Anime & Manga > D.Gray Man
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Autore: KayeJ    03/01/2012    2 recensioni
Alzarsi tardi. Scuotere la testa sentendosi stonati, in un letto sfatto, in una camera disordinata.
Sorridi Questo è il tuo mondo Lavi.
[LavixKanda]
[TykixAllen]
N.B: Imposto il rating come arancione, ma è molto probabile che con l'aumentare dei capitoli passi a rosso!
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Miranda Lotto, Rabi/Lavi, Tyki Mikk, Un po' tutti, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda, Tyki/Allen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Uscì di casa tranquillamente, con le cuffie che gli coprivano le orecchie mentre camminava per raggiungere il locale della serata.
Un ragazzo gli venne addosso, urtandogli fortemente la spalla.
<< Ehi! >> esclamò, leggermente infastidito, per poi studiare attentamente il ragazzo che lo aveva colpito. Doveva essere asiatico, dedusse dal taglio degli occhi a mandorla e dai lunghi capelli corvini raccolti in una coda. A guardarlo bene i suoi lineamenti erano così fini da poter essere scambiato con una ragazza se osservato da dietro.
<< Che. Stai un po’ più attento. >> disse sgarbato l’orientale, senza guardarlo un secondo di più e riprendendo a camminare.
<< Ben gentile! >> gli gridò dietro, incamminandosi nella direzione opposta, con un ghigno che gli si allargava sul volto nell’osservare il ragazzo camminare da dietro.
Sì, decisamente, avrebbe potuto essere scambiato per una ragazza.
 
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Il locale era ben arredato notò entrandoci, mentre venne accolto dal proprietario, o così pareva.
<< Molto piacere >> disse l’uomo porgendogli la mano << Io sono Reever, ora ti faccio vedere dove puoi sistemare le tue cose e dove attaccare il mixer. >> concluse con un sorriso.
Lavi lo seguì, poggiando le proprie cose dove indicatogli e iniziando con il sound-check. A breve il locale iniziò a riempirsi di avventori.
Gente allegra e disordinata, ogni tipo di persona era ammessa: non c’era una vera e propria selezione all’ingresso, i clienti entravano grazie alle prevendite accessibili a tutti.
Gli piaceva quel modo di fare, e sorrise dalla sua postazione, trafficando con il mixer. Appoggiò il cellulare di fianco al mixer, mentre aspettava la chiamata di Miranda per dirgli del gruppo di ballo.
Sorrise, mettendo su un po’ di musica lounge, mentre aspettava che la serata arrivasse nel vivo.
 
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<< Linalee! Se non ti muovi ti lasciamo qui! >> esclamò Allen esasperato ormai dalla ragazza. Era sovreccitata, non credeva ancora che sarebbero andati in quel locale, famoso fra i ragazzi per l’ottima musica e i grandiosi numeri di ballo che vi si svolgevano ad opera di crew emergenti.
Nemmeno ora che erano in coda per entrarci, riusciva a contenere la propria allegria, ballando a ritmo sul marciapiede seguendo la musica che proveniva dal locale.
Allen guardò Kanda dietro di loro, come se si aspettasse un qualche aiuto per far tranquillizzare Linalee, ma desistette subito vedendo lo sguardo annoiato del ragazzo. Perfino lui sapeva quanto odiasse stare in mezzo alla gente, e la coda per entrare al locale rasentava i limiti di sopportazione di Kanda.
<< Allen guarda! >> lo distrasse Linalee tirandolo per una manica del giubbotto.
<< Quelli sono i membri della Noah’s Ark Dance Crew! >> esclamò eccitata a vedere i ballerini.
Allen si girò di scatto ad ammirare quei ballerini.
Sapeva che erano tutti della parti di Londra dove viveva lui, alcuni li aveva anche visti ballare da soli. Allen non era un ottimo ballerino, ma gli piaceva muoversi, ballare. La trovava un’interessante forma espressiva, molto più diretta delle parole, che a volte lo mettevano in imbarazzo.
<< Che. Mammoletta, vedi di non incantarti troppo che dobbiamo entrare. >> li richiamò Kanda con voce tagliente.
<< Io mi chiamo Allen! >>
<< Come ti pare, ma ora dagli quella stramaledetta prevendita ed entriamo! >> sbottò innervosito indicando il buttafuori che li stava guardando male perché rallentavano la fila.
Entrambi i due ragazzi impietrirono a quella truce visione, consegnando i loro biglietti subito, entrando con un sorriso, seguiti da un Kanda piuttosto innervosito.
 
L’interno del locale era arredato con gusto, le luci si riflettevano colorate sulla pista, mentre già c’era gente che ballava. In fondo erano quasi le undici, era normale che la pista fosse già quasi piena. Il Dj mise una canzone dei Black Eyed Peas : << Oh, Allen, Kanda! È la mia preferita! >> esclamò Linalee, trascinandoli entrambi a ballare uno più contento, l’altro scomparve fra la folla poco dopo, per andare ad appoggiarsi al bancone. Kanda odiava stare così in mezzo alla gente.
Non sapeva nemmeno perché si era lasciato convincere da Linalee a venire in quello stupido locale. Sì, la musica non gli dispiaceva affatto, ma di certo non avrebbe ballato assieme a lei e alla mammoletta.
Non che non fosse capace. Guai a metterlo in dubbio! Solamente odiava tutta quella gente che saltava esaltata senza un minimo di grazia.
Si voltò verso il bancone a chiedere un analcolico all’arancia, mentre il barista lo squadrava senza troppo pudore.
<< Non sei un po’ troppo giovane e bello per essere qua da solo? >>  chiese questi mentre gli shakerava allegro il cocktail.
<< Che. Non sono affari tuoi. >> rispose l’orientale burbero.
<< Aw! Così scontroso! Sei veramente senza pietà! >> esclamò con tono divertito il barista, portandosi teatralmente una mano al cuore, e scuotendo la testa, facendo ondeggiare le innumerevoli treccine dei suoi capelli chiari.
Gli porse il bicchiere, con un gesto gentile << Ecco, con gli omaggi della casa >> aggiunse fermandolo con una mano, mentre allungava il tesserino per pagare << e ricordati che non troverai mai un cocktail migliore di quelli fatti da Jerry!>> concluse facendogli l’occhiolino.
<< Che. >> rispose quasi sorridendo, ma forse era solo una contrazione involontaria di un muscolo facciale.
Si voltò nuovamente ad osservare la sala, accorgendosi solo ora che la musica si era fermata e che dei ragazzi stavano facendo spostare un po’ di gente dalla pista, mentre uno chiacchierava con il Dj.
“Quel ragazzo assomigliava maledettamente al tipo con cui si era scontrato quel pomeriggio” riflettè bevendo.
 
 
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<< Ehi coniglio! >> lo chiamò una voce ben nota da davanti la console.
<< Yo Tyki! >> esclamò contento allungandogli una mano, e facendogli segno di salire lì dietro.
<< Allora, come va, caro il mio Dj? >> rise a quelle parole il ragazzo dai capelli scuri.
<< Ah, senza di te… >> cominciò teatrale Lavi, mentre un ghigno malizioso si allargava sul suo viso.
<< Il mio letto piange! >> conclusero entrambi ridendo. Era un loro vecchio scherzo. Si conoscevano da un bel po’ di tempo. Lavi era rimasto affascinato dalla sua pelle bruna, e dal suo aristocratico neo sotto l’occhio, per non parlare del fatto che spandeva fascino in ogni gesto. Tyki era rimasto affascinato dai suoi capelli rosso fuoco, dal suo occhio verde malizioso, e dai suoi modi di fare leggeri e scanzonati. Inutile aggiungere che la loro passione era durata il tempo di una notte, per poi terminare in un’amicizia che durava tutt’ora.
Tyki gli passò un cd.
<< Quali sono? >> chiese Lavi un po’ più professionale ora.
<< No, ci sono solo quelle che dobbiamo ballare sul quel cd, ma dovresti mettere degli effetti qua e là. >> gli disse l’amico.
<< Del tipo “fade” e simili? >> gli chiese appuntando tutto con su un pezzo di carta.
<< Sì, alla fine dei brani e a 3.37 della seconda traccia puoi mettere una specie di scoppio per favore? >> domandò, sicuro che Lavi l’avrebbe fatto, mentre già si allontanava da lì per scendere in pista.
Quando infatti il ragazzo alzò lo sguardo Tyki stava già sistemandosi pronto a iniziare la loro esibizione.
<< Ringraziare no, eh? >> gli chiese ironico dal microfono, mentre l’altro gli rispondeva mandandogli un bacio con sguardo malizioso.
Lavi rise.
<< Bene gente! Questi sono i famosi Noah’s Ark Dance Crew, quindi fategli un caloroso applauso e godetevi lo spettacolo! >> esclamò facendo partire il loro cd.
 
 
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Erano spettacolari.
Ipnotizzanti.
Allen si ritrovò a fissarli affascinato, in piedi ad uno dei lati della pista, senza riuscire a staccare gli occhi da loro.
Si muovevano sincronizzati, come facessero parte di un unico corpo. I loro movimenti si adattavano perfettamente alla musica scelta ed erano fluidi e controllati.
Allen si soffermò a guardare il ragazzo dai capelli scuri e il neo sotto l’occhio, quello che probabilmente era l’amico del Dj.
Ballava in modo veramente divino, sembrava quasi non si stesse impegnando, talmente i suoi movimenti sembravano naturali.
Seguì tutta l’esibizione senza muovere un muscolo, ma osservandoli rapito e meravigliato.
Alla fine del loro spettacolo, battè le mani con ardore, sgolandosi assieme alle altre persone assiepate attorno alla pista.
Linalee lo trascinò poi vicino al bancone, dove Kanda li attendeva.
<< Sono stati fantastici! Li hai visti Kanda? >> chiese la ragazza entusiasta.
<< Sì, Lina, li ho visti. >> rispose questi senza lasciarsi sfuggire la benché minima emozione.
<< Oddio Allen! Guardali lì! >> sussurrò poi eccitata indicando di nascosto, in direzione dei ballerini, che stavano bevendo affianco a loro assieme a quello che probabilmente era il Dj.
 
 
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Lavi venne trascinato giù dalla consolle da Tyki, concedendosi così la prima pausa della serata, mentre andava al bancone con loro.
<< Allora? Come ti siamo sembrati? >> chiese il moro con un sorriso, mentre si ravviava i capelli con la mano.
<< Fenomenali come al solito. Però ho notato che avete fatto un nuovo acquisto. >> disse guardando un ragazzo rasato con delle grandi cuffie sulle orecchie.
<< Oh, sì. Lui è Marie, detto Noise. E’ cieco, ma balla benissimo. >> aggiunse Tyki spiegandogli.
<< Ho notato! >> gli rispose ridendo Lavi, sedendosi poi al bancone.
<< Cosa vi porto cari? >> chiese il barista con un sorriso affabile.
<< Un martini secco con ghiaccio. >> disse Tyki con un sorriso.
<< Un Malibù cola, per me invece. >> aggiunse Lavi sorridendo gentilmente.
<< Ancora quel coso da bambini? >>
<< Senti, ma che problema c’è? E’ buonissimo! >> esclamò il rosso, sorseggiando i cocktail che nel frattempo erano arrivati.
Tyki gli lanciò un’occhiata maliziosa, indicando poi con un movimento della testa un ragazzo dai capelli bianchi dietro di sé.
<< Uhn? >> fece Lavi a bassa voce, guardandolo curioso.
<< E’ proprio un bel bocconcino, non credi? >> dichiarò l’amico sorridendo ferino.
<<  Beh, sì, ma sembra proprio un ragazzino, Tyki… >> cominciò Lavi, comprendendo le intenzioni del moro, che rise a quella frase.
<< Come lo eri tu, mio caro! >>
<< Muori Tyki. >> disse Lavi, sorridendogli maligno.
<< Penso proprio che me lo prenderò… >> mormorò assottigliando gli occhi in direzione del ragazzino, e prima che Lavi potesse dire qualsiasi cosa, fece finta di cadere, rovesciando così il proprio cocktail sulla maglia del ragazzino.
<< Oh, scusami! >> si scusò con tono sentito. Lavi dietro di lui, si voltò per non scoppiare a ridere in faccia al ragazzino. Tyki era sempre il solito marpione.
<< M-ma no… figurati, è stato un incidente… >> gli rispose l’albino voltandosi del tutto verso di Tyki, pronto con un tovagliolino per asciugarsi.
Tovagliolino che gli venne strappato di mano dal ragazzo moro davanti a lui, che fra mille scuse, cominciò lentamente e delicatamente a pulirgli il petto. Il ragazzino arrossì.
<< Oh, perdonami, non mi sono nemmeno presentato! Io sono Tyki. >> disse il moro con uno dei suoi migliori sorrisi porgendogli una mano.
<< I-il mio nome è Allen… piacere di conoscerti… >> rispose arrossendo, stringendogli la mano << e lei è Linalee >> aggiunse indicando la ragazza dai lunghi capelli corvini di fianco a sé.
<< Piacere mio. >> replicò gentilmente Tyki sorridendo ad entrambi.
Alla parola “lei” Lavi si girò esclamando interessato : << Tyki! Sei sempre il solito imbranato! Una farfalla in pista, un elefante al bancone! >> disse facendo ridere tutti.
<< Piacere io sono Lavi, il Dj. >> si presentò porgendo la mano ad entrambi i ragazzi, osservandoli con interesse.
<< Oh, ma Allen, non viene proprio via! >> esclamò Tyki con uno sguardo stupito calcolato.
L’albino gemette tristemente: l’avrebbe dovuta lavare per bene poi a casa.
<< Magari se provate a bagnarla… >> propose ingenuamente Linalee.
<< Ma è vero! >> esclamò il moro illuminandosi e trascinando con un sorriso malizioso il ragazzino in bagno. << Andiamo subito a provare a lavarla! >> concluse poggiando le mani sui fianchi del ragazzino per condurlo in bagno, mentre questo, imbarazzato com’era non era riuscito a balbettare nulla di più.
Il rosso si accorse del sorrisetto di Tyki e a stento trattenne una risata, mettendosi una mano davanti alla bocca.
<<  Tutto bene? >> gli chiese preoccupata Linalee.
<< Uhn? No, no, tranquilla. >> le sorrise ricomponendosi. Era proprio una bella ragazza, concordò con se stesso, osservandola attentamente.
<< Allora vi sta piacendo la serata? >> chiese con disinvoltura.
<< Oh, sì moltissimo! Mi piace molto la musica che metti: alcune sono fra le mie preferite. >>
<< Oh, beh, così mi fai arrossire. >> disse facendo ridere entrambi.
<< Ma anche Allen si sta divertendo molto. Lo spettacolo dei Noah’s gli è piaciuto molto. >>
“E vedrai come gli piacerà ora” pensò con un sogghigno malizioso Lavi.
<< L’unico che non sembra divertirsi è Kanda. >> aggiunse indicando un ragazzo seduto al suo fianco, rimasto finora in disparte, che al sentirsi chiamare si girò.
 Lavi quasi sbiancò a vedere l’orientale di quel pomeriggio.
Kanda si strozzò quasi con il suo cocktail, nel vedere l’idiota che gli era venuto addosso quel pomeriggio.
<< Ma sei tu! >> esclamarono entrambi sorpresi.
<< Sei quel coniglio idiota di oggi! >>
<< Guarda che sei tu quello che mi è venuto addosso! >>
<< Che. Sei tu che non guardi dove vai, stupido coniglio. >>
<< Guarda che mi chiamo Lavi. >>
<< Appunto. Rabi. Coniglio. >>
<< No, non Rabi, Lavi! >>
Linalee li guardò confusa : << Eh? >>
<< Che. >> disse Kanda, incrociando le braccia, segno che non avrebbe detto una parola di più.
<< Il tuo amico oggi pomeriggio  mi è venuto addosso mentre camminavo sul marciapiede. >> spiegò Lavi.
<< Guarda che sei tu che non eri attento. >> precisò l’orientale con uno sguardo tagliente.
<< Ma non è…! >> cominciò Lavi per poi essere bloccato da Linalee.
<< Kanda, chiedigli scusa e basta. >> si intromise con un sorriso la ragazza.
<< Assolutamente no. >> replicò freddo l’orientale.
<< Yuu… >> cominciò questa con no sguardo dolce, che però non prometteva nulla di buono.
Kanda la guardò per un attimo per poi guardare Lavi annoiato.
<< Che. Scusa stupido coniglio. E la prossima volta vedi di guardare dove metti i piedi. >> aggiunse guardandolo negli occhi.
Nel momento in cui gli occhi di Kanda lo guardarono Lavi lo osservò veramente, al di là del fastidio di essere chiamato stupido coniglio. Era bello, incredibilmente bello con quei lineamenti di porcellana. E quello sguardo tagliente, magnetico e impietoso gli arrivò dritto al cuore.
“Strike!” pensò.
<< Scuse accettate, Yuu-chan! >> disse con un sorriso ebete, senza pensarci troppo.
Subito ricevette un sonoro pugno nello stomaco che gli mozzò il respiro, facendogli spalancare l’unico occhio verde.
Kanda si avvicinò al suo viso, per sussurrargli : << Non chiamarmi Yuu.>>
Lavi sorrise, nonostante la gran botta. Kanda era decisamente forte.
<< Come vuoi, Yuu-chan. >>
Altro pugno.
<< Kanda!!! >> esclamò Linalee.
 
 
La serata trascorse tranquilla, anche se dopo un po’ i ragazzi cominciarono a preoccuparsi, non vedendo tornare Allen e Tyki, ma Lavi li rassicurò dicendo che probabilmente erano andati in pista a ballare.
E infatti dopo un po’ li videro tornare assieme: Allen aveva la faccia un po’ arrossata, mentre Tyki sorrideva come un gatto soddisfatto.
Lavi sorrise nel vedere l’espressione di Tyki, sapendo che poi avrebbe avuto un resoconto dettagliato del loro “rendez-vous”.
 
 
Verso le 5 del mattino Reever annunciò l’orario di chiusura, mentre Jerry offriva a tutti loro dei caffè. Si era formata una certa complicità fra quei ragazzi, escluso Kanda che sembrava non desiderare un contatto più amichevole con nessun rappresentante della specie umana.
 
<< Beh! >> esclamò Linalee sorridendo << Direi che per noi è ora di andare. >>
<< Avete un passaggio? >> si informò Lavi.
<< Certo, ci porta Kanda a casa in macchina. >> esclamò questa, osservando Allen che confabulava con Tyki, scambiandosi un pezzettino di carta.
<< Oh, allora siete a posto se Yuu-chan non ha bevuto…>> mormorò divertito il rosso.
<< Stupido coniglio! >> sibilò questi tirandogli l’ennesimo pugno << Devi smetterla di chiamarmi per nome. E poi è ovvio che non bevo se devo guidare. >> aggiunse seccato.
<< Avanti, mammoletta. Saluta il Portoghese e lo stupido coniglio che andiamo. >> urlò a Allen, uscendo a passò di marcia dal locale.
<< Mi chiamo Allen! >> esclamò questi, mentre li salutava.
<< Lavi, tu vieni con me, vero? >> chiese Tyki.
<< Sì, certo! >> esclamò questi, mostrandogli la valigetta con i dischi e il mixer già dentro.
<< Allora andiamo. A presto! >> disse il moro mentre uscivano entrambi dal locale, lanciando un’occhiata particolare ad Allen, che arrossì.
 
<< Ho dimenticato la borsa! >>
<< Linalee… >> la richiamò Allen stancamente, mentre Kanda giocherellava distrattamente con le chiavi dell’auto.
<< Dai, faccio una corsa e vado a prenderla! >> disse lei con un sorriso, mentre già rientrava nel locale.
Andò nell’angolino dove si erano seduti, e dopo aver cercato un po’ sotto dei cuscini la trovò. Stava per andarsene, quando un pezzo di carta colorata che spuntava da sotto il divanetto attirò la sua attenzione. Si abbassò a raccoglierlo : “I dischi di Lavi!” pensò. “Li avrà dimenticati qui, e ora come faccio a restituirglieli?” si chiese tenendo i dischi in mano.
In quel momento il barista si mise a canticchiare, pulendo i bicchieri.
“Ma certo! Mi farò dare il suo numero dal gestore del locale!” pensò entusiasta trotterellando allegra verso una porta con la scritta “Staff”.
Allen e Kanda avrebbero atteso ancora un po’.
 

  
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