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Autore: SimonaArrivo    06/01/2012    0 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che, dopo essere stata scaraventata al fondo della piramide sociale, decise di avere la sua rivincita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa hai fatto? Mi chiese Erika -Non la trovi cambiata? Quella non è la ragazza che aspettava il pullman con me al primo anno! Ma forse è perché un po' la invidio! Risposi fissando la porta -Lascia stare! Oggi c'è la festa di compleanno di Rebecca, vieni a casa mia per aiutarmi a scegliere cosa mettere? Continuò superficiale Erika mentre si sistema allo specchio -Io non ci vengo... Ma se vuoi vengo ad aiutarti lo stesso! Hai un gusto orribile! Risposi -Senti chi parla! Tu metti solo vecchi maglioni di tuo fratello e jeans! Per non parlare dei tacchi! Non sai nemmeno che cosa siano! E poi non puoi non venirci! Sei la mia unica speranza per ballare con Stuart! Erika fece il suo sguardo da cucciolo bastonato -Okay okay! Ci vengo! Ma solo per te! E, giusto per la cronaca, questi maglioni sono comodissimi! Risposi facendo un occhiolino.

 

Dopo scuola, alle 15, ci fiondammo a casa di Erika -Che ne dici di jeans, tacchi e maglietta rossa aderente? Chiese -No... Serve qualcosa di più... trendy! Prova a vedere se hai una maglietta con gli strass! Consigliai -Che dici di questa? Erika tirò fuori dall'enorme armadio rosa una maglietta senza maniche, nera ricoperta con paillette nere e con la schiena scoperta -E' perfetto! Risposi l'amica -E tu cosa metterai? domandò Erika -Credo un vestitino... Ma ancora non lo so... Risposi -Kikka, che ora è? Continuai -E' da anni che non mi chiami Kikka! Comunque... non ho l'orologio! Guarda sul mio cellulare! Mi sdraiai sul letto per raggiungerlo -E' tardissimo devo scappare! Ciao! Esclamai -Ciao Best! urlò Erika mandando un bacino, corsi per il corridoio del palazzo facendo risuonare il rumore delle convers che battevano velocemente sul pavimento di marmo.

Tornata a casa mio fratello, che giocava alla play-station, subito mi chiese -Ci vieni alla festa? Chiusi la porta dietro di me e agganciai la giacca di pelle marrone all'appendiabiti -Si, ma lo faccio solo per Erika! Mio fratello mise in pausa e si girò verso di lei -E' ancora cotta di Stuart? Mi chiese -Beh... in fondo è l'unico ragazzo della West Station High School con cui abbia mai parlato! Risposi ridacchiando -Vero! Esclamò lui riattivando la partita -Harry? Dissi -Non avrei mai pensato che l'avrei detto, ma... cosa dovrei mettermi? Una volta vestivo alla moda ed avevo un ottimo gusto, ma da quando Patrik mi aveva lasciata vestivo solo con quegli enormi maglioni, jeans e scarpe da ginnastica -Un vero peccato considerato il tuo fisico! Mi diceva sempre Erika. -Qualcosa di... aderente! Mi rispose girandosi e facendomi l'occhiolino -Sei un maiale! Dissi scocciata. La mia era una famiglia perbene, timorata ed anche io e mio fratello lo eravamo, per questo esclamazioni di questo tipo erano strane!

Salii le scale ed andai subito in camera mia, accesi il computer e mi collegai a Twitter.

 

Patrik Salmon @PatrikTheSalmon

Baciata la 153° :P

 

A quella vista sul mio volto si stampò una smorfia di disgusto, mi chiesi il motivo per cui seguivo ancora i suoi tweets, forse non volevo dimenticarlo...

 

Richard Eminson @Richard_President_of/the_students

Sta' sera si balla!

 

Si, avevo una cotticella per Richard: ragazzo dei sogni irraggiungibile! Faceva il 5° anno, era compagno di classe, non ché migliore amico, di Henry, capitano della squadra di football e presidente del corpo studentesco. Aveva i capelli di un biondo scuro, la pelle abbronzata e la mandibola pronunciata, fisico da paura e occhi verde scuro, ma non sapeva nemmeno della mia esistenza. Era arrivato da Londra in città quando faceva il secondo anno, quello fu l'anno in cui Patrik mi lasciò, ero giovane e fin troppo ingenua. Forse, però, finalmente qualcosa in me era cambiato, volevo dimenticarmi di Patrik e ricominciare da capo. Presi il telefono, composi il numero di Erika e la chiamai -Basta! Bisbigliai mentre il telefono squillava -Pronto! Disse Erika con la sua voce squillante -Ho deciso: Da oggi avrò la mia rivincita! Stai pronta a rimanere senza parole! Così si concluse la telefonata!

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