Un'
altra giornata come tante era quasi giunta a termine.
Hiroto, stanco e di ritorno dagli allenamenti, era atteso a casa da sua
sorella, Ulvida. Appena spalancò la porta, vide sua sorella
che lo stava
aspettando davanti a lui. Egli, indifferente, la saluta e posa a terra
la
borsa.
Subito dopo, Hiroto andò in camera sua, e, mentre si stava
cambiando, entrò
Ulvida.
‘ Ulvida? Che ci fai qui?’
-Disse il ragazzo imbarazzato.-
Ulvida non rispose.
Hiroto, preoccupatosi dell'atteggiamento della sorella le chiese:
‘Qualcosa non
va..?’
Ella scosse il capo, scoppiò in lacrime e si strinse a lui
e, singhiozzando,
lei gli rispose: è da tempo che sto cercando di dirti una
cosa, ma non ci sono
mai riuscita.
Hiroto, un po' perplesso, ma allo stesso tempo incuriosito le
domandò: ‘Non
tenermi sulle spine, suvvia.’
Ma lei non esitò un altro secondo, lo guardò con
le lacrime agli occhi, e ..
Gli sorrise, poi avvicinò le sue labbra a quelle del ragazzo.
Ulvida questa volta si sentì sicura di se stessa e
sentì un brivido che percorreva
il suo corpo.
Hiroto, in un primo momento fu imbarazzato, ma in fondo, era quello che
anche
lui voleva da tempo.
Dopo qualche minuto, la ragazza staccò le sue labbra da
quelle del ragazzo,
quello che prima reputava solo un fratello,ma che,in
verità,era molto di più.
Hiroto, all'azione della sorella si sentì come una vampata
dentro di se.
Dopo pochi secondi, fu tentato dalla sensazione di brivido che poco fa
lo
percorreva e non potè fare a meno di baciare una seconda
volta Ulvida.