Anime & Manga > Heidi
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Autore: Saphira96    05/01/2012    2 recensioni
Il signor Seseman e il nonno di Heidi, osservano i bambini giocare allegramente adesso che Clara ha iniziato a camminare. Il nonno chiede al giovane padre di stringere una promessa con lui. Qualche anno dopo il nonno muore. Cosa farà Heidi?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il mio migliore amico

 
 
Davanti una vecchia baita in montagna giocavano allegramente, con un pallone di cuoio, tre allegri e spensierati bambini. < Heidi passami la palla! > una piccola bambina dai corti capelli neri e dalla carnagione chiara ubbidì, continuando a ridere. < Eccola Clara! > la palla arrivò di fronte una ragazza che dimostrava qualche anno in più rispetto l’allegra bambina, la ragazza indossava un lungo vestito blu, e i suoi capelli facevano concorrenza al sole. Erano biondi, e ogni qual volta muoveva la testa riusciva a produrre dei giochi di luce. Tutte e due le bambine continuavano a ridere, passandosi la palla. < Heidi, Clara io sto giocando anche con voi! > Un bambino dalla corporatura robusta, gridò la sua disapprovazione con un misto di gelosia e mise le braccia incrociate al petto. Il  bambino indossava un paio di pantaloni vecchi tutti rattoppati, e sopra un maglione scolorito ma ciò che attirava l’attenzione su di esso erano i capelli biondo cenere, che miravano al castano. Le bambine continuando a ridere esclamarono < Prova a prenderla! > poi iniziarono nuovamente a giocare tutti insieme.

Sull’uscio della baita stavano seduti due uomini. Uno era giovane e indossava degli abiti puliti ed eleganti, mentre l’altro indossava un vecchio pantalone scolorito e un maglione che il tempo aveva reso smunto e, dimostrava la sua età guardando il suo volto; aveva dei capelli ribelli di colore bianco, accompagnati da una lunga  e incolta barba anch’essa bianca. I due uomini parlavano. < Non sa come mi ha reso felice, era un sogno veder camminare di nuovo la mia bambina. Mi chieda qualsiasi cosa e io gliela darò > l’uomo dagli ‘abiti eleganti’ parlava e via via che parlava gli occhi si inumidivano di lacrime guardando, in apparenza, il gruppo di bambini giocare. < In effetti signor Seseman, qualcosa da chiederle l’avrei > il vecchio parlava e, anch’esso non guardava in viso il suo interlocutore, ma continuava a guardare gli allegri bambini. < Oh ma davvero, mi dica, mi dica. Non abbia timore. Qualsiasi cosa chiederà io cercherò di accontentarla > . Lo sguardo del signor Seseman si spostarono sul vecchio seduto accanto a lui, e lo scrutavano con curiosità. < Ecco … io sto invecchiando e Heidi è così piccola e ha solo me che si prende cura di se. Io vorrei che, se dovesse succedermi qualcosa, lei prenda Heidi con sé. Lascerò a Heidi la baita e la casa giù in villaggio, non la riporti giù a Francoforte. Heidi appartiene alle montagne adesso … > il vecchio continuava a guardare con tenerezza i bambini che giocavano, e sorrideva alla vista della piccola bambina dai capelli neri, Heidi. < Mi dica allora … posso contare su di lei? > il vecchio, rivolse lo sguardo verso il signor Seseman.

< Certo, conti pure su di me. Durante la sua permanenza in casa mia, Heidi, è diventata una di famiglia … quasi una figlia per me, e una sorella per Clara. Per quanto riguarda la sua richiesta di vivere in montagna, l’accolgo con piacere, specialmente adesso che so che a Clara fa benissimo l’aria di qua >. Poi rivolse un mezzo sorriso al vecchio, il quale gli sorrise a sua volta e rispose: < Era quella che volevo sentirmi rispondere, grazie! > poi rivolgendosi ai bambini < Bambini, su è l’ora della merenda. Clara non può stancarsi troppo > . Pieni di appetito, ma avviliti, i bambini si sedettero al tavolo aspettando con impazienza che il nonno gli portasse la merenda.

Gli anni passarono velocemente. E Heidi seduta sul prato, di fronte la sua cara e vecchia baita, ripensava a quel gioioso e allegro pomeriggio di 3 anni fa . Ricordò come il nonno la abbracciò, quando Heidi durante la merenda si offrì ad aiutarlo a mungere dell’altro latte, lì il nonno le aveva per la prima volta detto ‘Ti Voglio Bene bambina mia’ e Heidi scoppiò in un pianto di gioia. Adesso Heidi sapeva cosa si dicevano di tanto importante il nonno e il signor Seseman, e adesso poteva unire quel dialogo al suo ricordo passato. Lacrime di dolore invasero il viso della tenera bambina.
Il nonno l’aveva lasciata da pochi giorni, aveva raggiunto Tobias il suo papà e la proteggeva con la sua mamma, costantemente. Heidi lo immaginava, perché era questo che aveva  letto nel libro che il nonno le aveva comprato giù in paese ‘La Piccola Principessa’ si intitolava. E Heidi si sentiva esattamente come la protagonista, Sarah. Si sentiva sola. Aveva perso la madre, senza mai averla conosciuta, insieme il suo papà. Un anno prima aveva perso anche la cara e dolce nonna, era morta chiedendo ad Heidi di descriverle per l’ultima volta come erano i monti e quanto erano cresciuti lei e Peter, suo nipote.

Heidi si alzò e si diresse verso la piccola vasca d’acqua sotto l’albero, il suo albero, quello che parlava e, da piccola Heidi le raccontava tutto. Questa sembrava le volesse dire : ‘Non piangere piccola mia, io sono qui’ . Avrebbe voluto tanto che l’albero le riferisse veramente le parole del nonno, da lassù.

< Heidi, sei qui! Vieni entra a casa o ti prenderai un malanno > Peter la prese per mano, e la condusse verso la porta gridando : < Clara, l’ho trovata! >, quella entrò in casa e la fece accomodare nella panca vicino la finestra, e Heidi silenziosamente vi si sedette continuando a guardare il suo albero, i cui rami si muovevano violentemente. Heidi, vide all’improvviso qualcosa che le fece cambiare umore e le fece capire che il suo caro nonnino era lì con lei, una folata di vento attraversò i rami del suo albero, e si dirigeva verso la finestra, che ad un tratto si aprì e invase Heidi di freddo. Ma un freddo che le portò calore nel cuore, un freddo che le portò un messaggio.

Heidi si disse che da quel giorno l’avrebbe portato sempre nel cuore.

‘Le bambole sono le migliori amiche di una bambina; è vero, non sanno parlare, ma non per questo non ascoltano’. Heidi aveva finito di leggere quella frase, che la lesse subito al nonno e quello le rispose: < Ricordalo bambina mia, anche gli alberi sanno ascoltare e a volte se viene chiesto loro sanno anche parlare >.

  

Angolo Saphira96   ~ L'altro pomeriggio ho visto il film e mi ha colpito il finale e la proposta che il nonno ha fatto al dottore, io ho cambiato un pò i personaggi e ho immaginato un pò l'umore di Heidi. Vabbè amo il fantasy e quinid ho messo un pò di fantasia. Ma l'ho visto sempre così profondo il rapporto che c'era tra nonno e nipote. E poi vabbè, ho inserito 'la Piccola Prinicpessa' perchè lo trovo magnifico.

Autrice ~ Saphira96
  
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