Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Gufonera    02/01/2012    0 recensioni
Un ragazzo con occhi grigi, sfondi di opere disgustose, si ritrova su un sentiero tracciato da lui stesso inconsapevolmente.. consapevolmente sa che tutto prima o poi dovrà finire.
Ma la fine è solo un inizio di qualcosa di oscuro, che mai nessun corpo con un cuore pulsante ha mai visto.
Strade, scelte, personaggi strani... circostanze nuove.
"Draco.. sono Giuliet.. scusa ma devo ucciderti"
"Flash. Luci. Popolarità. Foto. Onori. Privilegi. Denaro. Lusso. Ville. Vestiti. Profumi. Il meglio sempre, questa è la vita di un Malfoy."
"Draco Lucius Malfoy"
"Giuliet Katerine Caroz"
E i due si diedero la mano. Più che una stretta di mano di presentazione sembrava un inizio di guerra.
I modi dell’ uno erano simili all’ altro e si riusciva a palpare la tensione venutasi a creare.
Era passato tra i loro occhi così diversi fisicamente ma con uguali sguardi, un lampo.
Un lampo che non annunciava nulla di buono.
(Sono nuova, quindi buonsalve a tutti :} )
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                       Fine dell’ inizio del principio di tutto 
                                                                                                   1 )           “La Pergamena delle Serpi”
 
 
 
……
 
….. E sbattuta quella fottuta porta, Harry  James Potter si  ritrovò davanti ad uno specchio..
Vide il suo riflesso e per poco riuscì ad impedire a se stesso  di richiudere la propria mano in un pugno e colpire..
Colpire forte..
Stava andando tutto a puttane..  Lui, il prescelto .. Non si dava pace.. Soffriva , si distorceva psicologicamente..
Si lui,al settimo anno di Hogwarts.. Si odiava.
Odiava la sua cicatrice, odiava il suo modo di ragionare, odiava il suo 
Orgoglio, il suo coraggio.. Che  poi alla fine non portavano mai a niente.. ( secondo lui..)
Soffriva perché era incompreso, perché aveva paura di aver fatto solo scelte sbagliate..
Si distese sul letto ma neanche il tempo di prendere un respiro che si rialzò  e la sua gamba sinistra  incominciò a dar vita a calci senza fine contro tutto.. Sedie, scrittoio,  letto e infine arrivò di nuovo allo specchio …
Questa volta non si fermò e colpì.
Colpì forte.
Tremendamente forte da spaccare in mille pezzi quell’ odioso specchio su cui giaceva il suo riflesso, la cicatrice , il suo orgoglio .. Coraggio. .
I suoi occhi  verdi si dilatavano sempre più.. Provava odio  che non sapeva  essere indirizzato a qualcosa o qualcuno ..Ma era dilungato su tutto.
Poi si buttò sul letto e si impose di dormire . Morfeo lo accolse lieto tra le sue braccia.
 
Un ragazzo dagli occhi grigi intenso..  sfondi d’ opere di disgusto..
Si trovava nel buio, nella nebbia, nella neve fredda gelida, ma il Principe delle Serpi  ancor più gelido stava bene, stava al suo agio nel freddo.. Anche se esso penetrava nella carne.. Trafiggendola
E trapassando e facendosi strada  tra le  ossa.. Già poco inclini al gelo.
Appoggiato ad una corteccia di un albero guardava il cielo..
Se lo si poteva chiamare così quella sera. 
Non sembrava avere le caratteristiche di un cielo.. Era vuoto nel vuoto ..
Draco Lucius Malfoy  era sotto quel vuoto nel vuoto  .. A riflettere su se stesso e su ciò che lo circondava.. Ma soprattutto su cosa  o chi NON lo circondava..
Il suo cuore, che a parer di molti era solo un ammasso di ghiaccio non scioltosi grazie all’ aria che penetrava nei polmoni, a loro discapito batteva, schioccava battiti forti  pesanti e solenni..
Pose le sue lunghe mani tra i capelli , come se volesse evitare uno scoppio imprevisto della sua testa..
Poi si accasciò mantenendosi solo grazie a parte di schiena che si era appoggiata al tronco..
Ma successivamente si sedette lì tra la neve, che faceva tanto di coperta per il ragazzo.
Si alzò di scattò e incominciò battaglia con il tronco , calci su altri .. Pugni.. Contro il  tronco.
Il suo sguardo intenso, senza fine vuoto nel vuoto.. proprio come quel cielo, come un lupo assetato.
Non si dava pace, no.. La pace andava attirata  non presa a pugni.
 
Cosa aveva portato Harry James Potter e Draco Lucius Malfoy.. a comportarsi così ? 
Per rispondere.. Bisogna partire dal principio.. Il principio di tutto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Flash. Luci. Popolarità. Foto. Onori. Privilegi. Denaro. Lusso. Ville. Vestiti. Profumi.   Il meglio sempre,  questa è la vita di un Malfoy.
Annodata un’ altra cravatta un giovane biondo si stava osservando  in uno specchio appena acquistato visto che il precedente si ritrovava in pezzi per colpa di una mano chiusa in un pugno troppo insolente da fermarsi forse perché  troppo motivata.
I capelli appena spettinati da  una mano lunga, affusolata, grande, potente con un anello che simboleggiava l’ importanza della famiglia di cui ne faceva parte , quasi raffinata che sembrava capire e contribuire all’ eleganza del suo possessore.
I pantaloni neri con una cintura anch’ essa del medesimo colore  facevano risalire ancor di più il contrasto con la pelle diafana, bianca a pari della neve, con i capelli biondi e sotto due iridi grigie fuso.
Messa la giacca sempre nera, che faceva intendere  allora che il contrasto era studiato a pennello dal ragazzo, era pronto per uscire dalla stanza.
Era di pessimo umore quella sera, non che fosse una novità questo suo stato d’ animo ma  faceva sempre uno strano effetto vedere quel ragazzo con un aspetto così  gradevole e anzi straziante data la bellezza e il fascino, indossare uno sguardo  che non rispecchiava nessuna sensazione o emozione che il ragazzo provasse.. Era molto enigmatico e complicato e questo tutti lo sapevano, ma quasi nessuno o meglio tranne il suo migliore amico  sapeva  vedere cosa provava e non attraverso gli occhi ma senza un modo specifico.. Bastava conoscerlo bene e capire che tutto quello che faceva era per un buon motivo, ogni singola azione era svolta dopo un meritevole ragionamento.. Ma il problema era che Il Principe delle Serpi decideva bene a chi far approfondire la conoscenza di se stesso.
Era imperfetto perfettamente.. 
I difetti caratteriali prendevano anche il posto di quelli fisici che non vi erano.
Malfoy Manor quella sera era  stracolma di ospiti con lingue velenose, capi firmati e con l’ incapacità di non avere pregiudizi o presunzione.
Cose che  il ragazzo sapeva di possedere ma che visti da altri erano odiosi ai suoi occhi.
Si fermò prima dei gradini della grande scala al centro della sala. Distese i pugni, tossì per rendere la voce con il suo giusto tono indifferente ma potente anche privandosi di un alto volume, girò il capo prima verso destra poi verso sinistra  dischiuse la bocca in un ghigno soddisfatto poiché tutti si voltarono verso di lui  anche se aveva fatto solo la sua entrata.. Così parlò..
<< Salve ringrazio ognuno di voi per la vostra presenza in questa serata che auguro a tutti  piacevole. Non voglio prendere altro tempo prezioso perciò buona serata. >>
Si.. Ci sapeva fare con le parole.. Decisamente.
Sicuro, veloce non criticabile insomma.. Ed era una gran cosa pensando che tutti i presenti non aspettavano altro per sfoderare la serpe nel palato e cacciare veleno.
Scese piano i gradini e non uno venne privato della eleganza e dal portamento perfetto.
Ovviamente anche se il discorso era stato già concluso non distolsero lo sguardo da quel ragazzo.
Draco osservava con una calma inaudita  tutti gli invitati, i loro abiti, i loro capelli, il loro portamento e non uno si salvava dalle sue maligne osservazioni mentali.
Diede uno sguardo veloce al suo nuovo orologio S&P quando una persona gli si avvicinò.
<< Draco Malfoy quale onore conoscerla. Sir Search caro amico della sua famiglia >>
Draco che alle parole -caro amico- stava trattenendo una risata troppo rumorosa alla situazione, porse la mano e non volente di aprir bocca diede occasione di far capire al Sir di avere l’ opportunità di parlagli.
<< Signor Malfoy non voglio perder tempo e annoiarla con parole di circostanza.. Possiamo recarci in un posto dove sia possibile essere meno osservati? >>
<< Mi segua >>
Draco Lucius Malfoy camminava a testa alta tra la folla di teste che si giravano quasi autonomamente verso di lui.
Sir Search che si accorse subito che Draco riscuoteva successo tra quelle persone di alta società ne fu felice.
Arrivati vicino ad una alta finestra spalancata  con le grandi e lunghe tende verdi petrolio Draco girandosi verso l’ uomo gli fece cenno di uscire.
<< Questo posto andrà bene. Mi dica. >>
<< Lei è a conoscenza della “mappa del malandrino?” >>
<< Si, certo che lo sono.  >>
<< Bene, vedo che è ben informato. E non si è mai chiesto del perché suo padre e i suoi allora compagni di scuola non l’abbiano mai avuta tra le loro mani?  >>
Draco rimase dubbioso dopo aver sentito queste parole. Era un buon ragionamento. 
Suo  padre era stato ad Hogwarts negli stessi anni in cui c’ era stato James Potter.. Ed era a conoscenza della mappa in segreto  ma non ne era mai stata in suo possesso. 
E allora perché? 
<< Continui >>
<< Semplicemente perché  non ne aveva motivo per averla in suo possesso. Egli stesso con me  creò una cosa molto simile ma con scopi decisamente diversi  >>
Questo era molto plausibile, dimostrava di avere la stessa età del padre di Draco e se era stato invitato alla serata voleva dire che aveva avuto o aveva rapporti con la famiglia Malfoy.
<<  Cosa la spinge a dirmi tale notizia?  >>
<< Mi pare ovvio che io voglia..  >> 
<< Continui  >>
<< Darle personalmente la “cosa”  in questione >> Disse questa frase con un tono di voce abbastanza acuto, con le braccia entrambe aperte per esprimersi meglio.
<< Perché è lei a possederla? E non mio padre? >>
<< Suo padre è un mio vecchio conoscente e sono sicuro che le vieterebbe di averla tra le mani.. >>
<<  Ciò non risponde alla mia domanda  >>
<< Ne avevo sentito parlare del suo carattere.. Ma le voci non fanno piena giustizia alla realtà  >>
<< Forse non è chiaro cosa le ho chiesto. Mi ripeto, perché mio padre non né è in possesso? E perché vuole darla proprio a me? >>
<< La pergamena ha un nome specifico, “La Pergamena delle Serpi” e deve essere in possesso di sole serpi.. Le serpi per eccellenza. E lei è, da quanto ho sentito, Il Principe delle Serpi.. A chi altro dovrei darla se non a lei? >>
Draco stava riflettendo. Uno sconosciuto gli si palesava e gli voleva dare una pergamena legata alla casa serpeverde fatta da lui e da suo padre, che questo ultimo non gli aveva mai detto dell’ esistenza.
<< Anche se non ha risposto alle mie domande.. Sarei felice di avere questa pergamena  >>
<< Bene.. Gliela porgo e speravo molto che lei  avrebbe accettato.. come è accaduto. Scoprirà lei stesso la funzione  >>
La mano di Sir Search cercò tra il mantello la pergamena e poi la porse al ragazzo.
<<  Buona serata  >>
<<  Ma.. >>
Sir Search si era come smaterializzato, no si era smaterializzato davvero lasciando Draco alquanto incredulo.
La serata iniziò  come da copione.. Chiacchiere, sorrisi, complimenti falsi a ritmo delle sinfonie suonate dall’ orchestra.
Dovevano ancora accorrere altri ospiti e le signore già scommettevano sul modo di vestire delle altre che dovevano ancora venire.
Draco andò a posare la pergamena in camera per poi riscendere subito.
Scorse tra gli ospiti Blaise  Theodor e addirittura Pansy  parlare allegramente.
Decise di avvicinarsi alla compagnia e capì del perché di tutta quella allegria.
Tra loro vi era una ragazza abbastanza alta, con un vestito a collo alto con maniche strette  fatte di velluto panna quasi rosato che riprendeva anche in vita e il corpetto e la gonna erano in nero, le scarpe avevano dei nastrini di stoffa dello stesso colore delle maniche del vestito.
Era bruna con degli occhi marroni fuso molto grandi accompagnati da uno sguardo acuto e attento.
Draco vedendo l’ anello alla mano sinistra che ritraeva lo stemma di una delle famiglie più conosciute nel mondo magico capì chi fosse quella ragazza.
Era Giuliet Coroz membro dell’ ordine della Fenice che aveva aiutato a distruggere il Signore Oscuro.
Draco la fissava senza preoccuparsi di essere notato.
<<  Oh eccoti Draco..  >>
Caroz incominciò a fissarlo reciprocamente.
<< Draco Lucius Malfoy  >>
<<  Giuliet Katerine Caroz  >>
E i due si diedero la mano. Più che una stretta di mano di presentazione sembrava un inizio di guerra.
I modi dell’ uno erano simili all’ altro e si riusciva a palpare la tensione venutasi a creare.
Era passato tra i loro occhi così diversi fisicamente ma con uguali sguardi, un lampo.
Un lampo che non annunciava nulla di buono.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gufonera