La
verità dell'acqua
** [484
parole]
#1
Acqua
La brezza fresca di novembre entrava tra le spire della spessa sciarpa
di lana
e si propagava lenta lungo tutto il corpo, facendola rabbrividire e
arrossandole le guance più del normale.
La coltre di nubi celava il sole, tingendo l'ambiente di una sfumatura
plumbea.
La superficie del lago nero era immobile, una spessa lastra di ghiaccio
la
velava. Hermione stava seduta sul molo in solitudine, lo sguardo a
vagare nel
nulla, il cuore sofferente.
L'acqua era insapore, inodore, incolore.
Insapore come il gusto delle sue lacrime la prima
volta che Ron aveva
baciato Lavanda.
Inodore come il profumo della rabbia impotente,
davanti ad un amore
sbagliato.
Incolore come gli occhi dell'amico quando guardava
la fidanzata.
L'azzurro chiaro era spento, non brillava come al vedere Harry. Non
brillava
come un tempo, al vedere lei.
Hermione sapeva riconoscere la differenza.
Conosceva ogni sua
espressione, ogni suo gesto, ogni suo sguardo.
Sapeva che Ron non amava realmente Lavanda e sapeva che il ragazzo non
si
rendeva conto di quanto lei lo amasse. Nemmeno lo
immaginava.
Necessitava di lui come necessitava dell'acqua in ogni sua molecola.
Aveva
sfidato la sorte; si era tuffata in quella distesa cristallina
immergendosi
completamente, esplorando le meraviglie sotto la superficie, ma il
freddo
l'aveva gelata all'improvviso.
Il ghiaccio si era inspessito intorno a lei, creando una robusta
barriera e
costringendola ad uscire per salvarsi, abbandonandola al crudele
inverno del
suo cuore.
«A che pensi?», domandò Ginny alle sue
spalle. Si sedette di fianco a lei, il
viso parzialmente nascosto dalla sciarpa e dal cappello calcato sul
capo.
«Penso all'acqua», rispose Hermione, inespressiva.
«L'acqua è incolore,
inodore, insapore. A che serve? In fondo non ha nulla di
particolare», sospirò
malinconica.
L'amica la strinse a sé, sorridendo. «Guarda il
lato positivo; se fosse
incolore non riusciremmo a vedere quello che nasconde o a distinguere
le
increspature prodotte da una leggera folata di vento, da un sassolino.
Se fosse
inodore non percepiremmo il suo profumo che si mischia all'aria e alla
terra.
Se fosse insapore non ci disseterebbe».
Socchiuse gli occhi, pensierosa. In fondo, Ginny aveva ragione.
L'acqua era colorata. Come gli occhi di Ron, i suoi
capelli rossi, il
porpora che gli accedeva le orecchie quando s'imbarazzava, il bianco
del suo
sorriso.
L'acqua profumava, portava con sé
l'odore della terra. Portava con sé il
profumo dei suoi capelli, il profumo della menta.
L'acqua sapeva di pioggia, di neve e
umidità. Sapeva di cielo azzurro,
limpido e senza nuvole.
Intrecciò le dita di Ginny con le sue, appoggiando la testa
castana nell'incavo
della sua spalla, tra una cascata di capelli rossi.
Un raggio di sole si fece largo tra le ombre scure, diffondendo sulla
lastra candida
del lago una foschia dorata e brillante. Hermione ebbe la
consapevolezza che,
da qualche parte, il ghiaccio cominciava a sciogliersi e la barriera
sarebbe
svanita come era comparsa.
Forse c'era ancora una possibilità per lei. Forse l'acqua
sapeva di speranza.
Flash che
dà l'inizio a una raccolta Ron x Hermione, basata
sul contest Click
and Flash - Scatta la tua storia! di Immortal_Bliss
e Trich.
di cui, purtroppo, devo ancora ricevere i risultati da lunghissimo
tempo.
Per il contest
ho scelto la foto dell'Acqua, come vedete. Siccome mi
piacevano
molto anche le altre foto, ho deciso di farci sopra una raccolta.
Attendo
commenti speranzosa, per questo primo capitolo.
Jo