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Autore: Ismene_    03/01/2012    2 recensioni
Bene bene bene. Ieri stavo spulciando un articolo su wikipedia e ho trovato una cosa che non sapevo. La nostra cara Jo ha scritto una storiella di 800 pagine con protagonisti James e Sirius per beneficienza, ambientata tre anni prima della nascita di Harry. Ha precisato che non è un prequel e non ne scriverà uno. Io ho voluto leggerla lo stesso, vi posto qui la traduzione. Ripeto, non è mia, l'ha scritta Zia Jo.
(il titolo idiota invece è mio)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Come promesso, ecco a voi il prequel di Harry Potter di 800 parole, scritto dalla nostra J.K. Rowling. La storia vede protagonista James e Sirius in una delle loro avventure.


La moto svoltò l'angolo così velocemente nel buio che i due poliziotti nell'auto gridarono "Hey!". Il Sergente Fisher schiacciò il suo grosso piede sul freno, pensando che il ragazzo che stava sul sedile posteriore si fosse di sicuro gettato sotto la sua auto; tuttavia, la moto svoltò senza disarcionare nessuno dei suoi autisti, e con un ultimo lampeggiare del fanalino di coda svanì nello stretto viottolo.


"Li abbiamo in pugno" gridò Anderson eccitato. "E' un vicolo cieco!"

Appoggiandosi al volante e rallentando, Fisher scrostò metà della vernice dal fianco dell'automobile, mentre si apprestava a farsi strada nello stretto vicolo per l'inseguimento.


Lì ferma, oltre il faro anteriore, stava la loro preda, dopo un quarto d'ora d’inseguimento. I due motociclisti erano bloccati tra un muro torreggiante in mattoni e l'auto della polizia che ora si precipitava su di loro come un avido predatore affamato.


C'era così poco spazio tra gli sportelli dell'auto e le mura del vicolo che Fisher e Anderson avevano difficoltà ad uscire fuori del veicolo. Cercare di avvinghiare i due furfanti, come dei granchi, ferì il loro orgoglio. Fisher trascinò la sua abbondante pancia vicino il muro, facendo saltare via i bottoni dalla camicia, per poi colpire lo specchietto laterale con il suo didietro.


"Scendete subito dalla moto" urlò ai giovani che sorridevano compiaciuti immersi nella luce blu lampeggiante che a quanto pare gradivano.


Fecero come fu loro detto. Liberandosi dallo specchio rotto, Fisher li fissò. Avevano l'aspetto di due adolescenti. Quello che aveva guidato portava dei lunghi capelli neri; il suo aspetto insolente ricordò spiacevolmente a Fisher il chitarrista fidanzato perdigiorno di sua figlia. L'altro ragazzo portava anche lui capelli neri ma erano e corti e diretti in tutte le direzioni; indossava degli occhiali e presentava un ampio sorriso. Entrambi indossavano delle T-shirt ricamate con un grande uccellino d'oro; l'emblema, senza alcun dubbio, di una stonata e assordante rock band.


"Senza caschi!" gridò Fisher, indicano le due teste prive di casco. "Limite di velocità superato di... di una considerevole cifra!" (Il limite di velocità registrato era, infatti, stato più alto di quanto Fisher fosse pronto ad immaginare). "Mancata sosta su richiamo della polizia!".


"Ci sarebbe piaciuto fermarci per una chiacchierata" disse il ragazzo con gli occhiali, "è solo che ci abbiamo provato..."


"Non fare il furbetto...voi due siete in un mucchio di guai!" disse Anderson. "Nomi!"


"Nomi?" ripetè il ragazzo dai capelli lunghi. "Beh...vediamo. Ce ne sono tanti. Wilberforce... Bathsheba... Elvendork..."


"Che carino l'ultimo, si può usare sia per un maschio sia una femmina" disse il ragazzo con gli occhiali.


"Oh...i NOSTRI nomi volevate dire?" chiese il primo, notando Anderson infuriato. "Dovevate dirlo prima" Questo è James Potter e io sono Sirius Black!"


"Le cose si faranno nere per te tra qualche secondo, brutto piccolo.."


Ma né James né Sirius stavano prestando attenzione. Improvvisamente restarono all'erta come dei cani da caccia, osservando dietro Fisher e Anderson, sul cofano dell'auto, nello stretto viottolo buio. Poi, con gli stessi movimenti fluidi, raggiunsero le loro tasche.


Con un tuffo al cuore i due poliziotti immaginarono che avessero puntato contro di loro delle pistole, ma un secondo dopo si accorsero che i due ragazzi avevano estratto nient'altro che...


"Bacchette da batteria?" lì schernì Anderson. "Vi piace fare gli spiritosi, eh? Perfetto... siete in arresto per..."


Ma Anderson non riuscì a finire la frase. James e Sirius avevano urlato qualcosa d’incomprensibile e le luci dei fanali si erano spente.


I poliziotti si guardarono intorno e poi si voltarono. Tre uomini stavano volando - davvero VOLANDO - su dei manici di scopa e nello stesso istante l'auto della polizia si stava sollevando sulle ruote posteriori.


Fisher cadde in ginocchio; Anderson inciampò sulle gambe di Fisher e cadde su di lui. Sentirono gli uomini sulle scope fracassare l'auto capovolta per poi cadere al suolo inermi, mentre pezzi di scopa rotti risuonavano intorno a loro.


La moto prese di nuovo vita. Con la bocca spalancata, Fisher si fece forza per guardare i due giovani.


"Grazie mille" disse Sirius "Ve ne dobbiamo una!"


"Sì...piacere di avervi conosciuto" disse James. "E non dimenticate: Evendork! E' unisex!"


Ci fu un frastuono che fece tremare la terra e Fisher e Anderson si strinsero l'un l'altro colti dalla paura: la loro auto era caduta al suolo. La moto ruggì e davanti agli occhi increduli dei due poliziotti decollò in aria: James e Sirius si allontanarono nel cielo notturno mentre il fanalino posteriore scintillava come un rubino.

  
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