Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: myellin    05/01/2012    5 recensioni
Ran, per un caso fortuito, ritorna al Tropical Land, luogo dell'ultimo incontro con Shinichi prima che venisse trasformato in Conan. Le sue considerazioni e i suoi sentimenti sul giovane detective.
Cameo di Conan.
(Ispirazione dalla canzone "Who Knew" di P!nk)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Who kenw

Genere: Introspettivo.
Raiting: Verde
Avvertimenti: song-fic
Personaggi: Ran, (Conan)



WHO KNEW?



Il Tropical Land. E’ rimasto tutto uguale, mi fa una certa impressione. Le stesse giostre, gli stessi fuochi, la stessa gente e addirittura un caso di omicidio, proprio come l’altra volta.

 Strano, no? A volte certi luoghi, certi momenti, provocano delle sensazioni così forti che ti aspetti che improvvisamente possano diventare diversi, quando la verità è che solo dentro di te è cambiato qualcosa.

E’ proprio così che mi sento. Per quel che mi riguarda questo posto dovrebbe essere abbandonato, alla rovina; ma invece non è così, anzi, è ancora più vivo di quanto ricordassi.

Una leggera brezza inizia a soffiare. Chiudo gli occhi e la sensazione del vento tra i capelli mi ricorda del giro sulle montagne russe che avevamo fatto assieme. Ci penso spesso.

E più ci penso, più i rimpianti tornano vividi a tormentarmi.  Se all’ultimo momento non mi fossi rimangiata quello che ti avevo detto, se non te l’avessi spacciato come uno scherzo*, chissà, forse non saresti riuscito ad andartene così facilmente.

Ma chi poteva saperlo…

Ho solo una soddisfazione: ti ho dato la mano.  Sembrerò patetica ma alle volte mi sembra di averla ancora stretta nella mia.

-Ran neechan!** – la vocina preoccupata di Conan mi fa aprire gli occhi di scatto e sobbalzo per il tocco caldo e leggero della sua manina sulla mia, come se avesse capito ciò che pensavo.

-Tutto bene?- mi chiede e mi sorprende vedere nei suoi occhi una malinconia che sembra simile alla mia.

 Forse mi sto suggestionando, a volte dimentico che è solo un bambino.

-Tranquillo, Conan-chan***. Ero solo in sovrappensiero.- cerco di sorridergli ma  dall’espressione del piccolo penso di essere riuscita solo a fare un ghigno per nulla credibile. – Papà ha scoperto il colpevole?-

In realtà non m’interessa saperlo, ma se Conan è davvero un fanatico del giallo come te, sicuramente cadrà nel mio trabocchetto e la smetterà di scrutarmi l’anima in cerca di una risposta con quegli occhi fin troppo simili ai tuoi.

-Non ancora!- mi risponde con un sorriso- ma non preoccuparti: ha detto che ci è quasi arrivato!-

Mi lancia un ultimo sguardo preoccupato prima di tornare a ficcanasare sulla scena del delitto. So che dovrei fermarlo, ma oggi non ce la faccio.

Se ci fossi stato tu, Shinichi, l’assassino sarebbe stato subito rivelato, senza tanti giri di parole. Con papà, invece, l’indagine prosegue a lungo finché finalmente non assume la posa del “dormiente”.

Ma perché continuo a pensarti? Sento la rabbia crescere, simile ad una morsa.

Dove sei, Shinichi?

Eppure mi avevi detto, mi avevi promesso, che saresti stato nelle vicinanze, che mi avresti raggiunto subito! Ed io ti ho creduto e non me lo perdono.

Ormai è passato più di un anno e tu non sei più tornato da me.

Se qualcuno mi avesse detto che non ti avrei più rivisto, non ci avrei creduto. Sarebbe stata troppo strana, è troppo strana, una vita senza di te per me che ti ho avuto intorno sin da quando eravamo in fasce.

Sai, Shinichi, io penso di amarti.

Eppure non pretendo che tu ricambi i miei sentimenti. Vorrei solo poterti toccare di nuovo, vorrei poterti ancora chiamare “amico”. Darei qualsiasi cosa per poterlo fare.

Il tempo passa e non rimargina nessuna ferita.

 Ti tengo così stretto nei ricordi, che spesso cammini nei miei sogni e non ti nascondo che in quei momenti  siamo di nuovo lì,  su quelle montagne russe che adesso mi sfrecciano sotto gli occhi, mano nella mano.

Mi manchi, Shinichi.

Troppo.





NOTE

*nel primo manga di Detective Conan, al File 1 "Lo Sherlock Holmes del terzo millennio", Ran, per zittire Shinichi dice "Basta! Io non vedevo l'ora di venire qui con te ... Come fai a non accorgerti dei miei sentimenti?"
Shinichi balbetta un "Beh, ecco, veramente anch'io.."  Ma Ran lo interrompe sostenendo che lo stava prendendo in giro.

** Chan: suffisso utilizzatto per indicare affetto

*** Neechan: traducibile come "sorellina", è un suffisso femminile usato per esprimere affetto nei confronti di una persona più grande

Finite le note, eccomi qua con una fic che prendeva polvere nel mio pc da non so quanto tempo! La canzone che mi ha ispirata, come si evince dal titolo, è "Who Knew" di P!nk che a mio parere calza a pennello per la povera Ran.
Spero vi piaccia!
myellin
  
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