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Autore: rhys89    03/01/2012    6 recensioni
Cento parole per cento drabble... diecimila parole, non una di più, non una di meno, per descrivere una storia d'amore.
Ecco a voi il mio nuovo esperimento, nato dalla mia personale convinzione di non avere una vita abbastanza complicata XD.
Sarà una storia dolce, a tratti introspettiva, forse un po' malinconica, ma soprattutto vedrà entrambi i punti di vista di questi due protagonisti, incontratisi forse per caso, forse perché era il loro destino
Lui, capelli mori, occhi carbone.
Lei, capelli biondi, occhi miele.
Lui, giacca di pelle e sorriso sicuro.
Lei, vestito di seta e sorriso impacciato...

Erano diversi come il giorno e la notte... ma forse sarebbero riusciti a trovare il loro personale tramonto.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell'autrice

Buongiorno e buon anno a tutti, miei dolcissimi e pazientissimi lettori!! ^-^
Come da copione è passato un secolo dall'ultimo aggiornamento, ma stavolta devo dire di essere piuttosto fiera di me di ciò che è venuto fuori dopo questa lunga attesa... ma come sempre sarete voi a giudicare!
Anche stavolta ci troviamo alle prese con il bel Lorenzo, ma con una chicca in più: scopriremo finalmente qualcosina del suo passato....
Ah, per chi se lo stesse chiedendo (ovviamente nessuno, ma vabbé... -.-"): la giornata di cui si parla in questa drabble è la stessa della precedente. Ho voluto mettere a confronto lo stato d'animo dei nostri due protagonisti alle prese con la stessa giornata di pioggia... mi sembrava interessante, ecco.
Ma bando alle ciance, ringrazio tuuuuuuuutti voi che leggete, seguite, preferite, ricordate e commentate e spero davvero di non deludervi mai...
E detto questo vi lascio alla storia...

Buona lettura a tutti! ^_^

Drabble 19
Prigione

Dio, quanto odiava la pioggia.
Da bambino, quando pioveva, sua madre gli impediva di uscire fuori a giocare.
«Perché potresti ammalarti.» Diceva sempre, liquidando così le sue proteste.
E lui poteva soltanto tornare in camera sua, chiudere la porta ed affacciarsi alla finestra aperta, godendo della carezza di quelle gocce gelate.
Lorenzo si era sempre sentito soffocare in quell’edificio che non era mai riuscito a chiamare casa.
Per quello se n’era andato alla prima occasione.
Ma in giornate come quella continuava a non uscire, lasciando che il cielo gli bagnasse viso al posto delle lacrime che non aveva mai versato.
   
 
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