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Autore: angelad    03/01/2012    17 recensioni
Sai bene che solo per il mio nome ed il mio lavoro avrei potuto avere tutte le donne che volevo, sono sempre stato un playboy..”
Kate lo interruppe: “Perché allora hai scelto me?”.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
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 Aveva deciso, gli avrebbe parlato e gli avrebbe detto la verità, anche se ciò avesse comportato perderlo. Il suo psicologo le aveva detto di attendere ancora, doveva darsi un po’ di tempo, ma lei fece di testa sua, non poteva più aspettare.
 


Era tesa come una corda di violino, come non era mai stata. Non era la solita carica d’adrenalina dell’investigazione a renderla così, ma un’improvvisa paura, Rick non avrebbe capito.
Pensandoci bene, non poteva dargli torto, la sua era una bugia troppo importante. Lo avrebbe ferito nel profondo.

Si fece coraggio e suonò il campanello. Le aprì la porta Castle in persona. Aveva l’aria intontita, come se si fosse appena svegliato, ma non appena la vide, sul suo volto apparve uno splendido sorriso. Il cuore di Kate si strinse, se era possibile, ancora di più.

“Kate, ciao! Non ti aspettavo.. vieni, accomodati. Come puoi vedere non sono in tenuta da ospiti, sono in tuta. Non vorrei passarti un’idea sbagliata, non stavo facendo moto, in realtà stavo meditando sul divano” disse l’uomo aiutandola a togliersi il cappotto.

Castle aveva iniziato a parlare senza sosta, ma vedendo che la donna rispondeva a monosillabi, capì che la donna era molto nervosa.

“Kate che c’è? Qualcosa non va?” chiese serio.

La donna non rispose subito e si contorceva le mani. Castle allora le toccò il braccio e la fece sedere sul divano: “Avanti, che succede?” la incalzò.

Kate respirò profondamente ed iniziò a parlare, perché sapeva che se avesse atteso ancora per qualche secondo, se ne sarebbe andata senza confessare nulla. Lui, però, meritava la verità.

“Noi due dobbiamo parlare. Anzi no, io devo farlo, ma ti prego non mi interrompere altrimenti non riuscirò a dire una parola. Quel giorno in ospedale ti ho mentito, l’ho fatto con tutti. Quando mi hai chiesto se sapevo cos’era successo al cimitero, ho risposto di no, tutto era diventato nero.
Era una bugia, una grande e colossale bugia. 

Mi ricordo perfettamente quel maledetto pomeriggio: il palco, il mio sguardo verso di te, il tuo verso di me, il dolore improvviso al petto e poi tu.. il calore delle tua braccia che mi sostenevano, il tuo viso piangente e ogni tua singola parola. Non ricordo il mio dolore, solo la tua disperazione. Resta con me Kate, non abbandonarmi per favore..e quel meraviglioso ti amo.. Io nel mio cuore lo sapevo già da tempo, ma sentirtelo dire è stata l’emozione più grande che io abbia mai provato.

Se fossi morta in quell’istante non mi sarebbe importato, sarei stata la donna più felice del mondo.
Volevo risponderti, volevo sorriderti, ma non so se ci sono riuscita. In quel momento la mia coscienza si è oscurata..

Quando mi sono svegliata in ospedale non so cosa mi abbia preso, ma accanto a me c’era Josh e non tu. Non sto facendotene una colpa, so che non potevi essere lì. Ho avuto paura dei miei sentimenti, come sempre nella mia vita. Ho lasciato passare troppo tempo, facendomi cullare da una menzogna che mi rendeva falsamente sicura.
Oggi sono venuta a dirti che mi dispiace, mi sono comportata da egoista e da codarda.

La verità è che anch’io ti amo, ti ho sempre amato.

Mi rendo conto di aver sbagliato e, probabilmente, di averti perso per sempre. Non credo che tu riuscirai a perdonarmi, non sono qui per chiederlo.
Volevo solo che lo sapessi. Se ora vorrai chiudere la nostra amicizia e la nostra collaborazione, lo capirò”.

Aveva continuato a martoriarsi le mani per tutto il discorso, ora attendeva la reazione dell’uomo. Castle non pronunciò una parola, i lineamenti del suo viso non tradivano nessuna emozione. Kate pensò che fosse giunto il momento di andarsene, ma mentre si apprestava ad alzarsi, si sentì afferrare con forza per un braccio.

“Non penserai d’andartene adesso vero?”.

Kate chiuse gli occhi, sapeva ciò che stava per succedere, era preparata.

Sentì Castle dire: “Girati e guardami negli occhi”. La donna ubbidì, ma ciò che vide non era quello che si aspettava. Rick non appariva arrabbiato, anzi le stava sorridendo e prendendola per i fianchi, la attirò a sé finchè i loro corpi non si toccarono.

“Sai che sei la donna più intelligentemente ottusa del pianeta, Kate Beckett? Secondo te aspetto quattro anni per sentirti dire queste parole e ti mando via?” le accarezzò il viso.

Kate era totalmente incredula: “Non sei arrabbiato?”

“Perché dovrei esserlo? Sapevo che ti ricordavi tutto, l’avevo capito. Vuoi sapere quando? Quel giorno, quando sei venuta in libreria a riprendermi e abbiamo parlato sulle altalene. Ti ho chiesto perché avessi lasciato Josh e tu mi hai risposto: “lui mi piaceva veramente tanto, ma non era abbastanza” che tradotto dal tuo linguaggio criptico significava: “Lui mi piaceva, ma amo te” e hai continuato “so benissimo di non poter essere la persona che voglio, che non potrò vivere una storia con un uomo liberamente, finchè quel muro non cadrà” cioè “vorrei vivere il nostro amore, ma non sarò pronta finchè non avrò fatto pace con me stessa e non voglio ferirti ed illuderti ancor di più”.  Non ti saresti mai sbilanciata così tanto se non fossi stata a conoscenza di quelle parole”.

La donna finalmente si rilassò: “Sono così prevedibile?”

“Per me sì. Voglio farti capire una cosa. Sai bene che solo per il mio nome ed il mio lavoro avrei potuto avere tutte le donne che volevo, sono sempre stato un playboy..”

Kate lo interruppe: “Perché allora hai scelto me?”.

“Perché ho scelto te? I motivi sono milioni, ma la risposta è una sola:  nessuna donna mi ha fatto provare le sensazioni che mi fai provare tu. Credevo di essermi già innamorato in passato, ma mi sbagliavo.

Il caffè non mi era mai parso così buono ed indispensabile prima di prenderlo per e con te.

La gelosia non mi era mai sembrata un sentimento così bello prima di vederlo stampato sulla tua faccia.

Consideravo scrivere il mio lavoro, ma non mi sono mai sentito più realizzato finchè non ho creato un
personaggio identica a te nella mia finzione letteraria.

Rischiare la vita con te ogni giorno è diventato bello e divertente.

Non ero mai stato così male vedendo piangere una persona, finchè quel qualcuno non sei stata tu.

Non mi sono mai sentito tanto orgoglioso di essere il confidente di qualcuno, finchè non sono stato il tuo.

Devo continuare?

Mi hai letteralmente stregato detective e il mio desiderio più grande è quello di renderti felice”.

La donna appoggiò la testa contro la sua spalla e mormorò: “Sei un uomo stupendo e io non ti merito”.

Rick rise: “Questo se non ti dispiace lascia deciderlo a me. Potrei essere io a non meritare te. Tu mi hai insegnato cos’è la vera vita, io vivevo in un mondo dorato prima di conoscerti. Mi hai migliorato molto”.

“Potrei dire la stessa cosa di te, mi hai fatto superare tante paure, da sola non ci sarei mai riuscita”.

“Visto? È solo dare ed avere. L’amore in fondo è solo questo. Che ne dici, ti va di continuare questo magnifico gioco per tutta la vita?”

Kate lo strinse forte: “Always. Non voglio perderti mai più”.

Così, mentre New York si avviava verso il tramonto, con un lungo, intenso e tanto sospirato bacio un nuovo amore vedeva la sua alba.
 
 
Angolo mio
Questa storia è nata in maniera strana. Ho avuto una botta d’ispirazione improvvisa e in un’ora è nata questa cosetta. Ditemi che cosa ne pensate! Buon anno a tutti!!!

  
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