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Autore: VioletBow    05/01/2012    1 recensioni
"Lui, 'sta notte, sarà solo mio.. solo mio."
Non mi piace l'OOC ingiustificato, quindi gli ho dato una motivazione.
[2769] ò_ò
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mukuro Rokudo, Tsunayoshi Sawada
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione.
Si è stancato.
Prestate attenzione, perché non l'avete mai visto così prima.
E' stanco di dover sempre aspettare i suoi porci comodi; come è stanco di venir trattato come uno dei tanti ragazzi che, ogni sera, si fanno rimorchiare nei bar, attirati dal suo fascino, pensando che una notte di divertimento con un bel ragazzo come Mukuro non può che fargli bene.
Adesso basta.
Andrà da lui e si prenderà ciò di cui ha bisogno.
No, perché parlare di bisogni? Solo perché ha sempre tenuto per sé unicamente lo stretto necessario, per poter donare il resto agli altri?
Non 'sta volta.
Questa volta sarà egoista: andrà da lui e si prenderà quello che vuole. Sì, diamine.. sarà un cattivo ragazzo, per quest'unica volta.
Forse è solo la bottiglia vuota di Whisky, che ormai riversa sul tavolo le ultime gocce del suo contenuto, a fargli pensare queste cose.. o forse è solo il gran mal di testa che fa pulsare le sue tempie, mischiandogli i pensieri, a convincerlo a cambiare atteggiamento così di punto in bianco.
Tanto non gli importa.
Mentre attraversa le strade ghiacciate con una semplice maglia a maniche corte, lasciando che gli ultimi fiocchi di neve che scendono dal cielo si sciolgano al contatto con la sua pelle bollente, ha in mente solo il suo viso e sa già dove trovarlo.
Inciampa un paio di volte nei suoi stessi passi ma si rialza, tenendosi dal primo oggetto che gli capita sotto la mano.
Non sa neanche perché lo sta facendo, vuole farlo, punto. Non pensa neanche, nella sua mente non vi è nulla.. bianco.
Bianco come il portone dell'appartamento su cui batte insistemente, dopo essersi quasi fatto le scale del condominio col culo per colpa delle neve attaccata alla suola delle sue scarpe che iniziava a sciogliersi.
Mukuro dopo un bel po' apre la porta, uscendo e tenendola socchiusa alle sue spalle per non farlo entrare o anche solo permettergli di vedere dentro.
- Oya oya, Tsunayoshi-kun.. cosa succede a quest'ora? - gli chiede, tirando su la zip dei pantaloni e sistemando la camicia che si era palesemente infilato in fretta e furia.
Ancora bianco. Dovrebbe rispondergli qualcosa, questo lo sa, ma ha finalmente davanti ciò che desidera ardentemente e non ha voglia di perdere altro tempo.
Frasi profonde ed intrise di significato? No, quelle fanno parte dello Tsuna che ha lasciato a casa davanti alla televisione, in pigiama.. quello che sta ancora aspettando che il suo amato Guardiano della Nebbia arrivi.
"Puoi aspettare, idiota." pensa di se stesso, come se fosse un rivale in amore. "Lui, 'sta notte, sarà solo mio.. solo mio."
Le ultime due parole risuonano nella sua testa mentre si spinge contro il ragazzo di fronte a lui e si appropria delle sue labbra.
Posa la mano sulla sua nuca e affonda le dita tra i suoi capelli.
"Sì, solo mio".
Mukuro sposta la testa indietro e ride.
- Sta zitto. - sibila Tsuna prima di riprendere, con più foga di prima.
Schiaccia il proprio corpo contro il suo e l'altro, tentando ti staccarlo da sé, si appoggia alla porta, dimenticando che era semplicemente socchiusa e cadendo nel suo appartamento con il Boss sulle gambe.
Un ragazzo, seduto sul letto con i jeans alle caviglie, scatta in piedi e si affretta a coprirsi.
Dice qualcosa ma nessuno lo ascolta e si becca un rude "fuori dalle palle" dal ragazzo castano che, nel guardare le sue iridi verdi, scorge un volto familiare che in un momento qualsiasi avrebbe di certo riconosciuto.
- Mi vuoi dire cos.. - interviene, leggermente seccato, Mukuro mentre la sua preda di quella notte se ne esce dalla stanza con la coda tra le gambe.
- Dicevamo. - lo interrompe l'altro, liberandolo della camicia che era scesa lungo i suoi avambracci ed avventandosi sul collo.
No no, troppo in fretta.
Torna a soffermarsi sulle sue labbra, così almeno si sarebbe stato un pochino zitto, e cerca un contatto più intimo con la lingua.
Mukuro, evidentemente, decreta che vale la pena di lasciarlo fare, tanto per vedere fino a che punto si sarebbe spinto e per non andare in bianco.. ma il Decimo sembra stancarsi subito di quella primitiva danza che stavano eseguendo e si tira indietro.
L'altro si sporge verso di lui, tentando di non fermare tutto.
"E' davvero così facile?" si chiede Tsuna.
Sapeva che avrebbe reagito in quel modo, era quello che voleva e la cosa lo eccita terribilmente.
Gli morde la lingua e approfitta dell'attimo di confusione del ragazzo su cui è seduto per spingergli la schiena contro il pavimento e cambiare posizione.
Mentre l'altro continua a chiedersi da dove venga tutta quella improvvisa grinta, lui inizia a scendere verso il suo mento, poi lungo il collo, lasciando una lieve scia di saliva.
Appoggia la mano contro il suo petto e tituba un po'.
Andiamo, non vorrai rinunciare adesso?
"Solo mio"
continua a sentir riecheggiare nelle sue orecchie, e si riprende.
Adesso, però, non ha più intenzione di frenarsi.
Avverte di starsi "freddando".. forse era davvero l'alcool a guidarlo. Deve sbrigarsi prima che passi troppo tempo: è come una specie di Cenerentola ambigua e poco casta.
Le sue mani non sono mai state così agili, il suo sguardo non è mai stato così fermo, e Mukuro non è mai stato più shockato di così.
Si tira su, poggiandosi sui gomiti, e guarda Tsuna scendere e farsi spazio tra le sue gambe adesso nude.
- Non ci credo. - bisbiglia e non cela un leggero sorriso.
Sorriso che continua a persistere anche quando l'altro gli infila prepotentemente due dita in bocca e lui non può fare che leccarle, lubrificandole e preparandosi a gustarsi la scena del suo docile Boss che perde ogni sicurezza di fronte alla consapevolezza di aver voluto intraprendere un'azione troppo grande per lui.
Peccato, Mukuro.. questa volta sbagli.
La fermezza del Boss stranamente non vacillò neanche un momento, per tutta la notte, fino a quando, stremato quanto l'altro, Tsuna non si addormentò il sul petto ansimante del suo Guardiano.
- Tranquillo, domani mi vendico. - gli sussurrò quest'ultimo, tra un respiro affannato e l'altro.

Note dell'autrice: Lo ammetto, Mukuro che va per gaybar a fare il latin lover è nelle mie fantasie erotiche più spinte.. ma, d'altronde, è pur sempre Mukuro, quindi è onnipresente nelle mie fantasie erotiche.
Ah, spero che abbiate capito chi era la sua preda di quella notte. Kufufu ~
  
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