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Autore: HermioneCH    21/08/2006    4 recensioni
Ecco qui la mia versione della storia di Remus e Tonks.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia di un amore

 

1. Dolore e trasferimenti

 

Era una buia notte d’estate. Fuori imperversa il temporale, vi era la nebbia, tuoni, fulmini, tutto il necessario per tenere sveglio un bambino, un bambino con la paura dei temporali. Al numero 12 di Grimmauld Place vi era solo una persona sveglia, ma non per la paura del temporale, no… Remus Lupin non aveva paura di qualche tuono, ma aveva paura di addormentarsi… aveva paura di sognare… di sognare la morte del suo migliore amico. Erano passate poche settimane, una forse due, dalla morte di Sirius, e Remus si sentiva uno straccio. L’uomo era seduto sul divano di colore nero che si trovava nel salone dell’antica casa. Stava sfogliando un album di fotografie, mentre le lacrime gli rigavano il volto. Remus sentì un rumore alle sue spalle e si voltò, mentre una ragazza si avvicinava a lui. Remus si asciugò velocemente le lacrime tentando di non farsi vedere dalla giovane.
“Remus… Cosa fai ancora sveglio a quest’ora?” chiese Tonks.
“Non avevo sonno… Che.. che ore sono?”

“Le tre di notte” rispose Tonks, si sedette accanto a lui, prese il libro contenente le vecchie fotografie, lo chiuse e lo posò sul tavolo.
“Remus.. Lo sai che così ti fai solo del male” disse pacatamente la ragazza.

“Non mi è rimasto niente Tonks, non ho più niente” rispose Remus, tentando di respingere indietro le lacrime. Tonks lo abbracciò, non sopportava di vedere l’uomo che amava così. Sì perché Ninfadora Tonks era completamente e perdutamente innamorata del bel Mannaro ed ora vederlo così faceva aumentare il dolore per la perdita del cugino.

Tonks prese Remus per mano, lo fece alzare, lo condusse in cucina e preparò il tè.

“Remus” sussurrò Tonks, guardando Remus che fissava la tazza con sguardo spento. “Remus…” ripeté la ragazza.
“Che c’è?” chiese Remus, alzando la testa.

“Tu… ehm… quando domani dovremmo abbandonare il Quartier Generale, tu dove andrai?” chiese Tonks.

“Tornerò nelle mia vecchia casa… e poi.. poi dovrò partire…” rispose Remus.
“Io non voglio che tu vada da Greyback… Non così..”
“Così come, Tonks?” chiese Remus, infiammandosi “Così debole?!! Così afflito?!! Così da compatire?!! Come credi che mi sarei sentito dopo la morte di Sirius!”

“Non scordarti che era anche mio cugino!!” ribatté Tonks.
“Scusa” mormorò Lupin.

“Senti… Remus… Pensavo che magari.. ecco.. che magari potevi venire a stare da me qualche giorno.. Io prenderei un periodo di degenza dal lavoro. Gli dico che sto ancora male per via del Ministero. Tu non puoi stare da solo a crogiolarti nel dolore.. Ti prego.. Io posso aiutarti, assieme possiamo aiutarci a superare tutto questo!”
Remus la guardò con aria interrogativo “Tonks.. io… è meglio di no.. non voglio disturbarti… davvero… torno a casa mia”
Tonks scosse la testa. “Lo so a cosa pensi.. e.. e hai ragione”

“Che stai dicendo?!”
“È colpa mia.. È colpa mia se Sirius è morto, anche tu lo pensi… Se non avessi perso il duello con la Lenstrange, Sirius non si sarebbe sostituito a me… e ora sarebbe qui con noi” disse Tonks, mentre le lacrime le scendevano copiosamente dagli occhi.
“Tonks no.. Ma che dici… Io non l’ho mai pensato! Non è stato colpa tua! Mi hai capito Tonks?! La morte di Si-sirius non è stata colpa tua!” disse Remus, afferrandole la mano.

Tonks arrossì ed abbassò il capo, non riusciva a guardare i tristi occhi di Remus per troppo tempo, senza avere vampate di calore e il contatto delle loro mani non migliorava le cose.

“Tonks, va tutto bene?” chiese dolcemente Remus. E la ragazza annuì.

 

Infine, dopo le molteplici pressioni di Tonks, Remus decise di trasferirsi per qualche giorno a casa della giovane Auror. Forse lei avrebbe potuto aiutarlo a superare la perdità di Sirius. L’appartamento di Tonks era molto semplice. Esso comprendeva: un piccolo salotto, una cucina, un bagno e due camere.

“Ehm… Sucsa non ho fatto tempo a pulire” disse, un’ imbarazzata Tonks, mentre Remus entrava dalla porta con le sue poche cose. “Non ti preoccupare” disse Remus, guardando il disordine che regnava nella casa. Con un gesto della bacchetta Tonks mise più meno a posto. “Non sono mai stata un granché con gli incantesimi domestici” disse Tonks, guardando la sua piccola “opera”. Remus sorrise, mentre Tonks lo accompagnava nella camera a lui destinata.

Benché fosse un anno che conosceva la ragazza a volte si stupiva ancora di quanto potesse essere buffa!

“Ecco qui!” desse Tonks, aprendo la porta della camera “Non è un granché ma credo che possa andare”

“Andrà benissimo” rispose Remus, appoggiando la piccola valigia sul letto “Comunque, ti ho già detto che non mi fermerò molto”

Tonks fece una smorfia “Questo è ancora tutto da vedere! Bene, ora mi dispiace ma devo andare al lavoro, ci vediamo questa e fa come se fossi a casa tua!”

Remus fece un cenno con la mano e tornò a guardare la piccola stanza. Dava più l’idea fi un ripostiglio, ma con qualche tocco della bacchetta sarebbe stato perfetto. Una volta finito di mettere in ordine le proprie cose il bel Mannaro si buttò sul letto, esausto.

Era dalla morte di Sirius che non riusciva a dormire bene. Nei suoi sogni continuava a rivedere la morte dell’amico, e questo era logorante!

Remus si destò dopo un sonno agitato, ancora una volta aveva visto gli ultimi istanti di vita del suo grande amico.

Guardò l’orologio, erano quasi le sei di sera, fra poco sarebbe arrivata Tonks, quindi decise di preparare la cena.

Mancavano 15 minuti alle sette, quando Tonks aprì la porta- Nella casa si sentiva un buon profumo di cibo, infatti, Remus era in cucina e maneggiava davanti ai fornelli.

“Mmm.. che buon profumino” disse Tonks, entrando in cucina. “Bè è il minimo che possa fare” rispose Remus. Tonks si sedette sfinita, mentre Remus serviva la cena. Mangiarono in silenzio, Tonks ogni tanto lanciava uno sguardo al Malandrino.

“Che hai fatto oggi?” chiese Tonks, mentre sparecchiava.

“Mi sono addormentato subito dopo che te ne sei andata” rispose Remus, alzandosi.

“Ancora sogni tormentati?” chiese Tonks, Remus annuì. Non se la sentiva di parlare dei suoi sogni e decise di aiutare Tonks a riordinare.
“Ma perché non lo fai con la bacchetta?” chiese il bel Malandrino.
“Questione di abitudine, credo”

“Dai, aspetta! Ti do una mano” disse Remus, mettendo la mano sul braccio di lei. Il loro sguardo si incrociò, ma Tonks abbassò immediatamente il suo. Non riusciva a guardarlo nei suoi bellissimi occhi tristi. Si allontanò da lui con la scusa di andare in bagno. Una volta lì si guardò allo specchio, era tutta rossa. Ma perché Remus doveva farle sempre questo effetto?

Quando tornò in salotto, Remus era già seduto sul divano ed il caffè era pronto sul tavolino. Tonks si sedette accanto a lui imbarazzata,

“Sono una pessima padrona di casa” disse Tonks.
“Perché?”
“Hai fatto tutto tu!” rispose Tonks, posando la tazza.

Remus sorrise ma Tonks vedeva che il suo stato d’animo era del tutto differente. Dentro di lui niente sorrideva, era tutto oppresso dal dolore.

“Come stai, Remus?!”

“Bene”
“Mmm… Bugiardo”

“Perché me lo chiedi allora? Visto che la pensi così”

“Io… Sono preoccupata per te!” disse Tonks.
“Non devi…”

“Si invece! Ti prego, dimmi qualcosa! Sfogati con me!”
Remus trassse un lungo respiro “Io.. ecco.. è difficile”

“Lo so…”

“Vedi, potevo impedire che lui venisse… Avrei potuto convincerlo, forse se avessi insistito di più, sarebbe rimasto lì” disse tristemente Remus.

“Non avresti potuto fare niente, Remus! Lo sai! Sai benissimo quanto Sirius tenesse ad Harry! Nessuno l’avrebbe convinto a rimanere a Grimmauld Place!”

“Forse…”
“È stata tutta colpa mia invece… Se non avessi perso quello stramaledetto duello con…”
“No, invece!” la interruppe Remus, prendendo le mani di Tonks fra le sue. “Non è stata colpa tua! Te l’ho già detto!”
“Io…” iniziò Tonks, ma era tremendamente imbarazzata sentendo le mani dell’uomo che amava attorno alle sue.

Si guardarono nei loro occhi velati dalla lacrime, per qualche istante.

“Hai ricevuto messaggi da Silente?” chiese Tonks, sfilando le mani da quelle di Remus e cambiando discorso.

“No, e il lavoro come va?”

“Oh… Abbiamo tantissimo da fare! Sai, penso che quasi sicuramente sarà Rufus Scrimgeour a prendere il posto di Caramell” rispose Tonks.

“Bè sicuramente di questi tempi andrà meglio lui come Ministro!” constatò Remus.

“Già.. Diciamo che è un uomo di polso, al contrario di Caramell! Però anche lui era convinto che Silente ed Harry si inventassero tutto, almeno credo. Ma sapessi le pressioni che ha fatto a me e Kingsley durante tutto l’anno” disse Tonks.
“Sospettava qualcosa” rispose Remus.

“Non saprei, ma di certo non è stato molto magnanimo”

“MI dispiace”

“Oh non ti preoccupare. Ora scusami, ma su quel tavolo ci sono alcune relazioni che aspettano solo che le finisca” disse Tonks, alzandosi. Remus si alzò a sua volta per andare in camera a prendere un libro. La serata passò così, Remus che leggeva e Tonks che lavorava.

 

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Ciao a tutti...

Eccomi di ritorno con una nuova Fan Fiction... Spero che la mia versione della storia di Remus e Tonks vi piaccia.. Baci HermCH...

Aspetto con ansia i vostri commenti...

  
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