Note dell’Autrice: Innanzi tutto vi auguro un bellissimo 2012 ricco di cose belle, ma anche di quelle brutte perché alla fine sono queste a farci crescere nella vita. Spero che questa Song-fic sancisca il mio ritorno sulle scene del fandom anche se in questo momento non sono in grado di promettere nulla. Fatemi sapere cosa ne pensate. Segnalo inoltre la mia pagina su facebook raggiungibile cliccando qui .

Tu sei, tu sai

Idea di Arwen297 – Personaggi di Naoko Takeuchi – Canzone “Tu sei, tu sai” di Nek

E’ notte fonda, una persona normale dovrebbe dormire a quest’ora.
Ma si sa, io sono bel lungi lontana dalla definizione di “persona normale”, domani avrei una gara ma non riesco a dormire.
Ripenso alla serata appena trascorsa, niente di speciale. Ma mi sono sentita viva perché ci sei tu accanto a me.
Guardo le luci blu dello schermo della sveglia, cercando di non svegliarti nel movimento.

“Già le 3 tu ti scopri un po'
stai dormendo attaccata a me
e sorridi, però non so
ora dove sei,
tu vicina e così distante”

Tre di notte, non avrei mai pensato di soffrire di insonnia, eppure non riesco proprio a dormire, rimarrei a guardarti così in eterno. Bloccando il tempo che scorre beffardo intorno a noi, osservandoti. Immersa in un mondo tutto tuo al quale non ho accesso.
Chissà cosa stai sognando,  incredibile quanto io ti senti distante ora che in realtà sei così vicina da permettermi di percepire ogni tuo minimo cambiamento di posizione. Abbracciata intimamente a me.

“Il cuore ti batte ma
per chi batte
non ne so niente
chissà, chissà
fantasie che l'insonnia da
magari adesso un altro sta con te
se potessi li ucciderei
tutti i sogni tuoi”

La mente vola mentre guardo il tuo viso che sembra appartenere al più ricercato quadro di Botticelli. Sento il tuo battito, e l’idea che probabilmente in questo momento qualcuno sia con te al mio posto mi fa uscire di testa.
Non sono mai stata una persona insicura, non in fatto di conquiste. Ma tu mi rendi inquieta, sento che se qualcuno ti torcesse anche solamente un capello potrei fare follie.
Senza pentirmene.
Ammazzerei tutti gli abitanti dei tuoi sogni più segreti e che celi alla perfezione durante il giorno.
La verità e che mi sembra strano che una come te, possa essere come me. Eppure ci completiamo alla perfezione, i nostri elementi comunicano senza il bisogno di essere spronati. Fin dal primo istante hai saputo solleticare le corde più recondite del mio essere, senza indugi.
Quasi ci conoscessimo da una vita. Vorrei tanto poter leggere nel pensiero per poter capire chi è realmente con te in questo momento.
Sgretoli ogni mia certezza semplicemente dormendo.

“Piano piano vorrei svegliarti
per rassicurarmi e per parlare un po'
e invece no,
forse ho paura di capire con chi stai”

Vorrei svegliarti, per annegare nuovamente nei tuoi grandi occhi blu dalle innumerevoli sfumature, le stesse che dipingono il tuo essere di una moltitudine di colori a volte nitidi, altre difficili da definire e da comprendere.
Invece no.
Non riesco a farlo, grande è la paura di capire che non sono io quella che ti tiene compagnia in questo momento.
Potrebbe essere chiunque, viste tutte le persone che conosci.
Quel Mark che suona nella tua stessa orchestra, e con cui spesso ti trovi a duettare, che non mi piace proprio per niente, ti offre più attenzioni del necessario con la scusa della collaborazione lavorativa. L’ho visto sai? Quando ti ha messo il cappotto sulle spalle nel corridoio del teatro dopo lo spettacolo. Mai possibile che non capisce che il tuo sorriso non è da mozzare il fiato come quando ti rivolgi a me? E che non ha speranze perché tu non sei come tutte le altre?
Poi c’è quello della pasticceria, che ti posa bramosamente gli occhi addosso ogni qual volta entriamo a comprare qualcosa, i suoi occhi pieni di bramosia mi fanno andare il sangue al cervello.
Gli spaccherei quel bel faccino se potessi.

“Tu sei tu sai
nel sogno da chi vai
tu sei con me ma la mente dov'è
seguo il ritmo del respiro
movimenti leggeri della fronte tua
quando sogni non sei mia”

Le mie sono solo mere supposizioni. Non potrò mai saperlo almeno che non sia tu a volermelo dire, e se solo chiedessi… se solo chiedessi potrei determinare la fine del nostro rapporto, lo so.
So benissimo che in cuor mio vorrei ricevere solamente una risposta, ma che in realtà potrei ricevere l’unica che non vorrei sentire.
E io non ti voglio perdere, non finché essi rimangono solamente sogni, senza fondamenta.
O forse, qualche piccolo appiglio nella realtà c’è? Ma sono così innamorata di te che non voglio vederlo?
Ti osservo cambiare leggermente espressione, sembra quasi che tu non capisca ciò che stai vivendo lontana da me.
Immersa nei tuoi sogni.

“Già le 6 ed è l'alba ormai
e il tuo cuscino è scivolato giù
muovi i piedi cercando i miei
e ritorni tu
quella che
io potrei perdere un giorno o l'altro
debbo ammetterlo sai,
non c'ho pensato mai
convinto che
se le altre storie finiscono
quella nostra no”

Sono già le sei, hai cacciato giù il tuo cuscino per farti più spazio, e io stranamente non ho ancora sonno. Forse è l’agitazione per la gara, ma non è da me.
Semplicemente sono i miei pensieri. Che affollano la mente come una accozzaglia priva di ogni senso compiuto.
Ti sento muovere al mio fianco, sento che mi cerchi intrecciando le tue gambe alle mie, sai quanto mi piace quando fai così.
E’ inutile mi fai stare bene, anche se ho passato la notte in bianco non mi sento stanca, ne ho voglia di dormire.
Sei la prima con cui non ho ancora mai pensato che un giorno possa finire, sembra così assurda una cosa del genere.
Sono troppo convinta che tra noi possa durare per sempre.
E non va bene.
Sicuramente se accadesse una cosa del genere, sarebbe la più grossa delle delusioni, al solo pensarci mi si blocca il respiro in gola.
Fa troppo male un pensiero del genere.
Mia e di nessun’altra creatura sulla faccia della Terra.

“Stai svegliandoti ormai
mi sorprendo i tuoi occhi
quasi chiusi poi accesi,
spalancati in me
dici sorridendo: "sognavo di te!"

Ti muovi, poso i miei occhi sul tuo viso che sa ancora di sonno, gli occhi semi chiusi che si posano a loro volta nei miei, all’improvviso si spalancano totalmente.
Sento che potrei morire in questo preciso istante.
Avrei vissuto tutto ciò che c’è di bello in questa vita.
Mi sorridi, e finalmente scopro chi abitava i tuoi sogni, e in una frazione di secondo tutte le mie paure, tutte le mie congetture notturne non hanno più motivo d’esistere.
Sognavi me.
Sento un morso alla bocca dello stomaco dettato dalla felicità. Nel sentirti pronunciare queste parole che tanto agognavo di sentirti dire.

“Fino alla gola
tiri le lenzuola
con un calcio mi spingi via
se ti tocco gridi
poi ti giri e ridi
e alla fine ci cadi
in un si”

Ti vedo alzare il lenzuolo con fare un po’ timido, con il viso ancora un po’ segnato dalla stoffa, poi con fare giocoso e un po’ dispettoso mi spingi via da te.
Facendomi sorridere.
E guerra sia!!
Ti raggiungo dall’altra parte del letto e inizio a farti il solletico, so che non lo sopporti hai poca resistenza quando inizio ti arrendi subito.
La verità e che voglio sentirti mia.
Il prima possibile, e leggo anche nei tuoi occhi questo desiderio…
“Smettila Haru!” mi dice poco convinta, il viso arrossato per il ridere e i tentativi di sfuggire alla mia presa che però non molla, ha il respiro affannato, non posso resistere alla tentazione di unire le mie labbra alle mie.
In quello che si rivelerà il preludio di un ottimo inizio di giornata.

“Tu sei tu sai
sorpresi insieme dal mattino
tu sei tu sai
tu sei tu sai
e adesso il sogno è già lontano”