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Autore: Harribel    02/01/2012    7 recensioni
Lei, il geniale detective capace di sconfiggere i peggiori criminali mondiali, si è fatto uccidere in modo così banale?
Ma non mi prenda in giro!
Non è da lei, non è nel suo stile.
Adesso aprirà gli occhi iniziando a straparlare, e mi fisserà con i suoi soliti ridenti occhi d’acciaio, felice di scorgere nei miei occhi quell’attaccamento folle che provo nei suoi confronti.
E allora perché non si sveglia?
[Possibili Spoiler per chi non avesse visto Sherlock Holmes 2-Gioco di Ombre]
Watson/Holmes
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Avvertimenti: Fiction altamente drammatica e direi abbastanza romantica, possibile OOC (vi prego di avvisarmi se secondo voi lo è), la prima parte pov. Watson, seconda parte pov. Holmes. Possibile SPOILER per chi non avesse visto ‘Sherlock Holmes-Gioco di Ombre’. Per chi lo avesse visto, questa fiction tratta della parte ambientata sul treno durante la quale il cuore di Holmes smette di battere e Watson si dispera, diciamo che sono i sentimenti di entrambi gli uomini (visti dal mio punto di vista ovviamente) prima che Watson decida di usare il suo ‘regalo di nozze’ per curarlo. Ho bellamente ignorato quest’ultimo fatto, ma volevo far finire questa fiction in modo triste quindi non ho volutamente inserito questo ultimo pezzo, diciamo che questa fiction tratta degli esatti minuti che precedono l’idea geniale (perché, a parer mio, usare quella ‘cosa’ che Holmes gli aveva regalato è un’idea geniale) di Watson; la parte in cui tutti credono che Holmes sia morto, insomma.
Disclaimer: Holmes e Watson non mi appartengono; inoltre il titolo della fiction è tratto dalla omonima canzone dei Red.
 

Already Over 



Un colpo.
L’ennesimo colpo dettato solo da questa immensa e incommensurabile paura.
Paura di perderla, paura di non poter più sentire il suo profumo.
Paura di non poter più vedere le sue labbra incresparsi in quegli strani, dolci sorrisi speciali che rivolge solo a me.
Me ne sono accorto sa? C’è voluto del tempo ma alla fine quegli sguardi sono riuscito a decifrarli, sono riuscito a comprendere parte della sua imperscrutabile anima.
-Respiri, so che può sentirmi egoista bastardo!-
Urlo, urlo nuovamente, ignorando gli occhi sconvolti degli zingari che mi fissano.
Non mi importa, non mi interessa.
Non le permetterò di abbandonarmi in questo modo.
Non posso, non voglio.
Semplicemente mi rifiuto.
Lei, il geniale detective capace di sconfiggere i peggiori criminali mondiali, si è fatto uccidere in modo così banale?
Ma non mi prenda in giro!
Non è da lei, non è nel suo stile.
Adesso aprirà gli occhi iniziando a straparlare, e mi fisserà con i suoi soliti ridenti occhi d’acciaio, felice di scorgere nei miei occhi quell’attaccamento folle che provo nei suoi confronti.
E allora perché non si sveglia?
Questo scherzo sta diventando troppo lungo per i miei gusti caro Holmes, adesso la smetta, apra gli occhi; mi schernisca per l’ennesima volta, si vendichi in quel suo modo dolce e spietato al tempo stesso per aver tradito quel suo sguardo complice pieno di aspettative, si vendichi per tutto il male che le ho fatto.
Si vendichi per aver avuto troppa paura di farle del male per riuscire ad amarla come lei mi ama.
Si svegli, si svegli le ho detto!
Ho paura, una paura folle lo ammetto, è questo che voleva?
Voleva vedere la mia reazione davanti a questo suo crudele scherzo?
Ha vinto, come sempre d'altronde.
E’ contento? Senza di lei sono perso, finito!
Assolutamente e terribilmente solo.
E adesso torni da me.
Mi sorrida la prego!
Cos’altro vuole? Non legge la disperazione nei miei occhi? Non sente il terrore nelle mie parole?
Apra gli occhi insomma!
-Respiri! Respiri bastardo!-
La mia voce risuona vuota nel silenzio attonito che ci circonda.
Ah non vuole svegliarsi con le buone eh?
Allora gliela farò vedere io!
Inizio a colpirla con tutte le mie forze, si svegli bastardo!
Cosa crede che il caso sia già concluso?
Crede forse di poter liberarsi dei suoi fardelli così facilmente?
Non glielo permetterò.
L’ennesimo colpo risuona vuoto sul suo petto immobile.
E’ crudele sa?
Davvero, si sta comportando in maniera spregevole!
Come osa prendersi gioco di me in questo modo?
La sto colpendo cosi forte che le mani iniziano a dolermi, gliela farò pagare anche per questo.
Sento Madame Simzà afferrarmi, e stringermi a se, come per fermarmi, come per impedire alla mia paura folle di intaccare il ricordo che ha di lei.
No, non voglio, mi rifiuto di accettarlo.
Lei non può essere morto. Non deve.
Mi rifiuto.
-Si svegli bastardo!-
Sussurro, stavolta.
Meno convinto, già rassegnato a qualcosa che il mio cuore non riesce ad accettare.
Sento i miei occhi bagnarsi improvvisamente.
Rabbia, dolore, paura.
Il suo cuore; dov’è quel battito caldo e rassicurante che la notte culla il mio sonno?
Dov’è quella sua mente acuta e assolutamente folle che continua a burlarsi di me?
Dov’è quel suo perenne odore di tabacco?
Cosa ci fa qui, steso a terra? Ha un caso da risolvere, ricordi!
Non può permettersi di morire adesso, sarebbe patetico.
Urlo, urlo nuovamente, divincolandomi dalle braccia di quella donna che mi separano dal tuo corpo.
Piango, è nuovamente colpa sua, dovrebbe sentirsi in colpa, lo sappia.
Piango come un bambino, lacrime di dolore e frustrazione mi sconvolgono.
Non credevo di essere così debole, così stupidamente patetico.
Non credevo di amarla così tanto.
Non credevo di dipendere da lei in tale maniera.
Avrei voluto fare tante cose insieme a lei.
Avrei voluto baciarla, ad esempio.
Avrei anche voluto dirle di fumare di meno, e infine avrei dovuto dirle che, in certi momenti, ho seriamente pensato che lei avesse qualche rotella fuori posto.
 Lacrime continuano a rigare il mio viso, ma ormai non oppongo più resistenza.
Avrò tempo per razionalizzare ciò che è accaduto oggi.
Avrò tempo per maledirla per avermi abbandonato, lunghi anni per pentirmi di non averle detto tutte le cose che pensavo di lei, Holmes.
Ma oggi no, non fermerò le lacrime, anche se volessi non ce la farei, il dolore che provo è troppo intenso, troppo inspiegabilmente reale per ingannarmi, per riuscire a sotterrare i miei sentimenti per lei con l’ennesima delle bugie che mi racconto, droghe leggere con cui avveleno il mio cuore.
Lacrime continuano a cadere, sicuramente non si fermeranno oggi, e probabilmente neppure domani.
L’eternità non basterà per dimenticarla, Holmes.
La più grave delle colpe che ha commesso è stata farmi innamorare in modo così autolesionistico di lei.
La seconda è quella di avermi abbandonato.
Addio Holmes, addio al suo ricordo e alle sue follie.
Addio a tutto ciò che lei rappresenta per me.
Semplicemente, addio.
 

***
 

Lacrime scivolano sul mio corpo.
Lacrime amare, frustrate, terrorizzate.
Parole risuonano vuote nella mia testa.
Una voce, conosciuta ed amata, mi riscuote.
Non una voce tra le tante. La tua.
Se non stessi morendo, riderei di gioia.
Piangi, piangi per me.
Grazie.
Grazie di essere stato con me fino alla fine.
Ora che ci penso è stato anche meglio di quello che pensassi, non sono solo.
Grazie a te non lo sono mai stato.
Ho concluso il caso più complesso della mia vita.
Sto morendo quindi a rigor di logica credo di aver perso, ma non importa.
Mi spiace lasciarti così presto, ma alla fine va bene anche così.
Non sei solo.
Mi spiace, ma non riesco proprio a sperare che tu ti dimentichi di me.
Perdonami, ma soffrirei troppo all’idea di sparire per sempre dai tuoi pensieri.
Tutto ciò che riesco ad augurarti è di non stare troppo male.
Di superare tutto questo e di andare avanti.
Si dice che un uomo muoia davvero solo quando scompare dai pensieri di coloro che l’hanno amato.
Non so se sia vero o no, in ogni caso tu non dimenticarmi, serba per sempre dentro il tuo cuore il mio ricordo.
E vivi, vivi anche per me.
Il buio mi avvolge, sono stanco Watson, terribilmente stanco.
Non piangere troppe lacrime per me, non le merito.
 

 

Addio. Addio*.
 

 

*Quest’ultimi due addii, sono: il primo da parte di Watson a Holmes, mentre il secondo da parte di Holmes a Watson, sono insomma la conclusione di entrambi i Pov (si può dire?), spero si capisca. 

  
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