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Autore: DumbledoreFan    04/01/2012    8 recensioni
"Fammi indovinare...stai correndo da qualcuno per il famoso bacio di mezzanotte" disse con tono tranquillo e quasi confidenziale, posando le mani coperte da guanti spessi sulle gambe. Chris la guardò per un attimo stranito, poi sospirò lievemente e abbassò lo sguardo.
"Patetico, lo so" rispose sentendosi ancora più idiota di fronte agli occhi svegli di una sconosciuta. La ragazza si strinse appena nella spalle e stese il braccio destro, per guardare sotto la manica della giacca di pelle il suo orologio da polso.
"Più che patetico, direi inutile, visto che é già mezzanotte e dieci" rispose la ragazza tornando ad osservare Chris che sbuffò frustrato, passandosi le mani nei capelli e stringendo gli occhi, imprecando sottovoce.
Dannazione, perché non gli aveva mandato prima quel messaggio? E come diamine gli era venuto in mente di correre, CORRERE, da lui? Lea abitava lontano, come aveva potuto pensare anche solo per un secondo di poter arrivare in tempo semplicemente correndo? Forse si era convinto che ignorando l'orologio avrebbe potuto avere comunque il suo bacio di mezzanotte da Darren.

{CrissColfer} per augurarvi buon anno nuovo **
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera miei amati!! Sono tornata dal mio viaggio per l'Italia, pieno di Gleeks e delirio, e ovviamente non potevo lasciarvi a bocca asciutta! Quiiindi, anche se ho perso tutti gli altri capitoli dei miei aggiornamenti (per chi non lo sapesse, mi hanno rubato il computer), intanto mi faccio perdonare con questa shot su Capodanno (perché dai, che razza di fan del CrissColfer sarei stata se non l'avessi scritta? xD), poi per la ripresa degli aggiornamenti vi farò sapere sulla mia pagina di FB *QUI*
Adesso vi lascio alla storia ^^
Enjoy!



Midnight and thirtyseven kiss

 




Mentre Chris si faceva largo fra la fiumana di gente che si riversava nel punto più famoso e gremito di tutta New York, non riuscì proprio a trattenere un piccolo sospiro quasi rassegnato. Si era illuso che la confusione, l'asfissiante nube di gioia e euforia che aveva coperto Time Square, e l'ammasso di persone felici in ogni angolo sarebbe riuscito a dissolvere, o almeno soffocare il groviglio di pensieri nella sua testa, ma anche una volta circondato da rumore e luci, niente cambiò. La sua mente era sempre affollata da martellanti pensieri e ipotesi.

"Chris, hai ancora quella faccia e non va bene" gli disse Ashley dopo averlo osservato attentamente per un po'.

"É tutto ok, sono solo pensieroso" rispose il soprano sorridendo all'amica per non farla preoccupare.

"Oh lo sappiamo, sappiamo anche a cosa stai pensando" replicò Max inarcando le sopracciglia.

"A chi stai pensando" lo corresse Ash incrociando gli occhi di Chris per lanciargli un'occhiata penetrante.

"Io non sto pensando assolutamente a nessuno, anzi è proprio per questo che sono qui" ribatté il soprano leggermente stizzito, nonostante sapesse benissimo, come i suoi due amici, che stava mentendo.

"E non sta funzionando" continuò Max guardando Chris e incrociando le braccia al petto, sempre con un sopracciglio alzato.

"Ti sarei grato se invece di farmelo notare provassi a distrarmi" bofonchiò il soprano quasi infastidito, roteando gli occhi fino a puntarli sulla sfera sfavillante innalzata sopra i cartelloni luminosi, pronta a cadere allo scoccare della mezzanotte, sancendo l'inizio dell'anno nuovo.

"Va bene, va bene, che ne dite allora di stilare la lista dei nostri buoni propositi per il 2012?" domandò Ashley mettendo una mano sulla spalla di entrambi i ragazzi.

"Sperare che i Maya si siano sbagliati" rispose sarcastico Chris, facendo ridacchiare gli altri due.

"O almeno sapere per certo che hanno ragione, così potrei fare tutto quello che ho rimandato e di cui mi pentirei" replicò Max annuendo con il capo.

"Beh ma questo dovremmo farlo comunque, la vita é sempre imprevedibile! Non dovrebbe servirci una profezia per convincerci a fare quello che potremmo rimpiangere" lo corresse Ash.

"Hai proprio ragione...dovrebbe essere questo il nostro unico proposito per l'anno nuovo" acconsentì Max alzando il suo calice di plastica (vuoto, per giunta, visto che non aveva ancora aperto la bottiglia che teneva in mano).

"Fare il prima possibile quello di cui potremmo pentirci" esclamò con tono allegro e deciso, e Ashley fece tintinnare appena il suo bicchiere con quello del ragazzo, in un insolito brindisi.

"Niente rimpianti, solo amore" citò con tono solenne la ragazza, il cui sguardo slittò da Max a Chris, che stava fissando i suoi due migliori amici con gli occhi spalancati tra l'incredulo e l'infastidito, cercando di mascherare la pungente sensazione che gli si era attanagliata nello stomaco. Sapeva che i due avevano buttato lì quel discorso di proposito, visto che non erano stati affatto d'accordo con la sua scelta riguardo Capodanno, e una volta che il soprano aveva chiuso testardamente la discussione, Max e Ashley avevano iniziato a lanciargli dei messaggi subliminali nemmeno troppo velati. Chris comunque non disse niente, voltandosi semplicemente verso il palco dove da lì a poco si sarebbe dovuta esibire Lady Gaga, e sperando con tutto sé stesso che almeno lei riuscisse a distrarlo. Max e Ashley si scambiarono uno sguardo eloquente, stringendo appena le labbra, e quando la reazione del loro migliore amico non arrivò come avevano sperato, si lasciarono sfuggire un breve sospiro.

"Chris, lo so che ne abbiamo già parlato e sei irremovibile, ma se ti é venuto anche un solo piccolo dubbio, questo é il momento giusto per ripensarci" disse Ash facendo girare il soprano nella sua direzione. Chris guardò la sua migliore amica negli occhi, desiderando per un secondo di poter semplicemente mandare tutto al diavolo e ripensarci, prendere un taxi e correre nel posto in cui sarebbe dovuto essere, ma subito dopo la valanga di pensieri che l'aveva fatto desistere lo assalì di nuovo, facendogli scuotere il capo.

"Ragazzi, sto bene, sul serio" rispose Chris cercando di troncare il discorso una volta per tutte. Era deciso, aveva le sue ragioni e sapeva che stava lo stava facendo per il suo bene, o meglio, per il suo male minore.

Fortunatamente, l'arrivo della regina del pop sul palco distrasse tutti, Chris compreso, che si lasciò rapire dalla musica e dall'euforia generale e un po' isterica, che in effetti riuscì a dargli tregua, anche se non durò così a lungo. Anche durante il concerto, alcune parole, alcune canzoni lo facevano ripiombare nel vortice, e si sentì incredibilmente senza speranza, come se in qualunque cosa riuscisse a vedere o sentire un piccolo dettaglio che gli faceva tornare a mente proprio quello che voleva dimenticare, e la situazione era abbastanza insopportabile. Comunque, Ashley e Max sembravano intenzionati a coinvolgerlo assiduamente in ogni loro commento, e il soprano gliene fu grato, perché per un po' riuscirono a farlo svagare. Finché non sentì il cellulare vibrare nella sua tasca.

Chris lo tirò fuori dal suo cappotto pensando che fosse un qualunque messaggio di auguri in anticipo, riconfermando la sua intenzione di cavarsela scrivendo semplicemente su Twitter, ma appena lesse il mittente capì che non era così.
Darren.
Perché, perché gli faceva questo? Il suo declino all'invito di Lea non era stato un segnale abbastanza chiaro? Chris non voleva passare la sera di Capodanno vicino a quello che bramava tanto fortemente quanto era forte l'impossibilità di averlo. Chris voleva passare una sera tranquillo senza la costante insoddisfazione mista al senso di colpa per essersi innamorato del suo migliore amico.

Innamorato del suo migliore amico.

Esisteva qualcosa di più banale e patetico? Chris si sentiva un cliché vivente, nonché un totale idiota. Osservò lo schermo del suo cellulare storcendo violentemente la bocca e maledicendo mentalmente Darren e i suoi sms, che di sicuro ribadivano quanto avrebbe voluto averlo lì con lui, facendolo pensare a quanto anche Chris avrebbe voluto essere con Darren senza che la cosa gli facesse male, senza che sentisse l'impellente bisogno di picchiarlo dalla frustrazione o che ogni sorriso avesse un retrogusto amaro. Quanto gli sarebbe piaciuto tornare ai tempi in cui tutto era semplice e spontaneo.

Lanciò un ultimo sguardo al telefono e se lo rimise in tasca con aria cocciuta, intenzionato a non leggere il messaggio finché non iniziò ad avere l' impressione che la tasca scottasse, e non resistette più di un minuto alla curiosità. Tirò nuovamente fuori il cellulare e aprì l'sms di Darren con espressione quasi scocciata, aspettandosi una delle sue tante stupidaggini o uno dei suoi tipici commenti da nerd, ma si dovette ricredere velocemente.

Che peccato che non sei qui con me, adesso non so chi baciare a mezzanotte...

Chris rimase completamente pietrificato di fronte a quel messaggio per dei lunghi istanti, sbattendo le palpebre e rileggendo la frase almeno una decina di volte. In quel momento, di fronte a quelle parole, sentì crollare tutto. La barriera di difesa e convinzione che si era tanto minuziosamente costruito intorno si sgretolò come se fosse stata un castello di sabbia spazzato via da un'onda, lasciando spazio ad un insolito calore nel petto seguito da una prepotente iniezione di adrenalina pura nelle vene. Ecco quello che stava aspettando da mesi, da quando aveva capito che se non c'era Darren nei paraggi tutto sembrava stranamente meno luminoso, e che invece se era con lui tutto sembrava essere giusto. Chris aveva bisogno del pretesto per poter prendere Darren e dimostrargli che per quanto poteva spacciarsi per etero, loro due erano perfetti l'uno per l'altro.

"Devo andare là" disse Chris con voce assorta, gli occhi sempre fissi sullo schermo. Max e Ashley, che stavano parlottando tra di loro, si voltarono verso il loro migliore amico lanciandogli un'occhiata interrogativa.

"Come scusa?" chiese Max, interdetto.

"Devo andare da Lea" ripeté con tono più fermo, alzando lo sguardo su i suoi amici, che spalancarono gli occhi sbalorditi.

"Ma...ma...come?! E soprattutto, ora?!" esclamò Max, sconcertato.

"Chris, manca un quarto d'ora a mezzanotte, te l'ho detto prima...adesso è tardi, New York é completamente congestionata, già uscire da qui sarebbe un miracolo" continuò Ash cercando di far ragionare il suo migliore amico, che sembrava totalmente assorto.

Il soprano dopo appena un attimo girò il telefono per mostrare il messaggio ai suoi due amici, che lo lessero attentamente e rimasero a fissarlo per diversi istanti. Dopo poco, entrambi alzarono lo sguardo e si fissarono scambiandosi un'occhiata complice, sapendo perfettamente cosa significava tutto quello e quale fosse l'unica cosa da fare. Infatti, sia Ashley che Max si concessero un sospiro e si voltarono verso Chris, guardandolo comprensivi.
"Corri"
Al soprano occorse soltanto un secondo, dopo quelle parole, per destarsi da quella specie di stato catatonico con un piccolo sussulto, e lanciare uno sguardo ai suoi amici, prima di girarsi di colpo ed iniziare a farsi largo tra la folla di Time Square il più velocemente possibile, con il cuore che improvvisamente aveva cominciato a pompare frenetico nel suo petto e a rimbombare nelle sue orecchie, ovattando tutti i suoni intorno a lui.
Uscire dalla calca fu un'impresa, ma Chris in quel momento sembrava inarrestabile, non sentiva le botte o le spinte, voleva solo uscire, uscire il prima possibile e correre, correre senza sosta da Darren. Era arrivato il momento di dare una svolta a quella situazione, e quella era esattamente la svolta di cui aveva bisogno.

Una volta sul marciapiede Chris poté finalmente mettere in uso le sue lunghe gambe per iniziare a correre più forte che poteva, il respiro che piano piano iniziava a farsi più profondo, mentre a mala pena distingueva le vie.
La strada, come avevano predetto i suoi amici, era completamente bloccata dalle macchine impazienti che suonavano il clacson inutilmente, le persone dentro insofferenti e deluse. Il soprano lanciò loro uno sguardo di sfuggita, senza smettere di correre finché il suo corpo non iniziò a tradirlo, dandogli segni di cedimento.
Dopo quelle che a lui sembrarono ore, i muscoli delle sue gambe cominciarono a tirare e bruciare, i polmoni si fecero doloranti, ed iniziò a sentire delle sferzanti fitte nel ventre, così fu obbligato a fermarsi, piegandosi su sé stesso mentre si teneva la pancia e respirava affannosamente.

Non poteva fermarsi, non poteva arrendersi, e se avesse avuto il fiato in corpo per sbraitare, avrebbe inveito contro Darren per il suo dannato tempismo, e sé stesso, per il suo stupido orgoglio e la convinzione che stare lontano da Darren avrebbe risolto le cose. Illuso, che illuso.

Chris alzò lo sguardo e adocchiò il nome della strada, sospirando appena perché era ancora parecchio lontano, e non aveva il coraggio di guardare l'orologio. Riprese a correre, ignorando il dolore, ignorando la fatica, o almeno provandoci, finché non fu costretto a fermarsi di nuovo, con il sudore che gli imperlava il viso e le guance completamente arrossate. In quel momento sentì il rombo di un motore fermarsi vicino a lui, così alzò il capo e incrociò lo sguardo di una ragazza a cavalcioni di una moto nera che aveva appena accostato al marciapiede di fronte a lui e lo stava osservando con curiosità, dopo essersi tirata su la visiera del casco.

"Fammi indovinare... stai correndo da qualcuno per il famoso bacio di mezzanotte" disse con tono tranquillo e quasi confidenziale, posando le mani coperte da guanti spessi sulle gambe. Chris la guardò per un attimo stranito, poi sospirò lievemente e abbassò lo sguardo.

"Patetico, lo so" rispose sentendosi ancora più idiota di fronte agli occhi svegli di una sconosciuta.
La ragazza si strinse appena nella spalle e stese il braccio destro, per guardare sotto la manica della giacca di pelle il suo orologio da polso.

"Più che patetico, direi inutile, visto che é già mezzanotte e un quarto" rispose la ragazza tornando ad osservare Chris che sbuffò frustrato, passandosi le mani nei capelli e stringendo gli occhi, imprecando sottovoce.

Dannazione, perché non gli aveva mandato prima quel messaggio? E come diamine gli era venuto in mente di correre, CORRERE, da lui? Lea abitava lontano, come aveva potuto pensare anche solo per un secondo di poter arrivare in tempo semplicemente correndo? Forse si era convinto che ignorando l'orologio avrebbe potuto avere comunque il suo bacio di mezzanotte da Darren.

Il soprano sospirò di nuovo, mettendosi dritto e passandosi una mano sulla fronte con aria affranta e insofferente, mentre la ragazza sulla moto inclinava appena il capo, guardandolo dispiaciuta e meditando per un momento, lasciandosi andare a sua volta ad un sospiro.

"Senti, lo so che ormai la mezzanotte é passata, ma se ti accontenti di un anonimo bacio ad un orario qualsiasi, con questa posso arrivare ovunque. Monta su!" gli disse indicando il posto dietro di lei.
Chris sbatté le palpebre diverse volte, osservando la ragazza per qualche istante, istanti in cui gli passò nella mente di tutto, specialmente il fatto che salire sulla moto di una sconosciuta nel bel mezzo della notte era un'idea ancora più stupida di correre dall'altro lato di Manhattan, eppure bastò il pensiero del messaggio di Darren e la sua immagine per convincerlo ad annuire e montare senza esitazione dietro la ragazza di cui riuscì a scorgere il sorriso raggiante solo dagli occhi.

"Dimmi dove ti devo portare, e tieniti forte" gli disse buttando giù la visiera del casco. Chris si sporse sulla sua spalla per dirle ad alta voce l'indirizzo di Lea, poi le avvolse saldamente la vita e poggiò la guancia sulla sua schiena, mentre lei metteva mano al manubrio e dava gas, partendo tanto velocemente che Chris si aggrappò anche con le unghie.
Entrarono in strada con un agile curva e schivarono uno dietro l'altro due taxi, accelerando appena si trovarono esattamente nel mezzo alle due corsie.
Ok, Chris stava rischiando la vita a bordo della moto di una perfetta sconosciuta per colpa di Darren. Mezzanotte o no quel deficiente gli doveva molto più che un bacio.
Il soprano chiuse gli occhi che iniziavano a lacrimargli per via dell'aria sferzante, e li riaprì soltanto quando sentì un forte sobbalzo, vedendo che erano saliti su un marciapiede per passare sulle strisce pedonali ed evitare il semaforo rosso.
Chris si strinse ancor più forte a lei pregando che non si schiantassero, deciso a non riaprire più gli occhi finché la moto non si sarebbe fermata, immaginando di essere semplicemente sulle montagne russe.
Quando finalmente il soprano sentì che stavano rallentando, tirò un sospiro di sollievo e allentò la presa, e una volta accostato balzò giù, rimettendosi in ordine i capelli con una mano. La ragazza buttò nuovamente un occhio al suo orologio e strinse il pugno trionfante.

"Sì, 17 minuti, sono ufficialmente la migliore pilota di tutta New York" disse per poi lanciare uno sguardo felice a Chris.

"Dio ti devo un favore gigante!" esclamò il soprano aprendo le mani nella sua direzione.

"Oh, figuriamoci, ho avuto per quasi venti minuti Chris Colfer completamente spalmato addosso...credimi, siamo decisamente pari!" rispose lei divertita facendogli l'occhiolino, e Chris sorrise.

"Dimmi almeno il tuo nome" ribatté lui curioso, e la ragazza scosse il capo.
"No, é più divertente se lascio un alone di mistero...e ora corri, forza!" lo spronò lei con decisione.
Il soprano sospirò rivolgendole un sorriso pieno di gratitudine.

"Grazie, grazie mille" disse, per poi voltarsi e correre verso il portone del palazzo di Lea.

Si fece aprire dal portiere e schizzò verso l'ascensore, premendo sul bottone più volte, impaziente. In realtà non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe detto a Darren, una volta piombato lì stravolto e sudato, ma era troppo su di giri per preoccuparsene, ormai l'adrenalina che circolava nel suo corpo aveva raggiunto livelli troppo elevati per farlo ragionare razionalmente.
Infatti, una volta che le porte dell'ascensore si aprirono, si precipitò verso l'appartamento della sua migliore amica ed entrò senza nemmeno bussare, trovandosi nel salotto vuoto.
Spalancò gli occhi incredulo, facendo poi cadere le braccia lungo i fianchi, finché non si sentì chiamare.

"Chris!"

Il soprano si voltò di colpo, trovandosi davanti a Darren, appoggiato alla parete con un bicchiere quasi del tutto vuoto in mano e un'espressione piacevolmente sorpresa dipinta in volto.
Bastò un istante, bastò che il ragazzo riccioluto stirasse le sue labbra in un sorriso felice, quel suo solito sorriso raggiante che appariva ogni volta che il suo migliore amico si materializzava davanti a lui, per far sì che Chris lasciasse perdere tutto, buttandosi senza esitazione fra le sue braccia e baciandolo con sentimento.
Darren sobbalzò leggermente per la sorpresa, ma non attese nemmeno un attimo a rispondere, avvolgendo delicatamente la vita di Chris con le mani e assecondando i movimenti morbidi della sua bocca, lasciandosi sfuggire un sospiro beato.
I due ragazzi si baciarono languidamente per dei secondi che parvero infiniti, mentre tutto quello che li circondava sembrava acquistare finalmente un senso.
Quando si staccarono, gli occhi di entrambi erano più brillanti, scintillavano di una nuova luce che si rifletteva perfettamente in quelli dell'altro.

"E questo?" domandò Darren quasi senza fiato, con un sorriso impossibilmente ampio.
Chris lo ricambiò e controllò l'ora sul suo cellulare.

"É il bacio di mezzanotte e trentasette"




Spazio dell'Autrice.

Eccoci qua!

Allora, l'idea di questa FF é nata in un modo abbastanza esilarante, cioè la scena é stata esilarante xD Praticamente io sapevo che Chris era a New York e che c'era anche Darren, e con le altre avevo già fatto tutte le battute esistenti su questo, ma non avevo proprio pensato a Capodanno (sono rincoglionita, lo so).

Al che, la mattina del 31 io e una mia amica andiamo allegramente a fare la spesa per la cena che avremmo fatto la sera, torniamo a casa, pranziamo, tutto normale, poi io entro un attimo su Tumblr e vedo un semplicissimo post con scritto "Chris and Darren are both in NY". A quel punto, il criceto del mio cervello comincia a girare sulla ruota e io spalanco gli occhi, urlando: "MA OGGI É CAPODANNO!!", lasciando la mia amica anche notevolmente perplessa xD Così ho scritto un post su Tumblr dicendo "sapete cosa fanno di solito le persone a mezzanotte?" e sotto la gif del bacio di Dublino, e tac, ho avuto l'idea.

Sulla storia in sé per sé ho solo una precisazione, perché per il resto mi sembra molto chiara: non ho messo nessun carattere descrittivo alla ragazza che accompagna Chris in moto, perché ci tengo che quella ragazza sia ognuno di voi, ogni fan del CrissColfer.

Bene, detto questo, spero che vi sia piaciuta e vi ringrazio caldamente già da ora per le letture e le recensioni ^^

Un grandissimo grazie ovviamente anche alla mia bellissima Flan che mi ha fatto l'html del capitolo, visto che sono senza Nvu xD
Un bacione **

 
   
 
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