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Autore: Jejje    23/08/2006    13 recensioni
Stavo pensando divertito a quanto avrebbe adorato Snape trovarmi a gironzolare per la scuola, ghiotta occasione per farmi punire ancora una volta. Mi feci sfuggire una risatina, e quasi contemporaneamente sentii un sussulto di stupore provenire da davanti. Mi fermai di colpo, temendo che fosse un professore di controllo. Per fortuna non era nessuno di tutte le persone temibili che mi passarono per la testa in mezzo secondo. Luna Lovegood, con la schiena appoggiata al muro e con gli occhi ancora sgranati, mi fissava con aria un po' spaventata, o perlomeno fissava il punto dove avrei dovuto esserci. Sospirai sollevato, mentre l'espressione di lei si trasformò in un sorrisetto. - Non credevo che anche tu avessi questo passatempo, Harry - disse stupendomi, e senza preoccuparsi di abbassare la voce. Senza rifletterci molto, mi sfilai il Mantello in modo che mi vedesse. Fa' che non passi nessuno, pensai tra me e me mentre lo facevo. -Luna!- esclamai con un fil di voce - Cosa ci fai qui a quest'ora?-
Marta è per te XDDDD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi la mia prima Harry/Luna, coppia che ho scoperto di adorare da poco.^^ Spero vivamente che vi piaccia! Dedicata alla Marta, che ha accettato senza maledirmi il fatto che la Harry/Luna mi piaccia più della Harry/Ginny XD!

Forse Amore

Mi rigirai ancora una volta nel mio letto a baldacchino, cercando e ricercando di prendere sonno. Erano almeno tre ore cercavo di riposare; l'indomani avrei avuto una partita di Quidditch contro Serpeverde, e anche se non era fondamentale per il campionato, avevo tutte le intenzioni di non dare a Malfoy l'onore di battermi. Avevo un lieve mal di pancia, mi veniva sempre quando ero nervoso. Stufo del soffitto sfocato che continuavo a fissare da qualche minuto, sperando che prima o poi avrei sentito gli occhi appesantirsi, allungai la mano verso il comodino e afferrai i miei occhiali, inforcandoli. Mi alzai a sedere sul letto senza un particolare motivo, come ero solito fare anche a casa dei Dursley nelle mie rare notti di insonnia.

E' più nervoso di tutti i giocatori messi insieme, ma questo non gli nega di dormire come un ghiro, pensai scoccando un'occhiata a Ron, che dormiva beato nel letto accanto al mio e che si era talmente mosso durante il sonno da restare intrappolato fra le lenzuola. Sorrisi lievemente, alzandomi in piedi e stiracchiandomi un po', nonostante fosse ancora notte fonda. Mi sentivo più sveglio che mai. Mi avvicinai alla finestra con passi più silenziosi possibile, per scrutare il cielo che che quella notte giaceva sopra Hogwarts. C'erano centinaia di stelle, che splendevano fortemente senza essere disturbate da nessuna nuvola, di cui non c'era neanche traccia. Forse è meno bello di quello della Sala Grande, ma almeno è reale, pensai girando le spalle alla finestra e attraversando la stanza che condividevo con i miei amici. Senza sfilarmi nemmeno il pigiama, mi misi la divisa scolastica e presi il Mantello dell'Invisibilità che tenevo nascosto i fondo alla borsa. Non sapevo neanch'io dove sarei andato, ma sentivo che lì non avevo niente da fare. Forse avrei fatto una passeggiatina per i corridoi vuoti della scuola; mi rilassava stare da solo in luoghi che di solito erano pieni di gente. Scesi le scale lentamente, accertandomi di avere perfettamente indosso il mantello. La Sala Comune era completamente deserta, e anche il fuoco leggero che di solito ardevo in autunno era quasi del tutto spento. L'attraversai senza più curarmi di fare piano, dato che non potevo disturbare nessuno. Forse l'unica persona ancora sveglia nel castello era la Signora Grassa, che rossa in viso buttava giù dei bei bicchieroni ripieni di un liquido color ambra, e che era talmente brilla che non mi chiese neanche cosa stessi facendo in giro alle due di notte. Presi velocemente il corridoio a destra e scesi le scale, senza avere ancora una meta in mente. Stavo pensando divertito a quanto avrebbe adorato Snape trovarmi a gironzolare per la scuola, ghiotta occasione per farmi punire ancora una volta. Mi feci sfuggire una risatina, e quasi contemporaneamente sentii un sussulto di stupore provenire da davanti. Mi fermai di colpo, temendo che fosse un professore di controllo. Per fortuna non era nessuno di tutte le persone temibili che mi passarono per la testa in mezzo secondo. Luna Lovegood, con la schiena appoggiata al muro e con gli occhi ancora sgranati, mi fissava con aria un po' spaventata, o perlomeno fissava il punto dove avrei dovuto esserci. Sospirai sollevato, mentre l'espressione di lei si trasformò in un sorrisetto. - Non credevo che anche tu avessi questo passatempo, Harry - disse stupendomi, e senza preoccuparsi di abbassare la voce. Senza rifletterci molto, mi sfilai il Mantello in modo che mi vedesse. Fa' che non passi nessuno, pensai tra me e me mentre lo facevo.

-Luna!- esclamai con un fil di voce - Cosa ci fai qui a quest'ora?-

La ragazza si mise a guardare il soffitto, prima di rispondermi : - Ho sentito dire che di notte i Grimbioni Squamati passano volando per i corridoi bui. Mi farebbe comodo vederli, molti lettori de Il Cavillo richiedono un articolo su di loro. Sai, se gli si strappa una piuma si vivrà in salute per tutta la vita - . Il suo sguardo era sognante e fisso in alto.

- Ehm...certo - commentai io sforzandomi di non ridere. Luna mi era troppo simpatica per farle notare che un animale squamato non potesse avere le piume. - Ma non hai paura di essere scoperta? - chiesi cambiando argomento.

- Oh, no - rispose splendente lei, spostando il suo sguardo allegro su di me. - Nessuno sa che ogni tanto passeggio qua e là. Be', nessuno tranne te - aggiunge passandosi la mano fra i lunghi capelli biondi.

Sorrisi. Luna era una ragazza davvero strana, ma provavo affetto per lei, soprattutto quando parlava delle sue solite stranezze. Ultimamente con me, Ron e Hermione, eravamo diventati molto più amici, e nonostante il suo leggere Il Cavillo al contrario, tutti ci si eravamo affezionati. Anche lei mi sembrava molto più felice e sorridente; non aveva problemi ad ammettere di non avere amici, e probabilmente averli trovati le faceva piacere.

- Vado a sedermi, Harry, è una mezz'ora che non mi muovo - mi disse con tono normale lei, girandomi le spalle e avviandosi verso le scale lì a due passi. Sistemandosi goffamente la divisa prima di farlo, si mise a sedere sul terzo scalino, appoggiando il mento alle mani. Riprese a contemplare il soffitto. In pochi secondi ero già seduto accanto a lei, cercando di fare il più piano possibile. Senza capire neanch'io il motivo, mi misi a guardare in alto con lei, con un sorrisetto che mi increspava il viso.

- Guarda lassù - disse lievemente lei dopo qualche minuto di silenzio, indicandomi una finestrella in alto che mostrava un pezzo di cielo stellato. - La vedi quella stella che brilla più di tutte?- Aveva qualcosa di diverso negli occhi, qualcosa che mi affascinava. Gli orecchini a rapanello erano ancora appesi alle sue orecchie, ma lei aveva un'aria diversa. Era quasi bella...

- Sì - le risposi io dopo aver spostato lo sguardo dai suoi occhi alle stelle che si intravedevano dalla piccola finestrella un po' sudicia. In effetti, una di loro era più splendente. Pensavo che avrebbe detto qualcosa di romantico, anche se non ce n'era motivo.

- Lì vive il re dei Grimbioni - disse lei semplicemente, con l'aria di chi non ha idea di stare dicendo un'enorme sciocchezza. Stavolta non resistetti e scoppia a ridere, la risata più silenziosa in cui mi ero mai sciolto.

- Ah, Luna, sei meravigliosa - sussurrai io mettendole un ciuffo di capelli d'orati dietro un'orecchia, dolcemente. Quel gesto e quelle parole mi erano uscite di bocca come se fossero stati la cosa più semplice del mondo. Dentro di me mi sentivo un po' strano.

Luna mi sorrise, un sorriso dolce e ingenuo che solo una ragazza come lei mi aveva mai donato. Niente a che vedere con Romilda Vane e le sue amichette.

- Tu mi piaci più dei Delfiodi Cornuti, Harry - disse lei col suo tono dolce e sognante, senza il minimo imbarazzo nella voce. Risi piano, cingendole le spalle con un braccio e avvicinando di lato le nostre teste.

- Credo che questo significhi qualcosa, dunque - dissi a voce bassa, sfiorandole i capelli con le labbra e lasciandoci un lieve bacio.

- Significa che mi piaci molto - continuò lei con un tono che tradiva il fatto che sorridesse. Rimanemmo abbracciati in silenzio per qualche secondo, quando lo ruppi : - Sento qualcosa di strano per te, Luna - dissi semplicemente quello che pensavo, con una sincerità che non credevo di avere.

Lei alzò la testa e mi guardò negli occhi, con uno sguardo ancora più sognate del solito. - Forse amore? - mi chiese. Lo capii nello stesso istante in cui lo disse. Perchè non ci avevo pensato prima?

- Forse - le risposi sorridendo, prima di posare le mie labbra sulle sue.

 

Recensite se vi va XD

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