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Autore: Vulpix    04/01/2012    10 recensioni
Seguito di ...8th December...
Dove eravamo rimasti?
Rick è riuscito a far sentire nuovamente a Kete lo spirito del Natale...
e adesso?
cosa succederà?
leggete e lo scoprirete!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Rick Castle
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '...Christmas Holidays...'
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Era appena passata una mezz’ora e la cucina era simile a un campo di battaglia, dopo un bombardamento!
Rick e Alexis avevano posizionato sul ripiano, tutto il necessario e mentre il padre si occupava di pulire il pesce, la figlia aveva preparato la pastella con farina e uova per la frittura.
Martha, invece, si era dedicata ad apparecchiare la tavola, mettendo una bellissima tovaglia rossa con le bordature d'orate e dei ricami argentati che raffiguravano i fiocchi di neve. Aveva sistemato i piatti piani su cui erano raffigurate delle 'scene' di Babbo Natale che consegnava i regali, scendeva dal camino, sulla slitta piena di doni, mentre accarezzava una renna e altre simili. Ogni piatto ne aveva raffigurata una diversa. I bicchieri erano di puro cristallo e avevano il bordino dorato e sullo stelo era legato un fiocchetto rosso.

Kate uscì dallo studio e si diresse verso la cucina. Dinanzi a lei una scena buffissima: Rick era completamente sporco di farina... aveva la faccia impiastricciata di piccole macchie bianche, sembrava quasi che ad esser 'impanato' fosse stato lui e non i gamberi e calamari che aveva pulito.
Si avvicinò al bancone e quando fu a pochi passi da loro, non riuscì a trattenere le risate!
Anche Martha si avvicinò a loro e tutte e tre le donne iniziarono a ridere del povero scrittore.
Castle fece una smorfia imbronciata ed esclamò:
“Vi siete coalizzate contro di me?” poi sorrise.
“No, no... così conciato, sei davvero bellissimo....” rispose Kate ancora ridendo.
“Ne vuoi un po' anche tu?” disse prendendo un pizzico di farina e lanciandogliela addosso.
Kate restò interdetta per qualche secondo, poi si diresse dall'altro lato del bancone dicendo:
“vuoi la guerra, scrittore?” e prima di avventarsi su di lui prese la confezione di farina.
Rick chiese aiuto ad Alexis ma la figlia si schierò dalla parte della detective.
Kate aveva versato sulle sue mani una piccola quantità di farina e la mostrava al povero scrittore che era quasi bloccato tra il bancone e la parte ad angolo, della cucina.
“No... non lo farai vero?” disse ma ciò che ottenne fu proprio il contrario.
Kate gli era ormai di fronte e lo guardava sorridendo e maliziosamente, gli lanciò addosso il contenuto della sua mano, rendendo la sua faccia completamente infarinata.
Alexis rise e si avventò anche lei sul padre, puntando ai capelli. Gli strofinò sopra la mano, rendendolo di colpo brizzolato.
“Due contro uno... non vale!” esclamò Rick prima di finire completamente ricoperto da altra polvere bianca.
Tutti e quattro scoppiarono a ridere e Castle riuscì a girare a suo vantaggio la situazione. Afferrò Beckett per un braccio e tirandola a se, la circondò in vita, stringendola per non farla scappare.
Con l'altra mano, strinse il pugno di Kate, dove ancora aveva un mucchietto di farina e iniziò a fargliela spalmare addosso.
Batté più volte il braccio sul petto di lei, poco sotto al collo, facendo scivolare il contenuto della mano, che finì anche al di sotto della maglia, finendo così per sporcare completamente anche la detective.
Kate si dimenava tra le sue braccia, ma questo faceva in modo che la detective si infarinasse più facilmente, rendendogli il compito più rapido ma anche più 'gradevole'.
Quando riuscì a liberarsi dalla morsa, si girò per sferrargli un attacco, ma si ritrovò tra le braccia di Rick, che aveva allentato la presa ma non l'aveva del tutto liberata.
Si fissarono negli occhi per qualche secondo, poi le risate provenienti dalle altre due donne, li riportarono alla realtà.
Rick guardò la figlia e poi tornò alla detective. Gli bastò un millesimo di secondo, per capire cosa stavano pensando entrambi.
Kate strinse le labbra nel suo solito sorriso di assenso alle 'sparate' di Castle, come quella volta quando finse che lui era arrivato per primo a scoprire l'assassino e accennò lievemente un assenso con la testa.
Entrambi presero ancora un pochino di farina dal piano, fingendo di voler continuare la loro lotta, ma Rick liberò Kate dalla presa e in una frazione di secondo, si scagliarono entrambi contro la povera Alexis che finì, bloccata dalle braccia del padre e ricoperta anch'ella di bianco.

I tre, continuarono a sporcarsi per un po', finché la povera cucina non fu ridotta uno schifo, ma soprattutto a fermarli fu il suono del campanello.
“Chi è?” disse Rick
“E che vuoi che ne sappia?” rispose la madre, prima di dirigersi verso l'ingresso.

Dopo un paio di minuti, la porta di casa Castle si aprì, mostrando la signora Roger.
Jim Beckett era un po' imbarazzato ma da gentiluomo qual era, si presentò alla donna prima che lei potesse chiedergli nulla.
“Rick...” disse lei, dopo aver stretto la mano a Jim e fatto accomodare all'interno dell'appartamento.
“Richard! È arrivato il Signor. Beckett!” gridò, non avendo ottenuto nessun cenno dal figlio.
Immediatamente, apparvero Rick e Kate, seguiti da Alexis.
“Chiedo scusa per il mio abbigliamento... c'è stato un 'piccolo imprevisto' in cucina!”
disse Richard, girandosi verso le due ragazze, poi stringendo la mano a Jim continuò
“Benvenuto!”
“Non si preoccupi....” rispose l'uomo e poi, dopo un sorriso, continuò:
“Grazie per avermi invitato a trascorrere il Natale con la sua famiglia!”
“Non deve ringraziarmi, è un onore e piacere avere lei e sua figlia a casa mia per questa magica nottata!” rispose Richard con il suo tono da narratore di storie.
“Bene! Ora perché non fai accomodare il Signor Beckett?” intervenne Martha avvicinandosi alle spalle del figlio.
“Certo!” rispose lui, facendo segno a Jim di avanzare.
“Si accomodi pure dove preferisce, la lascio in compagnia di mia madre. Ma le prometto che verrò a salvarla immediatamente, giusto il tempo di mettermi qualcosa di pulito e rendermi presentabile!”
“Papà le buone maniere!” intervenne Alexis.
“Certo, mi scusi... Signor Beckett, le presento mia madre Martha e mia figlia Alexis.”
disse indicando con un gesto della mano le due donne.
“Quella laggiù anche se non la riconosce, è sua figlia!” disse vedendo Kate mezza bianca in viso e con i vestiti infarinati.
Tutti scoppiarono a ridere e Kate si avvicinò a Jim:
“Ciao Papà.” disse prima di abbracciarlo.
“Ciao Bambina!” le disse, sorridendo, felice di rivederla com'era un tempo.

Quando si sciolsero dall'abbraccio, Kate notò il borsone che Jim aveva con se.
“Cosa hai là, papà?” chiese lei
“Ho portato un cambio per la notte e i regali.” rispose l'uomo.
“Proporrei di dirigerci ognuno nelle proprie stanze per prepararci per la serata!”
intervenne Martha.
“Mi sembra un’ottima idea!” rispose Rick, per poi rivolgersi a Jim:
“Signor Beckett, abbiamo preparato due camere per gli ospiti... se vuole seguire Alexis, le mostrerà la sua stanza! Così potrà rinfrescarsi dal viaggio e sistemare con calma la sua roba!”
“Grazie!” rispose Jim
“Se vuole seguirmi...” disse Alexis da brava padrona di casa, prima di scortare papà Beckett su per le scale.
“Madre.... in cucina è tutto pronto!” disse rivolgendosi alla donna, poi volse lo sguardo al disastro che avevano combinato e disse “Pulirò tutto domani. Ora prepariamoci e fra un oretta possiamo metterci a cena.”

E così fu. Più o meno... dopo un ora e poco più si ritrovarono tutti, o quasi, in soggiorno.
Rick stava controllando la pentola dell’acqua che aveva iniziato a bollire e stava versando le linguine. Alexis era vicino a lui e controllava il sugo con le vongole.
Martha invece, non aveva nulla da controllare e stava intrattenendo in salotto il Signor Beckett e tra una chiacchiera e l’altra sistemava e risistemava i vari pacchetti che ognuno aveva portato, quando era tornato dopo la ‘vestizione’.
“Richard, sei sicuro di aver preso tutti i regali?” disse girandosi verso il figlio.
“Mamma sei peggio di una bambina! Non ti preoccupare… a tempo debito ci saranno tutti!” disse sorridendo, contento di aver aumentato la curiosità della madre.

Tornò ad occuparsi della pasta, prese un forchettone e iniziò a girare all'interno della pentola.
Martha, ormai aveva perso le speranze di capire che regali c'erano e con Jim si avvicinarono alla tavola.
Rick, con la maestria di uno chef, aveva arrotolato una linguina al forchettone e ora stava assaggiando il pezzo penzolante.
"Mia figlia non è ancora scesa?" chiese Jim che iniziava a sentirsi un po' in imbarazzo.
"Sono qui, papà." rispose lei, apparendo in cima alle scale.
Quella voce, proveniente dalle sue spalle, fece voltare Richard, ancora intento a degustare la pasta.

Il rumore della caduta rovinosa del forchettone, risuonò nella stanza, seguito da un leggero brusio proveniente dalle bocche degli occupanti, ad esclusione di Rick che era rimasto letteralmente folgorato.
A momenti rischiava l'infarto, non riusciva più a respirare. L'unica cosa che era capace di fare era fissare, con gli occhi sbarrati, quella meravigliosa creatura che scendeva le scale, guardandola negli occhi.
"Oh tesoro... Sei una meraviglia!" esordì Martha.
Jim non era messo meglio di Rick e anche lui guardava sua figlia. Stentava a riconoscere la sua bambina in quella donna.
Non era abituato a vederla vestita così. Non erano i suoi soliti pantaloni e magliette. Quel vestito le stava d'incanto!!

Arrivata alla fine della scala, Kate appoggiò una mano sulla ringhiera e sorridendo, si mostrò in tutto il suo splendore.
L’abito era bicolore. Il corpetto argento, tempestato di piccoli strass dello stesso colore, ricopriva il seno con una fascia orizzontale ed una che partiva verticalmente dal centro, per finire in un fiocco su una sola spalla, lasciando libera l’altra.
Sotto al seno l’abito era nero. La seta plissettata verticalmente, fasciava in maniera aderente il corpo di Kate, scendeva morbido sui fianchi e finiva appena sopra il ginocchio. Era ricoperto anch’esso di piccoli strass argento, che richiamavano il corpetto, formando dei bellissimi giochi di luci ad ogni piccolo movimento.
Sulla spalla scoperta ricadeva una stola della stessa seta nera del vestito, poggiava davanti e dietro quasi a formare una leggera manica fin sotto al gomito, mentre l’altro capo della stola scendeva morbida attorno all’altro braccio, per tutta la lunghezza del vestito.
I capelli erano attorcigliati in morbidi boccoli sopra la nuca, con alcune ciocche lasciate libere ad incorniciare il viso e un fermaglio prezioso color argento con piccoli brillantini, ne fermava una su di un lato.
Aveva adornato il decolté con una collana in oro bianco che incastonava gemme di ossidiana nera, abbinata agli orecchini pendenti con le stesse pietre.
L’ombretto leggero esaltava il colore meraviglioso e limpido dei suoi occhi, mentre per il rossetto aveva optato per un colore forse eccessivo per i suoi canoni, ma in linea con l’abito che indossava. La luce che emanava il suo sguardo e il suo sorriso radioso, la rendevano luminosa come una stella!

Un "wow" riportò tutti alla realtà.
Alexis era corsa verso la detective e l'attendeva in fondo alle scale.
"Sei magnifica!" esclamò abbracciandola, quando Kate le fu vicina.
Finalmente anche Richard ritornò a respirare.
"Vuoi uccidermi detective?" disse ancora annaspando e provocando l'ilarità generale.
"Io? Perché che ho fatto?" rispose lei.
"Ho rischiato di passare il resto della vigila in ospedale! Vuoi farmi prendere un infarto?"
Mentre i loro battibecchi scherzosi proseguivano, Kate era giunta quasi verso di lui.
Quando le fu vicino, lui le prese le mani e la fece voltare un po' a destra e un po' a sinistra, rimirandola.

"Wow.... Che fine a fatto la mia detective?" le disse, mentre lei era passata attraverso le varie gradazioni di rosso quando gli occhi di lui avevano scansionato ogni centimetro del suo corpo.
"Beh così avrai qualche altra idea per usare nei tuoi libri!!" rispose maliziosa, non curandosi della presenza del padre.
Rick invece notò perfettamente lo sguardo di Jim, deglutì e tornò a prestare attenzione alla sua musa.
"Certo!!! Se il mio povero cuore regge il colpo!" disse sorridendo e guardandola con quegli occhi blu che le scavavano l'anima.
"Per il tuo cuore, posso fare poco..." disse mentre si avvicinava ancora di più a lui e poggiava una mano sul suo petto.
"Non conosco cardiologi..." continuó avvicinandosi al suo orecchio.
"Solo cardiochirurgi..." disse prima di scansarlo e interessarsi a ciò che bolliva in pentola.
La temperatura corporea di Castle era passata in pochi secondi da i circa 37 gradi corporei ai 42 e più, nel momento in cui l'aveva vista, per poi salire ancora fino a valori inimmaginabili.
Ora quell'ultima frase, quell'allusione al dottor motocicletta... l'aveva riportato sotto lo zero!!
"No grazie.. Non serve!!! Sto benissimo!!"
"Mi fa piacere!!" sorrise lei, mentre inforchettava una linguina portando la forchetta alla bocca e gustando un lembo afferrandolo con la lingua.
Quel gesto che poteva essere 'casalingo', quasi normale, per Richard era talmente sexy che tornò a sentire caldo all'improvviso.
"Ora è buona!" disse lei, consegnando la forchetta allo scrittore e tornando verso il tavolo.
Richard assaggiò quel poco che era ancora sulla posata e rispose:
"Ok! Iniziate a sedervi che arrivo subito!" disse prima di spegnere il fuoco e scolare la pasta.
Mentre gli altri si avviarono al tavolo, sussurrò quasi tra se:
Riuscirò ad arrivare vivo a Natale??
Scuotendo la testa…
Non credo proprio se continui a provocarmi così !!




Il mio Angolo...by Foxi
Salveeeeeeee
BUON ANNO!!!!

Detto questo… eccomi qua!
Vi lascio la seconda parte del 24th.12….
La giornata non è finita ancora… ci sarà altro da leggere e “vedere”…
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Un mega grazie a Rebby per averi aiutata a descrivere Kate… (più sotto vi metto la foto!).
Grazie alla mitica Mari_Rina24 per il betaggio!!!
Un saluto doveroso va alla Sister che mi consiglia (quando può).

ok, ora veniamo alle dolenti note…
mi scuso in maniera preventiva per il ritardo, o il tempo che dovrete aspettare, per il prossimo capitolo..
Ho un po’ di casini…. Devo prima mettere insieme i pezzi della mia vita e poi quando ho tempo, tra una cosa e l’altra, scrivere il seguito di questa e dell’altra…
Non temete, nella mia mente è tutto già pronto…
devo trovare il giusto stato d’animo e tempo!!!!
Ne approfitto per chiedere scusa alla mia Sis, per l’atra ff!! (quella a 4 mani..) che per colpa mia (ora più che mai) subirà un po’ di arresto prolungato!
Mi scuso anche con tutte voi che leggete, questa e l’altra…

Anche se forse vi avrò fatto incavolare, vi aspetto nelle recensioni e/o
al prox capitolo! (quando ci sarà… oh può esse pure che dalla rabbia mi metto a scrivere!)

Intanto vi lascio l’immagine che ho fatto, pensando al vestito di Kate…

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baci
Vulpix
:>
   
 
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