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PERLE DI VETRO

 #1 – Sonno
Certe notti Lavi non riusciva a prendere sonno, specialmente quando, passando dal giardino, vedeva il profilo nero di Kanda dietro i vetri della sua stanza.

#2 – Treno
I lunghi viaggi in treno li sfinivano: Lavi, come un bambino, non faceva che percorrere su e giù le carrozze mentre Kanda restava immobile a guardare il mondo scorrere dai finestrini.

#3 – Fermata
Per un attimo, mentre guardava Yuu dormire esausto appoggiato di traverso al sedile, Lavi pensò di lasciar passare la loro fermata pur di non svegliarlo.

#4 – Ora
Perché, quando Kanda andava in missione da solo, gli orologi scandivano le ore come strumenti di tortura?

#5 – Ritornello
Sentire Lavi fischiettare sempre lo stesso ritornello faceva venire a Kanda l’urgentissima voglia di sfoderare Mugen.

#6 – Cambiare
Ogni volta che guardava Lavi di nascosto, Kanda sentiva che qualcosa in lui cambiava, e la sensazione non era per nulla rassicurante.

#7 – Pietra
Kanda, quando meditava, stava immobile come la pietra di un fiume che lascia passare imperturbabile la corrente; quando però era Lavi ad essere la corrente, non era più così imperturbabile.

#8 – Rugiada
Quando Kanda tornava sudato dai suoi allenamenti mattutini, Lavi non poteva fare a meno di pensare ad una foglia di tè coperta di rugiada.

#9 – Vento
C’era solo una cosa che Lavi ammirava più del vento…  ed era il vento che si infilava nei capelli di Yuu.

#10 – Sentimento
Kanda non osava dare un nome al sentimento che lo prendeva quando pensava a Lavi, se l’avesse fatto si sarebbe trovato veramente troppo vulnerabile.

#11 – Strappo
La volta che pensava di averlo davvero perso Lavi si era sentito strappare a pezzi il cuore che non avrebbe dovuto avere.
 
#12 – Desiderio
Nessuno di loro sapeva dare un nome a quella voglia di sfiorarsi che li prendeva nei momenti meno opportuni.

#13 – Acqua
Vedere Kanda combattere era come ammirare un getto d’acqua limpida che sai benissimo di non poter afferrare.

#14 – Favola
“E vissero sempre felici e contenti” era un finale in cui, purtroppo, nessuno dei due riusciva veramente a credere.

#15 – Premio
Mentre Lavi scappava, sfiorato troppo da vicino dal luccichio di Mugen, aveva l’espressione soddisfatta di chi ha visto premiate le sue fatiche.

#16 – Regno
Il Regno dei Cieli forse li aspettava con i suoi cori angelici, ma per il momento era la gravità della terra a trattenerli con la sua fatica.

#17 – Delirio
A volte, nel delirio della febbre, Kanda pronunciava un nome… e Lavi restava sempre sconcertato a sentirci come un’eco lontanissima di dolore.

#18 – Rana
Lavi, in teoria, sapeva benissimo cos’era un haiku, ma si fingeva sempre perplesso quando Kanda gli recitava quello della rana e dell’acqua.

#19 – Fratello
Come fratelli, non facevano che litigare… come fratelli non potevano fare a meno l’uno dell’altro.

#20 – Profumo
La pelle di Kanda profumava di qualcosa che a Lavi ricordava certe giornate di pioggia.

#21 – Essere
Quella volta che l’aveva portato a vedere l’Amleto, Kanda si era limitato a scrollare le spalle; lui l’Essere o Non Essere ce l’aveva inciso nella pelle in modo indelebile.

#22 – Ritmo
Lavi sapeva che la parola scritta richiedeva un ritmo preciso se voleva che fosse efficace; lo stesso si poteva dire per la spada di Kanda mentre si allenava davanti ai suoi occhi.
 
#23 – Garanzia
Nessuno avrebbe garantito per loro la vita, né la libertà, né la ricerca della felicità… nemmeno il Paradiso in fondo era garantito.

#24 – Proiettile
Se quelli degli akuma erano pericolosi, certe parole però colpivano con molta più precisione.

#25 – Tentativo
Lavi sapeva che qualsiasi tentativo di far sorridere Yuu, specialmente in pubblico, si sarebbe rivelato assolutamente inutile; ciononostante non smetteva mai di provarci.

#26 – Amanti
Non avevano mai pensato di essere amanti, pensavano piuttosto a se stessi come compagni d’armi disposti a condividere ogni cosa.

#27 – Segnale
Quando Kanda abbassava impercettibilmente le palpebre, quello era il segnale inequivocabile che Mugen avrebbe incominciato a danzare.

#28 – Bandiera
Erano entrambi troppo ribelli per riconoscersi  in una bandiera, ma erano entrambi troppo orgogliosi per abbassarsi a tradirla.

#29 – Stupidità
“Stupido coniglio” era la parola più frequente che usciva dalle labbra di Kanda quando si riferiva a Lavi, eppure in qualche modo c’era della dolcezza in quell’insulto.

#30 – Schiaffo
La loro esistenza era uno schiaffo sulla faccia rispettabile dell’Ordine, ma non era forse così per tutti quelli che dovevano fare il lavoro sporco?

#31 – Accendere
Il fuoco che avevano acceso insieme nessuno di loro sarebbe stato disposto a spegnerlo da solo.

#32 – Velocità
Era così veloce in battaglia che sembrava la scintilla di un incendio, ma Lavi amava moltissimo i suoi momenti di quiete.

#33 – Collo
Lavi avrebbe dato qualsiasi cosa per lasciare il segno di un morso su quel collo incredibilmente invitante.
 
#34 – Meraviglia
La prima volta che l’aveva rivisto in piedi dopo tutte quelle orribili ferite non era riuscito a nascondere la meraviglia, ma ora Lavi sapeva che non era certo una cosa del genere a renderlo speciale.

#35 – Bambini
Erano sempre un po’ diffidenti nei confronti dei bambini, forse perché gli ricordavano la loro infanzia non propriamente innocente.

#36 – Eclissi
Uno era la luna e uno il sole, ma non era importante chi faceva ombra a chi.

#37 – Stranezza
Nel loro mondo, dove niente era normale, una giornata quieta finiva per diventare un’assoluta stranezza.

#38 – Orrore
Ormai dovevano essere assuefatti all’orrore, ma ogni volta che tornavano da una battaglia non riuscivano a guardarsi negli occhi.

#39 – Miseria
Avevano provato più miserie di quanto fossero disposti a raccontare, ma non avrebbero mai ceduto alla meschinità di ammantare i propri piccoli interessi di nobili parole.

#40 – Luce
Aprire gli occhi e vedere la luce era ogni volta un regalo inaspettato… o un’inattesa condanna.

#41 – Fine
Speravano entrambi di farla finita combattendo, quando fosse venuto il momento, ma la cosa che li terrorizzava davvero era l’idea di sopravvivere uno all’altro.

#42 – Illuminare
Lavi sembrava fatto apposta per illuminare l’oscurità dell’altro, ma in realtà era lui ad essere rivelato dalla pallidissima luce di Yuu.

#43 – Richiesta
“Posso chiamarti Yuu?” non era una richiesta… più che altro una presa di possesso.

#44 – Cristallo
Tutti lo vedevano come una rocca inespugnabile, ma soltanto Lavi aveva una cura estrema per la sua anima, perché la sapeva limpida e fragile come cristallo.
  
#45 – Incubo
Quando Kanda gemeva in preda a quell’incubo, Lavi si limitava a toccarlo piano perché si calmasse; ma non avrebbe mai osato dirglielo al risveglio… ci sono segreti che è meglio tenere celati a quelli che ami.

#46 – Specchio
Non potevano essere più diversi, eppure ciascuno era in qualche modo lo specchio dell’altro, il se stesso che avrebbe potuto essere in un altro destino.

#47 – Muro
Un muro non avrebbe potuto dividerli più di una parola non detta, ma sapevano che sarebbe bastato uno sguardo per sgretolare tutto l’edificio così caparbiamente costruito.

#48 – Linea
Kanda tracciava tra sé e il mondo una linea precisa che nessuno osava mai oltrepassare… tranne Lavi ovviamente.

#49 – Impressione
A guardarli sembravano davvero non sopportarsi… erano veramente in pochi ad avere intuito che era un’impressione sbagliata.

#50 – Particolare
C’era un particolare nello sguardo di Kanda che solo Lavi riusciva a cogliere: il momento preciso in cui avrebbe potuto guardarlo negli occhi e vederci il suo stesso abbandono.