01/01/2012
4 recensioniThe Chamber of Secrets.
di MidnightShiver
di MidnightShiver
Aprì
la porta del bagno delle femmine, che cigolò in modo
minaccioso. Ed ecco che subito, da uno dei numerosi gabinetti, apparve
Mirtilla Malcontenta.
La ragazza emise un urletto isterico, simile ad una risatina, che le ricordò il ghigno malefico di Bellatrix Lestrange, cosicché un brivido le percorse la schiena.
- Di nuovo qui? Oh, lui ne sarà felice - disse il fantasma, ondeggiando nell'aria e andandosi a porre proprio davanti alla Grifondoro.
Poi se la svignò di nuovo con una risatina in quel suo gabinetto sudicio e malridotto, che neanche veniva pulito, come per punizione a quel fantasma.
Hermione si
chiese se davvero lui ne sarebbe stato felice, quella volta. La ragazza emise un urletto isterico, simile ad una risatina, che le ricordò il ghigno malefico di Bellatrix Lestrange, cosicché un brivido le percorse la schiena.
- Di nuovo qui? Oh, lui ne sarà felice - disse il fantasma, ondeggiando nell'aria e andandosi a porre proprio davanti alla Grifondoro.
Poi se la svignò di nuovo con una risatina in quel suo gabinetto sudicio e malridotto, che neanche veniva pulito, come per punizione a quel fantasma.
Strascicò i piedi fino al rubinetto dove era stato accuratamente scolpito un serpente e lo aprì.
Lei non aveva bisogno di parlare il serpentese, per aprire la Camera dei Segreti.
Il ragazzo le aveva dato la possibilità di accedervi anche senza parola d'ordine, ma la cosa valeva solo per lei.
Presto i rubinetti si contorsero e andarono a formare una scala di marmo verde antico che portava verso il basso.
Come faceva tutte le volte che vi andava, cominciò a scendere gli scalini, godendosi piano piano quelli che forse erano i suoi ultimi momenti.
Nella sua mano destra teneva stretto un diario dalla copertina nera di pelle e consumata dal tempo.
La prima volta che aveva aperto quel diario le era sceso un brivido dietro la schiena.
"Di proprietà di Tom Orvoloson Riddle", c'era scritto. Aveva cominciato a scriverci, in quel diario.
Ci scriveva di tutto: della sua vita, delle sue avventure, di Ron...
Sì, aveva raccontato a quel diario tutto su quel ragazzo che tanto amava: come l'aveva eroicamente difesa al secondo anno con Malfoy, - oh sì, ne era stata così fiera - come Ron l'aveva trattata come un oggetto al Ballo del Ceppo - oh, quanto lo aveva odiato - e gli aveva persino raccontato di lui e di Lavanda Brown.
Il diario l'aveva consolata con le sue parole e quando ebbe finalmente preso coraggio e domandato "chi sei?" aveva conosciuto davvero lo spirito del proprietario, che l'aveva condotta in quel luogo.
Accarezzò con le dita la copertina del diario e un sorriso di amarezza le si dipinse in viso.
- O ora o mai più - sospirò, arrivando in fondo alle numerose scale.
Adesso era definitivamente entrata nella Camera dei Segreti.
Sempre di marmo verde antico erano fatti il pavimento e le pareti, che riflettevano quasi come specchi l'immagine della ragazza.
Le fiaccole appese ad esse si accesero appena lei le guardò.
In fondo vide che vi era sempre lo scheletro del Basilisco, con le fauci aperte.
Anche se morta, quella bestia faceva paura anche in quello stato.
- Sei venuta - disse una voce alle sue spalle, che riconobbe come quella di lui.
Lei gli sorrise e andette in contro a lui, facendo cadere per sbaglio il diario.
Erano vicini di un soffio, il ragazzo poteva vedere tutte le lentiggini di lei sul viso giovane e fresco e la ragazza poteva vedere esattamente ogni lineamento dettagliato di Tom Riddle.
Con le mani le prese i fianchi e la strinse a sé in un bacio passionale, a cui lei rispose con ardore.
Piano piano si avvicinarono al muro, lui spingendo e accarezzando lei, che si lasciava trasportare come se fosse stata una bambola.
Continuavano ad accarezzarsi, a intensificare il bacio, quando lei si scostò bruscamente da lui.
- No, aspetta.
Lui la guardò stupito, chiedendosi che cosa avesse intenzione di fare.
La ragazza si girò di spalle e si allontanò piano da lui, andando a raccogliere il diario per terra.
Si avvicinò allo scheletro del basilisco e afferrò una zanna da esso.
Si chinò sul diario e guardò Tom per un'ultima volta.
- Che stai facendo? - disse lui, paralizzato dalla paura.
La ragazza lo guardò di nuovo e, con le lacrime che le offuscavano gli occhi, sussurrò:
- Sto cercando di salvarti. Ti amo.
- No! Fermati!
Ma era ormai troppo tardi.
La ragazza aveva già alzato il braccio con la zanna e aveva trafitto il diario, da cui sgorgò l'inchiostro come se fosse sangue.
In quel momento vide l'uomo che amava creparsi e frantumarsi piano come uno specchio, mentre si accasciava a terra.
Hermione si avvicinò a lui e gli toccò un'ultima volta il viso, che stava diventando ruvido.
- Ti confesso una cosa - cominciò a dire tremante lui - Ti amo anche io.
E con un ultimo urlo di dolore il suo corpo si frantumò, lasciando la stanza interrotta solo dai singhiozzi di Hermione che si era accasciata a terra, sulla cenere del suo corpo.
Con i pugni la racchiuse e la portò a sé.
Si distese a terra, urlando anche lei.
La zanna di Basilisco che si era conficcata nel suo petto le provocava un dolore interno che non aveva mai sentito in vita sua.
- A presto, amore mio - aveva detto, prima di essere soffocata dal veleno.
Note dell'Autrice.
Ta-dà!
Ecco una ONE-SHOT che mi è venuta qualche giorno fa e ho pensato di buttarla giù al computer.
Che ne pensate? E' la prima volta che scrivo una Tomione (Tom Riddle/Hermione Granger), anche se credo che sarà l'ultima, perché preferisco soffermarmi di più sul Principe delle Serpi!
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