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Autore: Kelley    07/01/2012    1 recensioni
Eve è una ragazza come tante altre, fino a quando non incontra Irial ex Re del Buio, che le aprirà le porte di un nuovo mondo.
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda mattina di dicembre. Eve passeggiava nel parco. Quel giorno aveva deciso di saltare la scuola, non aveva una ragione specifica semplicemente le andava di fare così. Eve era una ragazza come tante altre, aveva buoni voti a scuola e non aveva mai commesso nulla di insensato. Era alta, magra, pelle color porcellana, capelli lunghi ricci di un rosso sangue e occhi verde smeraldo. La sua vita sembrava perfetta per chi la vedeva dall’esterno, ma per lei no. Eve si sentiva all’interno di una gabbia dorata, stretta e soffocante quando era in casa. Viveva con sua madre, sua nonna e suo fratello di qualche anno più grande in una casa in stile vittoriano con giardino. La nonna era molto severa, non le aveva permesso di frequentare molte persone, le aveva riempito le giornate con lezioni di danza classica alternate a lezioni di piano e violino. Sua nonna le aveva sempre ripetuto che se voleva avere classe doveva iniziare da bambina. Per questo motivo non aveva molti amici, le persone che in genere le capitava di frequentare avevano per la maggioranza la puzza sotto il naso.. All’inizio le cose che le imponeva la nonna le erano ostili perché non le permettevano di avere un’infanzia normale, ma a poco a poco erano diventate un modo per evadere dalla realtà. La danza e la musica non erano le sue uniche passioni. Amava anche dipingere e andava in giro per la città a immortalare momenti magici e poi riproporli sulla tela.

Eve vedeva la magia in ogni cosa. Sua nonna aveva cercato in tutti i modi di farle togliere dalla mente questa assurda idea, come la chiamava lei, ma non hai mai ceduto e c’era suo fratello che la sosteneva e consolava nei momenti più duri.

Erick era sempre gentile e premuroso con la sua sorellina, era l’unico che la proteggeva dalla severità della nonna, perché la madre era sempre accondiscendente verso quest’ultima. Erick, diversamente da lei, aveva i capelli neri ma gli occhi dello stesso colore della sorella. Era un ragazzo molto vivace e pieno di vita, da lui aveva imparato a suonare di nascosto la chitarra, ma non era l’unico segreto che li legava.

Mentre scattava una foto ad un salice che pendeva i rami verso il laghetto, si accorse di aver immortalato anche una panchina con sopra una persona.

“Eppure prima non c’era nessuno.” pensò Eve.

Si avvicinò verso il laghetto tenendo lo sguardo verso la macchina fotografica.

“Lo sai che si deve chiedere il permesso prima di fotografare una persona?” disse una voce maschile profonda che la fece sobbalzare.

“Non ti volevo spaventare. Cosa ci fa una ragazza della tua età fuori da scuola a quest’ora?” disse il ragazzo misterioso e vedendo la faccia sconcertata di Eve “Ho visto che indossi la divisa e ho dedotto che vai in una scuola privata.”

Eve si guardò, la divisa del suo liceo era inconfondibile. Costituita da una gonna blu notte, che arrivava qualche centimetro al di sopra del ginocchio, una giacca dello stesso colore della gonna e una camicia bianca con un fiocco rosso legato al colletto.

“Lei dà sempre tanta confidenza agli estranei?” disse Eve.

“ Mi scusi, signorina, se sono stato così sfacciato. Non mi sono ancora presentato. Io sono Irial.” le disse lo sconosciuto porgendole la mano.

Eve guardò sorpresa il ragazzo. Nessuno le aveva mai parlato in quel modo, tutti precisini sempre attenti alle apparenze. C’e qualcosa di famigliare nell’aspetto del ragazzo di fronte a lei che la faceva sentire a suo agio. Era alto, magro, moro con occhi verdi magnetici. Le ricordava vagamente suo fratello.

“Mi chiamo Eve.” disse e porse la mano verso il ragazzo, che la prese e la sfiorò con le labbra. “Tàim charmed”*

Eve non aveva mai incontrato un ragazzo così fino a quel momento.

“Eve, se non sono troppo invadente, potrei sapere come mai non sei a scuola?”

“Oggi non mi andava di andarci. Trovo quel ambiente troppo soffocante. Volevo svagare la mente e sono venuta qui per scattare qualche foto.” Non era mai stata cosi estroversa verso gli estranei. Si sentiva a suo agio.

“Quindi non sei andata a scuola perché non ti senti a tuo agio?”

“Non è proprio così.”

“Allora che cos’è?”

“Non lo so.” Eve si sentiva confusa. In quel momento si sentiva a disagio. Non amava quando le persone iniziavano a farle tante domande. Guardò l’orologio e si accorse che si stava facendo tardi, doveva essere davanti scuola prima della fine della lezione.

“Io devo andare. Ho un impegno e si sta facendo tardi.”

“Allora và. Stai certa che ci rivedremo.”

Eve si allontanò dal parco ma aveva la consapevolezza che due occhi la stavano seguendo.

 

* Questa è una parola Irlandese per dire “Sono incantato”

Lo so che potrebbe sembrare banale, ma spero che vi piaccia, se volete ditemi cosa ne pensate.

Baci da Kelley.

  
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