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Autore: Daisy    03/04/2004    16 recensioni
eccomi... questa fic parla della rprima volta tra Lily e James... nn aspettevi dettegli perchè sn un impedita cmq spero che vi piaccia! (ho vinto la battagli cn html e per questo ringrazio Cloudy che mi ha dato 1 mano...) recensite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHAT’ S THE PROBLEM? >

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-Lily… - James la baciò dolcemente ma con passione inaudita facendola impazzire, dio… avrebbe voluto, avrebbe voluto davvero ma quella sensazione…. C’era qualcosa che non andava e non voleva che finisse in quel modo, per rispetto suo e di James. Lo allontanò con dolcezza da se risistemandosi la spallina della camicia da notte sospirando. - Lily?- lei, provò invano ad evitare il suo sguardo, che la costrinse a cercare un nuovo contatto con lui. Gli si accoccolò tra le braccia che ora la abbracciavano rassegnate, -James, io ti amo davvero- -lui le baciò la tempia. -Lo so- gli disse semplicemente. Poi la scostò leggermente da se per guardarla negli occhi. –C’è qualche problema vuoi che ne parliamo?- lei scosse la testa facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli rossi. –Non lo so- disse con tutta sincerità. So solo che c’è qualcosa che mi blocca, non nei tuoi confronti è un problema mio… qualcosa di mio, e credimi che se lo ignorassi niente potrebbe impedirti di fare l’amore con te. Niente ti giuro. Ma esiste, e…- -non voglio che tu lo faccia, non devi ignorarlo, Lily. Io so aspettare, lo so fare perché anch’io intendo che tutto avvenga con totale complicità, e ti rispetto più di quanto riesca a rispettare una persona. Io ti amo anche per questo Lily, hai sempre il coraggio di fare quello che credi giusto anche quando non è la soluzione più semplice.- Poi le sorrise, quel suo sorriso che aveva solamente per lei, che le riservava sempre prima di un bacio. Un bacio che le diede, con lo scopo di rassicurarla, pur non avendone bisogno. Lily non avrebbe potuto trovare luogo più sicuro che tra le sue braccia. Quella sera si addormentarono insieme, nella stanza di Lily, mentre nel dormitorio di James si erano accampate con la debolissima scusa di un festino, Carol Jane e Sara le compagne di stanza della rossa che ora, chiacchierando allegramente con i malandrini, si chiedevano se tutti in quella stanza sapevano il motivo di quella notte allegra all’insegna delle burrobirre. Per rispondersi subito che si, certo lo sapevano. Anche se per rispetto degli amici, in una notte non ne avevano fatto neanche un piccolo accenno. >

James si svegliò, grazie a dio, appena in tempo per coprire con la coperta un po’ meglio Lily e tornare nel suo dormitorio senza svegliarla, incrociando a metà strada le compagne della sua ragazza quasi morte di sonno. Si chiuse la porta alle spalle incrociando lo sguardo di Remus che al contrario degli altri, era riuscito ad aspettarlo sveglio, James lo sapeva, non per strappargli i dettagli ma solo per chiedergli se andava tutto bene. James ne parlò con lui a bassa voce, era forse l’unico con cui poteva farlo con semplicità, era il più maturo, quello che considerava il sesso al suo stesso modo. Sirius… bè Sirius Black ammetteva lui stesso di non saper trovare nessun tipo di relazione tra sesso e amore, e per ora non se ne faceva un problema, andando a letto con le ragazze carine che ci stavano. E non erano poche… insomma era sì il suo migliore amico, ma alcune cose non avrebbe potuto capirle, L’avrebbe ascoltato sì… ma non l’avrebbe capito… e codaliscia… bè… no, lui no, tutto quello che sapeva sul sesso gliel’aveva spiegato Sirius… aveva dunque il punto di vista senza però averne l’esperienza. In due parole un disastro. Comunque, quando finì di parlare a Remus lui annuì semplicemente, dicendogli che lui un idea del problema l’aveva ma che, James e Lily, dovevano arrivarci da soli. James, conosceva abbastanza Remus da capire che era inutile insistere, inoltre si fidava ciecamente di lui. >

Poi la sveglia. A colazione, un quarto degli studenti del quinto anno era assente, dispostissimo a saltare la colazione per un quarto d’ora di sonno in più…. >

La Mc Granitt fissò con sguardo indecifrabile lo strano essere che doveva essere una matita babbana appoggiato sul banco di Peter. Quella che inizialmente era una cavalletta, aveva conservato il suo colore originale allungandosi però in maniera innaturale. -Minus, ragazzo… vedo con piacere che almeno gli hai fatto sparire le zampe e le antenne. So che la grafite è un elemento difficile da trasfigurare, ma il legno no!- chiuse gli occhi con aria di sopportazione. - Almeno avresti dovuto avere il buon senso di nascondere quell’orrore, facendo come la signorina Fowsett che ha provato a farmi credere che la matita che ha sul banco non proviene dal suo dormitorio…- Amanda Fowset arrossì. Rammaricandosi dei punti che aveva fatto perdere a tassorosso. -quello che mi preoccupa- la Mc Granitt fissò le due classi riunite nell’aula. –è che la trasfigurazione va fatta a mente lucida. –E qui, questa caratteristica oggi non è presente-

Quel pomeriggio si sarebbe tenuta un’importante partita di quiddich. James Potter il cercatore della squadra, era ancora nello spogliatoio, come il suo solito decisamente in ritardo –hei Jamie… là fuori i serpeverde stanno insinuando il fatto che hai paura….- Lily Evans aveva pronunciato queste parole entrando nello spogliatoio maschile. -Cosa? Gli faccio vedere io chi ha le ragioni per avere paura… hei Evans hai appena infranto una regola… tu qui non puoi entrare!- la punzecchiò diverto mentre cercava invano di allentarsi la sciarpa del grifondoro che gli si era aggrovigliata intorno al collo. –Vieni qui faccio io…- Lily si avvicinò al ragazzo che non seppe frenare l’impulso di baciarla appena avvertì le sue mani sul collo. Il gesto improvviso strappò un brivido a Lily che lo strinse sempre di più dicendosi che non vedeva nessun motivo per non fare l’amore con lui, lì nello spogliatoio, in quel momento… ma il motivo arrivò. Sirius si precipitò nello spogliatoio minacciando James che se entro cinque secondi non si fosse precipitato in campo avrebbero perso a tavolino. >

Dagli spalti si levò uno sguardo carico di curiosità verso il cercatore rosso oro, che svolazzava come uno scemo sempre più in alto dando l’impressione di essere completamente perso. Infatti lo era. Quel bacio, nello spogliatoio era stato così impulsivo e carico di desiderio reciproco, che James ne era certo, se ci fosse stato ieri in dormitorio le cose sarebbero subito degenerate. Un pensiero fulmineo gli balenò in testa –merda il boccino!- era lì a pensare alle labbra di Lily nel bel mezzo di una delle partite più importanti dell’anno… >

Lily sorrideva radiosa completamente in estasi… quel blocco, l’aveva vinto, lì improvvisamente, e non sapeva come dato che non ne conosceva il significato… ma questo ora non era importante… sentiva che con James fare l’amore un attimo prima sarebbe stata la cosa più naturale del mondo. Fu un attimo. Una rivelazione. Le balenò in mente con una chiarezza improvvisa che la fece trasalire. Non poteva fare l’amore con James ieri, quando era stato così dannatamente preparato e studiato, non poteva farlo, solo perché tutti pensavano che lo facessero, era stato sempre così il suo carattere, spontaneo. E ora che l’aveva capito, non vedeva l’ora di dirlo a James. Chiuse gli occhi. Jamie… >

Oddio, un bolide distrasse James. Un bolide che gli era stato spedito da Sirius. Che ora gli indicava furioso Malfoy che aveva visto qualcosa. Grazie a dio, il biondino bastardo l’aveva appena superato, e grazie a dio Malfoy volava come un airone a cui hanno amputato un gamba, fu uno scherzetto dunque accelerare e tagliargli la strada in modo che perdesse di vista il boccino. Quello stesso boccino che lui aveva visto luccicare attorno agli anelli dei serpeverde. Quello stesso boccino, che riuscì ad afferrare dopo essere passato attraverso l’anello centrale e che ora si dibatteva nella sua mano vivacemente. >

Scese a terra trionfante lanciando a Malfoy un’occhiata a metà tra il compassionevole e il canzonatorio. Che a lui non piacque per niente. Poi si girò verso Lily che gli era saltata addosso e lo stingeva forte affondando il viso nel suo collo e mormorandogli all’orecchio quanto lo amava. Fu la prima volta, che il momento più bello di una giornata di campionato, non fu la presa del boccino ma quelle parole sussurrate all’orecchio. –Ti amo ti amo ti amo- >

Non è facile distogliere James Poter dalla sua folla di adoratori appena vinta una partita, ma una ragazza con il carattere di Lily decisa a spiegare al suo ragazzo il motivo per cui ora fare l’amore con lui ora sarebbe stata la cosa più bella del mondo è capace di questo ed altro.

James la guardò negli occhi verdi tenendola stretta. -intendi dire, che mancava la spontaneità? Che il problema era solo ed esclusivamente quello?- la rossa annuì –sicura?- Lily confermò nuovamente con un bacio travolgente. Lui sorrise. –Ti stò proponendo una cosa che non infrange nessuna regola. Credo. Se vuoi puoi chiederne la conferma alla Mc Granitt- la prese per mano facendogli l’occhiolino –non credo ci sia una regola che vieti di fare l’amore con il ragazzo più bello di Hogwarts nello spogliatoio di quiddich dopo una finale…- >

Ciao! Spero che siate arrivati tutti fino qua… un bacio enorme a tutti quelli che hanno recensito e che ora spero recensiranno… (avrete notato che ho vinto la battaglia cn l’html e per questo devo ringraziare Cloudy ke mi ha dato 1 mano…) ok… ora mi raccomando ditemi cosa ne pensate… ciccate sulle parole qui sotto… Vv1kdb
  
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