Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Lady S    04/01/2012    5 recensioni
Tokyo nel dopo 2000..mondo moderno, con tutti i casini che ciò comporta.
Le nostre amiche hanno qualcosa di più importante a cui pensare..devono combattere per scacciare gli alieni.
Dall'altra parte della città intanto una ragazza continua a saltare dal presente al medioevo, anch'essa per combattere affinchè il suo presente sia tale..
..ma se si incontrassero??
Si, e se Ichigo, Kisshu, Kagome ed Inuyasha si trovassero a faccia a faccia cosa succederebbe??
Leggete e pazientate..la mia mente è al vostro servizio!!
Buona lettura!!
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Rieccola con il secondo capitolo!! (ma non abituatevi perchè è quasi tempo di esami e lo studio chiama ahimè T.T) 
Non potevo lasciarvi solo con l'inizio che non è ancora né carne né pesce..
Comunque ringrazio tantissimo chi ha recensito e tutti coloro che hanno letto nel silenzio..spero solo che la storia piaccia e che riesca ad appassionarvi..
Ma adesso basta! Ho già parlato troppo..come sempre, buona lettura e RECENSITE!! :b

 
 
 
Sempre più giù
 
“Maledizione! Qui non c’è nessuno!” Kisshu era seduto a gambe incrociate sul bordo del balconcino di mattoni della camera di Ichigo. Era deluso di non averla trovata da nessuna parte. Aveva guardato prima al caffè, ma lo aveva trovato chiuso, poi era andato al parco, ma non l’aveva vista, e dopo aver girato mezza Tokyo si era finalmente detto che forse era a casa, ma alla fine, non l’aveva trovata neanche lì. “Mmm, che nervi!! Dove diavolo ti sei cacciata gattina?!?” Ormai aveva finito i posti in cui avrebbe potuto cercarla. Ma era determinato a trovarla, a tutti i costi. 
Si mise a pensare (O.O Kisshu che pensa..che cosa strana..nda) (La pianti di sfottere?!? Sei insopportabile oggi!! ndK) (Solo oggi?? Nda) (-_- ndK) per cercare una quadra però..il continuo abbaiare del cane del vicino lo stava infastidendo parecchio, così tanto che pensò di andare ad accopparlo una volta per tutte, ma ebbe un’illuminazione..prese la rincorsa, e con una spallata ruppe la finestra della camera della rossa (ma come siamo delicati e soprattutto non gamosi..nda) (fatti gli affari tuoi..ndK), vi si fiondò dentro e prese il primo indumento che gli venne sotto mano, e si fiondò dal cane. Evocò uno dei suoi chimeri, uno debole ed insignificante..non doveva combattere, doveva solo fare in modo che quel cane cominciasse ad ubbidirgli..glielo scagliò contro e subito il bastardino si trasformò in un chimero. Kisshu gli fece annusare l’indumento di Ichico e subito il chimero fiutò una pista. 
Era questione di poco. Ormai l’aveva trovata.
 
Dopo circa dieci minuti di volo, Kisshu si accorse di trovarsi in una zona della città che non conosceva. Cominciò a chiedersi se la sua micetta si trovasse davvero lì..poi il cane si fermò proprio hai piedi di un tempio, si girò a fissare il suo nuovo padrone, ma non proseguì oltre. Kisshu non si chiese perché, ma alla fine non gli importava. Fece un cenno con la testa all’animale, il quale si voltò e cominciò a correre via. Non gli serviva più, se ne poteva anche andare a dar fastidio ai terrestri ora. Intanto l’alieno incominciò a salire a sua volta la scalinata che conduceva al tempio.
 
Arrivò nel giro di qualche istante e la vide subito. Ichico era ai piedi di un grande albero e sembrava tesa come una corda di violino. “Fantastico, è agitata..magari potremo giocare un po’ oggi..”
 
 
Ichico si voltò di scatto, ancora prima di sentire qualsiasi cosa.
-Eilà gattina, come andiamo? Spero bene, anche perché il viaggio che dobbiamo affrontare è lungo e spossante, ergo..- disse Kisshu con la sua solita aria maliziosa.
-Smettila di blaterare alieno. Lo sai che io con te non verrò mai da nessuna parte!- rispose la rossa tutto d’un fiato.
L’adrenalina cominciava a girare, molto più velocemente delle altre volte. Si era già trovata in questa situazione ma oggi era diverso. Lo percepiva. Kisshu oggi era più..determinato?..forse..ma a lei sembrava estremamente pericoloso. Così, senza pensarci troppo, cominciò a correre a spron veduta verso un chiostro che aveva visto prima. Sperava di poterci arrivate e chiudersi dentro, ma ovviamente, in meno di due minuti, Kisshu l’afferrò da dietro per i fianchi e le schioccò un bacio sul collo.
 
-Dove credi di andare? Te l’ho detto..oggi tu verrai via con me, con le buone o con le cattive..- e intanto cominciava ad alzarsi in volo –ma se prima vuoi giocare un po’, giochiamo pure..- fece per avvicinarsi ancora al collo della ragazza quando Ichigo inarcò in modo innaturale la schiena e cominciò a dimenarsi così tanto da far diminuire la presa di Kisshu sui suoi fianchi, così da permetterle di girarsi verso di lui e, soffiandogli contro, gli tirò uno schiaffo che lasciò il segno degli artigli sulla guancia del ragazzo. Sta di fatto, che tutta quella confusione le aveva permessi di liberarsi, per poi atterrare al suolo e ricominciare a correre verso il chiostro.
Kisshu, dal canto suo era rimasto un momento scosso dalla reazione della ragazza. “Ma cosa diavolo le è preso..possibile che sia tanto terrorizzata?” 
Poi guardò verso il basso e la vide entrare in una piccola struttura di legno.
“Che stupida..si è messa in trappola da sola..” e dopo che la vide chiudersi la porta dietro, con una insolita calma, l’alieno scese a terra e si incamminò verso il chiostro.
 
 
Ichigo si chiuse la porta alle sue spalle sprangandola con un’asse di legno trovata per terra. Sapeva che chiudersi lì dentro non gli dava nessuna sicurezza, ma sperava di poter avere almeno il tempo di potersi trasformare. Prese dunque la spilla, pronunciò la formula e in pochi secondi si trasformò in Mew Berry.
Era pronta per combattere. L’unica cosa che sperava era che Masaya non decidesse di tornare proprio adesso. Si voltò verso la porta e prese l’asse per toglierla. Fuori Kisshu l’aspettava per la battaglia e lei non vedeva l’ora.
Però..
Ad un certo punto, da dietro di lei apparve un fascio di luce accecante che la fece sobbalzare e girare. E lo vide. C’era un pozzo. Un pozzo dal quale, non solo usciva una gran luce, ma anche una serie di rami che puntavano dritti dritti verso di lei.
-Ma cosa diavol..AH LASCIATEMI!- tirò un ultimo urlò mentre i rami l’avvolgevano e la trascinavano sempre più giù nelle fauci del pozzo.
   
 
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