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Autore: Dreams without Hope    05/01/2012    0 recensioni
Questa è una Severus/Regulus attraverso gli anni, per mostrare quanto sono l'uno parte dell'altro.
Severus lo osservò teso , quel ragazzo era speciale, lo aveva capito subito, era diverso dal fratello, diverso da qualsiasi persona avesse mai incontrato, e voleva conoscerlo, lo voleva come non aveva mai voluto nient'altro, nemmeno essere amico di Lily Evans
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Lucius Malfoy, Regulus Black, Severus Piton, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il giorno del loro primo litigio, una settimana dopo l’iniziazione a mangiamorte,  Regulus era tornato a casa con un enorme libro sotto mano, nero come la pece e lo aveva letto e sfogliato in ogni suo minimo particolare.
 
La giorno seguente era arrivato a casa con due libri sottili e piccoli, molto polverosi.
Dopo una settimana aveva accumulato a casa otto libri, venti pergamene e due ricordi, chiusi in piccole boccette trasparenti.
 
Aveva passato giorni e giorni a rileggere tutte le fonti che aveva trovato e aveva passato molto tempo ad osservare i ricordi nel pensatoio.
Era rimasto molte ore fuori casa e molte volte era tornato con un sorriso, sebbene stanco e teso.
 
Severus non aveva fatto domande, sapendo bene quanto quelle informazioni fossero importanti e conoscendo che con lui sarebbero state troppo vicine al signore oscuro.
L’unica cosa che aveva potuto fare era stare accanto a Regulus e sostenerlo e, sebbene gli fosse mancata la sua vicinanza,  non lo forzava a cercare un contatto che forse non desiderava in quel momento.
 
Non era né curioso né arrabbiato. Era preoccupato.
C’erano così tante cose che potevano andare storte… una minima notizia e Regulus poteva essere scoperto e ucciso.
Normalmente quando i suoi pensieri arrivavano a questo punto scuoteva lentamente la testa, si alzava o si muoveva da dove era e andava a cercare Regulus per osservarlo.
Se davvero quello che stava facendo era così pericoloso, come diceva, voleva imprimere nella sua mente qualsiasi particolare di Regulus : come mordicchiava la penna quando pensava, la piccola fossetta che gli compariva sulla guancia destra quanto si concentrava, la mano affusolata poggiata sulla fronte per proteggere gli occhi dalla frangia…
Qualsiasi minimo particolare veniva immagazzinato nella sua memoria.
 
Quando poi lo aveva sentito parlare e sfogarsi con l’elfo domestico il suo cuore aveva urlato, avvertendo ancora di più la lontananza.
Ma appena alzava gli occhi per osservarlo così determinato come non mai si sentiva così orgoglioso e fiero di lui che il resto non importava.
 
****
Il giorno dopo l’incontro dei mangiamorte
 
- Grazie –
Severus sobbalzò a quella parola sussurrata così dolcemente al suo orecchio.
Due braccia lo circondarono immediatamente e sorrise nel sentire il dolce profumo di Regulus.
Questo aggirò la poltrona per sedersi sulle gambe del compagno.
- Non ho fatto nulla – ripose lui immediatamente.
Regulus gli scoccò un bacio sulla guancia – Non è vero. Hai sopportato questa situazione per due settimane e non mi hai buttato fuori di casa -
- Ma se … - tentò di dire ma le sue parole vennero interrotte dalla mano di Regulus poggiata sulla sua bocca.
- Zitto, solo… zitto –
Severus alzò un sopracciglio ma non protestò poi tanto quando Regulus fece avvicinare le loro bocche per un bacio.
Fu un bacio furioso e passionale, esattamente quello di cui entrambi avevano bisogno.
- Che c’è ? – chiese Regulus quando il bacio finì e notò lo sguardo di Severus.
- Stavo solo controllando che non ti stessi trasformando nella bibliotecaria di Hogwarts – disse Severus, prima di scoppiare a ridere per la faccia indignata di Regulus.
Regulus prese un cuscino e glielo tirò contro, centrandolo in pieno.
- Ma come osi ?! – urlò con il sorriso sulle labbra e con una falsa voce indignata.
I due iniziarono una lunga ed estenuante battaglia con i cuscini che li lasciò esausti per parecchio tempo.
- Lo so che sono stato un po' sui libri in queste ultime due settimane …ok, molto – si corresse quando vide il cipiglio di Severus – Ma come ti ho detto ieri tutto il mio studio è andato a buon fine –
- Hai scoperto il modo ? – gli chiese Severus osservandolo
- Sì –  rispose , prima di tirare Severus verso di sé.
- Comunque non ti avrei mai buttato fuori di casa … - disse imbronciato il serpeverde – mi sarebbe mancato troppo il sesso –
Regulus rise – Ah, è solo per quello, ovviamente –
- Certo, cosa ti aspettavi… ahi !- urlò quando un pugno lo colpì sulla testa – Ma come siamo maneschi.. – disse divertito.
- Ma tu mi ami comunque !- disse divertito il più giovane.
- Sì – disse Severus guardandolo dolcemente –Ti amo comunque –
 
 
****
 
Il giorno successivo Severus si risvegliò con una certa ansia, che diventò vera preoccupazione quando, guardando affianco a sé nel letto,non vide altro che una piccola pergamena con scritto sopra Non ti preoccupare, torno presto.
 
Si alzò e si avvicinò al tavolo della cucina.
Dopo aver fatto colazione si posizionò sulla sua solita poltrona, la pergamena su una mano e un orologio nella altra.
I minuti passavano lenti e le lancette sembravano immobili.
Passarono ore in cui il serpeverde continuò a domandarsi cosa fosse successo a Regulus e, soprattutto dov’era,se stava bene…gli comparvero alla mente centinaia di immagini di Regulus ferito o immobile o…
Alla fine scuoteva sempre la testa esausto. Si diceva che era inutile preoccuparsi per qualcosa che non era ancora accaduta.
Cercava di pensare a qualsiasi altra cosa, ma alla fine lui era sempre nella sua mente.
La sera precedente Regulus non gli aveva detto assolutamente nulla, niente di niente ; ma adesso capiva come mai lo aveva guardato così intensamente, ora comprendeva tutte quelle parole di amore e di conforto sussurrate nel buio della notte.
Semplicemente, comprese.
Regulus aveva deciso di fare qualsiasi cosa avesse in mente di fare quel giorno e non aveva voluto farlo preoccupare.
“ Se davvero non voleva farmi preoccupare doveva essere qui a quest’ora, cazzo” si disse sconsolato mentre osservava le lancette dell’ orologio battere le sei e mezza.
 
Improvvisamente un sonoro crack interruppe il teso silenzio creatosi nel soggiorno della casa.
Severus guardò immediatamente verso la fonte del rumore.
L’elfo domestico Kraecher corse verso di lui affannosamente, con le orecchie che sbatacchiavano di qua e di là, e Severus sospettava gli stesse dicendo qualcosa,ma l’unica cosa che vide fu il corpo pallido di un giovane ragazzo sul pavimento.
No!!!! un urlo feroce fuoriuscì dal suo petto, facendoglielo dolere.
La mente era immagini confuse e senza senso che si sovrapponevamo le une sulle altre.
Il cuore batteva ancora forsennatamente, mentre la mente non funzionava più.
All’improvviso qualcosa di freddo e umido gli arrivò sul voltò, facendolo svegliare dal suo stato catatonico.
La faccia di Kreacher apparve alla sua vista e si accorse di essere a terra.
Non si ricordava nemmeno di essersi alzato dalla poltrona ma, a quanto pare, lo doveva avere fatto.
Senza badare all’elfo domestico che ancora cercava di ottenere la sua attenzione si diressie subito verso il corpo di Regulus e al suo cuore mancò un battito quando lo vide respirare, sebbene con grande difficoltà.
Osservò poi il suo corpo comparso di sangue e ferite molto profonde.
- Reg – disse quasi sussurrando, con il volto pallido.
L’altro ragazzo volse lo sguardo verso di lui.
- Era ora – disse cercando di ottenere, senza successo, un tono ironico.
- Cosa cavolo è successo ?– Disse preoccupato, prendendo la mano di Regulus tra la sua.
L’altro ragazzo abbassò gli occhi, senza rispondere.
La disperazione invase Severus a quel gesto e subito si alzò per cercare qualsiasi cosa avesse in casa.
Regulus si mosse per trattenerlo ma non ne aveva la forza.
- Sev, no, vieni qui – sussurrò stanco.
- No, assolutamente no.. ci deve essere qualcosa, cazzo…qualcosa…-
- Non c’è niente da fare ormai. Non c’è nulla. È una maledizione oscura, non c’è nessuna cura – disse rassegnato Regulus.
Un gemito di dolore fuoriuscì dal più grande che però non smise di cercare tra i suoi vari intrugli e ingredienti.
- SEVERUS PITON MUOVI QUEL TUO MERAVIGLIOSO CULO FINO A QUI –
Severus smise di cercare invano.
Appoggiò lentamente le mani alla mensola e tirò su col naso, cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Regulus non riuscì a fare altrettanto.
- Anche io sono spaventato, cretino. -
- Perché cazzo sei andato?! PERCHE ?!? –
Regulus non rispose come se non ne valesse neanche la pena e ricercò le mani di Severus.
- Non rimane molto tempo lo so…- sussurrò lievemente, mentre gli occhi continuavano a lacrimare .
La faccia era calma, ma il corpo era attraversato da lunghi tremiti e sobbalzi.
Le ferite sanguinavano ancora più copiose, mentre macchiavano il pavimento bianco.
-N-no .. – Severus aveva gli occhi sbarrati e le mani tremavano - Dimmi cosa… -
-Bellatrix ha scoperto il mio tradimento verso il signore Oscuro, d’accordo ?– disse scocciato Regulus.
- Ha ..Perchè cavolo non ti sei difeso ?!? –
- Ero debole, d’accordo ?! Avevo bevuto…-
- Bevuto cosa ??! –
- Non è importante… -
- NON è IMPORTANTE ?!? -
 - Si, hai capito perfettamente. Ora mi puoi far finire di parlare… ti prego – le ultime parole le disse dolcemente.
Regulus non attese una risposta e continuò a parlare.
- Kreacher è andato via, giusto ? – chiese.
Severus si guardò intorno – sì –
- Bene…Aveva in mano un medaglione, vero ? –
- Non mi ricordo…ma, sì, mi sembra di sì –
Regulus sospirò un po’ più tranquillo e si voltò un po’ verso di lui.
- Come ha fatto Bella ha… -
- F-forse qualche giorno fa mi sono lasciato sfuggire qualcosa… -
- TU COSA ? –
- Shh.. ti prego, non voglio litigare –
Poi rimase a lungo in silenzio, mentre il corpo cominciava a tremare.
Una lacrima scese dalla guancia di Severus mentre lo guardava.
Il dolore e la disperazione ribollivano nel suo corpo e cercavano prepotentemente di uscirne.
Mentre in mente aveva una sola domanda : Perché ? Perché a loro? Avevano avuto così poco tempo per stare insieme, così pochi momenti…non potevano toglierli la sua unica ragione di vita… il suo amore…no non potevano.
Intanto nella sua mente si infrangevano ad una ad una le immagini che si era creato sul loro futuro insieme.
Aveva sognato una vita felice e lunga con Regulus…
Le lacrime cominciarono a uscire lentamente dai suoi occhi mentre si protendeva per abbracciare il corpo dell’amato.
- Mi dispiace… - disse dolcemente Reg mentre lo osservava.
- Anche a me.- Rispose solamente Severus mentre entrambi si fissavano.
-  Sono stato così fortunato ad averti, Severus… dalla prima volta che ti ho visto ho sempre saputo saresti stato importante – disse ancora Regulus, con la voce tremante, mentre con la mano cercava di fermare l’emorragia ad un fianco.
- Ho paura,Sev.. –
Severus lo guardò in lacrime e gli strinse dolcemente la mano, mentre lo baciava con forza, assaporando ogni sapore.
Regulus lo fissò.
- Non voglio morire… non voglio non poter più stare con te… non voglio lasciarti solo… -
Disse mentre altre lacrime uscivano prepotentemente dal suo corpo e la voce si incrinava.
- Ti amo Reg – disse Severus cercando di fermare quel pianto disperato.
- Ti amo anche io – rispose con un filo di voce Regulus.
- Ehi, su calmati. Sei sempre stato così forte …- disse baciando ogni singola parte di corpo che incontrava.
- Sto per morire, scusa se la consapevolezza mi è arrivata solo ora…- disse solamente con la voce ormai ridotta ad un sussurro e il volto cadaverico, mentre stringeva Severus con tutte le sue forze.
- Ti amerò per sempre… eri e sempre sarai solo tu – disse.
- Severus…non sei un codardo…sei un uomo molto migliore di quanto tu non creda…alleati con l’ordine…e…proteggi…Potter – sussurrò con la voce che, ormai, come le forze, svaniva.
Severus si limitò ad annuire, non sapendo se la sua voce gli avrebbe risposto al comando.
I due si baciarono appassionatamente finché Severus non sentì la lingua di Regulus immobile nella sua bocca.
Alzò così il viso e osservò il volto pallido e senza vita del compagno.
Strinse ancora di più la presa sulla mano pallida e fredda, che stringeva ancora.
Gli occhi di Regulus erano aperti e vitrei.
Severus li guardò meglio.
Erano bellissimi, due perle di puro argento fuso.
Non erano mai stati grigi e si chiese in un attimo di follia se non se ne era mai accorto prima o era la morte a rendere gli occhi così meravigliosi.
Le lacrime continuarono copiose a scendere dai suoi occhi neri, mentre quel colore così puro e perfetto, così ….di Regulus,gli rimaneva impresso nella mente.
Il dolore si espanse nel suo corpo, mentre urlava e piangeva in preda alla disperazione.
L’ultima cosa che vide, prima di addormentarsi per la stanchezza, stringendo a sé il cadavere dell’ amato, fu così l’argento, liquido per le lacrime. 
  
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