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Autore: telesette    06/01/2012    9 recensioni
Disperato e senza un soldo per pagare i conti, Apollo non sa proprio come fare. Per fortuna che Pollon ha sempre con se la sua magica cocain... EHM, "polverina del buonumore!"
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre era seduto ad esaminare i conti e le bollette da pagare, Apollo si grattò la testa tanto nervosamente da strapparsi quasi i capelli.

- Povero me - esclamò disperato, calcolando l'importo. - Come farò a pagare tutti questi debiti se quel taccagno di papà si intestardisce a non versarmi lo stipendio dell'ultimo mese? Aaahhh, che razza di situazione!

Purtroppo, a causa dei numerosi ritardi sul lavoro, Zeus aveva congelato la busta paga di Apollo senza sentire ragioni. Di conseguenza, il poverino non sapeva come far fronte alla montagna di debiti da pagare. In quel momento però la piccola Pollon entrò nella stanza.

- Ciao, papino Apollo - esclamò lei raggiante, ignorando naturalmente il tormento dell'altro. - Che leggi di bello, eh?

Apollo strinse la testa nelle spalle, i conti stretti tra le mani e il viso scuro come carbone. Pollon fece finta di niente e, assillandolo più volte con la stessa domanda, finì ovviamente per farlo esplodere di brutto.

- Aaah, non-mi-seccare-ora-Pollon... Non-vedi-che-ho-da-fare ?!?
- Accidenti, papino, come sei nervoso... Cos'è successo al mio dolce e caro papino Apollo, per farlo arrabbiare così tanto?

Una volta sbollita la collera, Apollo si rese conto di avere esagerato nel reagire in quel modo. Così, dopo essersi fatto improvvisamente serio in volto, cinse dolcemente le spalle della figlia guardandola negli occhi.

- Pollon - esclamò solenne. - Sii forte, piccolina... Il tuo papino purtroppo deve dirti una cosa...
- Hm? - fece Pollon, sgranando gli occhi perplessa.
- ... Lo so, è triste per un genitore dover parlare alla propria figlia innocente di certe cose; tu sei piccola e dovresti pensare solo a giocare, ad essere felice e spensierata, come tutti gli altri bambini; ma io... Io non posso nasconderti l'amara verità: sono un padre indegno e, anche se mi vergogno ad ammetterlo, non...
- Ah, ho capito adesso - lo interruppe d'un tratto Pollon, con un enorme sorriso sulla sua faccia a forma di luna piena.

Apollo la guardò sbalordito. Probabilmente convinto che sua figlia fosse abbastanza matura da capire e accettare una vita di stenti e di ristrettezze ( era pur sempre la figlia di un Dio, dunque non poteva non avere un'intelligenza superiore a quella degli altri bambini suoi coetanei ). Per un attimo Apollo si commosse e fu quasi al punto di piangere ed abbracciarla ma... ciò che disse lei dopo lo ridestò bruscamente dall'incanto.

- Avevi in mente di farmi un bel regalo e non sai quale scegliere, giusto?

Svenimento totale. Apollo crollò a terra con un tonfo, come se lo avessero colpito con una mazza ferrata. Possibile che Pollon fosse in grado di dire certe stupidaggini in un momento del genere?

- Aaah, non-dire-sciocchezze-per-favore-Pollooon - sbottò lui furibondo. - Non lo vedi come sono stressàto? Ho una montagna di debiti da pagare prima della fine del mese e non so come fare! Se quello snaturato di tuo nonno, che poi ho anche la sfortuna di ritrovarmelo come padre, non si decide a pagarmi sarò costretto a chiedere l'elemosina davanti all'ingresso dei templi... Sono rovinato, lo vuoi capire!
- Accipicchia papino, sei proprio messo male, ma per fortuna ci pensa la tua dolce Pollon a tirarti sù... Voilà!

Sembra talco ma non è
serve a darti
L'ALLEGRIA !!!

Se lo mangi o lo respiri
ti dà subito
L'ALLEGRIA !!!

- Coro-Coro-Pollooon !!!

Non appena la polverina magica ricadde sul volto disperato di Apollo, questi cambiò subito espressione e si batté il petto con rinnovata energia.

- Perbacco - esclamò. - Al diavolo i conti, sono il Dio del Sole io: se i creditori mi daranno noia, vorrà dire che scaricherò tutto sulla nota/spese dell'Olimpo; papà si arrabbierà un pochino, forse se la legherà al dito ma... Pazienza!
- Così mi piaci, papino - sorrise Pollon, socchiudendo gli occhi, senza neanche immaginare come avrebbe reagito nonno Zeus, una volta al corrente di quella storia.

FINE ???

   
 
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