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Un temporale.
Lampi, tuoni, scrosci di pioggia.
Nulla di
particolare, solo la norma in quella stagione.
Eppure…
eppure c’era un qualcosa di rilassante, nonostante l’apparenza.
Un qualcosa
di… familiare.
Andiamo! Quante
sere così erano passate da quel giorno?
Silenzio.
Impossibile dare una risposta a questa domanda.
Preferisco
tacere, ed illudermi… troppe.
…
Hermione,
dalla sua posizione sul divano di pelle nera, fissò con più insistenza i bagliore del fuoco scoppiettante, quasi come se fossero in
grado di fornirle un’illuminazione.
Amava
starsene così, da sola, dopo una giornata di lavoro… seduta davanti al
caminetto come unica fonte di luce, mentre fuori infuriava la tempesta.
Magari con una tazza di the bollente in mano e un libro sulle
ginocchia. Le
piaceva ancora leggere qualunque cosa le capitasse in
mano.
Sorrise.
Nonostante tutto, era sempre la stessa, sembrava che quegli anni non fossero
mai passati.
Un tuono la
ridestò da quei pensieri facendola leggermente sobbalzare.
Per un attimo
le sembrò di udire una voce, una sorta di eco a quel
rumore assordante.
Tremò, ma non
per la paura. Non ne aveva, non più, non quella volta,
era come possedere una capsula di cristallo intorno.
Si sentiva
protetta, appagata… come allora.
Il ricordo
era nitido, ma sembravano intatte anche le sensazioni.
Caldo… un
camino acceso.
Parole… un
contatto nel vento.
Un abbraccio,
un bacio… gli ultimi.
Ripensarci
faceva male, ma in fondo solo in superficie, dopo un po’ creava un calore che
si diffondeva molto, molto più a fondo, nel cuore.
Appena un po’
troppo aspro… come un limone non ancora maturo.
Appena un po’
troppo pericoloso… come una rosa che rischia di pungere se manovrata senza
troppa cautela.
…
Era una sera
di dicembre di alcuni anni fa, quando andavamo ancora
a scuola.
Eravamo solo
ragazzi, o forse ancora bambini, almeno nell’ animo.
Faceva
freddo, e la tempesta infuriava in un modo spaventoso.
C’era
silenzio intorno, a parte il rumore appena percettibile di un tizzone ardente
che si stava lentamente spegnendo.
La Sala
Comune e i dormitori erano praticamente deserti, tutti
gli studenti erano tornati a casa per le vacanze di Natale.
Ero rimasta solo io, con lui, naturalmente.
Avevo paura,
mi ricordo, di tutto, di qualsiasi cosa orami…
Una scusa,
forse, semplicemente… Fin da piccola ho sempre avuto
il terrore dei temporali, fu quella sera che tutto cambiò. Fu allora che capì.
Perché?
Mi chiedo.
Forse perché
quel giorno è diventato il più bello della mia vita? Uhm... solo dettagli.
Penso abbozzando un sorriso.
Ma in
fondo sono sempre i dettagli che fanno la differenza.
Dettagli di
tempo… attimi.
Dettagli di
vita… cicatrici.
Dettagli di
sentimenti… amore.
Me ne stavo
così, esattamente come ora, con le gambe al petto, dopo aver letto un libro.
E
tremavo, quasi.
Se ci
penso, mi viene da ridere, ma… ma nulla è tanto banale, almeno nella mia vita.
Quei rumori,
quei tuoni erano così simili a voci che rimbombavano nella mia testa e
confermavano le mie più grandi paure.
Sembravano
come dei passi regolari che si avvicinavano inesorabilmente, disturbando la mia
quiete.
C’era
qualcosa, o qualcuno, là fuori incredibilmente potente. E
i miei pensieri andavano solo a lui, in quel momento, e per sempre, Voldermort.
Lo so, lo so…
è ridicolo, o almeno lo era.
Ironico che quell’età avessi paura di un
semplice temporale, ma, lo ripeto, forse era anche una scusa…
In realtà
avevo solo bisogno di Harry, di sapere che ci sarebbe
sempre stato.
Avevo bisogno
di illudermi che nessuno me lo avrebbe mai portato via.
Avevo bisogno
di una futile bugia, insomma… o quasi.
Ricordo che in quella situazione mi bastò un suo abbraccio per
crollare, come sempre, del resto.
I suoi occhi
verdi…
Il battito
del suo cuore…
Il suo
sguardo…
Solo lui, Harry.
In altre
occasioni avrei pensato “Che figuraccia!”, ma in quel momento tutto sembrava perfetto, anzi, forse lo era. Forse.
Dico forse
perché mancava solo una cosa, in realtà: un contatto, non più forte, non più
deciso, ma probabilmente solo più vivido, almeno nella coscienza.
Un tacito
accordo, come testimone di quello che entrambi sapevamo da sempre.
“Ho paura…
ho paura di perderti”
sussurrai avvolta nel suo abbraccio, dopo avermi asciugato quelle lacrime che a
lui forse sembravano incomprensibili.
“Non mi
prederai Hermione, te lo prometto… mai.”
Mi dissi con voce roca, accarezzandomi i capelli.
Parole perse
nell’aria, nel silenzio di una notte d’inverno, ma dette con un suono tale da
rimbombare nell’anima… allora, ancora, per sempre.
“Hermione?”
“Si, dimmi
Harry…” risposi socchiudendo gli occhi, lasciandomi cullare dal battito
del suo cuore.
“Senti…
posso chiederti un regalino?” Mi dissi con un timbro strano, quasi accennato, ma nello stesso
tempo deciso.
“Di cosa
si tratta?” ti chiesi
ridendo, aspettandomi qualcosa del tipo –Mi passeresti il tema di pozioni?-
“Ehm…
insomma… posso darti un bacio?”
Ti guardai:
rosso, imbarazzato e con i capelli spettinati che ti ricadevano sulla fronte…
Che bambini!
Penso ancora adesso, sorridendo.
Ma
capì… compresi la superficialità di quel gesto, ma nello stesso tempo la sua
importanza.
Riconobbi
quello che lui, probabilmente aveva capito prima di me.
Sentivo il
mio cuore scoppiare mentre avvicinavo le mie labbra alle sue e le sfioravo
dolcemente.
Un soffio di
vento che ci accarezzava i capelli e sembrava farsi testimone di quell’ attimo.
La finestra,
con quel tempo, non poteva essere aperta…
Un contatto
futile, appunto, ma probabilmente il più intenso che
io abbia mai avuto.
L’unico che
porterò sempre con me, fino alla fine.
Sorrido.
Ancora
adesso, pensandoci, sento dei brividi lungo la schiena e un calore lacerarmi
dolcemente il cuore, la mente, il corpo.
Sorrido
ancora, quasi ridendo.
Non sono una
santa, come spesso mi si dipingeva.
Quello è
stato il migliore dei miei baci, dei miei contatti, ma non l’unico, e neanche
con lui.
Ridicolo
pensare a quanto io abbia cercato di riprovarlo, di trovarlo ancora in qualcun
altro, di poter scoprire di nuovo quelle labbra appena
assaggiate.
Illusa.
Nessun uomo è stato in grado di darmelo, nessuno lo sarà mai.
E la
cosa più divertente? Sapete cos’è?
Io l’ ho sempre avuto, è sempre stato con me ovunque, come
promesso.
Peccato che
io me ne sia accorta solo ora.
Peccato che a
volte, il dolore nasconda anche le cose più ovvie.
Peccato che a
volte bisogna saperli riconoscere, i segnali.
All’inizio
graffiano, pungono, infettano, come le rose, ma poi non puoi fare a meno di
rimanere estasiato per la loro bellezza e forza.
Da quell’ ormai
lontano giorno il cui hai pagato con la vita quel tuo essere eroe, tu sei
sempre stato con me.
Posso vederti
ovunque: riflesso nei miei occhi, nelle mie azioni, nel mio cuore… in quello
che io sono, semplicemente.
Solo io e te,
Harry… per sempre.
Ne mondo,
nella vita, in un soffio d’aria…
…
La stanza è
ancora buia, solo i bagliori del fuoco a fornire una luce soffusa.
Il rombo dei
tuoni ormai lontano.
Sento un
venticello fine che mi sfiora dolcemente le guance e il collo.
Molto, forse
troppo dolcemente.
Non ricordo
di aver aperto la finestra.
Sorriso. Ti
penso.
Un carezza.
Un contatto.
Un sorriso,
ancora.
Fine
Finita anche questa. Dopo un po’ di tempo di assenza dalla scrittura, torno con questa oneshot senza pretese che spero vi piaccia.Triste,
come sempre, ma alla fine ho cercato di inserire uno spiraglio di luce, spero
qualcuno riesca a coglierlo.
Ed ora
i ringraziamenti per le recensioni a His Red Heart sono di dovere, visto
che è un po’ che non li faccio:
Desdeus: Mi dispiace che la seconda parte non
ti sia piaciuta, comunque ti ringrazio molto per il
commento. Rispetto il tuo giudizio e apprezzo la tua onestà. Grazie del tuo
parere, come sempre!
Mikayla: Grazie mille, come sempre, carissima.
Sono felicisima che ti sia piaciuta!
Per il finale ormai mi conosci, è più forte di me, non riesco a scrivere il
vero e proprio lieto fine, ma sono felice che tu
l’abbia apprezzato lo stesso. Ci sentiamo sul forum, un bacione!
Herm88: Direi che il regalo me l’hai fatto tu
con quella sorta di recensione-poema! ^^ Ti ringrazio molto, sono felicissima
che ti sia piaciuta la storia. Il resto te l’ho già detto, quindi non mi
ripeto. Un bacione grande grande!
Emma: ecco l’altra mia fedele lettrice! ^__^ Ti ringrazio
moltissimo, non solo leggi sempre quello che scrivo, ma mi riempi
sempre di complimenti! Grazie mille! Un bacione!
Sas90: Mi dispiace che la seconda parte non ti sia piaciuta, ma
apprezzo la tua sincerità e il tuo parere! Sono felice che ti piaccia il mio
stile, comunque! ^^ Grazie mille per la recensione! Un
bacio anche a te!
HarrynHermione: Ringrazio molto anche te, sia per la
recensione dettagliata e costruttiva (mi è stata molto utile) sia per la costanza nel farmi notare il successivo errore. Comunque sono felice che ti piaccia come scrivo. Sentirmelo
dire da una scrittrice come te è gia un grande onore!
^^
Herm92: Grazie
anche a te della recensione, sono felicissima che ti sia piaciuta e ti sia
addirittura venuta la pelle d’oca mentre la leggevi.
Sapere di trasmettere emozioni è la cosa più bella che potessi
dirmi. Un bacione!
@.@: Ringrazio anche te per la recensione e
per i complimenti! Sono contenta che ti sia piaciuta. Ci si sente sul forum!
Ciao!
Ale69: Ormai lo sai, ma io non davvero
parole per ringraziarti. Addirittura genietto? ^///^
Sono felicissima che le mie storie ti piacciano così tanto e che ti facciano
piangere. Te l’ho già detto un sacco di volte ma le tue email
e i tuoi commenti mi fanno venire i lucciconi agli occhi, sapere di trasmettere
emozioni è la cosa più bella che potessi dirmi! Grazie davvero! Ci si sente
presto bella (magari con un nuovo capitolo de “I Sentieri Dei Sogni Spezzati”,
perché no? XD), un baciotto grande
grande!
Grazie
davvero di cuore a tutti, lasciatemi un vostro parere anche per questa storia!
Un bacione enorme!