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Autore: Charlotte McGonagall    07/01/2012    4 recensioni
Scorpius ha davvero trascorso una pessima giornata, finché...
Seconda classificata e vincitrice del premio giuria al contest "Rose e Scorpius - Write about their sweet love" di Gra Gra 96.
Prima classificata al contest "Provate a farmele piacere" di Saramichy.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nickname: Charlotte McGonagall
Titolo: Galeotto fu il libro
Genere: Romantico, Comico (?)
Rating: verde
Immagine scelta: Libro
Personaggi: Rose, Scorpius, Pix, Madama Pince
NdA: Questa è la mia prima Rose/Scorpius, oltre che il mio primo tentativo di inserire qualche scena comica (il mio genere abituale è l’angst introspettivo) per dare alla fic un po’ di leggerezza. Nella fic userò i nomi originali dei personaggi (Peeves per Pix e McGonagall per McGranitt), perché – chi mi conosce lo sa – sono fissata con i libri in lingua originale.
La professoressa Obbs è una mia OC che fa una breve apparizione come insegnante di Pozioni (ho immaginato che Lumacorno fosse già andato in pensione, se non addirittura passato a miglior vita). Di mia invenzione sono anche il titolo e l’autrice del libro che cito nella storia.
Credo sia tutto, buona lettura…
Ah, già: Scorpius è in Corvonero! So che è una scelta inusuale, ma si adatta all’idea che ho di lui. Rose – ovviamente – è una Grifondoro!

Galeotto fu il libro

“Peeves!”, gridò Scorpius, livido in volto, agitando il pugno contro il poltergeist che fluttuava sopra la sua testa.
“Peeves… Peeves, ridammi la borsa!”.
Per tutta risposta, lo spiritello emise una sonora pernacchia.

“Lo dirò alla preside McGonagall,” aggiunse, in un ultimo, disperato tentativo, “e al Barone Sanguinario!”.
“Oh,” esclamò Peeves, in tono fintamente offeso, “il piccolo ‘Pius vuole fare la spia? Non si fa così, proprio no!”.
Detto questo, mentre Scorpius estraeva la bacchetta con l’intenzione di colpire il poltergeist con tutte le fatture a lui note, Peeves rovesciò a terra l’intero contenuto della borsa, per poi allontanarsi con una risata sguaiata.

Imprecando sottovoce, il ragazzo iniziò a ripulire le macchie di inchiostro che insudiciavano il pavimento e a raccogliere i suoi libri.

Questa giornata non potrebbe andare peggio – si disse, ma fu costretto a ricredersi quando, allungata la mano verso un libro, quello lo morse con ferocia all’avambraccio sinistro.

Con un grido, scatto in piedi e, con un vigoroso strattone, spedì il dannatissimo libro (o qualunque cosa fosse quell’arnese mordace) contro la parete opposta.
Quello iniziò a emettere un ringhio sommesso, pronto ad attaccare, mentre Scorpius gli puntava contro la bacchetta.

In quel momento, una ragazza trafelata apparve nel corridoio. “Incarceramus!”, gridò.
Immediatamente, il libro fu avvolto da corde sottili ma robuste e iniziò a dibattersi e a sbuffare minaccioso.

“Maledizione, Weasley!”, sbottò Scorpius, “che cosa diamine era quell’affare?”.
“Il… Libro Mostro dei Mostri…”, balbettò Rose, visibilmente imbarazzata. Scorpius alzò un sopracciglio.
“Ė un regalo di Hagrid…”, si affrettò a precisare la ragazza.
“Questo spiega tutto,” sibilò Scorpius.

“Scusa,” mormorò lei, posando lo sguardo sulla manica strappata della divisa del ragazzo, “l’ho ricevuto stamattina e stavo per portarlo nel mio dormitorio, quando… è scappato!”.
“Scappato?! Weasley, ti sembra il caso di sguinzagliare per la scuola un libro selvaggio?!”.
“E cosa avrei dovuto fare,” rispose Rose, “addestrarlo?”.

“Che cosa ti è successo?”, domandò lei, rigirandosi un ricciolo rosso tra le dita.
“A parte l’aggressione a opera di un volume idrofobo, intendi?”. Rose era in procinto di ridere, ma si trattenne quando vide l’espressione di Scorpius.
“Ho capito, andiamo a Pozioni, che è meglio: siamo già in ritardo,” sospirò, cacciando a forza il Libro Mostro nella sua borsa.

*

Al loro arrivo nei sotterranei, trovarono una professoressa Obbs decisamente irritata e un calderone di Amortentia che emetteva spirali di fumo, posato sulla cattedra.

“Come stavo dicendo ai vostri compagni prima che voi due ci degnaste della vostra presenza – e, per la cronaca, sono dieci punti in meno alle rispettive case – oggi ci eserciteremo nella preparazione dell’Amortentia,” spiegò l’insegnante, mentre Rose e Scorpius prendevano posto.

“So,” proseguì la professoressa Obbs, “che il compito vi risulterà piuttosto ostico e non pretendo che prepariate una pozione perfetta; la lezione di oggi è da intendersi come puro esercizio. Dunque…”.

L’insegnante iniziò a dare istruzioni, ma quasi nessuno ascoltava veramente.

Persino Scorpius – che, da vero Corvonero, amava imparare più di ogni altra cosa – non riusciva a distogliere il pensiero dal profumo dell’Amortentia.
Era certo di averlo già sentito da qualche parte, anche se non ricordava dove né riusciva a distinguerne le componenti.

Improvvisamente, si scoprì ad accarezzare con lo sguardo la folta chioma fulva di Rose Weasley e a chiedersi quale fosse, per lei, l’odore assunto dalla pozione.

Trasalì, accorgendosi che anche lei lo stava fissando (seppur discretamente, con la coda dell’occhio) e che era arrossita.
Immediatamente, Scorpius rivolse lo sguardo alla lavagna, sentendosi ardere le guance, pregando che nessuno ne notasse il rossore.

Non è arrossita per te, cretino! – si disse Scorpius – Ė arrossita solo per l’imbarazzo; solo per la storia del libro mostruoso o come-diavolo-si-chiama. Non è arrossita perché le piaci, idiota! Senza contare che averla maltrattata poco fa non aumenta di certo le tue possibilità. Davvero i miei complimenti, genio!

*

“Buon pomeriggio, Madama Pince”.
“Cosa vuoi?”, gli rispose quella, senza nemmeno guardarlo in faccia, continuando a scribacchiare su di un rotolo di pergamena.
Che tu te ne vada in pensione una buona volta, vecchia arpia! – pensò Scorpius.
Tuttavia, si limitò a dire: “Mi servirebbe una copia di ‘Guida alle Pozioni d’Amore’ di Venus du Charm”.
Lei lo squadrò con sospetto.
“Ė per il compito di pozioni,” precisò lui.

“In ogni caso, le copie sono tutte in prestito tranne una, ma, al momento, la sta leggendo quella ragazza laggiù”, rispose la bibliotecaria.
“Quella coi capelli neri?”, chiese Scorpius, sperando in un sì.
“Ti sembra che stia indicando lei, ragazzo?”, sbottò la donna, in tono acido. “Sto parlando di quella coi capelli rossi, no? E adesso, fuori dai piedi!”.

Grazie per la disponibilità, Madama Pince, la sua cortesia è pari a quella di un troll da guardia – pensò Scorpius, mentre raggiungeva il tavolo al quale sedeva – La mia solita fortuna! – Rose Weasley.

Si schiarì la voce.
Lei sollevò gli occhi dal libro e lo interrogò con lo sguardo.
“Ehm, tu… ne hai ancora per molto con quello? Ė l’ultima copia,” spiegò Scorpius.

Rose rimase in silenzio per qualche istante, la fronte aggrottata, poi rispose: “Perché non facciamo il compito insieme?”.

Forse era solo un’illusione ottica dovuta alla luce delle lampade ad olio, ma Scorpius fu certo di averla vista arrossire nuovamente.

Si sedette al tavolo, ad almeno quaranta centimetri da lei.
“Questo non morde,” gli disse Rose con un sorriso.
“Cosa?”.
“Questo libro non morde,” spiegò Rose, “ti puoi avvicinare; e… neanche io mordo”.

Sentendosi un imbecille, Scorpius ridusse la distanza che li separava. “A giudicare da quella che è stata la mia giornata sino ad ora,” le disse, “preferisco essere cauto”.
Lei rise.
“Scusami di nuovo,” gli disse. “Avrei dovuto stare più attenta”.
“No, anzi, scusami tu!”.

*

Iniziarono a studiare insieme.

Fu mentre entrambi protendevano la mano per voltare pagina che le loro dita si sfiorarono.

La mano di Rose si irrigidì per un attimo al tocco di Scorpius, ma – con sua grande gioia – la ragazza non la ritrasse.

I loro occhi si incontrarono, mentre i loro volti si avvicinavano…
Prima di sfiorare le labbra di lei, Scorpius si perse nelle sfumature dorate dei suoi occhi nocciola.

Fu in quell’istante che comprese che per lui l’Amortentia aveva lo stesso odore che aleggiava nella biblioteca di Hogwarts: di polvere, inchiostro e pergamena.

Lei gli passò una mano dietro alla nuca e lui le cinse delicatamente la vita.

Niente avrebbe potuto rovinare quel momento – o forse sì?

“Ma dico, voi due, come vi permettete?! Vi sembrano cose da fare in biblioteca?!”.

Scorpius si alzò e prese Rose per mano, conducendola fuori dalla stanza.

“La prego, Madama Pince, ci lasci in pace e se ne vada a vivere! Farà un favore al mondo, mi creda!”.

L’aveva detto davvero?
Sì, a giudicare dall’espressione sconvolta di Rose; e non gli importava affatto.
Accanto a lei si sentiva leggero e pronto a tutto.

Questa fic ha partecipato al contest "Rose & Scorpius - Write about their sweet love" di Gra gra 96, classificandosi 2ª e ottenendo il premio giuria.

II Classificata:

 

Galeotto fu il libro – Charlotte McGonagoll 

 

Grammatica: 18.25/20 [Ortografia: 9.5/10; Punteggiatura: 8.75/10]

Stile e lessico: 10/10

Originalità: 10/10

Caratterizzazione personaggi: 10/10

Giudizio personale: 10/10

Uso immagine: 5/5

Totale: 63.25/65

 

Dal punto di vista grammaticale, la storia andava abbastanza bene.

Per quanto riguarda l’ortografia, ho riscontrato una parola sbagliata e una proposizione mancante:

 

·         Immediatamente, il libro fu avvolto da corde sottili ma robuste e iniziò a dibattersi e sbuffare minaccioso. (secondo me, avresti dovuto aggiungere la proposizione “a” prima dell’infinito del verbo “sbuffare”).

·         “A parte l’aggressione ad opera di un volume idrofobo, intendi?”. (la parola “opera” non inizia con la stessa vocale della proposizione che la precede, quindi avresti dovuto scrivere “a opera”).

 

Per quanto riguarda la punteggiatura, ho riscontrato tre virgole mancanti e due segni di punteggiatura errati:

 

·         “Ho capito, andiamo a Pozioni, che è meglio, siamo già in ritardo,” sospirò, cacciando a forza il Libro Mostro nella sua borsa. (al posto della virgola prima del verbo “siamo”, sarebbe stato più appropriato inserire i due punti).

·         “So,” proseguì la professoressa Obbs, “che il compito vi risulterà piuttosto ostico e non pretendo che prepariate una pozione perfetta, la lezione di oggi è da intendersi come puro esercizio. Dunque…”. (dopo l’aggettivo “perfetta” hai messo una virgola, mentre sarebbe stato più giusto inserire un punto o un punto e virgola).

·         Al loro arrivo nei sotterranei, trovarono una professoressa Obbs decisamente irritata e un calderone di Amortentia che emetteva spirali di fumo posato sulla cattedra. (avresti dovuto aggiungere una virgola prima del participio passato del verbo “posare”, in modo separare l’inciso dal resto della proposizione).

·         Era certo di averlo già sentito da qualche parte, anche se non ricordava dove né riusciva a distinguerne le componenti. (dopo l’avverbio di luogo “dove”, avresti dovuto inserire una virgola).

·         “Ti sembra che stia indicando lei, ragazzo?”, sbotto la donna, in tono acido. “Sto parlando di quella coi capelli rossi, no? E adesso fuori dai piedi!”. (anche qui mancava una virgola, precisamente dopo l’avverbio di tempo “adesso”).

 

Dal punto di vista stilistico la storia era assolutamente perfetta: i dialoghi erano ben impostati (anche se di solito è preferibile usare le virgolette alte per indicare i pensieri dei personaggi e i trattini per indicare gli scambi di battute tra questi ultimi); il lessico era ricco e variegato, senza però minare alla scorrevolezza del testo; le descrizioni erano semplici e concise, ma non per questo da penalizzare; non ho riscontrato né anafore, né ripetizioni.

 

Non ho niente da ridire nemmeno sotto il campo dell’originalità. Molti elementi all’interno della storia hanno fatto sì che essa risultasse originale al cento per cento:

 

·         La scelta di far appartenere Scorpius alla casa di Priscilla Corvonero.

·         L’incidente iniziale del ragazzo con il libro “Mostro dei Mostri”.

·         La situazione in cui Rose e Scorpius si scambiano il loro primo bacio, assolutamente diversa da tutte le altre fanfic che trattano lo stesso argomento.

 

La caratterizzazione faceva letteralmente sognare: ottima sia quella di Scorpius e Rose, che quella dell’arcigna Madama Pince. In modo particolare ho amato la timidezza della Grifondoro e il lato comico e simpatico del Corvonero, espresso in tutti i suoi pensieri e nella divertentissima battuta finale.

 

Hai usato correttamente l’immagine, citandola e dandole molta importanza all’interno della storia.

 

Infine, vorrei soffermarmi sul mio giudizio personale relativo alla storia, facendo anche un breve riepilogo di quanto detto nei punti precedenti:

 

·         La grammatica andava abbastanza bene e lo stile, come dettoti in precedenza, era semplicemente stupendo nella sua apparente semplicità.

·         La storia sprizzava originalità da tutti i pori e la caratterizzazione era splendida.

·         Ho apprezzato sia il lato romantico della fanfic, sia quello comico e divertente.

·         La trama era davvero ben strutturata e sviluppata.

·         La sfortuna iniziale del Corvonero, che incappa prima in Pix e poi nel libro Mostro dei Mostri, gli conferiva un nonsoché di tenero. Pe non parlare della battuta finale di Scorpius, che mi ha fatto letteralmente morire dalle risate.

 

 

Premio Giuria (alla storia migliore in assoluto): Galeotto fu il libro – Charlotte McGonagall.

 

1° CLASSIFICATA "GALEOTTO FU IL LIBRO" di Charlotte McGonagall:

HP_First_kiss_by_mary_dreams

Grammatica ed Ortografia: 9.94/10

Qualche piccola distrazione, ma niente di inevitabile:

sbotto la donna, in tono acido (sbottò la donna, in tono acido, ti sei dimenticata l'accento)
-0.02

Questo non morde,” gi disse Rose con un sorriso. (hai dimenticato la l di gli)
-0.02

Lei gli passo una mano dietro alla nuca e lui le cinse delicatamente la vita. (anche qui ti sei dimenticata l'accento su passò)
-0.02

Lessico e Stile: 10/10

Chiaro, semplice e calzante per questa storia. Complimenti perché è davvero molto buono.

Originalità: 10/10

Non si vede tutti i giorni cambiare le case dei ragazzi, ho apprezzato il fatto che tu veda Rose e Scorpius diversi da Draco ed Hermione, sembra che tutte le storie che circolano su di loro su EFP, siano delle Dramione sulla nuova generazione. La tua invece era originale e mi ha colpita proprio per questo. Brava!

IC Personaggi: 10/10

Te l'ho detto anche sopra, ma il fatto che tu veda Scorpius timido ed impacciato, invece che come suo padre dimostra che la nuova generazione, se scritta da persone come te, può essere salvata dalle scrittrici che ritengono di dover appioppare il carattere del padre al figlio o il carattere della madre alla figlia. Rose era totalmente diversa da Hermione e credo che sia abbastanza normale visto che sono persone diverse, l'ho trovata ben caratterizzata anche lei. Brava!

Gradimento personale: 10/10

Okay, la storia nella sua interezza mi è piaciuta un sacco. Situazioni diverse, anche se forse quella del bacio in biblioteca l'ho già letta, comunque mi è sembrata una buona storia, scritta da una buona scrittrice. Brava!

Totale: 49.94/50

   
 
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