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Autore: _Lou    04/01/2012    6 recensioni
-Hei principessina,mi dispiace per i tuoi papà.
So che stai cercando casa,e la mia è libera.
-Cos'è successo tua madre e tua sorella ti hanno abbandonato?
-No sono partite in Spagna.
-E perché?
-Lunga storia!Allora vieni da me?
-Sai che se tutta la scuola non mi avrebbe detto di no,io non avrei mai accettato,vero?
-E perché?
-Finn,penso sia geloso.
-E allora?Vieni a vivere da me,mica a far altro!
-Grazie
------
-Noah!
-Cosa c'è?
-Rimani con me finché non mi addormento.
-Cosa?
-Ho paura del buio.
-Tranquilla ci sono io.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel, Puck/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Convivenza.

Un favore.

 

 

Piangevo –inutilmente- sulla loro tomba,sulla tomba di chi mi ha cresciuto e voluto bene,sulla tomba dei miei papà;piangevo sempre di più come se le lacrime sarebbero riuscite a farmi riavere le persone a cui io tenevo di più al mondo;continuavo piangere sapendo che non ci sarebbe stato nessun abbraccio per me,nessuna parola dolce a consolarmi.

Perché ero SOLA,senza neanche i miei papà,senza amici,avevo Finn vero,ma in quel momento non c’era,c’ero solo io e la tomba dei miei due papà.

“Signorina dobbiamo parlare”sussurrò Angela un’assistente sociale poggiandomi una mano sulla spalla,forse per confortarmi.

“Cosa c’è?”

“So che la sua situazione è davvero brutta”continuava lei non sapendo neanche lontanamente cosa significava perdere due persone care,perdere le abitudini che si erano create con loro,perdere i loro abbracci e le loro strane tradizioni,perdere un enorme parte di se,in uno stupido incidente stradale.

“Ma vede lei non può vivere da sola,avendo solo diciassette anni”si fermò per osservarmi,voleva sapere la mia reazione,forse sperava che mi sarei messa ad urlare,ma mi limitai a guardarla con sguardo spaventato.

“Quindi?”Dovrò forse andare da quei parenti tanto odiati?

“Dovrà trovarsi un qualcuno dove vivere,sempre se non vuole andare dai suoi parenti.”

“Aspetti posso anche andare da un’amica?”

“Si.”

“Ma è legale?”

“Sono anch’io stata una diciassettenne senza genitori,è so quant’è difficile sopportare una pro zia di cent’anni,quindi ho chiesto il permesso di farla vivere dove vuole;certo dovrà avere il mio consenso.”

Feci un lieve sorriso,anche se non m’importava molto dove sarei andata a vivere,poiché non avevo più una casa,erano loro la mia casa.

“Grazie”mi limitai a dire,alzandomi.

“Aspetti”

“cosa c’è ancora?”

“Per qualsiasi cosa io sono disponibile”

“Ok”

“non ti abbattere,e raggiungi i tuoi sogni Rachel.”

Finì lei con un sorriso rassicurante lasciandomi andare;iniziai a camminare poi a correre,volevo correre via,scappare,ma dove?Da chi?Da cosa?

Non ci sarebbero stati i miei a rimproverarmi se sbagliavo,non ci sarebbero stati i miei a premiarmi,non ci sarebbe stato nessuno;in quell’attimo davanti lo specchio rosa della mia camera mi resi conto d’esser io la padrona di me stessa.

“Rachel!Siamo venuti il prima possibile!”

“Quanto ci dispiace”

“saremmo venuti prima se Kart non doveva aggiustarsi i capelli”

Urlarono Blaine e Kart stringendomi in uno dei loro magnifici abbracci,facendomi sentire quasi bene e non più così tanto sola.

“Ragazzi ho un favore da chiedervi” dissi poco dopo ancora stretta fra loro con una tazza fumante di cioccolata calda,non mangiavo mai la cioccolata,mi alterava in qualche modo non facendo fruttare al massimo la mia voce,e di conseguenza le mie canzoni.

“dicci,faremo tutti”risposero insieme.

“Potrei venire a vivere da uno di voi?”

“Vorrei tanto,ma non posso ospitare nessuno. Non ho neanche un cane!”Rispose seriamente dispiaciuto Blaine guardando interrogativo Kart.

“Non guardarmi!Neanch’io posso,già c’è Finn e poi mio padre non accetterebbe scusa.”

Guardai i miei migliori amici con aria sconsolata,prima di rassegnarmi con un sospiro,non potevo pretendere di piombare a casa degli altri,e restarci per un anno.

“Vuoi che restiamo con te?Si son fatte le undici,e posso rimanere”

“anch’io posso rimanere Kart”

“no ragazzi,già avete fatto molto non c’è ne bisogno”mentii con un sorriso a trentadue denti,non potevo crollare,o tutto ciò che mi circondava sarebbe crollato con me.

“E’ questa la mia vecchia piccola Rach!”

“Rachel ricordati che loro resteranno sempre con te,anche se tu non li puoi vedere,loro sono in ogni passo,ogni fessura,ogni cassetto,ogni angolo di questa casa”

“Blaine,dopo domani bruceranno questa casa.”

“E perché?”

“Mia zia,la casa in realtà era di mia zia e per il dolore ha deciso così”

“e tu dove andrai?”

“Da un’amica,tranquilli.”

Appena se ne andarono ritornai di corsa in camera cercando di prender sonno,però con la luce accesa, ora che ero sola avevo una strana paura del buio.

 

-Rachel mi dispiace.

-Oh Rachel quanto mi dispiace.

-Non te lo meritavi.

-Resteranno sempre nel tuo cuore.

-E’ vero che erano gay i tuoi papà?

-Condoglianze Rachel.

 

Dalla prima ora ad ora –la terza- non avevo fatto altro che sentire stupide frasi già fatte dai miei amici,e da tutti gli alunni che incontravo nei corridoi;ero stanca ma continuavo a sorridere fingendo che tutto andasse bene, interpretavo il ruolo d’una felice ragazza senza papà.

 

“Amore”mi chiamò Finn prendendomi la mano,per poi chiudermi in uno dei suoi magnifici abbracci dove mi sentivo quasi sicura.

“Finn.”

“Ho saputo cos’è successo,mi dispiace.”

Non aggiunsi altre parole,continuai solo a stringerlo,soffocando nel suo petto le mie paure,le mie angosce,e i miei problemi.

“Puoi farmi un favore?”

“Certo,amore dimmi.”

“Potrei.. venire a vivere da te per un anno?”Chiesi quasi di getto,sapendo quasi la risposta.

“No scusa,non posso già c’è Kart e..”

 

Non c’ero riuscita,nessuno aveva un posto in più nella loro casa,nessuno aveva un letto per gli ospiti,NESSUNO si prendeva la briga di raccogliere i pezzi d’una bambina spaventata,nessuno.

“Santana”

“Cosa vuoi nasona?”

“Posso chiederti un favore?”Chiesi ignorando palesemente il –nasona-.

“No.”

“Posso venire a vivere da te per un anno?”

La latina sbottò in una fragorosa risata per poi dire “ma neanche se mi paghi.”

Sbuffai sonoramente e me ne andai arrendendomi,d’altronde zia Ginevra non era tanto male,puzzava di vecchio e odiava la musica ma almeno aveva una casa,e un letto da offrirmi.

“Principessa”mi chiamò con una suadente voce Noah, prendendomi la mano,

“cosa c’è Noah?”Risposi togliendola,

“so che cerchi casa”lo guardai stupita prima di capire dove voleva andare,

“esatto ma..”

“Aspetta!Mia madre e mia sorella sono partite ieri per una specie di borsa studio in Spagna,resteranno via per circa tre anni e la vicina di casa mia viene almeno una volta alla settimana per controllarmi,ma visto che ho paura del buio,ti va di farmi compagnia in questi due lunghi anni?”

Lo guardai sorridente,con gli occhi illuminati.

“OH SI!”Urlai buttandomi fra le sue braccia,forse io e lui non eravamo mai andati veramente d’accordo,ma ogni volta che piangevo lui c’era,e ogni volta che litigavo con Finn l’unico ad offrirmi la spalla era sempre stato lui.

 

“Allora come sono morti?” Mi chiese guardandomi intensamente,con un altro sguardo che non era proprio il suo. Stavamo camminando per il campo di football ignorando gli urli dei giocatori e gli sguardi penetranti di Finn,che forse cercava di capire qualcosa,un qualcosa che sicuramente gli avrei spiegato dopo.

“Incidente stradale.”

“Sai,sono tentato di dirti –mi dispiace- ma sono sicuro che già te l’hanno detto in tanti”

“già”affermai con un lieve sorriso smascherato da una lacrima che mi rigò il viso,ancora non riuscivo a parlare di loro senza neanche piangere.

“Hei,principessina nana vieni qua”finì lui abbracciandomi,proprio in mezzo a quel maledetto campo,sotto le urla del coach e dei giocatori;ma sebbene ero tutta rossa non mi tolsi dal suo abbraccio.

 

“Cosa ci fai con Puck?”Urlò Finn con sguardo severo,

“abbiamo solo passeggiato”

“io ho visto di più”

“l’ho ringraziato”

“per cosa?”

“Vado a vivere da lui.”

“Cosa?”

“Amore tranquillo,sai che amo te.”

“Devo crederti?”

“Certo!”

“Ti amo,ho solo paura di perderti.”

 

 

Angolo me: Buon pomeriggio bella gente!Cosa ne pensate di quest’idea?

Noah e Rachel che vivranno da soli,per un anno,in una casa vuota.

Mmm… la vedo proprio dura per il nostro povero Finn (che tra l’altro odio,penso sia uno scaccolone gigante,voi no?)

Grazie a chiunque sia arrivato a leggere i miei pensieri ù.ù

Al prossimo capitolo,e fatemi sapere cosa ne pensate ;D

  
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