Forse un sentimento
Le gocce di pioggia ricoprono velocemente la città;
le lacrime bagnano imperverse il mio volto.
Entrambe le azioni sono un turbine di emozioni: quella predominante é la malinconia, poi c'é la tristezza, ma anche un po' di allegria, in quella danza indefinibile.
Le grigie nuvole si dissolvono, dando spazio ad un enorme distesa azzurra: in mezzo c'é una striscia piena di colori, l'arcobaleno;
le lacrime cessano di uscire dagli occhi ormai gonfi, e le gote si colorano di rosa: nasce un piccolo sorriso dalle labbra.
La quiete dopo la tempesta c'é sempre, ma non dura mai tanto: la felicità é un'emozione troppo perfetta per restare, quindi, come la perfezione, che é difficile da raggiungere.
Il cielo si ricopre di bianche nuvole, soffici quasi come lo zucchero filato;
il mio volto si incupisce di botto, e non lascia trapelare nessuna emozione, ma un sorriso sincero c'é sempre per chi se lo merita.
La neve comincia a cadere a fiocchi soffici e leggeri, e li prendo con una mano: é una bella sensazione, e non si può definire; é molto diversa dal senso di malinconia che da la pioggia, o dal senso di allegria che da il cielo azzurro.
Da uno strano senso di benessere interiore, ma é indefinibile; da le stesse sensazioni di un sorriso angelico di un bambino di due mesi, oppure di quando qualcuno ti dice per la prima volta un "ti amo" sincero, é anche come vedere per la prima volta una grande distesa verde sotto un cielo stellato di agosto;
il fluttuare leggero di questi fiocchi fa sentire libero chiunque, da uno strano senso di libertà.
Ogni agente atmosferico, secondo me, racchiude un'emozione precisa, che a volte non si può definire.