Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: MaCcO    04/01/2012    3 recensioni
30 Gennaio 1978
E' il compleanno di Lily Evans ma, purtroppo per lui, James Potter ne deve subire l'ira poiché se ne è completamente dimenticato.
La situazione sembra perduta, James è rassegnato a pagarne le conseguenze ma un aiuto inaspettato, da un'inaspettata persona, salverà la situazione...
-Versione riveduta e corretta. La prima aveva qualche errore di battitura e sviste da parte mia-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Toc toc toc
 
La ronda notturna lo aveva sempre infastidito.
Cosa c’era di peggio nell’esser sottratto al dolce tepore della sua Sala Comune per pattugliare i corridoi, sempre desolati, durante intere notti?
Tutto.
Così avrebbe risposto James Potter a chiunque gli avesse fatto questa domanda, poiché  i suoi pattugliamenti notturni combaciavano sempre con quelli dell’altro Caposcuola Grifondoro: Lily Evans.
Ma quella notte, quel 30 Gennaio, James pregò tanto di essere nel suo lettuccio e non dover passare più del tempo con lei.
-Sei sempre il solito! Stiamo insieme da un sacco di tempo e non sai nemmeno che oggi è il mio compleanno!-sbraitò Lily, non curandosi di alzare la voce in piena notte.
-Andiamo dolcezza, non è...-
Lei aumentò il passo: simbolo che le cose stavano degenerando, e anche parecchio, dato il crescente rossore che le contornava le guance.
-Non costringermi a chiamarti nuovamente per cognome, James!-
James sospirò.
Sapeva di averla fatta grossa: oggi era il compleanno della sua ragazza e lui se l’era completamente dimenticato!
Dimenticato, però, non era proprio la parola giusta: lui non lo aveva mai saputo.
Lui e Lily erano fidanzati solo da cinque mesi, che non era un sacco di tempo a detta sua e lei non gli aveva mai detto, durante gli anni precedenti
“Sai, amore, oggi è il mio compleanno!”
Doveva ringraziare Merlino se lei, all’epoca, ogni tanto gli parlava con garbo e non lo guardava con un misto di disgusto e odio.
-Se l’è ricordato persino quello del club degli scacchi magici! E io non so nemmeno chi sia!-
Una piccola lacrima le rigò il viso.
Cazzo.
Doveva pensare a qualcosa per aggiustare quel casino o seriamente sarebbero ritornati ad odiarsi e James Potter non lo avrebbe sopportato.
 
Non adesso che il suo nome non suonava più come un insulto ma, pronunciarlo, le addolciva di più il viso.
 
Il rimbombo di tacchi di Lily era l’unico suono all’interno del corridoio.
 
Toc toc toc
 
James non sopportava certo sentirla urlare ma quel silenzio era davvero il peggiore urlo che le sue orecchie potessero sopportare.
-Pensa ad una scusa-si disse-Una qualsiasi...-
Cercò di afferrarle la mano ma lei la ritrasse, svoltando inavvertitamente verso il corridoio di sinistra.
-Per quanto starai arrabbiata, Lils?-
Lei si girò di scatto, furente.
-Non chiamarmi Lils! Sei solo un egois...-
Improvvisamente, però, la sua espressione da dura e tagliente divenne in un primo tratto interrogativa, poi lentamente languida.
-...sta. Ma è adorabile!- esclamò, guardando in direzione dei piedi del ragazzo.
Non capendo cosa le aveva preso, lui seguì il suo sguardo: proprio tra le sue gambe, faceva capolino un piccolo gattino.
Aveva un enorme fiocco rosso, che metteva in risalto due tenerissimi occhi smeraldini.
-Chi è?-domandò la ragazza, prendendolo in braccio: gli occhi le si brillarono quasi quanto quelle del gatto che coccolava tra le braccia.
Con una fitta al cuore, James notò che avevano proprio lo stesso sguardo.
-Ehm...-
Lily avvicinò il viso al nastrino che adornava il collo del gattino.
-Qui c’è scritto qualcosa!-disse lei, allegra-Mmm...Oooh!-
Lasciò che delicatamente il gattino le scendesse tra le braccia mentre teneva il suo nastrino rosso tra le dita.
-Alla mia Lily. Ti amerò sempre-recitò lei, con una punta di commozione.
Improvvisamente, James sentì qualcosa.
Udì, precisamente, dei passi allontanarsi di fretta proprio nel corridoio che lui e Lily avevano appena svoltato.
Fece appena in tempo ad affacciarsi e vedere.
 
Vederlo. E capì tutto.
 
-James, problemi?-domandò Lily, provando ad affacciarsi lievemente.
-Niente, tesoro-disse lui, afferrandola per le spalle-Niente-
-Jamie!-Lily lo abbracciò, stampandogli un bacio sulle labbra-Era tutta una messinscena! Hai finto di dimenticarti del mio compleanno per regalarmi...come si chiama?-
-Oh...ehm...Harry. Solo, Harry-
-E’ un nome bellissimo-disse, guardando James con amore-Vieni qui, ho anche io una cosa per te...-
-E pensare che tutto questo, lo dovevo a quel bastardo di Mocciosus e al suo regalo-pensò James, mentre  dolcemente si faceva spazio tra le labbra della sua ragazza.
 
SPAZIO AUTORE
 
 
Bho.
Non so come identificare quest’aborto di one-shot.
In mia difesa, posso dire che è la prima volta che scrivo dal punto di vista di James Potter, per di più fidanzato con Lily.
Mi sembrava carina appena terminata di scrivere, ma adesso da pubblicata mi fa un po’ schifo in verità...siate clementi.
Spero si sia capito che Harry il gattino è un regalo di Severus.
Io mi sono immaginato sempre James Potter molto preso da se stesso prima e dopo il fidanzamento con Lily: non credo in effetti che l’amore nobilita l’uomo e bla bla (stupidaggini di stupidi poeti morti di figa), almeno James Potter non cambia dopo soli cinque mesi!
Bhè, questo è tutto gente.
 
*Pronto a riceve pomodorate in faccia* 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MaCcO