I suoi occhi gonfi, stanchi, pesanti.
Cercano ancora di scorgere le poche immagini che fluttuano al di fuori della finestra.
Sono colori, intensi bagliori che sfumano sempre di più.
John Winchester è un uomo cinico, il più delle volte anche abbastanza irriquieto. Ma sopratutto è enormemente nostalgico.
E per questo, mentre i suoi occhi si allungano verso la strada, non può far altro che rimanere lì, inerme, triste, seduto.. a ricordare.
A Mary erano sempre piaciute le luci di Natale. Le piacevano così tanto che lui ne riempiva la casa, quando giungeva il momento, con il semplice desidero di vederla sorridere.
John Winchester ricorda il Natale in casa. Ricorda i biscotti di Mary, l' albero addobbato, il piccolo Dean che era entusiasmato dai regali.
John Winchester ricorda questo e tante altre cose. Ma nessuna di queste è importanti.

"Un altro.."

Sussurra rivolgendosi al barman.
L' uomo scuote la testa, e versa altro rhum nel bicchiere di quell' ostinato signore.

Non c' è più aria di casa.
Non esiste più la gioia di tornare dopo il lavoro ed assaporare l' amore che solo una famiglia ti sà dare.
Non c' è più quel figlioletto che gli salta addosso appena lo vede superare la soglia della porta.
Non c' è più la donna che ama intenta a reggersi il pancione che darà tra poco luce al suo secondo genito.
Tutto è sparito.
Tutto gli è stato strappato via.
Ha appena varcato la soglia di un altro posto, di un' altra vita. Qualcosa che non gli appartiene.
E non può far altro che starsene lì, solo. A bere e a ricordare.
A ricordare attimi che non torneranno, momenti assopiti, situazioni perse per sempre.
Nulla sarà più come prima.

"Me ne dia ancora.." ordina all' uomo che ha davanti.

Il barman stende lo sguardo sulla figura che ha dinnanzi a lui.
John Winchester è triste, senza speranze, solo.

"Ascolta amico, non è che io voglia farmi gli affari dei miei clienti, ma ne hai già bevuti troppi. E' la notte di Natale, sicuramente avrai un posto migliore in cui passare la serata.."

John Winchester alza il ciglio. Nessuna parola serve, niente lo aiuterà a blandirsi.
Perchè la vita non ha più senso. Perchè la sua vita è finita nell' istante in cui ha visto la morte sfrecciargli davanti.
Perchè John ormai vive solo di ricordi.

"Un altro.." sussurra ancora, incurante di quanto gli è stato appena detto.

L' uomo si porta una mano intorno al volto, e con aria affranta obbedisce all' ostinato  ordine.

Ma nonostante intorno a lui tutto cede come briciole, come pezzi di carbone, sà di non poter mollare.
Sà che deve continuare a rimanere lucido. Sà che deve continuare a lottare.
Lo deve ai suoi due bambini. A quei due angeli che ancora gli rimangono. L' unico motivo che lo spinge ad andare avanti.
Perchè John Winchester sà quali sono le priorità.
John sà che sua moglie verrà vendicata. John sà che farà di tutto per ottenere giustizia.
Ma John sà anche che il suo Sammy non vivrà mai veramente. John sà che il suo piccolo bambino non passerà mai un Natale equo agli altri.
E John non può che piangere. Che urlare, stare inerme, soffrire, ricordare.
Ma tutto prima o poi troverà una soluzione.
John continuerà a lottare, perchè ora si sente forte. Sà che ha vite da salvare, azioni da compiere, attimi a cui rimediare.

E così, celermente, John scivola giù dallo sgabbello.
La sua espressione è diversa, mutata, forse felice.
Si, stà sorridendo. Per quanto macabro quel sorriso possa sembrare lui stà cercando di mostrarsi sicuro.
John sà che non potrà mai essere un vero padre. Sà che non ci saranno promesse da mantenere.
Sà, però, che non abbandonerà le persone che ama. Sà che le difenderà, fino alla fine.
Sà che donerà animo, corpo, sangue e lacrime.
Si, tante lacrime. Grosse e pesanti lacrime che racchiuderanno dolore, angoscia, sofferenza e sacrificio.
E John non dimenticherà la sua vita passata. Non dimenticherà la sua casa, la sua famiglia, Mary.
Perchè John Winchester sà che senza ricordi non si ha speranza nel futuro.

Infatti, John sà che non esiste coerenza, sà che non esiste razionalità, sà che non esiste ragione, verità, realtà.
Eppure John continua a credere, ad avere fede.
John ha ancora speranza. Speranza in un futuro che non lo deluderà.


-



Sam e Dean, dopo ventisei anni passati dietro direttive, ordini, sofferenze, desideri irrealizzabili e sacrifici sono rimasti soli.
Soli contro ciò che il destino ha in serbo per loro.
Soli contro il mondo, contro i propri istinti, contro ogni sorta di entità malvagia.
Soli contro sè stessi.

Ma forse Sam e Dean non sono soli.
Sam e Dean hanno ricordi, speranze e promesse.
Quelle promesse su cui hanno riposto la propria vita.
Sam e Dean non sono in collera con il proprio padre, perchè sanno che certe azioni sono spinte sempre da intenzioni migliori.

E Sam e Dean sanno che, nonostante le difficoltà, ci sarà sempre una persona disposta a calmarli.
Perchè loro sanno che ci saranno sempre l' uno per l' altro.
Perchè conoscono bene quel legame che li tiene stretti.
Perchè apprezzano, nonostante le discordie, quell' amore che li tiene incatenati a filo stretto.
Quell' unico raggio di Sole. Quegli attimi alla notte rubati, tormentati.
Quel solo straccio d' umanità: la loro gioia.

E così, scambiandosi l' ennesimo sorriso, Sam e Dean risalgono sull' auto. La loro auto.
Ricordando la vita per quella che è. Accettandola nonostante le difficoltà.

Con la stessa stanchezza di sempre dipinta sui loro volti.







_____________________________________________________________________________________________________
My space :3

Io ammetto che effettivamente non mi piace.. mi sembra una mega stupidaggine, ma stava lì tra le storie fatte.. e aspettava solo di essere pubblicata!
Poverina, mi faceva pena sola nella cartella dei file ç_ç
Quindi, visto che è una scemenza (e probabilmente brutta), sappiate che io non mi offendo.. qualsiasi sia il commento che mi lascerete!! U.U