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Autore: LeftEye    04/01/2012    4 recensioni
I pensieri di Mirai Bulma dopo la fine della guerra contro gli androidi. Questa one-shot partecipa al contest "Mirai Stories" indetto da Filira, NeDe e Lady Nazzumi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'ultimo nemico

 

 

 

Ora che è tornata la pace, Trunks ha molto più tempo da dedicare alla propria madre. C'è molto lavoro da fare alla Capsule Corporation, è tutto da ricostruire, ma ogni tanto madre e figlio si trovano un momento di tranquillità da trascorrere insieme, come una famiglia normale.

Quel giorno, Trunks ha deciso di portare la mamma alla spiaggia.

Bulma ama il mare, lo ha sempre amato: le trasmette una sensazione di serenità e pace di cui ha sentito la mancanza per molti, moltissimi anni.

Ma non lo ama solo quando il cielo è terso e le onde giungono dolcemente a riva come delle carezze: le piace anche quando il mare è in tempesta, la fa pensare a lui.

Il ricordo di Vegeta la tormenta e la culla ogni giorno e, dopo il viaggio di Trunks nel passato, non fa che pensare ad entrambi: al Vegeta che è stato suo, e a quello che ora appartiene all'altra se stessa.

Si domanda spesso quanto possano essere diversi, quanto il Vegeta dell'altro universo, quello dove tutto è andato per il meglio, sia cambiato nel corso degli anni, se abbia finalmente placato la sua ira e la sua ossessione di diventare più forte di Goku.

E' sempre stata curiosa, Bulma, ma anche molto orgogliosa, e non ha avuto il coraggio di porre al figlio tutte le domande che avrebbe voluto fargli sul Saiyan che, anche da morto, tiene il suo cuore in una stretta di ferro.

E' serena, ora, perché suo figlio è vivo ed è tornata la pace e lui potrà costruirsi una nuova vita finalmente felice, ma è anche amareggiata, perché lei non sa che fare della propria esistenza. Ora non ha più nulla per cui combattere, ha molto tempo per pensare, e si è resa conto di essere rimasta sola. Presto Trunks sarà abbastanza grande da andare a vivere da solo e farsi una vita propria, e la Capsule Corporation diventerà un luogo vuoto e desolato, infestato dai fantasmi di un passato che, anche se parzialmente infelice, Bulma non vuole dimenticare.

Chissà cosa avrebbe fatto Vegeta, se fosse stato ancora vivo: sarebbe rimasto insieme a lei, continuando a distruggere quotidianamente la sua casa con quegli sfiancanti allenamenti?

Trunks le ha riferito che, nel passato alternativo, il principe ha preso fissa dimora da loro.

"Chissà se anche il mio Vegeta lo avrebbe fatto" si ritrova a chiedersi quasi ogni giorno, instancabilmente, perché ora che non ci sono più nemici da combattere né amici con cui condividere nuove avventure, Bulma sta diventando a poco a poco una donna comune, afflitta dai ricordi, e non riesce a sopportarlo, ma neppure a far nulla per evitarlo.

Nel corso della sua esistenza non ha mai incontrato le parole "se" e "ma": ogni sua azione era un'affermazione decisa, gridata a pieni polmoni e coronata da un punto esclamativo.

"Se Vegeta mi vedesse così, ora, a rimirare il mare con aria malinconica come una qualunque debole femmina terrestre, mi sgriderebbe di sicuro" si rende conto d'improvviso, ma non riesce a sorridere di questo pensiero vagamente buffo, che le ricorda i bisticci con il Saiyan. "Ma è colpa sua, è la sua morte che mi ha resa così. Non doveva andarsene, non doveva..."

Serra i denti e stringe tra le dita lo scialle leggero che la protegge dalla brezza marina, e solo il pensiero che lui la possa vedere dal cielo, o da qualunque luogo in cui egli si trovi adesso, le dà la forza di trattenere le lacrime.

"Sono patetica. Guarda come mi hai ridotto, Vegeta! Mi hai lasciata sola!"

Goku, Crilin, Gohan... la loro perdita l'aveva messa in ginocchio, ma il colpo di grazia gliel'ha dato lui. Solo il pensiero di Trunks le dava la forza di andare avanti, di continuare a combattere, ma ora è tutto finito.

Poi, all'improvviso si sente avvolgere da un abbraccio caldo e forte, e per un attimo le sembra che si tratti della braccia di Vegeta.

«Mamma, che hai? Sei triste?»

Bulma si volta ed è costretta ad alzare la testa per guardare negli occhi il suo bambino, ormai divenuto uomo.

«No, Trunks, è solo che il mare mi mette un po' di malinconia.»

«Sai, c'era una cosa che volevo dirti. Ho conosciuto una ragazza, siamo molto innamorati... e vorrei chiederle di venire ad abitare con me.»

«Vuoi trasferirti?» Sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma non pensava così presto.

«Se per te va bene, vorrei restare alla Capsule. In fondo, la casa è molto grande: potrei vivere con la mia ragazza senza darti fastidio, ma resterei comunque vicino a te.»

E allora Bulma capisce. Vegeta lo sapeva benissimo: non l'ha lasciata sola. Ha ancora un ultimo nemico da combattere, la malinconia, e un motivo per cui farlo, suo figlio.

 

 

 

 

 

***

Note: spero non troviate questa Bulma troppo OOC. Io ho sempre pensato che fosse molto forte e determinata, ma che lo fosse anche grazie ai suoi amici, all'affetto che prova per loro, per cui le ho voluto dare questa caratterizzazione più fragile, nel futuro alternativo, dopo che la guerra con gli androidi si è conclusa.

 

   
 
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