello che era accaduto. Scorsi Harry insieme a sua madre, anche lui piangeva, neanche lui era riuscito a passare.
Stavamo per andare via, quando un ragazzo dello staff ci disse di aspettare. Chiamarono di nuovo tutti i ragazzi che non erano passati, eravamo circa una quindicina. Ci dissero che ne avrebbero scelto cinque, perchè volevano formare una band. Avrebbero creato una band al maschile e una al femminile e poi avrebbero scelto chi portare nel programma. All'inizio mi sembrò un'idea molto strana, ma pensandoci meglio, credo che anche far parte di una band sarebbe stato fantastico. L'importante era cantare, da solo o in compagnia non faceva molta differenza.
Salutai di nuovo mia madre che mi stampò un bacio sulla fronte e quasi del tutto sicuro che non mi avrebbero preso, raggiunsi gli altri ragazzi. 
-Zayn Malik, Liam Payne...- Liam? aveva detto il mio nome? Ero felice. Avrei potuto avere un'altra possibilità, ma non volevo esultare, perchè sarebbe potuta finire da lì a poco.
-Harry Styles, Niall Horan, Louis Tomlinson- i nomi degli altri ragazzi con cui avrei fatto parte della band. Fui davvero contento che ci fu anche Harry. L'abbraccio tra noi cinque fu spontaneo anche se non ci conoscevamo ancora. Non era finita però, mancava l'ultimissima fase, quella di cantare nella casa del giudice che ci aveva messo insieme come band.
Nei giorni successivi, ebbi modo di conoscere meglio i ragazzi e di entrare un pò più in confidenza. Ci esercitammo molto e davanti a Simon, il giudice cantammo Torn. Questa volta, sotto le nostre voci c'era un base. Io fui il primo a cantare, poi toccò ad Harry e poi gli altri ragazzi.
C'è l'avevamo fatta, c'è l'avevamo fatta davvero. Eravamo riusciti ad entrare ad X Factor. Forse il nostro destino era quello, essere una band. Iniziammo a saltare, a gridare e ad abbracciarci, niente avrebbe potuto distruggere la nostra felicità in quel momento.
Naturalmente, ebbi modo di conoscerli meglio e alcune delle mie prime impressioni vennero subito cancellate. Come, ad esempio, quelle su Louis, proveniente da Doncaster, un ragazzo abbastanza alto, con i capelli lisci e castani e gli occhi chiari. Pensavo che fosse un tipo tranquillo e un pò timido, ma si rivelò tutto il contrario, aveva sempre la battuta pronta e metteva di buon umore tutti. Un pò come Harry, il ragazzo con i ricci castani di Cheshire che avevo avuto modo di conoscere nelle prime fasi, anche lui amava divertirsi e non perdeva occasione di farsi una bella risata. Poi Zayn, il ragazzo dai capelli neri e gli occhi nocciola, di Bradford di origine pakistane. Ero un pò diffidente nei suoi confronti, perchè stava molto sulle sue ed era abbastanza freddo con tutti. Successivamente invece si rivelò molto amichevole e simpatico, semplicemente aveva bisogno di un pò più di tempo per socializzare e fidarsi di noi. Infine, Niall, il ragazzo di Mullingar, in Irlanda, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, un altro dalla risata facile. Fu Niall il pazzo a cui venne in mente di scegliere come nome della band "Niall e le patate", ma fortunatamente Harry ci salvò e scegliemmo One Direction, perchè noi eravamo cinque ragazzi con cinque diverse storie, ma con un solo sogno e una sola direzione da seguire. Ci sembrò il nome più adatto.
Sono felicissimo di tutto quello che mi è capitato e anche se abbiamo fatto il terzo posto alla fine del programma sono sicuro che fuori di qui faremo scintille. Mi trovo benissimo con Niall, Louis, Zayn ed Harry, siamo diventati molto amici, ormai sono diventati i fratelli che non ho mai avuto e nessuno ci fermerà. 
 





Salve Salvino (?) 
Eccomi con la mia prima OneShot. 
Lo so, non è un granché, ma avevo voglia di farla. 
Spero di non avervi annoiato e che vi sia piaciuta almeno un pò, 
se volete scoprire un pò il mio modo di scrivere, passate nel mio profilo, c'è una FF sempre sui 1D. 
RECENSITE questa OneShot, potete dirmi anche che fa schifo, ma voglio saperlo u.u 
Byeeeee
   
 
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