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Autore: blondelle    31/12/2011    1 recensioni
Scenetta che mi sono immaginata sui Kasabian. Chi conosce Tom Meighan sa che lui reagirebbe proprio così.
Genere: Commedia, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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questa storia è stata immaginata con sottofondo due canzoni: In my dreams di Youth Group (http://www.youtube.com/watch?v=xBua5uF-VEU), che andrebbe ascoltata dall'inizio fino a prima dell'ultima frase (complicato da dire ma meno da fare :D) e poi subito dopo il silenzio nell'ultima frase ci andrebbe la sigla di misfits (http://www.youtube.com/watch?v=6IojQXRh-Qw&feature=fvst), buon ascolto e buona lettura!!




Lila era distrutta, l'aereo sul quale viaggiava Tom con gli altri Kasabian era precipitato in mezzo alle Ande. Stavano tornando da un tour in Sud America e poi diedero la notizia alla tv, c'era stato probabilmente un guasto al motore e l'aereo aveva cominciato a perdere quota finchè non si era caduto in una qualche valle a più di 2000 metri. Era inverno e le autorità non riuscirono a mandare i soccorsi, nevicava troppo, anzi c'era una bufera di neve. Non solo era impossibile che nessuno di loro si fosse salvato, ma sembrava improbabile riuscire a recuperare i corpi.

Stavano insieme da un anno ormai, una bella storia: solida, con qualche litigata che si risolveva subito in una risata. Non riuscivano a tenersi il muso a lungo, ed adesso...

Lei gli aveva chiesto di tornare il prima possibile gli mancava troppo e lui, Sergio, Ian e Chris avevano preso il volo prima. Forse se lei non avesse insistito tanto lui sarebbe stato da lei adesso, a passare il Natale insieme. Invece non c'erano luci in casa, l'albero sembrava quasi uno scheletro, morto con tutte quelle palline tristi. Lo sognava di notte, tutte le notti, era lì, era lui vicino a lei che le diceva di amarla.

Aveva pensato al suicidio, ma non ne aveva il coraggio e se ne faceva una colpa.

A Marzo a Leicester la neve si stava sciogliendo, così sulle Ande. Le autorità argentine la chiamarono dicendo che avrebbero tentato di trovare l'aereo precipitato e restituire le salme alle famiglie, la pregarono di raggiungere un villaggio argentino da cui sarebbe partito l'elicottero.

 

Due settimane dopo era lì, in quel villaggio dimenticato da Dio, dove vivevano un centinaio di pastori ed allevatori di lama, da cui si produceva una lana pregiata. L'elicottero partì la mattina presto, Lila aveva avuto la nausea tutta la giornata precedente, il solo pensare a Tom al loro grande amore la faceva stare male. Era anche pieno di giornalisti, non soltanto per l'avvenimento in sé importante, ma anche perchè in quell'aereo c'erano delle rockstar molto famose in Inghilterra.

Verso le undici l'elicottero tornò, avevano trovato alcuni vivi e erano tornati per raccogliere delle provviste da dargli. Era impossibile, un miracolo! Qualcuno le raccontò che anni prima in un disastro aereo simile erano sopravvissute dieci persone nutrendosi di muschi congelati sotto alla neve e delle provviste dell'aereo

. Lila era terribilmente preoccupata ed eccitata, forse lui era vivo sarebbe tornato tra le sue braccia, ma non voleva illudersi, il risveglio da quel sogno sarebbe stato insostenibile.

Due ore dopo l'elicottero tornò con a bordo una decina di persone, sopravvissuti. Lila ed familiari di altre vittime erano lì col fiato sospeso, i fotografi stavano scattando migliaia di foto, si sentiva solo il suono dei flash e dei pulsanti cliccati.

Il tempo che impiegarono i piloti a scendere sembrava infinito. Poteva sentire il suo cuore battere forte, il sangue rimbombare nelle vene.

Vide indistintamente Sergio ,qualche sconosciuto poi Ian, Chris e dopo un paio di facce ignote era lì anche Tom. Emise un urlo di gioia e gli corse incontro, si sentiva leggerissima. Si abbracciarono e lui la sollevò da terra. Stavano piangendo entrambi.

“Mi sei mancata molto tesoro.”

“Pensavo di non rivederti mai più. Sono stata così male!”

Si sorrisero guardandosi negli occhi, Tom aveva la barba lunga. Poi lui guardò aldilà della spalla di Lila e disse:

“Fottuti giornalisti!”

  
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