I suoi capelli erano arancioni. Arancioni come i mandarini che tanto amava.

Dopo due anni senza poter curare le sue piante Nami aveva deciso di prendere un intera giornata da dedicare al suo frutteto. Mentre passava le dita lungo il tronco di un arbusto i ricordi del passato le attraversavano la mente. Le immagini di Bellemer,Nojiko, Genzo,della gente delle sua isola natale e di Rufy la facevano sorridere. Si stacco dall'albero e notò su uno dei rami un grosso mandarino che stava facendo piegare il ramo.
-"Meglio tagliare quel mandarino se no rischia di rovinarmi l'intero albero"-disse a se stessa. Si piego ad afferare le cesoie e quando si rigirò per tagliare il mandarino, scopri con stupore che il mandarino in questione non c'era più!  Comincio a girare intorno all'albero pensando di aver visto quel grande mandarino in altro ramo.
-"Dannazione! quel dannato mandarino era su quel ramo fino a qualche secondo fa! Non può essere scomparso nel nulla!"- imprecò Nami. Decise di preoccuparsi del mandarino scomparso piu tardi quando improvvisamente senti un fruscio in mezzo alle foglie. Insospettita guardò il punto da dove veniva il fruscio e un mandarino scomparve davanti ai suoi increduli occhi.-"Questo è il colmo!" urlo inviperita la navigatrice -"I mandarini non hanno le gambe ,per quanto mi risulta, e non possono scappare via. Qualcuno sta rubando i MIEI mandarini e solo una persona riuscirebbe a rubarli in questo modo!-disse la ragazza dai capelli rossi mentre la rabbia le faceva bollire il sangue. Nami sapeva che era Rufy il colpevole e lui avrebbe pagato molto caro questi suoi "furti". La navigatrice senti di nuovo un fruscio tra le foglie e questa volta vide la mano del ragazzo di gomma tastare il ramo alla ricerca di un altro mandarino da mangiare. Quando la mano del capitano afferro il frutto Nami strinse con forza il polso del ragazzo con entrambe le mani. Rufy cominciò a far tornare indietro il braccio e la navigatrice ,volendo sfogare la sua rabbia, si lascio "portare" fino al ponte dove si trovava il capitano. Nami andò a scontrarsi ,letteralmente, con il capitano faccendo cadere entrambi per terra. Riconoscendò la posizione in cui si trovavano, l'una sopra l'altro, entrambi arrossironò. Ripresosi dallo shock di avere Nami sopra di se, Rufy accarezzo timidamente la folta chioma della ragazza:-"Sai, Nami, i tuoi capelli sono arancioni come i mandarini. E profumi anche di mandarini.-"disse con un grande sorriso il ragazzo. A quelle parole la ragazza divenne ancora più rossa in viso. Rufy mise la mano dietro il collo della navigatrice e avvicino il suo viso a quello di lei. Il mondo intorno a loro era come inesistente. Ma questo momento idilliaco duro poco:-"Brutto idiota! Come osi toccare la mia amata Nami-Swaaan!-" urlo Sanji pronto a picchiare a sangue quel idiota. Nami e Rufy scattarono in piedi e quest'ultimo cominciò a scappare via inseguito da un furioso cuoco. Nami raccolse il mandarino e si allontanò verso le sue piante:-"Rufy avrà ciò che si merita,più tardi.-" sussurò la navigatrice con un sorriso malizioso.