Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Chico chan 95    31/12/2011    0 recensioni
Questa è la prima storia che scrivo su Kuroshituji, spero che sia più apprezzata dell'altra mia fanfic. I protagonisti sono Ciel e Sebastian, ma ci sono anche io che interpreto il ruolo di un demone- farfalla-strega che li aiuta a fuggire da quello che non sono altro che mere illusioni. Non ho altro da dire, poiché vi toglierei il gusto di leggerla se no Alla prossima un bacio da Chico chan 95
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve, questa è la mia prima fanfic su Kuroshitsuji ma anche la mia seconda fanfiction in generale. Non c'è molto da dire a riguardo, solo che vi assicuro non doveva uscire in questa maniera, ha preso vita e si è scritta da sola quindi non sono responsabile di un qualsiasi incidente può accadere per la demenza della storia... Io vi ho avvisato , quindi ora la lascio al vostro giudizio.

Ci sentiamo sotto ed ecco la vostra storia...

 

 

 

POV Chico

 

Era una stupenda giornata primaverile, tutto era tranquillo e la pace e il silenzio regnavano, come ormai non capitava da mesi, e il tutto mi era molto gradito. Stavo godendomi quel sole mattutino non ancora in grado di creare un’eccessiva calura, quando notai due figure , che si stavano avvicinando lentamente.

Spaventata mi nascosi subito nella foresta che proteggevo, dopotutto in questo periodo era molto in voga la caccia alle creature soprannaturali, anche se in pochi ci credevano alla nostra esistenza. Mi sporsi un poco dall’albero in cui mi ero rifugiata e li vidi sempre più vicino, ma soprattutto notai un’arma demoniaca al loro seguito: un fucile. A quel punto capii che la loro caccia era rivolta a quelle tenere creature, che altro non erano gli animaletti della foresta circostante e, prendendo immediatamente una decisione, avvisai tutti di correre a ripararsi chi nelle proprie tane, chi sugli alberi, in qualsiasi modo per sfuggire a morte certa.

Fecero in tempo tutti a nascondersi, poiché appena due secondi dopo che mi ero resa invisibile ad occhio umano sentii le loro voci. Una voce lieve e gentile proveniva dall’individuo più alto, quello dagli occhi rossi incantatori  i capelli neri ordinati perfettamente, mentre una voce che pareva imperiosa veniva da un ragazzino di circa 12 anni dai bellissimi occhi blu e dai capelli scuri. Il ragazzino stava affermando che aveva una strana sensazione, l’uomo accanto sembrò un attimo turbarsi e mettersi in posizione di difesa. Solo allora capii chi erano: il temibile Sebastian Michealis con il suo padroncino Ciel Phantomhive.

Nonostante fossi terrorizzata, li seguii attentamente durante la loro caccia, fortunatamente senza vittime, che irritò abbastanza Ciel, ma che mi fece tirare un sospiro di sollievo. Subito dopo li vidi adagiarsi sotto l’albero dell’illusioni (chiamato così per la sua natura ingannevole) dove in precedenza qualcuno doveva aver posato dei teli per mangiare.

Li vidi adagiarsi sfiniti e li avrei lasciati in pace, se non avessero compiuto il gesto più sbagliato da effettuare nelle vicinanze di quell’ albero: chiudere gli occhi. Furono catturati dall’albero, i cui rami si animarono per stringerli e furono trasportati in due potenti illusioni, lasciando i loro corpi penzolanti; avvenne così velocemente che non riuscii ad impedirlo e mi trovai solo a liberare i loro corpi e a poggiarli per terra, sperando che trovassero da soli l’oggetto indispensabile per la fuga dall’illusione stessa.

 

 

POV Ciel Phantomhive

 

Sebastian questa mattina mi aveva svegliato prima del solito, seguendo un mio ordine datogli la sera prima. Solo che il mio risveglio è stato piuttosto diverso, mi sono come al solito lamentato però la sua dolcezza e tenerezza ha placato i miei lamenti.

Una volta vestito e dopo aver mangiato, iniziammo ad avviarci verso quella che era la nostra meta: la foresta di Dean, un piccolo triangolo d’alberi in cui fauna e flora abbondavano e in cui si poteva godere di una pace surreale. Si dice anche che sia incantata tale è la quiete.

Lentamente ci avvicinammo e fui assalito da una strana sensazione, come se dovesse succedere qualcosa, qualcosa che non avresti avuto possibilità di controllare e di far smettere, che mi fece venire i brividi.

Tutto questo avvenne sotto l’occhio vigile di Sebastian, che mi chiese cosa non andasse ed io lo liquidai confessandogli che semplicemente il luogo non ispirava benevole sensazioni. Lui replicò affermando che quella foresta si poteva definire il posto più sicuro al mondo in quel momento, anche se non mi spiegò il perché, e un po’ consolato iniziammo la caccia.

Purtroppo la sfortuna era dalla nostra parte non catturammo nulla, quindi abbastanza stanco e affamato ci dirigemmo verso un albero gigante dove Sebastian aveva già posato dei teli. Arrivati mi sdraiai e concessi lo stesso beneficio a Sebastian e nel medesimo momento chiudemmo gli occhi e ...

 

POV Sebastian Michealis

 

Era una bella mattinata primaverile e l’avrei passata a cacciare con il mio adorato Bocchan a cacciare, infatti, la notte precedente mi aveva ordinato di svegliarlo presto. Eseguì il suo ordine solo che lo svegliai in maniera così dolce e tenera che mi turbò e che sorprese il Bocchan molto.

Una volta preparato il tutto, ci dirigemmo verso la foresta di Dean: questo era un luogo veramente delizioso agli occhi (ovviamente del Bocchan ndA Autrice non s’intrometta per favore ndSebastian *ç* ok se me lo dici così ndA), ma nelle cui profondità era situato un tempio alla creatura sovrannaturale protettrice; un luogo sacro e oscuro che mi fece venire brividi dal piacere.

Nel frattempo eravamo giunti nelle prossimità della foresta e solo in quel momento notai che il Bocchan la guardava quasi impaurito. Gli chiesi cosa c’era che non andasse e lui mi liquidò affermando che ispirava malevole sensazioni, ma lo consolai affermando che il posto più sicuro era dentro la foresta, omettendo che sono pochi quelli che oserebbero avventurarsi nelle sue più oscure profondità.

Detto questo e soprattutto vedendolo acquietato iniziammo la caccia che fu, senza dubbio, la meno vantaggiosa della nostra collezione, infatti, nessuna preda e in cambio tanta stanchezza. Ci dirigemmo verso il nostro luogo di riposo ed esausti ci lasciammo adagiare al suolo, io sotto il permesso del Bocchan e chiudemmo gli occhi per un istante.

Mai errore fu più grande infatti...

 

 

POV Ciel Phantomhive & Sebastian Michealis

 

Mi ritrovai capovolto in una realtà strana, surreale, semplicemente un’illusione... Devo trovare il modo per sfuggirle ma come. Mentre penso sento una voce che sussurra che devo affrontarle l’illusione e trovare l’oggetto per la fuga, ma ancora non sapevo cosa dovevo affrontare.

 

 

POV Ciel Phantomhive

 

Mi trovai in un mondo che sarebbe parso gradevole e divertente agli occhi di tutti ma io, non essendo tutti, lo trovavo piuttosto raccapricciante. Mi trovavo in una bolla blu e questa rimbalzava di continuo, sbalzandomi dappertutto e fortunatamente non si ruppe. Poi riprendendo vita mi portò di fronte d una specie di corte, composta da bolle, ma umanizzate e solo dopo essermi reso conto di questo mi accorsi che mi trovavo in una gabbia insieme a quella che era la mia copia in bolla: stessi occhi, capelli, corporatura persino la benda era uguale. Trovavo terrificante il tutto: qui bolloni erano i giudici di una corte suprema e stavano giudicando me e la mia piccola riproduzione perché io avevo uccisa migliaia di bolle piccole e innocenti, i loro adorati figlioletti, mentre lui era colpevole quanto me perché aveva lasciato nelle grinfie di un crudele assassino (il Bocchan NdA io sono innocente NdCiel se se NdA) senza nemmeno provare a soccorrerle.

Non si poteva nemmeno avere una difesa, il processo non solo risultava ingiusto, ma anche insensato eppure sembrava che tutto andasse così.

Ma la domanda più opprimente era: come dannazione sarei fuggito?

Le bolle si stavano riunendo per esprimere il proprio giudizio e la mia condanna mentre li guardavo angosciato, sentii un mormorio e vidi il mio alter ego che mormorava qualcosa d’incomprensibile ma con tale intensità da fari rimanere leggermente sconvolto. Poco dopo si avvicinò qualcuno, che all’inizio non riconobbe, ma che dopo pochi secondi identificarono per quel demonio di Sebastian, anche se era solo il suo alter ego. Fece prima un inchino a me e poi per quanto possibile si buttò tra le braccia del mio alter ego, abbandonandosi in carezze e frasi dolci per finire con lo scambiarsi un dolce e appassionato bacio. Bacio che mi fece tremare le gambe e pensare che forse in un futuro prossimo ci sarebbe stato qualcosa tra me e lui. Dopo tutta questa scenetta mielosa, mi venne un’idea, forse l’oggetto di fuga poteva essere qualcosa di stabile e duraturo, quindi chi meglio di sebastian rappresentava questo per lui?

Si avvicinò lentamente al suo alter ego e chiese se poteva lasciargli il suo pater per qualche secondo, questo non solo non fece una piega, ma glielo concesse con un sorriso. Sebastian-bolla s’incamminò verso di me e fece un lieve inchino per poi chiedere in cosa sarebbe potuto essere utile. Io per la prima volta chiesi scusa e lo fece esplodere e da quelle ceneri di sapone raccolsi un pupazzetto di Sebastian. Lo presi e...

 

 

POV Sebastian Michealis

 

Mi trovavo in un mondo fatto di fiori profumatissimi, ma sapevo che il pericolo era in agguato quindi non lasciai distrarre e rimasi concentrato.

Ad un tratto sentii un lieve sussurro che mi avvisava che il mondo circostante era solo un’illusione, dalla quale potevo fuggire solo trovando l’oggetto di fuga a me più consono.

Compreso questo fondamentale punto mi misi all’esplorazione, solo che fui subito quasi scaraventato via da una farfalla, a prima vista enorme, ma che dato la mia altezza ridotta doveva essere quanto me. Questo era un bellissimo esemplare nero con dei particolari occhi rossi, che volava divinamente malgrado fosse ferita. Ad un certo punto cadde ma anche in quella situazione cercò di raggiungere un’altra farfalla e solo in quel momento mi resi conto che mi trovavo di fronte il mio alter ego e l’alter ego del Bocchan che molto triste mi chiedeva con gli occhi di salvarlo, anche se questo voleva dire la sua morte. A malincuore salvai la farfalla nera, facendo del mio meglio, e dal cadavere della piccola farfalla blu, emerse una bambola di Ciel, il mio oggetto di fuga. Lo presi e...

 

 

POV Ciel Phantomhive & Sebastian Michealis

 

Mi ritrovai di nuovo in quello strano limbo sena fine e di fronte a me vidi colui che rappresentava la mia ancora di salvezza, dopotutto quello che era successo. Ci abbracciammo immediatamente senza pensarci e fummo avvolti da una luce accecante.

 

 

POV Chico

 

Una luce forte li avvolse, l’illusione era finita ed erano riusciti a liberarsi persino in anticipo di quanto avevo previsto. Fui contenta di questo, ma per la mia salvezza, invece di rimanere con loro, mi nascosi. Infatti, pochi secondi dopo Sebastian aprii gli occhi e si rese conto di essere abbracciato e quasi stritolato dal Bocchan. A vedere la sua faccia non riuscii a trattenere una risata e questo mi fece scoprire. Dopo le dovute presentazioni e i chiarimenti, Sebastian prese le varie cose, il Bocchan e, dopo un inchino ossequioso e un sorriso da mozzare il fiato, mi ringraziò e s’incamminò verso la tenuta.

Appena si allontanarono risi ancora più forte e mi complimentai con l’albero che con voce profonda scoppiò a ridere con me, ma carissimi questo è solo l’inizio. Svanii e mi rifugiai nel mio tempietto nell’attesa della notte.

 

 

 

^_^ Beh la storia è finita, è pensata come One shot, ma chissà se piace potrei fare un seguito. Quindi a voi la decisione, spero che non sia troppo ridicola e che non pensiate che abbia bevuto durante la scrittura.

Spero che vi sia piaciuto il mio Pg e che commentiate. Ok, è finito alla prossima.  A presto, un bacio da Chico chan 95, Chico e Sebastian e Ciel con i 4 alter ego e pupazzetti inclusi.

   
 
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