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Autore: Iwasbornthiswaybaby    04/01/2012    5 recensioni
Chi vince prende tutto, fosse anche la felicità.
E' questo quello a cui si ritrova a pensare Kurt, una volta scoperto quello che sta succedendo tra il suo amato Blaine e Sebastian.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: Inanzitutto grazie mille a tutti quelli che hanno aperto la mia FF. E' bene che sappiate che questo è il frutto di una notte insonne,di alcuni odiosi spoiler letti e presi con le pinze e della mia riflessione sul fatto che a Glee mancano gli ABBA! Hanno fatto solo una canzone.. e mi dispiace tanto. Detto questo, sperando di non avervi annoiato e invogliati a cambiare pagina, inizio con la storia. :)




Kurt aveva deciso di fare una sorpresa a Blaine quel pomeriggio. Sarebbe andato a casa del suo ragazzo con due deliziosi caffè per poi studiare.
Kurt si lasciò sfuggire una risatina mentre apriva la porta del Lima Bean. Studiare era solo il nome ufficiale per definire i pomeriggi che i due trascorrevano insieme.
Anche se, notò il ragazzo, era un po’ che non passavo un pomeriggio uno a casa dell’altro. Kurt si mise in fila per ordinare i due caffè, accompagnati da qualche biscotto. Pagò e si ritrovò con una manciata di monetine in mano. Afferrò quindi i due bicchieri e li appoggiò su un tavolino, per mettere il resto nel portafoglio.
Molti tavoli davanti a lui vide Sebastian Smythe. Stava ridendo e scherzando con qualcuno. Non sembrava che l’avesse visto. Meglio così. Solo in un secondo momento si accorse che la mano di Sebastian, sul tavolo, era stretta alla mano di qualcun altro, nascosto da una colonna. Il viso di Sebastian si avvicinò al viso della persona nascosta.
‘Allora sta con qualcuno’ fu il pensiero che balenò  nella mente di Kurt. Il volto dell’altra persona affiorò pian piano.
Un naso. ‘Simile a quello di Blaine’.
Delle guancie.
Poi un mento.
Degli occhi.
Delle sopracciglia. Le uniche sopracciglia che avrebbe riconosciuto su sette miliardi. Le sopracciglia del suo Blaine.
Poi le labbra, che pian piano andarono a toccare quelle del ragazzo con l’uniforme della Dalton.
Una pugnalata sarebbe stata meno dolorosa per Kurt.
Riconosceva anche il tavolo. Il tavolo dove Blaine gli aveva detto che l’amava.
Bastardo, bastardo, bastardo. Era l’unica parola che riempiva la testa di Kurt.
Bastardo Sebastian, che gli aveva strappato via la prima ragione della sua felicità.
Bastardo Blaine, che dopo tutte quelle promesse, quelle parole, quelle gioie vissute insieme, si era fatto strappare via così.
Come aveva potuto? Come? Kurt si diresse all’uscita, verso la sua macchina. Aveva persino lasciato i due caffè sul tavolo.
Spalancò lo sportello e si infilò dentro il suo SUV.
Non si accorse nemmeno che il suo viso era oramai bagnato, inondato di lacrime, quelle lacrime che aveva sempre sperato di non dover versare mai. Appoggiò la testa sul volante.
Sebastian aveva vinto. E chi vince prende tutto, quel vincitore gli aveva preso Blaine, il suo tutto, e gli aveva preso la felicità, per poi gettarla nel primo cassonetto che gli fosse capitato a tiro.
 


La mattina dopo Kurt si diresse a scuola di malavoglia certo che avrebbe incontrato Blaine ancora prima del suono della campanella.
Stava cercando il libro di storia nell’armadietto quando un ‘Ehi!’ fin troppo allegro lo fece sussultare. Kurt sbatté lo sportello con forza per poi voltarsi verso Blaine, che lo guardava ancora sorridendo.
Per quanto fu doloroso ammetterlo a se stesso, quel sorriso provocava in lui ancora un turbinio di emozioni.
-Spero che il caffè ieri, al Lima Bean, sia stato di tuo gradimento- Il tono di voce di Kurt fu il più tagliente che il ragazzo avesse mai usato, e lasciò Blaine quasi senza parole.
-Co-come fai..?  -
-Ti ho visto e fine. Ok? Ti ho visto ieri con Sebastian, ed ho visto il vostro bacio. E mi meraviglio di te Blaine, che sei sempre attento ai dettagli, proprio a quel tavolo dovevi sederti?-
- Kurt, lasciami spiegare..-
-No Blaine. È inutile. Dimmi solo una cosa. Da quanto tempo va avanti questa storia?-
Blaine abbassò gli occhi a terra. – Due settimane- mormorò.
Una smorfia apparve sul volto del ragazzo dagli occhi azzurri. Due settimane che non ‘studiavano’ insieme, che non andavano al cinema, che non noleggiavano un film da vedere sul divano.
-Ok- mormorò Kurt gelido, per poi voltarsi e dirigersi, con le lacrime che rigavano quel viso perfetto, verso l’aula di storia.


La lezione del Glee arrivò dopo ore interminabili. Kurt ritardò ed entrò in aula prove mentre Rachel stava chiedendo al professor Schuester delle squadre che avrebbero dovuto affrontare alle Nazionali, alle quali mancavano almeno due mesi.
- Kurt, sei in ritardo.-
-Mi scusi professore- disse il ragazzo e si andò a sedere accanto a Mercedes, che gli rivolse un sorrisone, ignara dei problemi dell’amico.
Quando Rachel smise di parlare, Kurt alzò lentamente la mano, per poi chiedere: -Posso cantare una canzone?-
Schuester, sorpreso, annuì. Il ragazzo si alzò, per sistemarsi accanto al pianoforte e dare a Brad gli accordi di una canzone che Kurt, avendo guardato Mamma Mia! un considerevole numero di volte, sapeva a memoria.
Aveva tutti i suoi compagni davanti a sé, che lo guardavano con un’aria incuriosita e tranquilla, perché non sapevano che cosa era successo a Kurt.
Sentì su di sé lo sguardo di Blaine, di quello che era solito definire il suo Blaine, e questo lo spronò ancora di più a fare un cenno al pianista, perché partisse con la musica, sperando così che le parole che stava per cantare rimanessero bene impresse nella testa di quello che era il suo ragazzo.


I don't want to talk
About things we've gone through
Though it's hurting me
Now it's history
I've played all my cards
And that's what you've done too
Nothing more to say
No more ace to play

The winner takes it all
The loser standing small
Beside the victory
That's her destiny

I was in your arms
Thinking I belonged there
I figured it made sense
Building me a fence
Building me a home
Thinking I'd be strong there
But I was a fool
Playing by the rules


Avere una casa insieme a New York, avere una famiglia, forse persino dei figli, un posto dove si sarebbe sentito protetto. Era tutto svanito, tutto scomparso. Era forse un’altra di quelle cose che Sebastian si era portato via?

The gods may throw the dice
Their minds as cold as ice
And someone way down here
Loses someone dear
The winner takes it all
The loser has to fall
It's simple and it's plain
Why should I complain?

 
I suoi occhi si erano fermati a fissare Blaine, apparentemente interessato alle sue scarpe, in realtà distrutto come mai si era sentito prima. L’unica cosa a cui riuscì a pensare fu, mentre la voce angelica di Kurt faceva da sfondo, al momento in cui l’aveva sentito cantare Blackbird. Al momento in cui Kurt era riuscito a smuovergli qualcosa all’interno, qualcosa che nessun Sebastian avrebbe mai potuto suscitare in lui, qualcosa che, Blaine lo sentiva, non avrebbe provato per nessun altro che non fosse stato il ragazzo al quale aveva spezzato il cuore

Tell me does he kiss
Like I used to kiss you?
Does it feel the same
When he calls your name?

 
Kurt non esisteva più per nessuno, esistevano soltanto lui, Blaine, e la parole con cui lo stava accusando, Voleva saperlo. Doveva sapere se era migliore di lui, voleva sapere se le emozioni che aveva provato con lui durante tutto un anno erano inferiori a quelle provate con Sebastian in due settimane.
 

Somewhere deep inside
You must know I miss you
But what can I say
Rules must be obeyed

The judges will decide
The likes of me abide
Spectators of the show
Always staying low
The game is on again
A lover or a friend
A big thing or a small
The winner takes it all

I don't wanna talk
'cause it makes me feel sad
And I understand
You've come to shake my hand
I apologize
If it makes you feel bad
Seeing me so tense
No self-confidence
But you see
The winner takes it all
The winner takes it all

The game is on again
A lover or a friend
A big thing or a small
The winner takes it all

The winner takes it all

 
Chi vince prende tutto e Kurt, stavolta, aveva perso





Note dell'autrice: Ok, lo so. E' da matti separare i Klaine. Ma quegli odioso spoiler mi hanno fatta impazzire e sono arrivata a pensare come sarebbe potuto succedere. Sappiate però che io amo i Klaine, anzi, sono convinta che diano dipendenza. Se vorrete farmi sapere che cosa ne pensate, sappiate che ogni opinione è ben accetta.
  
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