Cinque minuti con un uomo-squalo

Immagini di: Cocol_Sasso_97
Con la speciale partecipazione di: "Kisame Hoshigaki"

PROLOGO

- Non se ne parla nemmeno - sbottò Kisame. - Ho una reputazione da difendere, IO !!!
- La prego, non sia così categorico - provò a convincerlo il suo interlocutore. - Capisco che sia contrario alla sua etica professionale, di nukenin crudele e spietato, ma in fin dei conti si tratta solo di...

L'occhio di Kisame mandò un bagliore sinistro e d'istinto mise mano alla Samehada, incerto se sfoderarla o meno.

- E secondo te, per far contenti un branco di mocciosi, dovrei comparire sulla tua storia tutto sorrisi... E magari dicendo cose del tipo: "Buongiorno bambini, che si dice?"
- Beh, non sarebbe una cattiva idea, e poi...

Purtroppo l'interlocutore non fece in tempo a finire la frase che la punta della spada di Kisame gli si parò ad un centimetro dal volto.

- Di' un po' - mormorò l'Akatsuki, in tono assai minaccioso. - Preferisci una sgozzatura pulita o posso fare a modo mio?

L'avere quell'arnese proprio davanti alla faccia non era molto rassicurante. Così, aggiustandosi gli occhiali spessi con movimenti febbrili, l'interlocutore di Kisame capì che era il caso di cambiare tattica di persuasione.

- Si... Signor Kisame, ascolti - balbettò. - Fa... Facciamo così: se lei accetta di comparire sulla mia fanfiction, le farò avere un biglietto gratis per ogni film horror/splatter che le interessa... Co... Compresi i pop-corn e le bibite... D'a... d'accordo?

Kisame rifletté in silenzio sulla proposta, senza abbassare la spada, ma alla fine sembrò quasi convinto.

- E sia - sbuffò. - Però sia chiaro che preferisco le sardine affumicate al pop-corn!

***

ED ECCOCI DUNQUE ALLA STORIA VERA E PROPRIA...

- Salve bambini, come state? - esclamò Kisame, cercando di mostrare qualcosa che assomigliasse vagamente ad un sorriso. - Quest'oggi impareremo insieme ad attaccare e squartar... Ehm, volevo dire che vi racconterò quanto sia bello ed entusiasmante vivere da nukenin!
- Che bello - fecero i bambini, battendo le mani con ammirazione.

Kisame socchiuse gli occhi, cercando di mantenere il più possibile quel sorriso stampato ( difficile dire se fosse più terrificante o meno della sua espressione al naturale ). Come d'accordo, si adoperò per cercare di sembrare un bravo intrattenitore... Ma i bambini, si sa, è difficile che stiano calmi e tranquilli.

- Signor Kisame, mi fa un autografo?
- Posso farle una foto?
- Mi insegna come camminare sull'acqua?
- Mi presta la spada per fare fuori mia sorella?

Sull'ultima richiesta, gli occhi di Kisame brillarono ispirati.

- Ma che bravo bambino che sei - esclamò, accarezzandogli il mento. - Ma vedi, per tua sorella, è sufficiente che...
- Eh-ehm - intervenne dunque l'autore, guardando Kisame di traverso.

L'Akatsuki, infastidito per l'interruzione, inarcò il sopracciglio ma si corresse ugualmente.

- Intendevo dire che, quando sarai più grande, imparerai quante cose può fare un coltello da cucina o una lametta da barba... Ma te lo spiegherò un'altra volta!
- Allora, Signor Kisame, che cosa ci può raccontare della sua vita come nukenin?

Kisame si schiarì la voce e si rivolse dunque ai bambini con fare da professore ispirato.

- Innanzitutto posso dirvi che la vita del nukenin non è poi così brutta come la si dipinge: è vero che siamo un po' cattivelli a volte, che facciamo tante cose piuttosto antipatiche, ma i cattivi ci vogliono; pensate a come sarebbe stato noioso NARUTO, senza noi dell'Akatsuki; e poi un nukenin come me, in possesso di tante e tali capacità, può fare e vedere molte cose interessanti...
- Ooohhh - fecero i bambini con ammirazione.
- Per esempio, dal momento che le mie particolari caratteristiche mi permettono di respirare sott'acqua, sono in grado di: esplorare luoghi sommersi, visitare relitti affondati, scoprire tesori nascosti ( in effetti Kakuzo se ne approfitta spesso, devo dire! ), conoscere le creature degli abissi... Insomma, sono un uomo-squalo dopotutto, è normale che la mia condizione mi dia qualche vantaggio!

- E di cosa parlano i pesci ? - domandò allora una bambina.
- Già, che cosa dicono? - fece eco un altro.

Kisame li guardò perplesso, sfregandosi il mento con l'indice.

- Ma... Ma a scuola non ve lo insegnano che i pesci NON parlano ?!?
- E allora perché TU puoi parlare?
- Ma perché io sono "mezzo" uom...
- Se sei tanto forte, perché contro Gai le hai prese e te la sei data a gambe?

Colpito. E' incredibile come un bambino, nella sua ingenuità, sappia essere tanto esplicito e diretto... incurante di quali potranno essere poi le conseguenze.

- Come hai detto - sussurrò Kisame, con le pupille accese di rabbia. - Non ho capito bene, ti spiace ripetere?
- Ho detto: "Perché contro Ga"... Hmmmpf !!! Hmmmpf !!!

Provvidenziale intervento dell'autore che, mettendo a tacere il bambino prima che fosse troppo tardi, riuscì ad evitare una sicura strage. l'uomo-squalo aveva già messo mano alla spada, era meglio riportare dunque la conversazione su tutt'altri toni.

- Ehm... Eh eh, bambini, perché non chiedete al Signor Kisame di farvi vedere qualcosa?
- Sììì, che bello - risposero i bambini in coro. - Vogliamo vedere la Samehada! Vogliamo vedere la Samehada!

Kisame aggrottò il sopracciglio poi, abbozzando un sorrisetto malevolo, un'idea improvvisa gli balenò in testa.

- D'accordo, bambini - esclamò. - Visto che ci tenete tanto, vi farò vedere come "affettare" uno scrittore di fanfiction in striscioline minuscole!
- Glom!

FINE ???