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Autore: malfoymyheart    03/01/2012    8 recensioni
Ma lei rideva, come due bambini sembravano volare su sogni scaturiti dalle loro fantasie più remote, si stringevano sfiorandosi con le mani, e caddero abbracciati sul tappeto davanti al camino, poi lo sguardo di Draco si fece serio e gli occhi argentei che lei tanto amava si fusero con i suoi.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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la storia 5
            " Due amanti silenziosi somigliano a due arpe con lo stesso diapason
                              e pronte a confondere le voci della divina armonia "
                                                                                                                   (A.Karr)






E lasciami gridare

e lasciami sfogare
io senz'amore non so stare
Io non posso restare
seduto in disparte
nè arte nè parte
non sono capace
di stare a guardare
questi occhi di brace
e poi non provare
un brivido dentro
e correrti incontro
gridarti ti amo...
ricominciamo!





- Vieni - disse Draco quasi in un sussurro, la vide titubante quasi avesse paura che lui le giocasse un brutto tiro, quindi ripetè con tono dolce ma deciso

- Ti fidi di me?! -
lei sembrò rifletterci e poi rispose annuendo
- Si, voglio fidarmi -
Quando il marito spalancò la porta, lei portandosi entrambe le mani sulla bocca esclamò
- Oh mio Dio..Draco.. tu..- ma non riuscì a finire la frase, perchè le lacrime scendevano come rapide dopo un temporale estivo copiose.
Senza parlare lui con un sorriso speranzoso la condusse in quell'angolo dove la sedia a dondolo, di fronte alla culla che era una nuvola di tulle, sembrava aspettare solo lei e la fece sedere.
Poi inginocchiandosi davanti a  le diede in mano una scatoletta verde argento e disse
- Prima che tu la apra ascoltami fino in fondo,senza interrompermi, perchè non so se riuscirò a ripetere tutte le parole che mi scaturiscono dal cuore.
Senza di te io non ho ragione di esistere, in questi mesi il tempo è passato così lento che pur di non " subirlo " mi sono annientato bevendo e fumando. Volevo cancellare tutti i bocconi amari che ti ho fatto ingoiare in questi anni, a causa del mio comportamento. So di non meritare il tuo perdono, ma credimi quello che vedi è solo l'inizio di un nuovo Draco, volevo essere un buon marito ed un buon padre, ma il risultato direi che è stato scadente - e una smorfia fece capolino sul volto di Draco, lei fece atto di aprire la bocca ma l'uomo alzando la mano la fermò
- ti prego fammi finire, da quando te ne sei andata la mattina mi guardo allo specchio e vedo solo l'ombra di un uomo che nella sua arroganza e presunzione, si è fatto sfuggire quello che di buono era entrato nella sua vita. So di avere tanta strada da fare, ma so che grazie al tuo aiuto supererò tutti gli ostacoli che si presenteranno. Sarei un bugiardo a dirti che hai di fronte a te l'uomo perfetto, ma una cosa è certa io voglio essere un uomo nuovo iniziare una nuova vita con te al mio fianco, con i nostri figli, nella mia vita ho commesso un sacco di errori  a cui non ho mai portato rimedio, ma per il nostro amore ci dovevo provare ed ho pensato di cominciare da qua - con un gesto della mano che si allargava le mostrò il suo lavoro, che lei stava ammirando stupita.
In undici anni non aveva mai fatto nulla per i suoi figli, aveva sempre delegato gli altri, li amava nessuno poteva negarlo, ma non aveva mai acquistato una caramella per loro di sua spontanea volontà, c'era sempre qualcuno che gli rammentava un compleanno, o una ricorrenza e spesso faceva gli acquisti al posto suo.
- Hai..fatto ..tutto questo  da solo?! - disse lei incredula alzando un sopracciglio
Facendo un mezzo sorriso, il marito annuì, con calma Hermione si alzò e cominciò a girare per la stanza, poi si fermò davanti al carillon e lo fece girare, una dolce melodia si propagò per la stanza, mentre nuovamente le lacrime fecero capolino nei suoi occhi


Sara' sara' l'AURORA
per me sara' cosi'
come uscire fuori
come respirare un'aria nuova
sempre di piu'
E tu e tu amore
vedrai che presto tornerai
dove adesso non ci sei.
Forse un giorno tutto cambiera'
piu' sereno intorno si vedra'
voglio dire che
forse andranno a posto tante cose
ecco perche'
ecco perché
continuerò
a sognare ancora un po'
uno dei sogni miei miei
Quello che c'é in fondo al cuore non muore ma


Lei si voltò e le pozze argentee di Draco che la stavano fissando speranzose, si persero in lei e lui sussurrò
- Vorrei chiamarla Aurora, che sorge per dare vita ad un nuovo giorno che sorge per dare vita ad un nuovo Draco, e quell'attimo che precede il sole all'orizzonte pronto a scaldare il nostro mondo, le nostre vite -
Timoroso che lei gli sfuggisse le si avvicinò , e stringendola da dietro le disse
- Permettimi di mostrarti quanto io sia vivo solo grazie a te, quanto io sia perso senza di te, ho bisogno che tu mi tenda la mano, e mi dica di si, che mi dica ricominciamo, se tu ci sei, tutti i miei timori e le mie paure scompaiono, grazie Hermione di starmi vicino.. -

Grazie perchè, anche lontano
tendo la mano e trovo la tua..
Con te ogni volta è la prima volta..
Non ho paura vicino a te

Nella testa della grifona c'era una gran confusione, il suo io gridava, allontanati non ti credo, ma il suo cuore contrastava tutto e diceva stringimi a te, perchè ti amo!
Il cuore le batteva come un orda di centauri alla carica, e pensava che se erano ancora li, insieme, forse qualcosa ancora c'era, e si poteva  forse ricominciare da quel momento..
Certo quella che aveva vissuto non era la vita che aveva voluto, ma lui le mancava e quello che desiderava di più era tornare insieme a lui.
Eppure c'era qualcosa che la frenava, una sorda paura che l'attanagliava, poi mentre la sua mente vagava ecco che fra le sue dita apparve una rosa rossa che sembrava dirle portami alle labbra e baciami, io sono la passione che scorre fra di noi, e lei lo fece la baciò con delicatezza come fosse il dono più prezioso.
Draco la osservava senza perdere d'occhio il più piccolo gesto, aveva bisogno di sapere che lei si fidava e con voce suadente le disse
- Ora puoi aprire la scatola, quello che vedrai me lo sono tatuato nella pelle, per imprimere la mia promessa che ti faccio ora -
Con le piccola dita Hermione aprì la scatoletta, vi era un cuore al cui centro spiccava la costellazione del Drago, ma la cosa più bella fu vedere le loro iniziali in rubini e smeraldi che s'intrecciavano.
Una forte emozione le fece tremare le gambe, poi alzando gli occhi vide lui che si stava slacciando la camicia, i suoi gesti lenti e eleganti la lasciarono con il fiato mozzo, aveva dimenticato quanto lui fosse bello anche nelle piccole cose.
Draco scoprendo il petto le mostrò il disegno che si era impresso, era lo stesso di quello che lei stringeva nelle sue mani, ed era sul suo cuore.
Con tutta la dolcezza e l' amore che sentiva sgorgarle in quel momento, si portò quel dono al cuore, mentre pensava tu sei dentro al mio di cuore e dentro alla mia anima, ed è che ti lascio non voglio che tu vada via, sei in ogni parte di me amore mio e ti sento. E si perse in quelle emozioni, estraniandosi.
Poi sentì lui dirle con tenerezza
- Siamo sangue, carne e fiato, siamo due gocce che si uniscono, io sono te e, tu sei me. Tu sei la luce che brilla nei miei occhi, senti il mio ed il tuo cuore, battono all'unisono..- e le prese le mani, una poggiandola sul suo tatuaggio, e l'altra lo portò al petto della donna.
E lei li senti  TUM..TUM.TUTUMM..entrambi battevano allo stesso ritmo
Non ci poteva credere, quello che aveva davanti era veramente un nuovo Draco, in undici anni non le aveva mai detto niente di tutto questo, non le faceva mancare nulla, l'amava con passione, ma non le aveva mai aperto il suo cuore in questa maniera.
D'impeto lo strinse a se si voleva perdere in lui, voleva fidarsi, voleva le sue labbra calde che le imprimessero scie bollenti, lei voleva essere il suo sole la sua luna, voleva essere sua moglie, la sua amante, la madre dei sue figli, lei voleva essere il suo mondo.
Alzando lo sguardo su di lui ed arrossendo disse
- Baciami Draco, baciami perchè io possa entrare nella  stella che hai posto nel tuo cuore, voglio esplodere in una miriade di piccole luci, voglio illuminare la nostra nuova vita proprio come l'AURORA..-
poi prendendo fiato disse
- Aurora è un nome perfetto, Aurora è il nostro inizio, perchè io credo che sarà Aurora a farti rinascere e sotto una nuova stella, ti amo Draco e non ho mai smesso -
quelle parole le aveva sussurrate, quasi fossero trasportate dal vento, lui le afferrò il viso con entrambi le mani e poggiandole delicatamente le labbra sulle sue le soffiò
- Tu sei il mio raggio di sole, quello che illumina il mio cammino, quello che mi scalda sei quello che mi da forza - poi ridendo la prese tra le braccia e la fece girare tra le sue braccia, rideva il suo cuore colmo di gioia gridava di felicità.
Hermione lo picchiava sul petto e gli diceva ridendo
- Mettimi giùùù..potrei vomitarti addosso ....Dracooo, ti pregoo!! -
Ma lei rideva, come due bambini sembravano volare su sogni scaturiti dalle loro fantasie più remote, si stringevano sfiorandosi con le mani, e caddero abbracciati sul tappeto davanti al camino, poi lo sguardo di Draco si fece serio e gli occhi argentei che lei tanto amava si fusero con i suoi.
Si persero nell'affanno dei sensi, si amarono come fossero due assetati nel deserto che per giorni avevano vagato alla ricerca dell'oasi, ed ora si stavano abbeverando alla fonte del piacere.
Le labbra, le mani percorrevano la pelle, ognuno di loro donava all'altro il piacere dell'estasi, finchè non si unirono in un solo corpo nella danza dell'amore ed i gemiti furono musica celestiale, il vero amore era un cammino che si doveva dividere in due, e lui lo avrebbe diviso con Hermione, le avrebbe offerto, la sua vita il suo cuore, la sua anima, le avrebbe dato tutto tutto se stesso, e molto di più...


«Quando si ama non vi è nulla di meglio che dare sempre, tutto, la propria vita, il proprio pensiero, il proprio corpo, tutto quel che si possiede; sentire quel che si dà; mettere tutto in gioco e poter dare sempre di più.»
(G. de Maupassant
  
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