The last dream

Scatenata, sognatrice,timida.
Questa ero io all’età di quindici anni.
Sempre pronta per cercare di realizzare i miei sogni.
Alcuni sono riuscita a farli diventare realtà..altri sono ancora chiusi nel cassetto.

E.” E se provassimo a chiamarli? Voi dite che verrebbero?”
Sentii mio marito Eric parlare con i miei famigliari..ormai diventati anche suoi.
Sapevo a cosa, o meglio a chi, si riferiva. Stava parlando dei Sonohra, la mia band preferita. Voleva realizzare il mio ultimo sogno.Ultimo perché di li a pochi giorni sarei morta.
Cancro, questa era la mia malattia.
Avevo deciso di iniziare le terapie troppo tardi e ora ero su quel letto senza forze, ma non senza voglia di vivere quei pochi attimi che mi restavano.

Due giorni erano passati da quando avevo sentito mio marito parlare con la famiglia ed ora loro erano davanti a me e mi sorridevano. Dopo le presentazione mi chiesero quale fosse la mia canzone preferita ae non esitati a rispondere. Lo dissi piano, perché ormai anche parlare era diventato faticoso…però lo dissi.
Iniziarono a suonare “M’illumino Diverso”. Quella canzone mi entrò  nel cuore a quattordici anni  e il mio amore per lei e per le sue parole non è mai cambiato anche ora che ho trentasei anni.
Dopo la canzone e qualche complimento venne il momento della foto.  Con venticinque anni di ritardo, il mio sogno si avverò, finalmente avevo la foto con loro.. i miei idoli.
“Grazie” fu l’ultima parola che pronunciai.
Ero morta con il sorriso.

Note dell'autrice:
Questa è una piccola storia che ho scritto pensando a mia zia ed a lei che la dedico. Il suo ultimo sogno non era  quello di incontrare i Sonohra, ma la forza con cui ha affrontato la malattia mi ha ispirato.
Spero possa piacervi e che non siano presenti degli errori.
Giù