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Autore: violanassi    03/01/2012    3 recensioni
Un normale ritorno a casa dalla notte di Capodanno..o forse no?
Enjoy ^^
Genere: Dark, Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero appena tornata dal veglione di Capodanno passato in discoteca (contro la mia volontà) e mi accingevo ad aprire il grande cancello in ferro battuto che portava al breve sentiero per arrivare a casa mia. Ero un po' confusa, ma non penso che avessi bevuto. Forse un po' di champagne, ma quello non conta. D'altronde, ero l'autista designata. Gli altri si ubriacavano e dimenticavano i loro problemi e preoccupazioni, utilizzando solo un po' d'alcool, mentre io ero costretta da me stessa a stare perennemente seduta su quel divanetto di pelle color cuoio, reggendo il moccolo alle coppiette che pomiciavano indisturbate intorno a me. Mi sono sempre un po' maledetta per la mia mente  dannatamente razionale, seppure un poco assurda, per il mio carattere sempre coi piedi per terra e per le mie scelte indirizzate verso la ragione.
Mille e mille pensieri di varia natura attraversavano la mia mente come lampi, mentre cercavo di infilare la chiave di casa nella stretta toppa del cancello. Appena varcata con difficoltà la soglia mi gettai sul divano.
Cazzo, siamo sicuri che non mi abbiano narcotizzata in qualche modo di cui non sono a conoscenza? Insomma, sono sicura che queste voci siano frutto della mia testa.Non penso che mamma, papà o peggio, il cane, si metterebbero a sussurrare in un megafono alle quattro e mezzo di notte.
Sentivo dei sussurri distinguibilissimi nel soggiorno, non riuscivo a capire da dove provenissero. Sembrava che mi chiamassero..
-Viola..Viola..
Da brava amante dei film horror mi immaginai subito la scena seguente: mi guardo attorno spaventata, non c'è nessuno, torno tranquilla sul divano e poi arriva qualche demone a uccidermi in modo brutale con una mazza chiodata.
Accesi l'abat-jour e mi decisi ad andare a letto. La testa mi pulsava come se stesse per esplodere, camminavo e non percepivo il pavimento. Mi guardavo intorno e tutto era sfocato. Respiravo e sentivo quei sussurri; trattenevo il respiro e non li udivo più. Abbastanza turbata mi diressi verso camera mia, attraversando il lungo corridoio le cui pareti erano coperte di quadri. Notai che i quadri erano..strani. Non come li vedevo in qualsiasi altro momento. No, erano differenti. Mi soffermai su una delle pitture a inizio corridoio, raffigurante una battaglia in una steppa.I cavalli erano in posizioni diverse. Erano come spaventati, si ritraevano inorriditi. Ma la cosa che mi colpì furono i loro occhi. Vuoti, neri, come se non avessero un fondo.Rimasi incantata a fissare quel dipinto nella penombra, quando ad un tratto un'ombra mi scivolò tra le gambe, facendomi sussultare. Guardai in basso e vidi Riker, il mio cane, strusciarsi amorevolmente sulle mie gambe.
Oh, sei soltanto tu. Dai, togliti, devo andare a dormire. Fammi passare, su Riker.
A quelle parole il cane alzò la testa, e vidi un ghigno che di normale non aveva niente. Era come se sorridesse in modo sadico, quasi umano. E gli occhi, vitrei e bui, mi causarono un brivido lungo la colonna vertebrale. Ma non aveva gli occhi verdi, quel cane?
Bah, la suggestione.
Finalmente arrivata a destinazione mi accasciai sul letto con un sospiro di sollievo. Mentre mi infilavo sotto al soffice piumone nero decorato con nuvole bianche, mi parve di vedere un volto minaccioso sul muro davanti a me, accompagnato dalle solite voci.
Basta Viola, da domani in poi solo cartoni animati e film comici. Guardi troppi film di paura.
Già, Viola..guardi decisamente troppi film. Ma ora non siamo in uno di quelli.
Un ghigno scintillante accanto a me pronunciò queste parole, con lo stesso identico sussurro degli altri, solamente più roco e vicino.
Lo scorsi sorridere con quegli occhi vitrei, come la pece, e quella fu l'ultima cosa che vidi. Poi il niente.
*****
La mattina dopo mi risvegliai con un po' di mal di testa, assolutamente prevedibile. Però devo dire che mi sentivo fresca, come rinata. Andai subito in bagno, notando come i quadri e tutto il resto della casa adesso erano perfettamente normali. Mi piazzai davanti allo specchio.
Oggi sarà una bellissima giornata, me lo sento!
Sorrisi a me stessa, scrutando a fondo i miei occhi senz'anima e il mio ghigno, che non aveva niente di umano.



Viola's corner!

Piccole precisazioni: Nulla di quel che è narrato in questo coso
questa storia è avvenuto realmente.  Cioè, è abbastanza inutile dirlo, ma vabbè ^^  Le parti in corsivo sarebbero pensieri della protagonista.
Allora, che dire..ringrazio immediatamente la mia beta Mary (Rachel_FaberryFan_R), che è sempre disponibile e mi aiuta ogni santa volta. Ti voglio bene♥
Ringrazio anche in anticipo tutti coloro che leggeranno e soprattutto chi recensirà! Mi farebbe tantissimo piacere sapere cosa pensate di questa storia, anche perchè io non ne sono molto fiera .-.
A presto :)
Viola, alias Beth
   
 
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