Stavano per cominciare le riprese dello special natalizio, tutti i ragazzi erano su di giri all’idea di comparire in tv e Artie era fiero del lavoro che aveva fatto. Sembravano tutti contenti, tranne lui.
«Rory, qui c’è il tuo costume da Elfo Itchy», gli ricordò il regista continuando a girare tra i camerini per finire gli ultimi controlli. «Hai tutto il tempo di cambiarti, sei l’ultimo a entrare in scena. Hai imparato per bene la storia di Frosty, non è vero?»
Il ragazzo irlandese sospirò e annuì, osservando l’abito che doveva indossare. Gli era sembrata una buona idea, la visione del Natale felice e senza ombre proposta da Artie, la migliore per non pensare così spesso alla sua famiglia, ma così non era. I suoi parenti gli mancavano da morire e fingere che le feste fossero tutta gioia e pensieri superficiali non avrebbe cambiato le cose. Anche in Irlanda si raccontavano le storie drammatiche della famiglia, i bisnonni che avevano sofferto la carestia delle patate e del prozio Patrick che era caduto dalle scogliere di Moher, troppo ubriaco, e poi si finiva con ricordare di quando Seamus, suo fratello minore, si era perso giusto la sera della vigilia, e tutti i Flanagan avevano fatto tardi alla messa di mezzanotte per cercarlo. Era stato allora che suo padre, esasperato, gli aveva messo la campanella al collo, per trovarlo senza difficoltà.
Seamus non amava quella parte della cena di Natale, ma alla fine tutti ridevano insieme, ringraziavano per essere tutti a casa in salute e senza problemi gravi, e mangiavano in allegria. Molte persone non potevano vantare la stessa fortuna, e Rory se ne stava accorgendo sempre di più: era arrivato in America credendo che fosse un paese perfetto, ma era bastato fare un giro per le strade di Lima per vedere quanto la crisi economica avesse colpito in profondità.
In fin dei conti, Sam aveva ragione… Si sentiva in colpa per avergli voltato le spalle, soprattutto dopo che si era offerto di ospitarlo per Natale così da fargli sentire meno la mancanza della famiglia. Forse non era ancora troppo tardi, però.
Rory mise da parte il foglio su cui Artie gli aveva scritto la storia di Frosty il pupazzo di neve e recuperò dalla tasca dei jeans la piccola Bibbia che sua madre gli aveva messo in mano prima di prendere l’aereo, facendogli giurare di non separarsene mai.
Improvvisamente sapeva cosa fare.




Angoletto dell'autrice: Questa storia natalizia un po' in ritardo è stata scritta per il contest Christmas specials su Writers Arena Rewind e si è classificata terza. Devo dire che sono proprio contenta per essermi piazzata, perché l'ho messa insieme un po' all'ultimo per non mancare la scadenza del contest, quindi temevo che fosse ben peggiore. Fatemi sapere se anche a voi è piaciuta. ^^
Ancora buone feste!

Rowi