Un giorno come un altro
nell’area relax del covo
Akatsuki:
_ Che palle l’ultima riunione del capo…- si
lamentò Deidara sorseggiando un
caffè preso alla macchinetta.
_ Vi lamentate sempre Deidara-sempai…
_ Zitto tu! E non criticare. Non resistevo più,
un’altra parola e sarei
esploso! – continuò Deidara disintegrando nel
pugno il povero bicchierino.
A quell’affermazione Tobi fece tre passi verso la parete,
allontanando si da
Deidara, sapendo che sarebbe potuto esplodere sul serio.
_ Odio doverlo fare, ma devo dare ragione a Tobi…- disse
Kakuzu arrivando dal
corridoio - … non fai altro che lamentarti… e non
stritolare così i bicchieri
della macchinetta… costano!
_ Ti ci metti anche tu!? * - continuò il biondo sempre
più irritato.
_ E poi questa riunione è stata necessaria…
_ Tsk! Capirai… so benissimo come comportarmi alla
base… non c’è bisogno di
ripeterlo in continuazione!
_ Invece credo sia necessario, visto l’ubicazione del
covo…
Al gruppo si aggiunge un infuriato Hidan:
_ C***o! Ma proprio sotto il rifugio di Orochimaru dovevamo stare!?!
_ … ecco, appunto…
Hidan andò di fronte alla macchinetta, ma non aveva moneta.
Si voltò verso il contabile:
_ Cosa vuoi da me!? – chiese seccato Kakuzu.
_ Avanti, sgancia… - disse imperterrito il religioso
porgendo la mano.
_ Te lo scordi!!! – gli urlò contro
l’altro.
_ E dai, muoviti! Non ho tempo da perdere.
_ Non venire ad elemosinare da me, razza di fanatico religioso!
_ Infedele! Insultando me insulti anche il grande Jashin!! Chiedi
perdono!
_ Mai!!!
I due continuarono a discutere davanti alla macchinetta.
_ … questi andranno avanti per un bel
po’… bha, io vado a creare! – disse
Deidara allontanandosi.
_ Noooo! Deidara-sempai non lasciatemi qui!!!
Tobi tentò di mettersi tra i due per prendersi una
cioccolata, ma era tutto
inutile.
_ Dammi quei dannati soldi! - Hidan minacciò Kakuzu con la
falce.
_ … fallo e mi prenderò il tuo cuore.
_ Scusate… - cercò di dire Tobi.
_ Capirai cosa mi importa, tanto non muoio!
_ Allora risarcirai l’organizzazione di tutte le spese extra
per sempre!
Nessuno diede retta a Tobi.
_ Perché dovrei farlo io!?
_ Perché mi stai sulle balle!!!
_ SCUSATE!!! – gridò infine Tobi.
_ BASTA! - i due presero Tobi per la testa e lo sbatterono
violentemente
contro la macchinetta.
Tobi crollò a terra con un trauma cranico (di
nuovo…).
Per il forte impatto con la testa del ragazzo la macchinetta
entrò in funzione
da sola.
_ …… - Hidan prese il caffè e
lanciando un’occhiataccia a Kakuzu se ne andò
gridando – QUESTO È UN SEGNO DEL GRANDE JASHIN!!!
Itachi arrivò
nell’area relax, andando direttamente alla
macchinetta. Stava per mettere la moneta nella fessurina quando con un
piede
schiacciò qualcosa di morbido. Abbassò lo sguardo:
_ …… che ci fai lì a terra, Tobi?
– chiese freddamente.
Il poveretto alzò debolmente il braccio ed
afferrò la tunica dell’Uchiha per
sollevarsi.
_ … aiuta Tobi… - supplicò.
_ Alzati! – Itachi lo sollevò di peso per un
braccio – Chi ti ha ridotto così?
_ Hidan e Kakuzu… Tobi voleva solo una
cioccolata… - disse lui piagnucolando
come un bambino.
_ … capisco… ora prenditi la tua cioccolata e
sparisci! – disse senza esprimere
emozione, dando la moneta che aveva con sé al ragazzo.
_ Grazie Itachi!! – tutto contento si prese la cioccolata e
saltellò via.
_ Dopo mi occuperò di quei due…
Itachi si rese conto solo allora che non aveva altri soldi per
prendersi un
caffè.
Attivò lo sharingan ipnotico e fissò intensamente
la macchinetta.
…………
…………
Dopo pochi minuti si allontanò con un bicchierino colmo di
caffè, con un
sorrisino diabolico stampato in volto.
_ eh, eh, eh…
Kakuzu era poggiato ad un
tavolino, occupato ad esaminare
le finanze dell’organizzazione e non si accorse
dell’arrivo di Hidan.
Dopo un buon quarto d’ora alzò lo sguardo:
_ CHE CAVOLO STAI FACENDO!!??!!??
_ Zitto che mi distrai! Fammi concludere il rito!
Hidan era sdraiato a terra, di fronte alla macchinetta in un cerchio
fatto con
il suo sangue sulla moquette, che riportava il simbolo di Jashin.
_ NON PUOI FARE LE TUE CERIMONIE QUI!!! VOGLIO PRENDERMI IL
CAFFÈ!
_ E fammi finire, non manca molto…
_ Ma perché qui!?
_ Perché è l’unico posto
libero…
_ … ma andare nel cucinino?
_ No, Zetsu si è barricato dentro!
_ ‘ ah… - solo dopo Kakuzu realizzò che
c’era anche il suo pranzo là dentro –
PORCA MISERIA ESCI DA Lì ZETSU!!! –
imprecò fiondandosi sulla porta della
stanza.
Arrivò Kisame:
_ Dov’è Itachi?!
_ E io che ne so… ehi, ehi, ehi! Uomo pesce fa attenzione!
Non calpestare il
sigillo!!!
_ Zetsuuu!!! Esci!
_ … un minimo di dignità e contegno,
Kakuzu… – commentò Kisame.
_ Perché stai cercando Itachi? – chiese Hidan
_ Devo riferirgli un messaggio di suo fratello…
_ Ah… be, non è qui… - rispose seccato
il religioso.
_ Apri questa portaaaa!!!!!
_ Va be, lo cercherò da un’altra parte. Ah, a
proposito… credo che Orochimaru
mandi qui uno dei suoi per controllarci… - disse tranquillo
andandosene.
_ ………. oh, no… non vorranno
dei soldi!? – Kakuzu era terrorizzato da quel
pensiero.
_ E chi se ne frega, basta che mi lasciano concludere in pace il mio
rituale.
Kakuzu ebbe un’idea: prese la falce che Hidan aveva poggiato
al muro e si
preparò a sfondare la porta del cucinino.
_ EHII!!! METTI GIÙ LA MIA ARMA!!!
Una mano bloccò la falce:
_ …… Itachi, lascia! – si
lamentò Kakuzu.
_ È già la seconda volta che fate casino voi due.
– disse l’Uchiha con un tono
pacato da gelare il sangue nelle vene.
_ … e allora!? Non scassare le balle! – gli
gridò contro il religioso, alche
Itachi attivò lo sharingan…
Dopo aver esaminato l’intero covo Kabuto giunse
nell’area relax:
_ … ma che diavolo è
successo…?
Rimase scioccato nel vedere il contabile inchiodato alla parete opposta
al
cucinino con una falce a tre punte e il religioso sdraiato a terra
schiacciato
dalla macchinetta.
Si sentì un gemito provenire da sotto la macchina:
_ … quel bastardo di un Uchiha me la pagherà
cara…
Kabuto prese penna e quadernino e annotò tutto.
Passò oltre…
Kisame si stava gustando il suo
caffè nell’area relax,
quando arrivò Itachi:
_ Mi stavi cercando? – gli chiese l’Uchiha
– vedo
che hanno pulito…
_ Ah, Itachi eccoti! Si, dovevo dirti una cosa…
_ Cosa?
_ … ah si, ora ricordo! Un messaggio di Sasuke: Guardati le
spalle… rischi!
_ E questa sarebbe una minaccia…!?
_ Magari era di fretta, non ha avuto tempo per pensarla bene…
_ … bha, basta che non si fa vedere oggi. Abbiamo appena
sistemato la tricoda e
non ho la minima voglia di affrontarlo…
_ Itachi! Itachi! Itachi! – Tobi entrò nella
stanza gridando il nome del
compagno.
_ Cosa vuoi, Tobi?
_ Eccoti… anf, anf… Tobi deve dirti una cosa!
_ … cosa?
_ ……… non ricordo…
_ …
_ Allora non era importante. – concluse Kisame finendo il
caffè e andandosene.
_ No invece! Era importante, ne sono sicuro!
_ Allora cerca di ricordarlo.
Tobi rimase 5 minuti in silenzio:
_ Non ricordo…
_ … aaah… - Itachi si poggiò al muro
depresso e sconcertato.
_ Aspetta, aspetta!!! Lasciami pensare!
Nelle future ore:
Zetsu uscì dal cucinino (era lì dentro da quasi
l’inizio di questa fic);
Sasori trasportò mobili, boccioni dell’acqua e
altro aiutato dalle sue
marionette;
I sei corpi di Pain andarono in bagno;
Hidan passò per il corridoio incorrendo Kakuzu con la falce
gridando
< PENTITI! CHIEDI PERDONO AL GRANDE JASHIN RAZZA DI ERETICO!
>;
Deidara vagava per il covo cercando –testuali parole- quel
bastardo che gli ha
nascosto l’argilla;
I sei corpi di Pain uscirono dal bagno;
Konan si prese un tè caldo e se ne andò.
Nel frattempo Itachi si era addormentato.
_ Zzz…
_ … Itachi… ti stavo aspettando…
Sasuke era arrivato in quel momento e la sua voce fredda e sicura
svegliarono il
fratello.
_ Sa-sasuke… che ci fai qui?! – chiese lui stupito.
_ Hai ricevuto la mia minaccia?
_ Si, ma…
_ Ecco cosa dovevo dirti! Sasuke voleva sfidarti oggi ed era meglio se
te ne
andavi!!!! – esclamò infine Tobi.
_ … ora si è ricordato…
Il giorno dopo nell’area
relax:
_ Tobi esci dal bagno!!! – gridò Deidara
picchiando ripetutamente contro la
porta.
_ No!
_ Esci da lì!
_ No, Tobi non esce!
_ Coraggio, non voglio farti nulla...solo mostrarti la mia ultima
opera! *
_ Nooooooo! – gridò disperato.
_ VIENI FUORI!
Tobi scoppiò a piangere.
_ ESCI O FACCIO ESPLODERE LA PORTA!!!
_ Fermo Deidara… - si intromise Pain.
_ … ma capo!!?!! Quel bastardo ieri mi ha nascosto
l’argilla e ora si è
barricato qui dentro!
_ Non puoi ucciderlo solo per questo… - disse lui pacato
prendendosi un caffè
alla macchinetta.
_ Oh si che posso! – esclamò con un ghigno maligno.
_ Waaaaaa-aaaah!!! – un urlo disperato da dietro la porta del
bagno.
_ È un ordine, Deidara… non fare nulla.
– concluse andandosene.
_ Uff… e va bene…che palle…!
Arrivò Itachi con un braccio fasciato, una gamba ingessata e
la flebo.
_ ……… che cavolo ti è
successo…?! – domandò sconcertato
Deidara.
_ … le ho prese da mio fratello…
dov’è Tobi!?
_ In bagno…
_ Esci da lì!!! – gridò
l’Uchiha infuriato nero.
_ Aaaaaah!!! Itachi!!! Noooo, non escoooo!!!! –
urlò sempre più disperato.
_ E va bene… l’hai voluto tu… - Itachi
attivò l’amaterasu.
_ Non vorrai dar fuoco alla porta…!?!
_ L’idea è quella…
_ Non mi pare una bella pensata…
_ Parli tu che volevi farla saltare in aria… -
commentò Tobi.
_ ZITTO!!!! - sbraitarono Deidara e Itachi.
_ Il capo ha detto che non dovete farmi niente.. –
mugugnò Tobi.
_ Ora il capo non è qui… e poi sono stufo di
seguire gli ordini alla lettera! –
si lamentò il bombarolo.
Hidan apparve all’imboccatura del corridoio:
_ Ecco l’Uchiha bastardo… - ghignò
infuriato.
_ … che cosa vuoi…? – chiese il diretto
interessato seccato.
Hidan raggiunse i due.
_ Devi pagarmela per quello che mi hai fatto ieri!!!
Itachi scrutò alle spalle del religioso:
_ L’altro zombi non vuole vendicarsi? – chiese
ironico
_ L’ho chiuso a chiave nel suo studio. Questa vendetta
è solo mia!
_ Non si colpiscono le persone infortunate…
_ Non me ne frega un c***o! Mi serve una vittima sacrificale per il mio
Dio e tu
sei perfetto!
_ Se proprio vuoi uccidere qualcuno uccidi Tobi… - si
intromise Deidara.
_ Perché?
_ Così… - risposero i due facendo spallucce.
_ … e va bene… Tobi!!! Esci dal bagno!
– Hidan cominciò a battere sulla porta.
_ Noooo!!!! Perché tutti vogliono male a Tobi… -
il poverino riprese a
piangere.
_ Esci che te lo spieghiamo!
Pain passò di lì e vide i tre riuniti davanti
alla porta del bagno.
_ Ancora qui siete!? Forza, a lavorare!!
_ Aspetti capo! – cercò di opporsi il religioso.
_ Ora! Andate… cretini! – ribadì Pain.
Verso sera:
Tobi uscì dal bagno.
_ … via libera! Tobi è salvo!! –
esclamò contento.
Tre ombre comparvero alle sue spalle:
_ No… Tobi non è salvo… - disse
Deidara.
_ Tobi ha finito di vivere… - desse Itachi.
_ Preparati ad incontrare il grande Jashin… - disse Hidan.
_ ''' GULP!
Anche nel sovrastante covo di
Orochimaru c’è un’area
relax e proprio lì il sannin si stava prendendo un meritato
caffè.
_ Salve maestro Orochimaru… - disse con rispetto Kabuto
appena arrivato.
_ Kabuto… hai il rapporto che ti ho chiesto?
_ Eccolo, maestro – disse porgendo una cartelletta
– è tutto qui dentro. L’ho
compilato non appena sono tornato dal covo di Alba.
_ Ben fatto! Allora, come sono messi i nostri amici? – chiese
il sannin con un
ghigno.
_ … non troppo bene… direi che si scannano tra di
loro…
_ Capisco… i soliti inetti… bene,
fisserò un bell’affitto…
_ Pagheranno?
_ Devono… se non vogliono finire i loro giorni nelle
prigioni di Konoha…
_ Quanto è perfido! – ghignò Kabuto.
Pain era solo di fronte alla macchinetta del caffè,
gustandosi un buon tè caldo
per stendere i nervi.
_ … Aaah… - sospirò – Alba
ha toccato il fondo… ospitati da quella serpe di
Orochimaru, costretti a pagare un affitto stellare… non
abbiamo tanti successi
come una volta… e i nuovi membri non fanno altro che creare
caos…
In quel momento Tobi uscì dal bagno e si affiancò
al capo che non si accorse di
lui.
_ … ma che ci posso fare… si deve
convivere… abbiamo un obbiettivo da
raggiungere e non possiamo permetterci di fallire! Infondo sono tutti
ottimi
ninja e con me e Konan andrà tutto per il meglio.
Si, ne sono sicuro… ora non è un bel momento ma,
ci riscatteremo e Alba
dominerà il mondo!!! – esultò Pain
alzando il pugno verso il cielo.
A quel punto Tobi gli mise una mano sulla spalla:
_ Va bene boss… l’importante è
crederci…
E se ne andò.
Deidara arrivò
nell’area relax e trovò una sorpresa
spiacevole:
_ che ci fai tu qui!? – chiese con tono ostile.
_ volevo solo fare un giro qui da voi, e parlare con Pain… -
Kabuto si sistemò
gli occhiali generando un agghiacciante riflesso sulle lenti.
_ Il capo è impegnato…
Deidara si avvicinò alla macchinetta cercando di apparire il
più indifferente
possibile.
_ Allora potrai riferire tu…
_ … cosa vuoi…? – chiese il biondo
seccato prendendosi un caffè.
Kabuto ghignò:
_ … soldi. Dovete pagare…
Kakuzu, sentendo quelle tre parole, uscì come una furia dal
cucinino:
_ TE LO SCORDI!!!!! – esclamò.
_ …’ ma dov’era…? - si chiese
Deidara.
_ È solo una piccola percentuale del vostro lavoro per la
nostra gentile
ospitalità… - riprese l’occhialuto
sempre con quel ghigno stampato sulle
labbra.
_ NOI NON VI DOBBIAMO NIENTE!!!!! – sbraitò il
contabile agitando l’indice
contro Kabuto.
Si sentì un gemito sommesso provenire dal cucinino che venne
prontamente
soffocato da un calcio di Kakuzu.
_ … c’è Tobi lì dentro?!
– domandò Deidara affacciandosi alla stanza.
Kabuto scarabocchiò qualcosa sul suo squadernino rosso.
_ No, non è Tobi… è Zetsu. –
rispose Kakuzu.
Il biondo riuscì ad intravedere il corpo del compagno legato
con i fili del
contabile, segnato da lividi e contusioni varie.
_ Perché l’hai ridotto così!?
_ Aveva mangiato il mio pranzo!
_ Capisco… ma potevi dirmelo!!! Ti avrei portato Tobi!
_ La prossima volta…
_ … bene… maltrattamento dei compagni…
- annotò Kabuto.
I due di Alba lo squadrarono male.
_ Allora, riferirete voi a Pain?
_ Col cavolo! Non siamo le tue segretarie!!! –
gridò Deidara.
_ Se vuoi recapitare un messaggio cerca Kisame! È lui il
messaggero qui. –
spiegò Kakuzu.
_ … sfruttamento di animali… - annotò
Kabuto.
Tobi raggiunse il gruppo:
_ Deidara-sempai! Deidara-sempai!!!
_ che vuoi?! Non è il momento…
_ Emergenza, emergenza! Grande emergenza!!! – Tobi era tutto
agitato.
_ Ora calmati e dicci cosa è successo. – disse
Kakuzu.
_ … Tobi ha perso i pennarelli… - disse lui con i
lacrimoni.
_ IMBECILLE!!! E QUESTA SAREBBE UN’EMERGENZA!!??!! -
sbraitò Deidara colpendo
con un pugno la testa del compagno.
_ …’ danno lavoro a chiunque…-
continuò ad annotare Kabuto sempre più
sconcertato.
_ Ci fai fare sempre una figuraccia… - commentò
Kakuzu.
_ Perché?! Che ho detto…?! – il
poverino non capiva.
_ Kakuzu! Legalo!!! – ordinò Deidara indicando il
compagno mascherato.
_ Waaaaaa! Nooooooo!!!!
Tobi cercò di scappare, ma Kakuzu riuscì a
prenderlo. Lo legò, lo imbavagliò e
lo chiuse nel cucinino con Zetsu.
_ … sadismo diffuso… - scrisse Kabuto.
_ Tanto peggio di così non possiamo
finire…
_ Brutto bastardo dal braccino corto!!!
arrivò Hidan.
_ … al peggio non c’è mai
fine… - disse Kakuzu, poi si rivolse al collega –
Che
vuoi?!?
_ Come hai osato interrompere il mio rito!?!
_ Ancora… non ne posso più delle tue assurde
cerimonie!!!
_ Questa volta sono davvero inc*****o!!!
_ Sapessi io!!! Mi hai scassato le palle pazzoide religioso!!!
_ … intolleranza alle minoranze religiose… -
segnò Kabuto.
_ Non sai quanto rischi a metterti contro il grande… - Hidan
si bloccò vedendo
lo scagnozzo di Orochimaru. - … Kabuto?!
_ … ma non potevi finire la frase con
“Jashin”?! – commentò
Deidara.
_ Che c***o ci fa lui qui!?!
_ …sempre felici di vedermi… Allora, qualcuno di
voi può dire a Pain che
dovete pagarci l’affitto?!
_ Infido traditore! Non ti facciamo da messaggeri! – riprese
Deidara.
_ Se vuoi posso essere il tuo messaggero di morte… -
ghignò Hidan impugnando
saldamente la sua falce.
_ … ehm… no, grazie comunque…
Vedendo i tre di Alba avvicinarsi minacciosamente Kabuto fece qualche
passo
indietro, ma si ritrovò con la schiena contro la macchinetta.
Pochi minuti dopo:
_ Dai, fai uscire Tobi, mi fa pena… - disse Kakuzu mentre
teneva ben legato
Kabuto.
_ Uff… e va bene… ma poteva essere il dolce di
Zetsu… - commentò Deidara
liberando il compagno che corse fuori dal cucinino.
_ … per me gli sarebbe rimasto sullo stomaco… -
disse Hidan.
_ E-ehi, no! Aspettate un attimo!!! – Kabuto tentò
di prender tempo, ma Kakuzu
lo lanciò nel cucinino chiudendo saldamente la porta.
_ Buon appetito Zetsu! – esclamò il contabile.
_ Fatemi uscireee!!! – Kabuto gridava battendo i pugni contro
la porta.
Zetsu si avvicinava a lui con uno sguardo che non prometteva nulla di
buono.
_ … ho fame anch’io… - si
lamentò Tobi aggrappandosi alla manica di Hidan.
Sentendo quelle parole Deidara si sfregò le mani tutto
soddisfatto e guardando
gli altri disse:
_ Pizza!?!